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Autore: Cavalier Condorelli    30/09/2004    1 recensioni
Se guardandoti negli occhi sapessi dirti "basta", ti guarderei; ma non sò spiegarti che questo amore appena nato è già finito ....
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nda: [ Haloaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa spupazzotti miei!!!!!!!!!!!!! Mocio è
tornato dopo una settimana di assenza forzata -sapete l'ufficio di igiene
ha fatto una capatina nel mio antro infernale, e ha chiamato un'esorcista
.....- ed è pronto a mietere vittime con la sua parlata logorroica e prolissa,
AH AH AH AH AH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Premetto che ciò che andate a leggere è pura follia, frutto di un vaneggiamento
post-sbornia, precisando che il "tuu tuu ....... tuu tuu" che
apre sta storia è il suono di un telefono: avete presente quando alzi la
cornetta per comporre il numero? Bene, vedete , però, di non sbattermela
in testa la cornetta; vi prego abbiate pietà di una povera inferma. Detto
ciò, ci vediamo a fondo pagina per le note informative e i consueti saluti.
A dopo ragazzuoli, e questa è una minaccia !^_______^ 










                                                                  - Se
telefonando -





tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



                                                                     
CLACK


tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



                                                                    DEBOLE
Non sei atro che una debole.
Non hai la decenza di dirglieLo in faccia, non è così?
Non hai la forza di guardarLo negli occhi, non è così?
Non hai neanche il coraggio di affrontarLo, non è così?
Non hai nemmeno l'onestà di porre fine a questa sterile pantomima, non
è così?



tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



Pensavi forse che tutto si sarebbe risolto,
che tutto si sarebbe aggiustato,
che tutto sarebbe ripreso a scorrere come prima,
che tutto sarebbe tornato a essere anestetizzato da quella cara stagnante
consuetudine; che tu chiami "normalità".

Hai sempre adorato rifugiarti in essa,
immergerti completamente in un oceano, riversato per te sola;
nelle acque plumbee di quel cielo, vibrante di te sola.
Quindi tappavi le orecchie,
accecavi gli occhi,
serravi l'olfatto,
sopivi il gusto
e stordivi l'epidermide con la carezza di una vischiosa rete,
retta da fili troppo soffici per essere lana,
troppo vellutati per essere seta,
troppo belli per essere veri.


E Aracne intesse così la sua tela.

Ma eri troppo impegnata a illuderti con più fittizie reti, a circuirti
con più affilati rasoi, per poter vedere l'avello che stavi intrecciando.

Ma, si sa,
l'essenziale è invisibile agli occhi,
e i tuoi sono cuciti con i pesanti punti dell'egotismo.
E ora,
quasi a deriderti,
è proprio un filo a legarti a Lui.
E ora,
la tua distorta libertà, ha disposto
che solo un filo Lo leghi a te.


E ora,
mio dolce Narciso,(1)
dopo esserti tuffato,
anelando quell'immagine,
prova a riemergere,
osa respirare,
e annega non già nel tuo riflesso,
mio apollineo amico,
ma in questo vivido incubo;
dal quale
non è che non ti puoi destare.
Nel quale,
tu,
ti sei già destato.



E allora preparate il palco,
che il solo attore va a incominciare ....





tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu

Un filo.
Un solo filo.
Un solo filo ormai ti rimane.
Pinocchio or' non ha più fili, perché recisi, e uno solo regge la sua cava
mano; mentre il capo assopisce esangue su un tappeto di legno.


E allora,
che giungano gli spettatori,
dunque.
Il sipario è ancora chiuso,
ma la scena è orchestrata ormai da molto,
e solo ora si sta per rivelare.



Solo ora li realizzi.
Solo ora noti fili ormai spezzati,
dagli incavi che forano la tua mano,
quella stessa mano che diceva di non volerLo legare;
quella stessa mano che diceva di non volerLo vincolare;
quella stessa mano che urlava di non volerLo strozzare;
quella stessa mano che, ora, cinge silenziosa il suo collo.
Giuravi di non volerLo soffocare,
di non volerti straziare con un Cupido troppo lontano,
troppo distante,
troppo apatico,
per sentire il dolore che è insito nei suoi dardi.

Ma ora,
bella Psiche, (2)
accendi pure la lampada,
e calala, come una scure, su questo Cupido acefalo;
e guarda ora il volto del tuo amore:
uno specchio.


E i fili si spezzano ...




tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



Perché Narciso,
ghermito da se stesso,
non sentì Eco mutarsi in voce.

Perché tu,
inghiottita da te stessa,
ora non sentirai altro che la Sua voce.

Eppure dicevi di amarLo,
eppure divulgavi con asciutta mano di amarLo,
eppure affermavi con atona naturalezza di amarLo,
e forse .....
...
forse Pinocchio in questo si era già tolto la maschera.
Perché quelle parole risuonavano così grigie all'udito,
perché quelle parole sembravano così anonime al gusto,
non erano dolci o acri,
ma solo ...



vuote.



Meri fonetismi.



                                                                    "IO
TI AMO"

Risuonavano così sorde,
come l'eco di questo telefono.



tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



E già riemerge l'amore,
convulsa nell'esofago, corre veloce la nausea, il viscerale senso di vomito
che segue questa languida finzione.





Prendete posto Signori spettatori!
Che le livide dame acconcino i vaporosi abiti, e che i gentiluomini rinfoderino
i lustri cilindri!
Che l'orchestra accordi gli archi, sbuffi negli ottoni e carezzi le percussioni!
E che gli attori si spoglino della loro umanità, vomitando sinuose illusioni
per noi!





Vorresti rigettare, non è così?
Volevi sempre rigettare .... dopo ....
....
Dopo che ti affannavi a tessere i fili di questo amore con gli archi della
commedia.
I conati salivano dolci, quando calavi la maschera;
quando semplicemente non calcavi quel purpureo palco con Lui.

E soffocavi,
tra le pesanti stoffe del sipario ti sentivi morire,
ma dovevi fingere,
o illuderti di doverlo fare,
perché un attore non può fare altro;
perché a un attore non è dato di essere,
ma solo di apparire.

Perché lo spettacolo deve continuare.

E gli occhi si stringono offuscati,
le labbra si inarcano seccate,
le mani gesticolano esauste,
le gambe si trascinano inerti,
e i fili,
quei fili con cui ogni gesto veniva marchiato,
si intrecciano,
si aggrovigliano,
si stringono,
si annodano,
si martoriano
e si feriscono.

Ma si sa ...
Sul palco
Tutto è finzione,
perciò
anche il sangue che scorre lungo quei fili doveva essere finto.

Anche se vero;

doveva
essere
finto.




E divenne una masochistica sfida allo sfinimento,
perché due marionette si stavano consumando con il sottile gioco della
"normalità,
e se vedete Pinocchio e Arlecchino danzare,
non è l'amore a condurre il loro passo,
ma l'inerzia è il cocchiere dei loro monologhi.


Fili,
infausti fili,
cucite squarciando un legame; per reciderlo poi con madide gocce di pioggia.
Perché i fili che vi uniscono non fanno che separarvi.
Perché il filo che vi unisce non può che separarvi.



tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu


E allora vomita!
Vomita pure,
se ti senti soffocata da questa nauseante dipendenza!
Avanti!
Stordisci la platea con il sapore dolce di questo amore, devoto a te sola
e non a un Cupido senz'ali,
le cui frecce non fanno che scivolare come rasoi sulle vostre scapole.
Vomita pure, se credi di farcela!
Perché è tale il tuo edonismo, da ottenebrare i sensi,
perché è tale la tua "gola", da ingerire il tuo riverbero,
perché hai fagocitato ogni emozione, gelosa del tuo piccolo, chiuso, angusto
mondo,
timorosa di poter lasciarLa trapelare, sfuggire, scappare;
e con Lei hai seppellito anche Lui.

E allora vomita pure!
Vomita il tuo cuore,
vomita il tuo amore,
se è il solo modo per farti concretizzare quanto tu sia

vuota.




Risuona

Risuona la voce di Eco nelle vitree pupille di Narciso,
che,
cavo,
galleggia nella sua melliflua fossa,
ora più libero nell'odio,
ora più libero nell'amore.

E ora ...

Ora risuona il martellare incessante di un fato già steso nel suono di
questo telefono.



tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu




E' ora!
Gli attori sono già inchiodati sul palco,
il volto incappucciato da una cosmesi esangue,
e le membra caricate di pesanti costumi.



È ora,
se devi decapitare quei fili,
è ora di indossare il vessillo del boia e brandire la falce.
Se davvero quei fili sono divenuti un fardello così oneroso,
recidili!
Forza!
Rivela la tua connaturata debolezza sfilando quei drappi con le cesoie
dello sfinimento.
Ostenta,
oh fiacco Narciso,
la forza di questa agonia gettandoGli addosso, come una lama, la maschera
di questo amore.
Perché tale è la tua codardia, da non avere nemmeno la cortesia di reggere
il Suo sguardo
quando la maschera andrà in frantumi,
quando quei cocci ti feriranno,
e sanguinare così lacrime davanti al tuo stoico Cupido;
tingendo, per una volta, questo legno di un po' di umanità.

Ma,
mio ceco Narciso,
fai pure,
che sia questo filo il tuo boia;
perché il carnefice giace esanime dentro lo specchio.


Perciò, incappucciate il condannato; perché la scure sta per scendere.






Scendano le luci!
Scenda il silenzio in sala!
Si alzi il sipario!
Perché l'ultimo spettacolo sta per cominciare!




tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



-"Pronto?"
-"Pronto ....... Subaru? Ciao, sono Yu. Come stai?"
-"Yu? .... Ah .... Grazie, io sto bene. Piuttosto tu come stai?! Ieri
ti ho cercato a casa, ma tua madre mi ha detto che non ti sentivi molto
bene."
-"Ah ..... ecco ........ gra grazie, ma sto meglio ..... niente di
che, davvero."
-"Mmmmh ....... Robe da donne forse?"
-"No, assolutamente! Quelle di solito sfociano in  mirabolanti attacchi
di isteria!"
-"Già, ..... un alibi infallibile per ovviare a fastidiosi impegni
...."

-"Cos ....."


-" .... "

-"Cos'era,  Subaru ...? Un'allusione forse?"

-"Yu ....."

-" ... d dimmi ..."

-" Non è il caso di continuare a trattarmi come uno stupido ... "
-"Cosa?! Subaru io non intendevo assolutamente tratt..."
-"Yu, so che ieri non stavi male, almeno non fisiologicamente parlando."
-"Bhe, a livello mentale non sono mai stata molto bene."
-"Yu, .... Non è il caso di scherzare ..."
-"Ah ..... sì sì, scusami, hai ragione. È che non capisco mai quando
sono fuori luogo ... Comunque io ieri ................ è vero, non stavo
poco bene ....... È solo che non avevo molta voglia di uscire e...."
-"Credevi non avrei capito? Guarda che se ogni tanto non ti va di
vedermi, non ti infilo mica una testa di cavallo nel letto! È sufficiente
dirlo, e morta lì!"
-"Hai ragione Subaru ... come al solito, hai perfettamente ragione.
Ma non fraintendermi: non è che volessi meramente mentirti, è solo che
.... Io ..... bhe ....."
-" Se non hai voglia di uscire non è necessario occultarti dietro
scuse. Se non hai voglia di uscire non è necessario andare a compleanni
che non ci sono, organizzare gite in montagna che non si fanno, progettare
uscite con sorelle che poi non vengono."

-"... Subaru ... tu .... Tu sapevi tutto? Hai sempre saputo ...."
-"e già"
-" ... Oddio, io non so davvero che dire ..."
-"Se vuoi non dirmi che adesso devi andare via con tua madre."
-" ....... "
-"Che c'è? Sono stato troppo brutale? Se così mi spiace, ma vedi io
..."
-" No, no! Subaru non hai niente da rimproverarti! È solo che .....
lo hai intuito da solo? Intendo, il fatto che le scuse che accampavano
non erano che scuse, appunto."
-"Sì, se si continua a evitare gli appuntamenti e ogni forma di contatto,
dopo un po' sorge il sospetto che non sia un fato beffardo a tirare i fili
di una storia."
-"Comunque ..."
-"Yu io non intendevo ferirti o trattarti male, ma capiscimi, sono
davvero esausto, saturo ..."
-"Subaru, te l'ho già detto: tu non hai colpe, sono io che sono una
babbea!"
-"Yu, il torto non è mai da una parte sola. Non immolarti solo per
scusarti."
-"Subaru, dico davvero sono io che non capisco niente!"
-"Yu, ascolta ..."
-"Ti prego lasciami finire! So che forse non me lo merito, ma ti prego!"
-"Yu ..."
-"Ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego ti prego!!!!"
-"Non c'è che dire, sei davvero una testa dura ..."
-"Grazie .... Ecco ....."

-" ... "

-"..... Vorrei poterti dire che c'è una buona ragione se ti ho raccontato
un mare di bugie ..."

-" ... "

-"..... vorrei poterti dire che c'è un valido motivo se ti ho trattato
come uno stupido ..."

-" ... "

-"..... e vorrei poterti dire che queste due settimane senza di te
sono state un inferno ..."

-"Yu"


-"..... ma mentirei."
-"Posso parlare?"
-"Certo, certo ..."
-"Bene. Almeno ora sei sincera, e questo lo apprezzo davvero."
-"Subaru, non è che io non stia bene quando sono con te! Davvero io
mi diverto con te, sei una persona meravigliosa, dico davvero!"
-"Cos'è? Sto per morire o ti stai esercitando per l'elogio funebre
del mio funerale?"
-"Subaru, così mi rendi le cose più difficili di quanto non siano
...."
-"Scusami se le cose che dici non coincidono molto con i fatti che
mi dimostri da un po' di tempo a questa parte ..."
-"Subaru ho giurato di non mentirti più alzando questa cornetta, quindi
ti prego, credimi! Non mentivo quando dicevo di stare bene con te!"
-"Sei un po' in ritardo non trovi?"
-"Subaru ..... io ....."
-"No, scusami tu. Perdona le cattiverie giornaliere da cui non mi
prendo la briga di risparmiarti. Mi sono solo sfogato, ma non pretendo
di giustificarmi con questo. Come ho già detto, la colpa non sta mai da
una parte sola."
-"Subaru ................................  sei davvero bizzarro .........."
-"Ah, bhe .... Grazie ...."
-"Ed è anche per questo che sto bene con te. Ma come dicevo il problema
non è tanto legato allo stare con te, quanto al dopo essere stata con te."
-"Che vuoi dire?"
-"Anche se stando con te mi diverto, rido, sto bene; trovandomi, poi,
finalmente da sola; è come se mi sentissi soffocata dalla passata felicità."
-"Mmmh ... quel  -finalmente-  è piuttosto esplicativo ...."
-"E' un po' difficile da spiegare, e posso capire quanto lo sia ancora
di più da capire; ma il fatto è che, paradossalmente, più sto bene con
te prima, e più sto male da sola dopo."
-"Dunque lo  -stare bene con me-  di prima non è che una parvenza
effimera, e subdola per giunta. È questo che stai dicendo?"
-"Subaru non sei certo tu il problema!"
-"E saresti tu allora?!"
-"La psicosi è solo mia, è generata da questa mia stupida mente e
tu non hai nessuna colpa!"
-"E il mio ruolo in questo rapporto dove va a finire?"
-"Come?"
-"Yu, il problema non sono io e non sei tu, il problema è ..."
-"Siamo io e te ......... il problema siamo io e te insieme forse
..."
-"......Il problema è proprio questo."
-"Che cosa?"
-"I problema è il fatto che non esiste un  -noi- , ma solo un  -io
e te- . Non ci siamo mai riferiti al nostro rapporto parlando di una coppia,
di un'unione tra due individui."
-" ..... Abbiamo sempre .... Abbiamo sempre mantenuto le nostre identità
indipendenti l'una dall'altra. È questo che vuoi dire?"
-"Esatto. Non esiste una coppia, non c'è mai stata e non credo ........"

-" .... "

-" .......... Non credo ci sarà mai."











-"... Ah ..... capisco ..... le cose sono congestionate a tal punto
..... quindi questo ..."
-"Sarebbe inutile perseverare."
-"Non faremmo che ferirci di più, giusto?"
-"Già."
-"Già ..... "
-" ..............."
-" .....Pensavo ...."
-"Cosa?"
-"..... Pensavo solo che ..... forse ci saremmo amati di più come
amici ...."
-"Amati di più ........ e odiati di meno."
-"Esattamente, hai sempre ragione Subaru. L'hai sempre avuta del resto."

-"La ragione non è tutto. È solo che sono più pragmatico di te."
-"Lo prenderò come un complimento. Del resto, hai sempre avuto una
maniera bizzarra di fare apprezzamenti piacevoli. E sia ben chiaro, anche
questo è un complimento!"
-"Già, non sono molto bravo a esprimere quello che provo..."
-"Come io non sono molto brava a essere seria, e a essere presa altrettanto
sul serio."
-"Non credere non si capisca che è solo una difesa, un modo per soffocare
quello che provi."
-".... L'avevi capito, dunque ..... avevi capito anche questo .....
 e scema io che mi sorprendo! Tu capisci sempre tutto! ..... Che coppia
di scemi: io impegnata a soffocare i miei sentimenti e tu in apprensione
per poterli comunicare."
-" Per non volerli comunicare, più che altro."
-"Sempre il solito cinico."
-"Sincero, più che altro."
-"E' buffo come il nostro rimaner chiusi, soffocati nei nostri sentimenti
e nelle nostre paranoie, rintanati in noi stessi, perché preoccupati di
ciò che avremmo dovuto essere; ci abbia precluso da quello che invece potevamo
essere."
-"Puff..."
-"Cosa? Stai ridendo per caso?! Mi ritengo orgogliosa di me stessa
per aver infranto il tuo fare  da  -bel tenebroso- , anche se non è molto
gentile da parte tua ridere delle mie riflessioni."
-"Mi mancherà ....."
-"Prego?"
-"Se c'è una cosa che mi mancherà di te, saranno proprio questi tuoi
vaneggiamenti poetici."
-"Ah ..... grazie, troppo gen.."
-"Lirici e logici allo stesso tempo. Come te del resto."

-"...tile....."
-"Bhe?"
-"No, no, niente .... È solo che ....... È forse il primo complimento
che mi fai."
-"E anche l'ultimo. Credo."




-"..... eheheh .... Una lama a doppio taglio ...."
-"Cosa?!"
-"No .... Ecco .... Pensavo solo che sei proprio come una lama a doppio
taglio. Se il primo fendente non ti ferisce, ti illudi, rallegrandoti dello
scampato pericolo ..... ma ancora non sai quanto potrà essere fatale il
secondo ..."
-"Ecco .... Io questi sillogismi poetici proprio non li capisco ..."
-" .... "
-"Comunque .... Scusami. Per tutte le volte che ti ho ferita senza
saperlo. Senza sapere quanto questa mia voce possa essere affilata."
-"... cosa?"
-"Scusami."
-"Subaru,  -la colpa non è mai da una parte sola- , giusto? ........
e poi non è una gara a chi soffre di più. Almeno .... Adesso non lo è più.
Il fatto è che tutti abbiamo differenti modi di soffrire e di renderci
conto di far soffrire a nostra volta. Purtroppo non possiamo fare a meno
di ferirci a vicenda."
-"Il dilemma del porcospino ....."
-"Il punto sta nel trovare la distanza giusta. Non possiamo stabilire
se il dolore che mi hai arrecato è superiore o meno a quello che, ciecamente,
ti ho causato io. Non posso, ma soprattutto non voglio farlo."
-"E allora?"
-"E allora si smette di guardare lo specchio serrando i pugni, di
odiare il nostro riflesso, e si inizia a vedere i graffi sui palmi degli
altri; e andare avanti, senza lavare il sangue dalle nostre mani.
Perché ci ricordi di quanto siamo stati cechi.
Perché non vi è vergogna nel cadere e rialzarsi.
Perché questo ............... è il nostro orgoglio."
-" ..... Ecco .... Non sono sicuro di aver capito, e neanche di aver
colto il sensibile augurio che era insito nel tuo discorso ..... ,ma è
senza dubbio questo quello che più mi mancherà di te. La tua innocenza."
-"........... Grazie .........  allora ......questo è un addio Subaru,
giusto?"
-"Così sembrerebbe."
-"..... Certo che è parecchio triste."
-"Cosa è  -parecchio triste- ?"
-"Il fatto di lasciarsi per telefono, intendo."
-"Forse. Ma forse dovrebbe essere più triste il lasciarsi in se stesso,
del relativo  -lasciarsi per telefono- . Ed è forse il fatto che non lo
è, ad essere ancora più triste."
-"Subaru .... hai assolutamente ragione. Siamo dunque giunti a un
tal punto con la nostra inerzia...."
-"Già ....... non l'amore, ma la reciproca indipendenza ci ha  -unito-
 ..... per poi scavarci la fossa .... Bizzarro, non c'è che dire."
-"Già ......... davvero divertente."
-"Ehi?! Yu? ........ non dirmi che ti metterai a piangere adesso?!
Non l'hai mai fatto!"
-"No, no ...... tranquillo. Anche se ........... anche se è proprio
il fatto di non aver voglia di piangere che mi fa venire voglia di farlo.
Oddio, che frase sgrammaticata ho appena detto?! Bene, ora anche la sintassi
mi abbandona!"
-"Yu, ............ ti prego. Non è il caso. Non lo è davvero, piangere
per qualcosa che non c'è mai stato sarebbe stucchevole. Se dobbiamo lasciarsi,
almeno facciamolo con coerenza; senza ostentare coinvolgimento dove non
c'è mai stato."
-"..... Sai essere davvero caustico certe volte, sai? Pensavo ci saremmo
lasciati in maniera meno civile, e invece..."
-"Pensavi o speravi?"
-"Acuto come sempre. Già .... Forse in parte ci speravo. Speravo di
poter aggrapparmi o consolarmi con una qualche reazione emotiva; da parte
di entrambi, si intende. E invece ..... quel sapore arido, asciutto ancora
non se ne va ...."
-"Yu, hai visto anche tu come si è risolto il nostro rapporto?! Non
ha funzionato."
-"Ne parli come di un problema algebrico."
-"Potremmo sempre restare amici, certo, potremmo ....."
-"Dato che non ci siamo presi a mattarelli in testa ..."
-" ..... ma, direi una banalità ..."
-".... E tu le odi .................. le banalità ...."
-"Parlando sinceramente, ora come ora non avrei la faccia di merda
di far finta di niente, di salutarti simulando indifferenza; fingendo che,
dopo i nostri trascorsi, tutto possa tornare come prima. Ora come ora non
posso fingere di poterti trattare come tratto tutti gli altri."
-"Già ..... la tua logica non concede scappatoie."
-"Yu..."
-"Ma hai ragione, sarebbero inutili certi infantilismi."
-"Yu ....... Io ........."
-"Subaru non è necessario che tu dica più ninte, davvero."
-" ... "
-" ... "
-" ..... Senti Subaru .... per quanto riguarda i tuoi regali .....io
....."
-"Tienili ."
-"Come?"
-"Tenili, un regalo è un regalo! Nel momento in cui te li ho fatti
ero consapevole delle mie azioni, quindi non vedo il problema."
-"Logico e razionale come al solito."
-"Certo, credevi forse che sarei passato a pignorare i miei pochi
regali come uno strozzino?!"
-"No, no, figurati! Sapevo che eri l'ultimo dei gentiluomini!"
-"Comunque ... per quanto riguarda i tuoi, te li farò riavere tramite
una tua amica, se non te la senti di vedermi. Sarebbe comprensibile. Oppure,
se non vuoi coinvolgere altri, posso sempre ..."
-"Ma ti pare?! Tienili pure! Non posso certo richiederli indietro
dopo la tua dimostrazione di maturità. Devo dimostrarmi per forza degna
della tua elasticità mentale. E poi potrai mostrarli come trofei di guerra
alle riunioni del club degli scapoli d'oro!"
-" ... "
-"Scherzi a parte, tienili pure ... davvero ..."
-"Bene ...."
-"......bene ......"
-"Allora ..."
-"... Sì?"
-"Yu ..... forse è il caso di dirsi addio .... "
-"Sai Subaru ...... questo  -addio- , per quanto faccia male, suona
più dolce dei vuoti  -ti amo- che ci scambiavamo di solito."  
-" Io ..... senti ..."
-"No Subaru, facciamo una cosa veloce e indolore, ok?"
-"Allora ...."
-" ... Allora ... "

-"Addio Yu."
-"Addio Subaru...



... E stammi bene."



tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu
tuu tuu  ......  tuu tuu



                                                                     
  CLACK







Lo spettacolo è finito.
Si levano le luci.
Si levano gli spettatori.
Si levano gli applausi.
Si levano con pesanti boati dalle vermiglie poltrone.
Si levano i saluti.
Si levano i commiati.
Si levano le maschere.
Qualcuno sospira,
qualcuno sorride,
qualcuno asciuga una lacrima furtiva,
e qualcuno si stira.

Sul palco qualcuno si accascia, riverso, scomposto, svuotato.

Qualcuno si gira,
qualcuno s'incammina,
qualcuno sbadiglia
e qualcuno s'agghinda.

Però,
sul palco,
nessuno vede quei fili recisi tracciare fiumi di porpora sanguigna.

Però,
sul palco,
nessuno crede che siano le marionette a gridare,
che siano le loro voci a cantare;
e che siano le loro maschere a sanguinare.

Perché sul palco niente può o deve essere reale.









Nda: [Ragazzuoli sono in coma etilico!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono appena guarita
dalla febbre e cosa faccio?! Ma vado a ubriacarmi trangugiando un "Bacardi
Orange"  (che è poi davvero troppo dolce)  e una valanga di "Sex
on the beach" (e che i più maliziosi non si avvampino! Purtroppo è
solo il nome di un drink.... Che non è neanche afrodisiaco, o almeno credo....),
che domande! Accipigna, il mio cervello deve star sublimando durante le
vacanze .... Cmq, parlando di cose serie, questa storia ...... "UAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH
!!!!!!!!!! E questa storia sarebbe seria??!!!!!!!!! Ma mi faccia il piacere
mi faccia! A MOCIO, ma vedi un po' di andare a nasconderti!!!!!!"
Ehm .... Queste sono le scimmie urlatrici che giocano a "Streap-poker"
nella mia testa .... Volevano anke loro lasciare un salutino .....   Cmq,
come dicevo: "sono immersa nei debiti."  ...... No, aspettate,
questo l'ho già detto! Dicevo: la follia malata qui presente è il terzo
tentativo di dare un senso alle idee che mi ruzzolano su e giù per il lobo
temporale. E voi direte :"Ma ti ci voleva proprio anche un terzo tentativo?!
Non ti bastavano le lettere minatorie che già ti arrivano?!" e io
vi dico:"Sò masochista, che ce posso fa?!!!!!!!!!" e voi direte:"No,
sei una rompicoglioni!" e io vi dico:"Bella scoperta!" e
voi direte:"Ma quando finisce di parlare da sola?"..............
Aspettando una lenta e atroce agonia, faccio i miei complimentoni a quei
pochi che ce l'hanno fatta ad arrivare fin qui: dovete essere davvero malati
per sorbirvi sta roba! Tuttavia credo che abbiate sviluppato nei miei confronti
un istinto omicida alla "Kill Bill"; che per l'occasione può
essere rinominato "Kill Mocio". Pertanto se vedrò una tipa vestita
di giallo davanti a casa mia, capirò chi me la manda.
"A tipa !!! Se vuoi squartare Mocio, mettiti in fila e prendi il numero,
che ci siamo prima noi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" by i miei creditori.

Ehm ..... ho bisogno di altri psicofarmaci ... comunque sia, a titolo informativo
vi dico che anke sta schifezza cita, nel titolo, una famosissima canzone
di Mina. Ho davvero poca fantasia nel dare titoli .... E davvero poca dignità
per rendere pubblica una simile schifezza ......
Paranoie a parte, spupazzotti miei, vi lascio una serie di note; per dare
qualche delucidazione su questo racconto e sulle mie citazioni malate.
Mentre in "Sweet Dreams" avevo coinvolto il mondo delle fiabe,
qui ho rotto le balle ai miti greci; studiati guardando "Pollon"
in TV ...... Che cultura ragazzi!!!!!!!!!!!!!
Note:
(1) Per chi non conoscesse il mito di Narciso e Eco, ecco per voi un breve
sunto: Narciso era un giovane bellissimo, un gran figaccione per intenderci.
Di lui si innamorò la ninfa Eco, ma venne respinta. Questa continuò ad
amarlo ugualmente, struggendosi di dolore fino alla consunzione (di lei,
infatti, restò solo la voce). Ma la fine di Narciso fu segnata dalla vendetta
ordita da un'altra pretendente respinta. Questa, infatti, si rivolse a
Nemesi per chiedere vendetta. La dea esaudì il desiderio della fanciulla,
facendo innamorare Narciso di se stesso. Fece, infatti, vedere al giovane
la propria immagine riflessa nell'acqua. Narciso si innamorò perdutamente
e morì consumato da questo amore impossibile. Se non ricordo male, però,
c'è anche una versione che sostiene che Narciso, tentando di afferrare
il suo riflesso, si gettò in acqua, affogando. Forse questo è il finale
ideato da Oscar Wilde al mito classico ..... ma sinceramente non ricordo
....... Bha! Mente malata, stai iniziando a cigolare!
Ad ogni modo: commovente, vero?! Arf!!!!!!!!!!! Vedi che succede a far
girare le balle a una donna!!!! Vedete che succede a farmi girare le balle!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Parlo con voi figaccioni d'Italia!! Basta scappare se io vi inseguo con
la bava alla bocca!!!!! ARFFFFFFFFFF!!!!!!!!!
 
(2) Tanto per rimanere in ambito di "belli e dannati"; anche
Psiche, come Narciso, era una bella fanciulla. La bellezza della giovane
era tale che tutti credevano che fosse l'incarnazione di Afrodite. La dea,
si sentì offesa da un simile paragone; e, come tutti gli dei che non hanno
un emerito piffero da fare, rompe le balle a sta povera ragazza. Chiede
così aiuto a suo figlio Eros (che, qui, chiamo Cupido, usando il nome latino
di questa divinità), pregandolo di fare in modo che la fanciulla si innamorasse
del più disgraziato degli uomini. Dopo una serie di predizioni, oracoli,
e balle varie; sta tizia viene rapita e condotta da Eros in un bel palazzo
(Hail!!!!!! Il palazzo!!!!!!! Ma cos'è?! La biografia di Breatny Spears?!!!!!!!!!!).
Qui, ogni notte, uno sposo invisibile entrava nel suo letto e .........
bhe insomma ..... si divertivano parecchio (ARFFF,maialoni, che fate!!!!!!!!!!!
Siete dei cavalli golosi!); e la piacevole visita si sarebbe ripetuta ancora,
fatto salvo il voto di Psiche, di non vedere il volto del suo amante. Psiche
però, che era una curiosona, una notte prese una lampada, per vedere lo
sposo che le dormiva accanto. Scoprì che era un giovane bellissimo (ma
sono tutti fighi qui?!!!!!!!!!!!!!!!!!!!), ma una goccia di olio bollente
cadde sulla spalla di Eros, svegliandolo. Il giovane dio fuggì via.( a
Psicheeeeeeeeeeee !!!!!!!! Ma non potevi farti i cazzi tuoi?!!! Ma venisse
nel mio di letto un bel figaccione!!!!!).
Ad ogni modo non sto qui a raccontarvi anke la fine, vi basti sapere ke
"vissero tutti felici e contenti" e altre cazzate simili .....
già, tutti meno Mocio, che annega nei debiti!
Bhe, è il caso di salutarsi maialoni miei! "Ma con chi parla?"
"Non lo so, ma tu assecondala ..."
Ve saludoooooooooooooooooo, e vado a finire di vedermi "Elisa di Rivombrosa"!
Preziosi sei un figo! Volevo riguardarmi "Il bello delle donne",
ma dovrò accontentarmi!
Se vedemo cipolliniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Asta Mocio, siempre!
 

  
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