Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: highfivekeats    28/07/2013    6 recensioni
«Innamorarmi? Io? Non succederà neanche in un’altra vita.»
«Ah sì? – disse Cole, ridacchiando malefico – E cosa mi dici di Cate Sturridge?»
«È solo un’altra delle ragazze che voglio farmi.»
«Questo lo dici tu. Ho visto come la guardi…»
«Io non la guardo in nessun modo.» mi difesi.
Cole scosse la testa, poi divenne pensieroso e infine sorrise malefico. «Ti va una scommessa?»
Rizzai le orecchie. «Spara.»
«Ti innamorerai di Cate prima di portartela a letto.»
«Ci sto – dissi, stringendo la mano a Cole – Tanto, è risaputo che vincerò io.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Stavo riordinando i miei vestiti quando il mio cellulare squillò. Mi allungai pigramente per raggiungere il comodino, storcendo il labbro quando lessi il nome Cole lampeggiare sul display. Erano tipo sette mesi che non parlavo con quel bastardo. Era tutta colpa sua se mi ero avvicinato a... io-so-chi perdendo completamente la testa. Solo ed esclusivamente colpa sue e della sua inquietante passione per le scommesse.
«Che vuoi?» chiesi subito, scontroso.
«E ciao anche a te, Bieber – disse, sarcastico – Che c’è, oltre a dimenticare la mia esistenza hai dimenticato anche le buone maniere?»
«Sono sette mesi che non ci sentiamo e l’ultima volta ci siamo parlati ero stato abbastanza chiaro sul fatto che non volevo mai più vedere la tua faccia di cazzo. Diciamo che la tua chiamata non era molto attesa.»
«Lasciamo stare il passato, ok? – tagliò corto – Sono nella merda, Justin.»
Il suo tono di voce mi sembrò abbastanza agitato. «Che ti succede?»
«Non riguarda me, riguarda Macie – pronunciò il nome della sua dolce metà con dolcezza, facendomi contorcere le budella – Le si sono rotte le acque, ora è in travaglio e io ho paura.»
«Ci pensavi due volte a metterla incinta, amico – dissi amaramente – Non credo di poterti aiutare.»
Stavo per staccare ma Cole mi chiamò con un tono di voce talmente urgente che dovetti ascoltare ciò che aveva da dire. «Senti, Justin, so che ho sbagliato a tirare fuori quella scommessa del cazzo, ma potresti per favore mettere da parte il passato e aiutarmi? Sette mesi fa l’avresti fatto.»
Mi soffermai a pensare alle sue parole, sapendo che aveva ragione. Sette mesi fa non avrei esitato a mandare tutto a puttane per aiutare il mio migliore amico. Sto davvero buttando al vento un’amicizia secolare per colpa di una ragazza?
«Sarò da te il prima possibile.» dissi, prima di staccare.
 
Arrivai all’ospedale dopo mezz’ora di traffico; raggiunsi la stanza di Macie, che si trovava al quinto piano di quell’edificio. Una smorfia comparve sul mio volto, quando passai il terzo piano, dove si trovava la stanza in cui ero rimasto per una settimana dopo il mio folle tentativo di suicidio. Bah, mi domando cosa mi passava per la testa in quel momento.
Cole era fuori alla stanza, camminava avanti e indietro e si teneva le mani tra i capelli.
«Smettila di agitarti, non ti fa bene.» dissi, attirando l’attenzione su di me.
Cole alzò la testa, corse ad abbracciarmi. «Sono felice che tu sia qui.»
«Figurati! Sono cose che gli amici fanno.»
Ci sedemmo, parlando principalmente del travaglio di Macie. Cole non s’era mai perdonato la sua distrazione, avendo portato Macie a separarsi dai suoi genitori che, da quanto avevo capito, non erano lì neanche quel giorno. Si sentiva come se avesse portato solo sofferenze nella sua vita, e ora aveva paura di quello che gli aspettava. Io non potevo capirlo, non essendo - fortunatamente - nella sua situazione. Sapevo, però, come ci si sentiva ad essere spaventati riguardo al futuro.
«Sta tranquillo – lo rassicurai – Sarai un padre fantastico e vostro figlio avrà tutto ciò di cui ha bisogno.»
«E se non riuscissi a dargli ciò che gli serve? Che ne so io di bambini, dopotutto?»
«Imparerai sul campo. Credi che i nostri genitori sapessero cosa li aspettava?»
Cole scosse la testa; stava per parlare ma fu interrotto dalla porta che si apriva lentamente. Si voltò.
«Macie ti vuole vicino.»
Sgranai gli occhi, appena sentii quella voce. La voce dell’angelo che mi aveva rubato il cuore e che non me l’aveva più restituito. La voce della mia piccola Cate.
Alzai lo sguardo, fissandolo nei suoi occhi. Notai che lei era altrettanto sorpresa di vedermi.
«Cate, ciao.» la salutai, con un’inaspettata dolcezza nel mio tono di voce.
«C-ciao, Justin.» balbettò lei, distogliendo lo sguardo.
«Va bene... vado da Macie – disse Cole, alzandosi – Ehm... lasciamo stare.» concluse, entrando nella stanza.
Restammo in silenzio per una buona manciata di minuti; io osservavo il suo corpo perfetto, lei cercava di non guardarmi. Mi soffermai sul suo viso, notando che non era cambiato per niente dall’ultima volta che l’avevo osservata più a lungo. Mi era capitato di incrociarla spesso, dopo la nostra rottura. Era praticamente inevitabile, dato che avevamo il corso di matematica e quello di biologia insieme. Vederla mi faceva sempre un male cane; quel giorno il mio dolore sembrò intensificarsi. Tutto mi riportò con la mente a quel venerdì sera di gennaio, a quel bastardo di Ryan che mi rovinava la vita in ogni modo possibile e allo sguardo di Cate pieno di odio nei miei confronti, mentre mi urlava che non sarei mai stato capace di amare. Oh, se solo potesse sapere quanto ho pensato a lei in questi mesi... penso che si ricrederebbe.
«Non mi aspettavo di vederti qui – iniziò Cate, torturandosi le dita – Cole mi ha detto che ormai non vi parlate più...»
Mi alzai, avvicinandomi a lei. «Sono qui per il mio migliore amico come tu sei qui per la tua migliore amica.» dissi, facendo spallucce.
Cate rise. «Mi sembra ovvio – si passò una mano fra i capelli – Come te la passi? L’ultima volta che ti ho visto eri...»
«Un derelitto? – chiesi, facendo spallucce – Non mi offendo se dici che sembravo un cretino.»
«Non sembravi un cretino... almeno, non troppo.»
Ridacchiai, scuotendo la testa. «Comunque va alla grande. Un osservatore dei Miami Heat mi ha notato e... vuole che faccia un tentativo nella squadra.»
Il volto di Cate si illuminò. «Davvero?»
Annuii, sorridendo a trentadue denti. Cate mi sorprese, quando si aggrappò al mio collo in quello che sembrava un abbraccio. La strinsi a me, assaporando quel momento mentre il mio cuore batteva fortissimo nella cassa toracica, come non faceva più da tempo. Non ero sicuro di averlo neanche più, un cuore...
Cate si staccò da me, arrossendo. «Sono contenta per te, Justin.»
«Grazie, amor- Cate – mi corressi, mordicchiandomi un labbro – E a te com’è andata?»
«Oh, mi sono diplomata con il massimo dei voti e... sono stata ammessa a Yale.» sorrise, visibilmente contenta.
«Sapevo che ce l’avresti fatta, secchiona – la presi in giro, pizzicandole una guancia – E comunque... devo ringraziarti.»
«Per cosa?»
«Per aver convinto Ben a farmi restare in squadra, dopo... beh, tutto quel casino.»
Cate fece spallucce. «Gli ho solo fatto capire che quello che succedeva fra me e te non doveva interferire con la squadra.»
«Beh, per qualsiasi cosa tu l’abbia fatto, grazie. Non sarei stato notato da nessun osservatore, senza di te.»
«Figurati. Oh, e... già che ci siamo, anch’io dovrei ringraziarti.»
La fissai, stupito. «Per cosa?»
«Per... avermi aiutata a dimenticare. Certo, mi hai fatto soffrire e non poco, ma... grazie a te la ferita che mi ha lasciato John fa meno male. Mi hai aiutata molto, Justin. Quindi... grazie.»
In quel momento desiderai di baciarla. Sbatterla al muro e baciarla finchè non mi si fossero consumate le labbra. Baciarla finchè non mi fosse mancata l’aria. Baciarla fino a farla desiderare di più...
«Justin... perché ti sei avvicinato così tanto?»
Mi accorsi di essere a pochi millimetri dalle sue labbra. Mi allontanai con rammarico, fissandola imbarazzato. «Scusa, la forza dell’abitudine.»
Cate ridacchiò. «Sempre il solito dongiovanni, eh?»
Mi morsi il labbro inferiore. «In verità... sono mesi che non esco con una ragazza.» fui costretto ad ammettere, sentendomi un po’ stupido.
«Non ci credo – esclamò Cate, a bocca aperta – Stai scherzando, vero?»
«No! Non sono più un puttaniere, Cate. In quanto a te... ti vedi con qualcuno?» le chiesi, timoroso di scoprire la risposta.
«Oh... beh, io...»
Un ragazzo la prese fra le sue braccia improvvisamente, stampandole un bacio sulla testa. Indietreggiai, mentre sentivo i frammenti del mio cuore tornare a spezzarsi.
Mi aveva dimenticato. Cate mi aveva dimenticato e io ero lì, come un totale coglione, a sperare che il suo cuore non avesse dimenticato ciò che aveva provato per me, cosa che aveva fatto.
«Marco, lui è Justin. Justin, lui è Marco... il mio ragazzo.» disse Cate, imbarazzata.
Marco mi sorrise, prima di porgermi la mano. Gliela strinsi, sentendomi ancora più cretino.
«Ehm... io dovrei andare a casa. Mamma ha bisogno di una mano... è incinta, sai com’è.» dissi, cercando di tirarmi fuori da quella dolorosa ed imbarazzante situazione.
«Vuoi lasciare Cole da solo?» mi chiese lei, ridendo.
«Se la caverà benissimo. Digli che mi dispiace e che lo chiamerò domani mattina e che... passerò il prima possibile a trovare lui, Macie e il bambino ok?»
«Ok...»
«Fantastico. Ci si vede in giro, Cate. È stato un piacere... Marco.»
Appena lasciai l’ospedale, le lacrime rigarono senza sosta il mio volto; mi sembrò di crollare e mi sentii senza forze. Non potevo credere che Cate mi avesse rimpiazzato. E che io mi stessi piangendo addosso come un coglione.
Vorrei non aver mai cercato di rimorchiarla a quella festa. Vorrei non averla mai cercata per scusarmi di averle rovinato il vestito. Vorrei non aver mai accettato quella dannata scommessa. Vorrei non averla mai baciata. Vorrei non aver mai fatto l’amore con lei.
Vorrei non essermi mai innamorato di lei.


*
 

Hellooo.
Mi scuso per aver postato in ritardo, ma ieri sono stata da mio cugino e sono tornata giusto ora.
Come potete notare, è passato un po' di tempo da quando Cate e Justin si sono parlati l'ultima volta... e credo che di tempo ne passerà ancora, prima che si riincontrino. Ora non voglio anticiparvi niente, però u.u
Avreste mai pensato che Cate sarebbe andata avanti e Justin no? Ditemi di no, per favore çwç
Va bueno, ora vi lascio perché ho bisogno di una doccia.
A pressssssto :3
Ps: il prossimo capitolo è l'ultimo. T.T

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: highfivekeats