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Autore: Zomi    28/07/2013    5 recensioni
-Oh ti prego…- la sentì ansimare acutamente.
Subito aprì l’occhio buono, perlustrando il ponte della nave su cui dormiva.
La trovò lì, in ginocchio davanti a lui, le mani unite al petto e gli occhioni dolci a implorarlo.
-Ti prego…-
La squadrò con occhio critico, unendo le sopracciglia in una smorfia scontrosa.
E adesso che voleva?
-Ti prego…-
Alzò gli occhi al cielo, sospirando.
Mai che si potesse riposare con quella ragazzina intorno…
Genere: Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SOGNI & MAGLIONI

 


-Oh ti prego…- la sentì ansimare acutamente.
Subito aprì l’occhio buono, perlustrando il ponte della nave su cui dormiva.
La trovò lì, in ginocchio davanti a lui, le mani unite al petto e gli occhioni dolci a implorarlo.
-Ti prego…-
La squadrò con occhio critico, unendo le sopracciglia in una smorfia scontrosa.
E adesso che voleva?
-Ti prego…-
Alzò gli occhi al cielo, sospirando.
Mai che si potesse riposare con quella ragazzina intorno…
-Ti prego…- continuò, avvicinandosi a lui e sbattendo le lunghe ciglia -… oh, ti prego…-
La vide muoversi sulle ginocchia fino a posarsi, con l’abbondante petto, sulle sue gambe incrociate a terra, addossandosi pesantemente a lui.
Subito, la scollatura del suo maglioncino si aprì, mettendo ben in mostra le curve floride e rosee del suo seno, minacciando di traboccare presto.
-Mocciosa- la richiamò secco, incurvando le sopracciglia e stringendo le braccia al petto.
Che diamine le prendeva?
Perché lo pregava a quel modo, strusciandosi su di lui come una gatta?
-Oh buzzurro…- ansimò Nami, allungando il collo verso l’alto e facendo oscillare le onde infuocate dei suo luminosi capelli -… ti prego…-
Slacciò la presa delle sue mani, arpionandole sul tessuto teso tra le gambe dello yukata, impiantandoci le unghie mentre si sporgeva verso lo spadaccino.
-Ti prego…-
-Cosa vuoi…?- sbottò orco Zoro, preparandosi a una delle solite capricciose richieste della navigatrice.
-Ti prego…- schiacciò i seni semi nudi contro le sue gambe la rossa, spalancando la bocca in un sonoro schiocco -… ti prego…-
-Uff… si, ok ok… dimmi che vuoi?- sbottò seccato.
Le gote di Nami s’imporporarono rapidamente, prendendo la stessa sfumatura dei suoi ramati capelli. Leggiadra, si mosse verso di lui, fino a strusciarsi col maglione chiaro e semi abbassato sul torace muscoloso dello spadaccino, premendo i seni scoperti contro le sue costole.
-Zoro, ti prego…- schioccò la lingua, facendola leggermente fuoriuscire dalle labbra a leccare l’aria che la separava dal padiglione auricolare del verde -… ti prego: prendimi-
Al verde andò il respiro di traverso.
-CHE COSA?!?-
-Prendimi ti prego…- ansimò Nami, aggrappandosi alla manica verde dello yukata, rattenendolo mentre la scollatura del suo maglione si aprì maggiormente sul generoso petto.
-Prendimi-
-Ma che diamine farnetichi, mocciosa?!?- sbraitò il verde, scandalizzato e fissandola con gli occhi fuori dalle orbite.
Era ubriaca?
Aveva preso un colpo di sole?
Che cavolo le prendeva?
-Oh Zoro…- ansimò ancora, socchiudendo gli occhi e sospirando pesantemente -… ah… ah… prendimi… si… prendimi…-
Non aspettando risposta dallo spadaccino, rosso in viso e preso alla sprovvista, gli saltò cavalcioni sul bacino, posando le mani sul suo mascolino petto iniziando ad ansimare profondamente.
-Oh si… si… mm… prendimi… prendimi ti prego… ah…- respirava a bocca aperta, spalancandola in ampie vocali mute e socchiudendo gli occhi colmi di un piacere conosciuto solo a lei.
Le sue gote si arrossarono maggiormente, accompagnando le sempre più ampie alzate dei suoi seni nel respirare, che aiutavano la discesa lenta e morbida del maglione sulle curve femminili.
-Oh buzzurro, prendimi, prendimi come vuoi tu: davanti, dietro, a terra, sul muro…- si abbassò verso di lui, stringendo le gambe attorno al suo bacino, che causarono il rialzamento repentino del bordo del maglione dalle cosce, rivelando che nessun altro indumento vestiva la ragazza.
Solo il maglione.
-Ah… fammi tua… ti prego…- gemeva sempre più, schiacciandosi contro Zoro e strusciando i suoi seni ormai nudi.
Il verde era paralizzato.
Non tanto per l’imbarazzo, o no, tanto per l’eccitazione che cresceva rapidamente in lui.
Quelle curve, quei respiri profondi, quell’implorarlo a singhiozzo tra i gemiti…
Abbassò lo sguardo dal viso ansimante di Nami al suo petto, ormai nudo, dove poteva vedere l’anello scuro dei capezzoli sporgere dalla scollatura del maglione, morbido sui fianchi e ammassato disordinatamente tra le curve della rossa e il suo petto atletico.
-Ah… prendimi… qui, subito… come vuoi tu: forte, piano, con violenza, dolcemente, graffiandomi, accarezzandomi…- continuò la rossa, leccandosi le labbra, accostando il volto a quello paonazzo di Zoro -… davanti, dietro, a novanta gradi, di lato, sopra, sotto…-
Portò una mano sulla sua nuca, accarezzandola, mentre spostò l’altra a premersi sul pene del verde, ormai duro ed eretto sotto il suo bacino nudo.
-Prendimi Zoro: fammi tutto ciò che vuoi…- abbassò totalmente il maglione sul suo petto, mettendo a nudo i seni eccitati e turgidi -… fammi tua…-
Lo spadaccino deglutì a secco, fissandola negli occhi lucidi di lussuria e bramosia.
Bhè, se proprio voleva…
Lui poteva anche sacrificarsi per la causa.
Insomma, non poteva mica rifiutare… no?
-O-ok mo-mocciosa…- balbettò, portando le mani, infossate a terra per lo stupore, alle natiche sode e nude di lei, accarezzandole dolcemente.
La rossa rabbrividì di piacere, gridando un gemito.
-Si…- gettò il capo all’indietro, spingendo di getto quello del verde tra i suoi seni e strusciandoli violentemente sul suo viso -… siiiiii-
Zoro non ce la fece più.
Veloce si aprì la patta dello yukata, liberando la sua erezione e sistemandola tra le gambe divaricate su di lui di Nami, afferrandola per i fianchi e aiutandola a sistemarsi sopra di lui prima di penetrarla.
-Si, si, si…- ansimava lei, col maglioncino appallottolato sui fianchi -… prendimi, prendimi, prendimi…-
-Ti accontento subito, mocciosa mia…- ghignò, masturbandosi leggermente per prepararsi.
Reclinò la schiena all’indietro, scivolando sotto di lei.
-Prendimi, prendimi, prendimi…-
La prese per la vita e la fece alzare di poco sopra di lui, intravedendo la sua intimità madida di umori.
-Prendimi, prendimi, prendimi…-
Il maglione, seppur d’impiccio, lo lasciò appallottolato sui fianchi della navigatrice, trovandolo decisamente eccitante così abbandonato e lascivo sul suo corpo.
-Prendimi, prendimi, prendimi…-
Prese un bel respiro e, guardata un’ultima volta Nami, con le gote rosse e le labbra lucide di piacere, la…
 
 
-Prendimi, prendimi, prend… ouch!!!!-
Con un ruzzolone rumoroso e pesante, Rufy cadde su Zoro, svegliandolo e facendolo urtare contro il prato erboso del ponte.
-Ahia: che male…- si lamentò il moro grattandosi il capo.
-Preso!!! Ti ho preso Rufy, ora tocca a te…- ridacchiò Chopper, scappando via dal capitano dopo averlo toccato nell’nesguimento.
Il ragazzo di gomma si alzò lesto, lasciando contuso e idrofobo Zoro a terra.
Dannato ragazzino di plastica elastica.
Aveva rovinato il suo sogno.
Ringhiante di rabbia pura, lo spadaccino si alzò brandendo le sue spade, intenzionato ad ammazzare il nakama, quando notò Nami e Robin sedute sotto l’albero maestro a bere del thè.
-Rufy, Chopper: state più attenti o rischiate di finire in mare- gli stava richiamando bonaria Robin, mentre Nami sbuffava spazientita.
-Siete dei veri terremoti…- alzò gli occhi nocciola al cielo, distogliendoli da Zoro e riportandoli poi sulla sua tazza di thè.
Il verde la fissò per bene, fulminando il maglioncino chiaro e lungo fino alle cosce che indossava, sbuffando mentre girava sui propri tacchi per andarsene alla svelta, prima che qualcuno si accorgesse della sua erezione.
Dannato Rufy, ma dannato anche lui che si era inventato di regalare alla mocciosa quel maledettissimo maglione che ora non voleva più togliersi di dosso.
Cadeva troppo perfettamente sulle sue curve, floride e morbide, accentuandole e rendendole lussuriosamente invitanti.
-Stupido maglione per sexy mocciose…- ringhiò, salendo in palestra.
 
 



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ANGOLO DELL’AUTORE:
Ehm, premetto che il lavoro mi sta letteralmente uccidendo neuroni e tempo, e che purtroppo non sono riuscita ad aggiornare la long fic (si nasconde dietro ad un enorme scuro di acciaio, con elmo e armatura) ne a pubblicare altro a causa appunto della mancanza assoluta di tempo.
Vi prego di accettare questa demenzial fic come accontentino, e prometto che presto mi metterò in pari. A presto (scappa prima che i lettori la lincino).

Zomi

   
 
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