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Autore: Vale3    01/10/2004    2 recensioni
Gli Episodi I e II non ci hanno mai veramente rivelato quale fosse il legame che univa Obi-Wan Kenobi ad Anakin Skywalker...ci hanno sempre fatto vedere che non andava al di là del rapporto Maestro-Allievo...e, se subentrasse un affetto paterno?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si trovava in una sala, una grande sala, circondata da un atrio e illuminata da piccole fonti di luci rosse agli angoli

Si trovava in una sala, una grande sala, circondata da un atrio e illuminata da piccole fonti di luci rosse agli angoli.

 

Le pareti e il soffitto sembravano antiche a causa dei grandi mosaici e arazzi, quasi sbiaditi, che fungevano da decorazione in quel lugubre posto.

I disegni erano quasi scomparsi, ma se si osservava attentamente si potevano distinguere lingue di fuoco che avvolgevano ignoti guerrieri, circondati da una forte aura di potere.

 

Sembrava quasi una presa in giro, un incubo: Obi-Wan desiderava tanto che fosse così.

E invece, al centro della sala, i suoi più grandi timori si erano più che concretizzati.

 

Infatti, sotto di lui, si apriva una scalinata di marmo bianco, che era in grande contrasto con l’ambiente circostante; conduceva come un percorso obbligato, ad un piccolo corridoio formato solo da bassi e sottili pilastri color oro collegati tra loro da nastri.

Il quel passaggio, il pavimento era ricoperto da uno spesso tappeto rosso, che seguiva il percorso, invitando a continuare.

 

Il tutto portava al centro, dove si ergeva un’immensa e maestosa vasca verticale.

Era molto alta, piena di un liquido sconosciuto, forse bacta, un potente fluido, che tiene in vita anche ad un passo dalla morte.

E quel che era peggio, notò con orrore Obi-Wan, era il corpo di Anakin, immerso al suo interno.

 

Il ragazzo, o per lo meno quello che ne rimaneva, era collegato ad una miriade di fili, che gli erano stati attaccati su tutto il corpo, e  che si collegavano all’imponente coperchio della vasca, facendo accendere piccole lucine rosse e verdi.

Era a torso nudo, le due braccia, ormai entrambe meccaniche erano ricoperte da lunghi guanti neri, una tuta di pelle da combattimento gli copriva le gambe, sia quella normale, sia quella bionica, dopo che        Obi-Wan gliel’aveva staccata in duello, con un veloce fendente.

Il torace era ricoperto da profondi graffi, gravi ustioni e lividi neri, tutte cose che la vasca rigeneratrice stava provvedendo a risanare anche se non del tutto.

Aveva gli occhi chiusi, chiusi in un inconsapevole sonno.

 

Che cosa gli hanno fatto…

Che cosa gli ho fatto…

 

Si scosse da quel torpore e da quell’orrore, che gli rendeva la gola secca e i polmoni in fiamme.

 

Prima di potersi dirigere verso il suo allievo, una furia cieca lo invase, facendolo tremare di rabbia; attivò la spade laser e con un balzo si avventò sui Guaritori, che già correvano da una parte all’altra cercando di dare l’allarme.

Si abbatté su di loro con un accanimento che non aveva provato da tanto tempo, da quel giorno in cui  Darth Maul uccise il suo maestro, dopo un estenuante duello.

 

Senza pensarci, abbandonandosi interamente al suo istinto e alla Forza, li uccise a sangue freddo, incolpandoli di avergli sottratto l’unica persona per cui valeva la pena di vivere ancora.

 

…Dopo che uccise l’ultimo Guaritore, un anziano disarmato, fece cadere la sua spada laser ai propri piedi, con lo sguardo fisso nel vuoto della colpa e del sangue che aveva versato in così breve tempo.

Si avvicinò tremante alla vasca, sfiorandone il vetro gelato con un dito, abbassò la sguardo, cercando di ritrovare un momento di lucidità.

 

All’improvviso si voltò, afferrò saldamente un paletto dorato, strappandolo dai nastri che lo collegavano agli altri, e si avvicinò nuovamente alla vasca.

 

Con un rapido gesto, frantumò il vetro in mille pezzi, con un rumore sordo.

Non badò all’ondata di liquido gelato che lo investì, infradiciandoli i vestiti, non badò all’odore sgradevole che sembrava levarsi dal bacta, si preoccupò solo, e si concentrò per farlo, di afferrare in tempo il corpo di Anakin che ricadeva inerme.

Lo prese tra le braccia, tirandolo fuori dai resti della vasca ormai distrutta.

Sostenendolo con una mano sulla schiena e il suo volto appoggiato alla spalla del maestro, Obi-Wan gli staccò ogni filo che lo collegava alla macchina, che cominciò ad emettere un debole trillo che si affievolì pian piano, lasciando invece solo la lucina rossa accesa sul coperchio.

Lo prese per la vita, caricandoselo sulle spalle, e andò a sedersi sui larghi gradini della scale d’entrata. Appoggiò la sua testa sulle proprie gambe, così da poterlo vedere bene.

    “Anakin…” sussurrò, prendendogli il mento tra le dita, ma non ci fu nessun movimento.

Osservò con le lacrime agli occhi, e che ormai non poteva più trattenere, le ferite e le ustioni, già in parte risanate dall’azione della macchina.

Lo osservò come mai non aveva fatto in dieci anni.

 

Il suo viso ancora giovanile, con quell’aria da bambino che faceva tanto divertire Obi-Wan, era ora distorto in una smorfia di dolore, era lo specchio della sua anima…

Eppure Obi-Wan sperava che non lo fosse, sperava cose, nelle quali anche lui forse stava perdendo speranza. Ma doveva tentare.

 

    “Anakin” lo chiamò di nuovo, questa volta con un tono un po’ più sicuro.

Il ragazzo, dapprima sembrava ancora privo di sensi, ma poi cominciò lentamente a tremare impercettibilmente, prendendo un basso e lungo respiro, aveva ancora gli occhi serrati.

 

Sentì una voce che lo chiamava.

Non ricordava nulla.

Solo buio, oscurità e dolore.

La voce sembrava provenire da vicino, sembrava anche familiare.

Si stupì, dato il lavaggio del cervello che dovevano avergli fatto, ma cercò di non cedere sotto i sentimenti di Anakin Skywalker; sotto i propri sentimenti.

Aveva ceduto.

Aveva ceduto al Lato Oscuro della Forza, tradendo ciò in cui credeva, distruggendo coloro che amava, e consegnando la Galassia nelle mani del Male.

E ora? Cosa gli rimaneva, se non un’anima corrotta e avvolta dalle tenebre più fitte?

La voce lo chiamava, continuamente. Cedette. Ancora una volta.

 

Anakin aprì lentamente gli occhi, cercando di mettere a fuoco la figura davanti a lui.

 

Un uomo.

La sua voce.

Sì, ricordava il suo nome, e quel ricordo lo riempì nuovamente di odio e rabbia.

 

L’uomo che aveva distrutto la sua vita.

Il suo maestro.

Obi-Wan Kenobi.

 

Obi-Wan, appena vide quei deboli occhi, si lasciò andare ad un vero sorriso, fatto di gioia e, al tempo stesso, di dolore.

    “Anakin” disse per l’ennesima volta.

Il ragazzo non disse nulla, si limitò a fissarlo intensamente.

    “Perché lo hai fatto?” mormorò, poco dopo, distogliendo lo sguardo da Obi-Wan.

 

Obi-Wan rimase sbalordito.

Al tempo stesso si sentì stupido.

Aveva dato tutto per scontato…aveva creduto che Anakin fosse prigioniero, non che fosse lì quasi per sua volontà.

Ora più che mai, era certo che se Anakin fosse stato in forma, non avrebbe esitato di nuovo a combatterlo, come qualche giorno prima.

Sì, lo sentiva.

Sentiva l’odio del ragazzo crescere a dismisura nel suo cuore.

Non aveva concluso nulla.

 

    “Anakin, ascoltami, ti prego” disse mormorando.

Il ragazzo non ebbe altra scelta.

Si voltò nuovamente verso il suo maestro e lo guardò fisso.

Obi-Wan tirò fece un grande respiro.

 

    “Che cosa ti è successo? Non sei l’Anakin che ricordo…” disse piano.

    “Hai ragione, non lo sono” lo interruppe brusco il ragazzo.

    “Perché fai così? Credi forse che io ti odi? Che non ti voglia bene?” chiese con la voce ridotta in un mormorio.

Anakin fece un smorfia di maligna ironia.

    “Volermi bene? Tu? Tu mi odi, e lo hai sempre fatto…e non ti sei mai accorto che io ci soffrivo, perché tu non ti sei mai accorto di nulla, neanche di tutto quello che ho dovuto sacrificare per poterti seguire…” disse raggelandogli il sangue nelle vene.

 

Era proprio quello che si era aspettato…

 

    “Odiarti? Ma…” cercò di dire Obi-Wan.

    “Sei sempre stato dubbioso riguardo me, fin da quando ero piccolo… sentivi in me qualcosa di pericoloso, e mi hai sempre tenuto lontano dal tuo cuore…fin da quando Qui-Gon decise di prendermi con sé…” disse con sguardo fisso come a ricordare quei brutti momenti.

Cercò di alzarsi, ma non ce la fece, Obi-Wan lo trattenne e lo fece riappoggiare sulle sue gambe.

    “Io non ti ho mai odiato…” disse.

    “Mi hai perso, maestro, mi hai perso…” mormorò Anakin, non guardandolo negli occhi.

    “Non dire così…si può ancora recuperare…” continuò Obi-Wan cercando di farlo ragionare.

Anakin scosse la testa.

    “Tsk, neanche volendo…io sto morendo” disse con voce mesta.

    “No, no, ti salverò, devo farlo…” riprese Obi-Wan preoccupato.

    “Perché?” chiese Anakin, voltando nuovamente la testa.

Obi-Wan rimase un attimo in silenzio.

    “Perché…perché ti voglio bene, Anakin, credimi, come non me ne sono mai accorto prima…mi manchi, mi manchi tanto e non sopporto il vuoto che hai lasciato dentro di me per colpa mia…” confessò Obi-Wan, con voce rotta, mentre una lacrima si riaffacciò sul suo volto, cadendo sulla guancia destra di Anakin.

 

Il ragazzo rimase stupito.

 

Per la prima volta da tempo, ormai, il Lato Oscuro sembrava averlo abbandonato per un po’. I suoi occhi non erano infuocati e avidi di morte, ma erano tornati di quel colore celestiale che li avevano caratterizzati per così tanto tempo.

Trattenne il respiro, sentendo il calore di quella lacrima, percependo quanto affetto e dolore vi erano nascosti.

Si voltò verso Obi-Wan, con sguardo indeciso.

Per un attimo rimase così, poi si addolcì un momento.

   

    “Aiutami” disse infine.

 

 

 

Fine Parte  IV

 

 

Ciao a tutti!

Allora, com’è? Vi è piaciuta? Almeno un pochino? Pochino pochino?

In effetti è anche un po’ più corto dei chap precedenti, però credo sia corto ma sostanzioso, siamo al culmine della storia!! J Y

Vi prego recensite, scrivete cosa vi passi per la mente, anche una parola, l’importante è che sappia se è un genere che può andare o no…mi fareste un piacere immenso!!

Grazie cmq a chi legge e segue anche senza recensire, è sempre un piacere!

 

Anakina : Grazie, veramente, sei molto gentile! Per quanto riguarda il tempo di aggiornamento, lo faccio appena posso, la verità è che sto lavorando anche ad un’altra ff che mi piacerebbe presto pubblicare ^^’…

Cmq, ci proverò, grazie ancora e alla prossima!

 

Cecily : Grazie, anche tu sei molto gentile, queste recensioni positive mi mettono un non so che di allegria!!

Scrivo davvero come hai detto tu? Mi fa piacere che ti piaccia…grazie! E alla prossima!

 

Recensite!!

 

Che la Forza sia con voi!

 

Vale3

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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