Nell'abisso
-pericolo,
sangue, sesso-
La bocca di
Klaus era morbida, calda, invitante.
Caroline
pensò, in un momento di lucidità, che quanto stava
accadendo era tremendamente sbagliato.
“Forse dovremmo
fermarci qui”, sussurrò.
“Il tuo senso di colpa
– Klaus scese sul suo collo con le labbra – è
davvero irritante in questo momento”. Le sfilò la
maglietta, le dita a contatto con la pelle nuda dei fianchi sottili.
“La tua ironia – replicò lei trascinandolo sul
letto e mettendosi a cavalcioni su di lui – è davvero
fuori luogo in questo momento”.
Klaus sorrise e lei si sentì
a casa; era come se fosse stata via per tanto tempo – spenta
e assente – e al suo
ritorno ogni cosa fosse stata al posto giusto.
Era il suo profumo
– pericolo, sangue, sesso
– a farla sentire a casa.
Sapeva che Klaus l'avrebbe
trascinata a fondo senza remore, le avrebbe spezzato il cuore e
avrebbe condiviso con lei il tanto che bastava a farle perdere la
ragione.
Senza che se ne fosse accorta, Klaus l'aveva spogliata e
aveva ribaltato le posizioni; lui era in ginocchio sul letto davanti
a lei che, nuda e senza certezze,
cercava di decifrare il suo sguardo. Poteva sentirlo danzare sulla
pelle e fermarsi solo quando si infrangeva sugli slip neri: l'ultimo
ostacolo.
“Ti sei incantato?”.
“Sei tu ad
essere un incanto, dolcezza”.
Con
appena sette parole, era riuscito a ottenere la sua fiducia e, in un
certo senso, anche il suo consenso. Fu lei a prendere l'iniziativa:
si sollevò il tanto che bastava per allacciargli le braccia al
collo e trascinarlo insieme a lei nell'abisso.
Pericolo.
Klaus aveva un modo di fare
l'amore tutto suo.
Sangue. Era
un gesto intimo -troppo intimo-, ma sembrava lecito.
Sesso.
Non significava niente, non per lei. O almeno voleva convincersene.
VVV
Fu
la prima a svegliarsi, ancora avvolta nell'abbraccio bollente di
quell'uomo enigmatico, sensuale e... perfido.
“Il
tuo senso di colpa si è risvegliato?”, bisbigliò
lui.
Caroline fu presa dal panico; raccolse i suoi vestiti in
fretta e ancor più in fretta li indossò. Non riusciva
ancora a crederci. Aveva bisogno di elaborare cosa era successo tra
lei e Klaus, cosa aveva fatto a Tyler. Lui non lo meritava.
“Nessuno
deve saperlo. – proferì lei, fissandolo dritto negli
occhi – Nessuno.”
“Non c'è problema,
dolcezza”.
Klaus non diede avere la sua delusione e Caroline non si
preoccupò di come lui si sentisse.
“Sono seria,
Klaus. Se provi a dirlo a qualcuno – si era avvicinata, così
da essere sicura che capisse quanto fosse seria – negherò
fino alla morte.”
“Lo
so”.
VVV
N.D.A.
Credo
di aver appena pubblicato una sorta di pwp
senza luci rosse rosse.
O sono un genio o sono demente. A
voi la diagnosi.
Anyway,
questa è la mia prima ff in questo fandom.
Non ha un
contesto preciso, poiché sono arrivata alla 4x11 e non ho idea
di come vadano le cose tra Klaus e Caroline; spero di aver reso bene
la parte più emotiva della vicenda. In questa flash Caroline
sta ancora con Tyler e credo sia normale che si senta in colpa. Anche
se vampira, non è un mostro (XD).
Saluti,
egoica