Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Grotesque    28/07/2013    2 recensioni
E' il tuo occhio che ti inganna, e che ti fa vedere grazia dove non c'è.
Il mondo non si è mai preoccupato di essere elegante; sebbene sia costernato di meraviglie e ci offra una vita piena di caldi ricordi e dolci emozioni, sarà sempre pronto a strapparci ciò che abbiamo, facendo rimanere nel nostro pugno solo polvere, che ci scivola ostinatamente dalle mani.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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|Soldato.

Si libra nell'aria.

Eterni secondi passano mentre il soldato esegue la prima, formidabile, acrobazia aerea.
Volteggia, sembra essere guidato dal vento, quasi limitato dalle due corde che gli fanno da altalena nel vuoto.
Con grazia, esegue delle piroette in aria, per poi puntare la sua lama abbagliante lungo il collo del nemico. Atterra su un palazzo adiacente; i suoi piedi si poggiano quasi dolcemente sulle tegole.
E subito riparte, sfuggendo abilmente ad una mano titanica. Sfreccia fra un palazzo e l'altro. Gli abiti, sebbene all'apparenza umili e anonimi, vengono impreziositi dal tramonto che, in un'esplosione di variazioni di rosso, crea uno sfondo perfetto; scenograficamente, la sagoma del soldato appare vivida e chiara, mentre spicca nuovamente il volo.
Appare ai nostri occhi come una rondine, scattante, eppure libera di destreggiarsi senza alcuna pecca stilistica nella volta celeste, come se ogni movimento fosse saggiamente programmato in precedenza. Come se ogni passo fosse parte di un'elaborata coreografia ideata da mente divina.
Stavolta il movimento e così chiaro e veloce, da farlo sembrare un meteorite che, con una elegante quanto lacerante mossa, abbatte un nuovo nemico.
A cos'altro paragonarlo se non a una farfalla che, in simbiosi perfetta col paesaggio circostante, mi muove fra un fiore all'altro per privarlo del suo polline?

Solo poche, ignorabili, differenze vi sono fra i due.

Per quanto il soldato sembri muoversi con scioltezza e naturalezza, avvicinandosi sempre più al cielo,
in realtà i suoi muscoli sono tesi e tirati; la stanchezza lo affligge e colpisce.
Per quanto sembri solo un'innocente e delicata farfalla, esso spegne vite; così diverso dal semplice atto dell'appropriarsi egoisticamente di un po' di polline. Egli si libra nella volta con questo unico scopo, sopravvivere, che equivale allo spargere sangue.
Egli non ha il tempo di entrare in simbiosi col paesaggio, non ha tempo di notare il tramonto che dietro a lui si manifesta in tutta la sua grandiosità; ogni movimento è automaticamento stabilito da delle rapide sinopsi celebrali. Niente ha in mente se non l'umano istinto di mantenersi in vita.
E non vi è niente di elegante o aggraziato in tutto ciò.

Nè nell'istinto, che secondo le menti raffinate, ci rende simili ad animali.

Nè in quel liquido scuro e viscoso, di cui l'occhio umano è oltremodo schizzinoso.

Nè il rumore delle sue ossa e della sua carne fra i denti del nostro enorme, comune nemico,
che ci rende inutili animali spaventati, che si muovono secondo l'istinto.

E' il tuo occhio che ti inganna, e che ti fa vedere grazia dove non c'è.
Il mondo non si è mai preoccupato di essere elegante; sebbene sia costernato di meraviglie e ci offra una vita piena di caldi ricordi e dolci emozioni, sarà sempre pronto a strapparci ciò che abbiamo, facendo rimanere nel nostro pugno solo polvere, che ci scivola ostinatamente dalle mani.
Ed è in quel momento che un uomo, sebbene conosca il mondo, diventa un vero soldato. Quando capisce che l'unica speranza non è nell'aggrapparsi ostinatamente agli spiriti del nostro passato, ma di riprendersi, anche con la forza, i suoi bei momenti, i suoi sorrisi, e dei nuovi ricordi.

La felicità è il raggiungimento dei propri obbiettivi.

La felicità è raggiungerli con i propri sforzi.

La felicità è raggiungerli con sacrificio.

Perchè dopo l'aspro sapore della sofferenza, 
                 quello dolce della felicità ci risulta ancora migliore.
  
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