Comin' Home again

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Mike entrò in casa con passo felpato, cercando di fare il meno rumore possibile nel chiudersi il pesante portone di mogano alle spalle. Era mezzanotte passata, nonostante prima di partire, alle otto di quella sera, avesse detto che non si sarebbe trattenuto da sua sorella per più di un'ora e mezza. Myla aveva bisogno d'aiuto per l'acquisto di una nuova macchina, ed il fratello minore era sembrato la persona più adatta a cui chiedere consiglio sulla marca, il colore e tutto il resto. Purtroppo per Mike, il 'chiedere consiglio' della sorella si era trasformato in 'assillare il fratellino per quasi cinque ore filate'. Il biondo era tornato a casa a dir poco distrutto, e, a quanto pareva dalla scena che gli si era presentata davanti non appena aveva messo piede in salotto, non era l'unico ad aver passato una serata impegnativa.

La televisione era ancora accesa su Playhouse Disney, che in quel momento stava trasmettendo una replica di Scooby Doo, illuminando debolmente il porcile che la sala era diventata. Macchie di cioccolato e pastelli a cera sulle pareti, fogli da disegno mezzi scarabocchiati a terra, e come se non bastasse, scatole di Fruity Pebbles e Coco Pops vuote abbandonate sul tappeto e cereali sparsi su ogni mobile e poltrona in vista. Alcuni dei suddetti cereali erano finiti perfino tra i folti capelli neri di un Billie Joe alquanto sfinito, spaparanzato sul divano di fronte al televisore, con abbracciato a sé nientemeno che Il Distruttore in persona, la testa appoggiata sul petto nudo del cantante.

Mike non poté fare a meno di sorridere, prendendo una coperta dalla poltrona lì accanto e coprendo amorevolmente i suoi due ometti, osservando Billie rilassarsi sotto il plaid. D'altronde era Gennaio, prendere sonno senza nulla addosso se non un paio di pantaloni non era certo il migliore dei modi per tenersi caldi.

Accarezzò i capelli di Billie, togliendogli un po' di cereali colorati dalla testa, e prima di andare a cambiarsi per la notte lo baciò sulle labbra socchiuse. Cioccolato. Il chitarrista si svegliò, dimostrando quanto leggero fosse in realtà il suo sonno, ma tenne gli occhi chiusi, troppo stanco per aprirli.

Il bassista sorrise sulle sue labbra.

“Benvenuto tra noi, Papà. Com'è andata con Batman, qui?” sussurrò, dandogli un bacio sulla guancia.

“Mhh...” mormorò Billie, “Stanco. Cereali ovunque...” disse, stringendo involontariamente a sé il bambino addormentato. Zack non fece una piega.

Mike ridacchiò. “Questo lo vedo, baby. Forse è il caso di andare a letto, non credi?”

Billie fece un suono contrariato, e tirò piano il biondo verso di sè. Mike non oppose resistenza, intuendo ciò che il marito aveva in mente, e si sedette accanto a lui, circondandogli le piccole spalle con un braccio. Il moro non esitò ad appoggiare la testa sulla spalla del compagno, che piano si girò verso di lui, stendendo il braccio libero attorno ai fianchi snelli del cantante, avvolgendo anche il loro bambino nel tepore della sua stretta.

E all'improvviso, tutte le preoccupazione e i lamenti della sorella si erano dissolti nel nulla, lasciando Mike solo con le sue palpebre pesanti, la sua gratitudine, e il calore della sua famiglia.


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A/N: Fluff del giorno. Cliché, ma d'altronde è il genere che lo impone. Long live Bike.
Peace,
St. Jimmy.

P.S. Non so se l'avete notato, ma in alto a sinistra, nella pagina del fandom, c'è una sezione chiamata "aggiungi personaggi". Ecco, per fare felice Stry e già che ci siete anche me, cliccateci sopra e votate per il Reverendo Strychnine Twitch. Perché? Fatelo e basta.