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Autore: The_Storm    28/07/2013    2 recensioni
Noi pensiamo a New York come la Grande Mela e subito ci vengono in mente tutte le cose meravigliose che questa città ha. Ma c'è un lato oscuro di New York che pochi conoscono e Victoria Dowson è una di queste. Fa parte dell'FBI da quando ha finito il liceo e, anche se ha solo diciannove anni, si è guadagnata il rispetto di tutti lì.
Jason Carter è il capo della banda più temuta di tutta New York. È un assassino senza cuore che uccide chiunque ostacoli il suo cammino. È il classico bello e dannato. Cosa succederebbe se questi due mondi apparentemente così diversi venissero in contatto? Scopritelo leggendo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Appena mi chiudo la porta alle spalle, la ragazza che prima si trovava nella mia stessa stanza mi si avvicina. 
- allora? Com'è andata? Che ti ha detto? Ti ha fatto del male?- inizia a domandare a raffica
- ehi, calma. Una domanda per volta. Allora, è andata...normale, credo. Mi ha chiesto di unirmi a voi, ma ho rifiutato e no, non mi ha nemmeno sfiorata- rispondo alle sue domande. 
- capisco, ma ti consiglio di stare attenta: anche se questa volta non ti ha messo le mani addosso, non vuol dire che non lo farà in futuro. Lui è pericoloso, molto- mi dice con sguardo cupo. Non riesco a trattenermi e le scoppio a ridere in faccia
- scusa, non stavo ridendo di te. Il fatto è che io faccio parte dell'FBI e rischio la vita praticamente ogni giorno. E non credere che una volta dentro puoi rilassarti, perché non è così: devi allenarti duramente tutti i giorni per almeno due-tre ore e non sono esercizi facili come le flessioni. Lì anche durante un semplice allenamento rischi la vita. Per non parlare delle migliaia di persone che hai messo in prigione e che vorrebbero ucciderti. Insomma, ormai sono abituata ad essere in pericolo di vita. Ho scelto io questa strada e, quando l'ho fatto, ero consapevole dei rischi che avrei corso- spiego. 
- d'accordo, ma sta attenta comunque- dice. Annuisco per tranquillizzarla
- comunque, io sono Victoria, piacere- dico sorridendole. Lei ricambia il sorriso
- io sono Juliette, ma puoi chiamarmi July- risponde. 
- dai, vieni con me. Ti mostro la tua nuova stanza- continua entusiasta. Sinceramente, non credevo che avrei avuto una stanza diversa da quella in cui mi sono risvegliata. Forse, erano sicurissimi che avrei accettato di far parte di loro. Tzé, illusi. Decido di lasciare da parte tutti i perché e di seguire quella strana ragazza. Chissà che ci fa qui, non sembra affatto una cattiva ragazza, anzi... Più tardi glielo chiederò. Attraversiamo un lungo corridoio e poi lei si ferma davanti ad una porta in legno scuro. 
- questa è la tua nuova camera- dice entusiasta e apre la porta. Ha le pareti di un bellissimo verde acqua (il mio colore preferito), è molto spaziosa e luminosa. Sulla parete destra, ci sono due letti a due piazze e un enorme armadio, mentre su quella sinistra c'è una scrivania con un computer sopra e una sedia girevole. Non ci sono finestre, ma solo un enorme balcone da cui si ha una vista stupenda su tutta New York. In poche parole: è stupenda. 
- allora, ti piace? Questa sarà la nostra camera e spero non ti dispiacerà condividerla con me. Quel barbaro di mio fratello voleva farti rimanere in quella topaia schifosa, ma mi sono opposta con tutta me stessa, proponendo di farti rimanere qui- spiega July. Smetto di osservare la stanza e mi giro di scatto verso di lei, guardandola stupita. Davvero si è data tanto da fare per una sconosciuta? Nessuno ha mai fatto un gesto tanto gentile nei miei confronti e questo mi fa ripensare alla domanda di prima: cosa c'entra lei in tutto questo? Rielaboro la sua spiegazione nella testa e noto un particolare a cui non ho fatto caso. Ha parlato di suo fratello, ma chi è? Un terribile dubbio mi sta nascendo in testa. 
- aspetta un attimo, prima hai nominato tuo fratello. Chi è?- domando, ma non sono sicura di voler conoscere la risposta
- mio fratello è il ragazzo con cui hai parlato prima, quello che ti ha chiesto di unirti a noi- confessa abbassando la testa. Era proprio quello che temevo. Gliela rialzo mettendole la mano destra sotto il mento. 
- non mi odierai, vero?- dice quasi sull'orlo delle lacrime. Io corrugo le sopracciglia
- perché dovrei odiarti, scusa?- domando confusa
- perché mio fratello è il tizio che ti ha fatto rapire e rinchiudere qui e, probabilmente, anche quella che tu odi di più al mondo- spiega
- July, tu mi hai evitato di dormire in quell'orribile stanza offrendo di condividere la tua in cambio, ti sei preoccupata per me e stai cercando di essere il più simpatica e gentile possibile per rendermi le cose meno difficili. Ora, mi spieghi come posso avercela con te? Non è colpa tua se hai un fratello così e a me importa chi sei tu, non chi fa parte della tua famiglia o roba del genere- dico. Lei mi sorride e mi abbraccia. Ricambio immediatamente e le accarezzo i capelli. Mi chiedo come una ragazza così dolce e gentile possa avere lo stesso DNA di quell'odioso. Bah, i misteri della vita. Sono sicura che io e questa ragazza diventeremo ottime amiche e, chissà, forse potrà aiutarmi a fuggire. 
July va verso l'armadio e ci scava un po' dentro, poi mi fa vedere un pantaloncino di jeans e una maglietta a mezze maniche. 
- mi dispiace Vic, ma dovrai indossare i miei vestiti- mi spiega. È incredibile la gentilezza di questa ragazza. Giuro che, se troverò il modo di scappare, la porterò con me. Non può vivere ancora in mezzo a questa gente, sarebbe un suicidio per lei. 
- non preoccuparti, anzi, grazie. Avevo proprio bisogno di vestiti puliti- le sorrido e lei ricambia. Prendo il pantaloncino e la maglietta e mi chiudo in bagno. Ho proprio bisogno di una bella doccia fredda. Mi spoglio ed entrò nel box doccia. Apro l'acqua e me la lascio scivolare addosso, poi metto il bagnoschiuma e mi risciacquo. Inevitabilmente, i miei pensieri si soffermano su mio padre e sull'FBI. A quest'ora, sarà già sulle mie tracce, ma non credo che mi troveranno presto. 
Pov. July
Approfitto del fatto che Vic si stia lavando per andare a parlare con mio fratello. Busso leggermente e aspetto che mi dia il permesso per entrare e, appena questo arriva, entro e mi chiudo la porta alle spalle. Mio fratello sembra sorpreso di vedermi
- July, cosa ci fai qui? Dov'è la ragazza?- chiede
- Vic è in bagno, si sta lavando. Sono venuta per chiederti per quanto hai intenzione di trattenerla- rispondo e non sono mai stata così seria in vita mia. Quella ragazza mi sta simpatica, è riuscita a tenere testa sia a Jack che a mio fratello nonostante la situazione in cui si è trovata e questa non è cosa di poco conto. Inoltre, si è dimostrata gentile e non mi ha giudicata subito come fanno tutti. 
- che domande, la terremo qui finché non accetterà di entrare a far parte della nostra banda- dice ovvio. 
- ma lei non ha nessuna intenzione di entrarci, Jason. Ci ho parlato e mi ha detto esplicitamente che preferirebbe essere uccisa piuttosto che collaborare con noi- cerco di convincere mio fratello
- non m'importa, prima o poi cederà. E, se questo non dovesse succedere, allora la uccideremo. Ormai sa troppe cose e non può assolutamente uscire di qui. Perché non la avverti di cosa abbiamo fatto a tutti quelli che la conoscono? Forse il fatto di essere rimasta sola le farà cambiare idea- dice con un sorriso malvagio mio fratello. Ho le lacrime agli occhi e mi sento terribilmente in colpa. È in momenti come questi che odio mio fratello e la situazione in cui ci ha trascinati
- non posso, non ne sarei capace, lo sai- dico abbassando lo sguardo. Jason alza gli occhi al cielo e si alza dalla sedia girevole. 
- d'accordo, lo farò io allora, ma tu rimani con me- dice. Annuisco e lo seguo fino alla nostra stanza senza fiatare. Apro la porta e quello che vedo mi fa comparire un sorriso di tenerezza. Mi giro verso mio fratello bloccandogli la visuale
- ehm....forse è meglio se torniamo più tardi- dico nervosamente. Jason mi guarda accigliato e mi sposta per vedere cosa mi ha fatto cambiare idea
- ma che cazzo dici? Perché diavolo dovremmo..... Oh, ecco perché- il suo sguardo passa dal confuso al sorpreso. Vic è distesa sul suo letto e sta dormendo. 
- va bene, torneremo più tardi, ma dovrai farle la guardia finché non si sveglia. Potrebbe scappare da un momento all'altro- dice. Strano, di solito non si sarebbe fatto nessun problema a svegliarla nel modo più brusco possibile. 
- non posso, devo sistemare alcune cose e ho già perso molto tempo- dico. Lui sbuffa sonoramente.
- d'accordo, rimarrò io. Ma vedi di muoverti- risponde infastidito
- Jason, guardami negli occhi e promettimi che non le farai niente- dico seria. Lui fa un sorriso beffardo
- sei troppo buona, sorellina. Va bene, ti giuro che non le succederà niente- dice. Annuisco ed esco dalla stanza. Forse starete pensando che faccio male a fidarmi di lui e probabilmente avete anche ragione, ma, se c'è una cosa che mio fratello ha di buono, è il fatto di mantenere sempre la parola data, soprattutto se lo promette a me. 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Mi sento Dio ora che sono riuscita a mettere il nuovo capitolo, giuro. Alloooora, che ne dite di July? Non è dolcissima? È addirittura riuscita ad addolcire la nostra Vic, e non è cosa da poco. Con il poco tempo che mi rimane, vorrei ringraziare chi ha messo questa storia tra le preferite/seguite/ricordate e, in particolare, chi ha recensito questa storia. Spero che il capitolo vi piaccia. Me la lasciate una recensione? Grazie in anticipo. Ciaoooo

 

  
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