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Autore: Yellow Lambda    28/07/2013    0 recensioni
[Half Life]
[Half Life]Overwatch. Era quello il suo nome. Il suo cognome era invece 194532. Non gli era permesso di pensare quanto schifo facesse la sua situazione. Non ricordava nemmeno come lo era diventato, un Overwatch. Sapeva soltanto che doveva prendere la propria arma e sparare su sospetti o partecipare ai raid.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LO STUPORE: THE WONDER

La ferita continuava a buttare sangue mentre si muovevano tra i vicoli di City 14. Se qualcuno li avesse visti, che fossero Combine o ribelli, sarebbero stati uccisi all’istante. Ma doveva sapere, conoscere il significato di quell’unica piccola cicatrice, che era sicura di avere già visto.

Si fermò davanti ad un gruppo di cassonetti e ad una carcassa di automobile, di cui aprì lo sportello. Scivolò all’interno dell’auto e si ritrovò nel rifugio cittadino numero 22.  Era un gruppo di stanzette, piene di casse e materassi. Si tolse il Combine dalle spalle e lo poggiò su un materasso. Poi si lasciò andare e si accasciò al muro. Doveva curarsi la ferita subito, o sarebbe morta dissanguata, quindi si rimise in piedi e prese un kit medico da una cassa, da cui estrasse delle garze. Dopo essersi fasciata la ferita, si appoggiò al muro con la pistola in pugno. Non doveva permettersi di addormentarsi, se il Combine non era la persona che lei credeva che fosse , avrebbe potuto ucciderla nel sonno.  Ma la stanchezza e la ferita si fecero sentire, così chiuse gli occhi e cadde in un sonno pieno di incubi.
 
Davanti a lei si ergeva la cittadella, alta e nera. La sua ombra emetteva una sgradevole e fredda sensazione. City 17 era deserta e buia. Improvvisamente, dalla base dell’edificio si liberarono nere braccia che l’afferrarono. Lo schermo della piazza si accese, mostrando il volto di Wallace Breen. “Sei mia”. Le braccia la trascinavano, tentando di portarla dentro la cittadella. Sandy guardò l’ingresso della torre e vide il nero più totale, da cui uscivano quelle braccia di terrore che la strappavano dal mondo degli umani. Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, poi un colpo violento, un luccicchio improvviso, e una sagoma ombrosa di un uomo.  Portava un armatura, ed era armato di una spranga di metallo. Si girò verso di lei ma non riuscì a vederlo bene in faccia. “Fai ciò che devi.” disse, e poi svanì. Urlò ancora, e si svegliò.

Tremava ed aveva i sudori freddi. Si accorse che il Combine era sveglio e la stava fissando. Si era procurato un altro elmetto dal deposito, ma era seduto e senza forze, proprio come lei. La ragazza cominciò dapprima a tossire, e poi a sudare sempre di più, sentendo nel contempo un freddo glaciale. Si accasciò, e il suo respiro si fece più veloce e affannoso.
194532 la osservava. Era sull’orlo di un dubbio atroce. Un dubbio non programmato nella mente di un semplice soldato Combine come lui. Improvvisamente una vocina flebile e gentile si fece largo tra i suoi neuroni. “Salvala” , diceva, mentre un altra voce, più forte e e roca, diceva “uccidila”.
Solo il sentire quella vocina gli fece apprendere il primo dei suoi sentimenti perduti: Lo Stupore. Stupore di sentire quella flebile voce umana che gli era stato proibito di ascoltare. Stupore di ritrovarsi ad avere dubbi. Stupore di non avere ancora ucciso la ragazza. Continuava a osservarla. Era in preda a tremori violenti, probabilmente aveva la febbre. Tuttavia  si soffermò sui particolari del suo viso: gli occhi azzurri, i capelli corti biondi. Si alzò e inconsapevolmente pronunciò una parola. Ma non era robotica, come le altre. Il tono radiofonico rimaneva, ma si poteva avvertire una nota umana in quella parola. “Perchè?” Non sapeva nemmeno perchè l’aveva detto.

Un botto, e dall’entrata nascosta cominciarono a entrare Metropoliziotti. “Contatto ribelle avvenuto, procedere ad espulsione.” Disse il primo, passando una pistola a 194532. Non la prese subito, ma disse: “procedere a trasferimento numero 55, locazione Nova Prospekt.” Come Overwatch poteva vantarsi di essere di grado più alto dei Metropoliziotti. Aveva deciso, la ragazza doveva andare a Nova Prospekt. Uscirono dal locale con la ragazza ammanettata, la portavano in due, essendo svenuta. 194532 si fermò un attimo per pensare. Vide i quattro Metropoliziotti e la ragazza. L’aveva salvata dalla morte. L’avrebbero ucciso, se l’avessero saputo. Ma non gli importava. Per la prima volta nella sua vita da Combine, aveva ascoltato la vocina  proibita.
 

 
ehhhhh siamo al secondo. Non vedevo l’ora di continuarlo! Continuerò appena posso, e mi raccomando con le recensioni 
  
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