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Autore: hemademebelieve    28/07/2013    1 recensioni
Un milione di domande si insediarono nella sua mente. Se solo avesse saputo di quelle maledette lettere prima; se solo i tempi delle consegne fossero stati rispettati. Per tutto quel tempo Justin era andato avanti a scriverle, eppure.. che fine aveva fatto il suo numero di telefono? Perché quel suo maledetto operatore ogni volta le ripeteva che il numero era inesistente?
Doveva continuare la lettura di quelle lettere, doveva leggerle tutte, nessuna esclusa.
Forse, sarebbe stata ancora in tempo per rimediare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Allora, come andiamo qui?- esordì Faith, entrando nella stanza in cui Maddie stava ultimando di prepararsi. Diede un’occhiata alla sua amica, rimanendo incantata da quanto fosse meravigliosa in quell’abito bianco che, fin da quando poteva ricordare, aveva sempre sognato di indossare.
-Io.. non riesco a crederci che mi sposo- rispose sinceramente la ragazza. –E invece devi crederci quasi signora Butler- ribattè allegramente Faith, facendole un occhiolino. -In ogni modo gli invitati sono già tutti in chiesa.. Ormai è tutto pronto. Manca solo una cosa..- aggiunse poi.
-Oddio, cosa?!- urlò quasi istericamente Maddie, facendosi fin da subito prendere dal panico.
La mora si lasciò andare ad una risata, avvicinandosi al tavolo su cui era appoggiato il bouquet. –Rilassati Maddie, manca solo questo- le disse, porgendole il mazzo di fiori.
Entrambe presero a guardare l’immagine di Maddie riflessa nello specchio e, poco dopo, si resero conto di avere gli occhi pieni di lacrime. –Non piangere!- scandì bene Faith. –Guarda in su e non piangere, perché non permetterò di rovinare quel trucco meraviglioso!- disse, facendo ridere l’amica.
-Sono così felice per te e Ryan, davvero- le confidò, forse per la decima o undicesima volta da quando aveva saputo di quel matrimonio. –Grazie Faith.. Non solo per questo, ma per quello che hai fatto, per avermi aiutata con il matrimonio e tutto.. Sei davvero un’amica- le sorrise, prima di abbracciarla.
-Non dovevi neanche dirlo.. tu mi hai aiutato un sacco con Justin- replicò, pensando al fatto che durante quella mattinata non l’aveva ancora visto e sicuramente non l’avrebbe potuto fare fino alla cerimonia, dato che ormai manca davvero poco tempo.
-Maddie la macchina è qui sotto che ti aspetta. Faith noi dobbiamo iniziare ad andare- la richiamò Caitlin che, dopo aver fatto i complimenti a Maddie su quanto fosse meravigliosa, uscì dalla stanza in compagnia della mora.
 
Salirono velocemente sulla macchina di Caitlin e ben presto si ritrovarono davanti alla chiesa principale di Stratford, dove Faith scorse immediatamente la figura di sua cugina.
-Non sapevo avesse invitato anche lei..- esordì, facendo cenno alla ragazza che era impegnata a parlare con Justin.
-Sì beh.. ha detto che si sentiva cattiva nel non invitarla- le rispose velocemente l’amica.
-Mmh.. grazie a Dio che tu, pur avendo il suo stesso nome, sei completamente diversa- commentò poi. –Che c’entra il nome? Tu hai persino lo stesso sangue, ma non sei come lei- ribattè Caitlin, costringendo la mora a darle ragione.
-Comunque corro a fermare quella conversazione.. Non mi piace vedere Justin in compagnia della mia cara cugina- disse sarcastica, per poi scendere dalla macchina.
Si strinse nel cappotto per via del freddo e in un attimo raggiunse i due.
-Justin?- lo richiamò. In un attimo il biondo si girò, trovandosi Faith di fronte. –Faith- la salutò, sorridendole. –Devo parlarti, vieni.. Scusaci Caitlin- disse, trascinando il biondo via da lì.
-Beh, che succede?- esordì quest’ultimo, una volta che la mora si fermò.
-Perché parlavi con Caitlin?- gli domandò, squadrandolo completamente.
-E’ venuta lei da me.. Mi ha chiesto come andassero le cose e le ho detto che sei tornata ad essere la mia ragazza- spiegò lui, senza capire il perché di quella reazione.
-Mmh.. ho capito- disse secca lei. –C’è qualcosa che dovresti dirmi?- le chiese poi Justin, portandole una mano sulla vita e avvicinandola a lui.
Faith si ritrovò a sospirare, senza nessuna voglia di creare nuovi casini. –Puoi semplicemente starle alla larga? Sai com’è.. dopo quello che è successo non mi piace saperti vicino a lei-
-Se ti rende tranquilla, va bene. Cercherò di evitarla- le rispose, accarezzandola una guancia.
-Grazie- gli rispose, prima di affondare il volto nel suo petto. -Dovremmo entrare- disse poi, staccandosi da quell’abbraccio.
-Sì, ma prima..- ribattè Justin, fermandola e poggiando le sue labbra su quelle della ragazza, che sorrise. –Perfetto, ora possiamo andare- le sorrise di rimando, afferrandole la mano e dirigendosi verso l’entrata della chiesa.
Ben presto, tra la commozione generale, la cerimonia fu conclusa e i due neosposi uscirono dalla chiesa dove, per tradizione, furono investiti da parecchie manciate di chicchi di riso.
Si dedicarono poi alle foto, posando con tutti i presenti, prima di mettersi in moto diretti verso il luogo in cui si sarebbe tenuto il ricevimento. Ad un tratto l’attenzione di Faith fu catturata dall’immagine di Justin che, nuovamente, parlava con sua cugina. Sentì una strana sensazione farsi spazio nel suo stomaco: gelosia? Non esattamente; era più una sorta di fastidio, sia per il fatto che il suo ragazzo fosse con Cailtin, sia per il fatto che stesse parlando ancora con lei quando gli aveva esplicitamente chiesto di starle alla larga.
Alterata dalla situazione, ma decisa a far finta di nulla per non creare litigi nel giorno del matrimonio di Maddie, la ragazza si affrettò a raggiungere l’amica Caitlin, che aveva osservato tutta la scena e aveva già capito cosa stesse pensando la mora.
-So cosa stai pensando..- esordì quella, quando Faith le fu vicina. Quest’ultima, in tutta risposta, alzò le spalle. –Non ho nemmeno voglia di andare a parlarci di nuovo, rischierei di rovinare la giornata a me e anche a Maddie e Ryan se solo si creassero casini..- rispose sincera. L’amica si limitò ad abbracciarla. –Dai, andiamo, sono partiti quasi tutti ormai..- disse poi.
Faith fece per salire in macchina, ma fu afferrata da un braccio e fu costretta a girarsi. –Che vuoi?- chiese, non del tutto cortese, ritrovandosi il biondo davanti che aveva dipinta sul viso un’espressione confusa.
-Dove stai andando?- le domandò Justin di rimando. –Al ricevimento come tutti, perché?- rispose, continuando a mantenere quel tono distaccato, che fece comprendere al ragazzo che c’era qualcosa che non andava. -Credevo venissi con me..- ammise poi. –Credevo andassi con mia cugina..- ribattè quella, sfoderando un sorriso fintissimo.
-Caitlin non ti dispiace se Faith viene con me, vero?- chiese retoricamente Justin, continuando a tenere una mano attorno al polso della sua ragazza e iniziando a trascinarla verso la sua macchina.
-Hey, no! Devo andare con Cailtin, dobbiamo fare delle cose che ci ha chiesto Maddie!- si lamentò la mora, mentendo spudoratamente pur di non rimanere in sua compagnia, sapendo già che avrebbero discusso. –Beh c’è Chaz, prenderà lui il tuo posto, non preoccuparti- la stroncò Justin e Faith fu costretta ad abbandonare le speranze di riuscire a evitare il discorso che li attendeva quando vide Caitlin partire. Si guardò attorno e notò che ormai erano rimasti solo loro, dato che gli altri invitati erano già tutti sulla strada del ristorante.
-Justin sai che il ristorante è a due ore da qui? Arriveremo in ritardo se non ci muoviamo subito!- tentò poi.
-A che gioco stai giocando Faith?- la riprese lui, con un tono duro che fece rabbrividire la ragazza. –Perché stai facendo così?- continuò.
-Non ho voglia di parlarne, apri la macchina e andiamo dai..- lo incitò poi, afferrando la maniglia della macchina e aspettando che il biondo facesse scattare la serratura, ma ciò non accadde. Al contrario si sentì afferrare per le spalle e, dopo averla voltata verso di sè, la intrappolò tra se stesso e la macchina.
-Ti stai comportando da bambina- le disse. –Non è vero!- si affrettò a rispondere Faith, offesa.
-Sì invece!-
-No!-
-Vedi? Lo stai facendo anche adesso!-
-Smettila e andiamo!- sbottò la ragazza, dando una spinta a Justin con la speranza di smuoverlo da lì, ma la cosa fu del tutto inutile.
-Non metto in moto finchè non mi dici perché stai facendo tutte queste scene!- ribattè lui, avvicinandosi sempre di più alla giovane.
-Chi è il bambino ora? Comunque non c’è problema, prenderò un taxi!- disse, scansandolo brutalmente e iniziando a camminare per la strada nella speranza di trovarne uno, dato che a memoria non ricordava il numero per chiamarlo.
Sentì i passi di Justin seguirla e, per questo motivo, continuò a camminare facendo finta di avere la situazione sotto controllo.
-Cammineremo ancora per tanto?- si lamentò poi il ragazzo.
-Puoi sempre tornare indietro e andare con la tua macchina. Saremo in straritardo e il tuo tesoro si preoccuperà nel non vederti arrivare. Chissà, magari aspira anche a riuscire a ottenere un ballo con te oggi!- disse sarcastica, costringendo Justin a raggiungerla e a pararsi di fronte a lei.
-Senti ho capito che è per Caitlin, ma voglio che tu me lo dica in modo diretto, senza troppi giri di parole!- le disse, ottenendo in tutta risposta un sonoro schiaffo sulla guancia. Rimasero qualche secondo a guardarsi, dato che nessuno dei due sapeva cosa dire.
Con lo stesso istinto con cui gli aveva tirato lo schiaffo, Faith abbracciò il ragazzo, spiazzandolo per la seconda volta di fila nel giro di cinque minuti. –Scusa, ho esagerato..- disse poi, prima di sentire il biondo stringere la presa attorno a lei. –Mi dà fastidio vederti con lei e ti avevo chiesto di non farlo. Non riesco a vederla, tanto meno con te e speravo che stamattina fossi sincero quando hai detto che l’avresti evitata..- confessò, mantenendo un tono calmo: il fastidio che, inconsapevolmente aveva fatto scaturire anche un po’ di rabbia nella ragazza, se n’era completamente andato. Si sentiva stanca e voleva solamente fare pace con Justin.
-Lo so, ma è stata lei che è venuta da me non appena abbiamo finito di scattare le foto e credimi che stavo cercando una scusa per andarmene. Ti prometto che le starò lontano, questa volta davvero, a costo di starti appiccicato tutto il giorno, fino a che non ti stancherai di avermi attorno- le rispose, provocando una risata di Faith. –Non mi stancherei mai di te- ribattè sincera, accarezzandogli il viso. –Nemmeno io..- le confessò, prima di appoggiare le labbra su quelle della ragazza, che si ritrovò a sorridere. -Ti amo, anche quando sei gelosa marcia di tua cugina- aggiunse poi.
-Non sono gelosa marcia! Mi dà solo fastidio, te l’ho detto!- si lamentò, contrariata da ciò che lui aveva appena detto. Justin sorrise maliziosamente, per poi avvicinarsi di nuovo al suo viso. –Chissà quanto ‘fastidio’ ti darebbe se baciassi Caitlin in questo modo..- la provocò, prima di iniziare a baciarla con passione e continuando fino a che entrambi non avvertirono il bisogno di riprendere fiato.
-Provaci e giuro che sei morto..- scherzò, minacciandolo. –Ah sì, e perché mai sarei morto?- continuò, voglioso di sentirsi dire due parole precise da Faith.
-Perché sono io la tua ragazza!- rispose in modo fin troppo ovvio lei; Justin però fece una smorfia. –Mmh, non è quello che voglio sentirmi dire, riprova..- continuò, mantenendo un certo sorrisetto sul volto.
Faith allora comprese con esattezza cosa voleva sentirsi dire, così si avvicino di più al ragazzo e nell’orecchio gli sussurrò: -Sei mio-. Il biondo si ritrovò a sorridere e ad abbracciarla ancora una volta. –Dovrei fartelo dire più spesso, suona così bene- scherzò, provocando la risata di entrambi.
-Ti amo, davvero- aggiunse poi Justin. –Ti amo anche io, più di quanto immagini- rispose lei, senza lasciar sfumare il sorriso sul suo volto. –Allora deve essere veramente tanto- ribattè, accarezzandole i fianchi. -Tantissimo- disse lei, prima di ricongiungere ancora una volta le loro labbra.
A vederli da fuori nessuno sarebbe riuscito a dire che avevano appena finito di discutere; e alla fine loro due erano così: entrambi testardi ed orgogliosi, ma si amavano talmente tanto da sapere, a turno, mettere da parte l’orgoglio e scusarsi.
Dopo aver passato tre anni separati, ora non avrebbero mai permesso a niente e nessuno di mettersi in mezzo a quella storia; le redini del loro destino ce le avevano in mano solo loro ed entrambi avevano in mente la stessa direzione. 

-Oh, finalmente!- esordì Ryan, vedendoli arrivare. –Pensavamo vi foste persi!- continuò poi.
-Scusateci, abbiamo avuto qualche problema..- spiegò brevemente Faith e, dal suo volto, Maddie capì subito cosa intendesse. -Fammi indovinare, qualche problema chiamato Caitlin?-
-Sì, ma è tutto risolto, forse Faith ha finalmente capito che amo solo lei e nessuna potrà mai prendere il suo posto- rispose Justin, stringendo la ragazza al suo fianco e facendola arrossire.
-Smettila- bofonchiò imbarazzata, facendo ridere i tre ragazzi.
 
Ben presto tutti si sedettero nei posti che erano stati assegnati ad ognuno di loro e i camerieri iniziarono a portare, per gradi, tutto ciò che era scritto nel menù.
Avevano appena finito di mangiare gli antipasti e il primo che Faith fu costretta a fermarsi per via dell’immensa quantità di cibo che era presente.
-Maddie è tutto buonissimo, ma sto per morire quindi mi prendo una pausa- le disse, mentre Justin, seduto vicino a Ryan, divorava tutto e rideva col giovane. La mora rimase a osservarlo e si ritrovò a pensare che non c’era niente di più bello del sorriso del ragazzo che amava. Avrebbe fatto di tutto per permettere a quel sorriso di essere sempre sul suo volto ogni giorno che avrebbero trascorso insieme. Justin si girò a guardare la sua ragazza e sorrise trovandola già impegnato a fissarlo.
Il pranzo continuò per quelle che a Faith sembrarono infinite ore, anche perché ormai nel suo stomaco non entrava più nulla. Ringraziò Dio quando la band ingaggiata iniziò a suonare e molte persone si alzarono per andare nella pista a ballare. Faith invece ne approfittò per alzarsi e uscire fuori a prendere un po’ d’aria.
Le piaceva come si era svolto quel matrimonio e il clima che si respirava era fantastico. Si girò a osservare le vetrate della sala, guardando come tutti all’interno si stessero divertendo e, anche se ora si trovava da sola, anche lei si stava godendo a pieno quella giornata.
Dopo qualche minuto vide Justin uscire fuori e raggiungerla. –Tra poco iniziano con i lenti e mi dispiace, ma mi devi concedere per forza un ballo- le disse, cingendole i fianchi.
-E questo sarebbe un invito?- lo prese in giro. –No, un obbligo- le rispose, facendole un occhiolino e trascinandola dentro la sala, dove il dj, che aveva da poco preso il posto della band, iniziò a mandare alcuni lenti e, in un attimo, Faith si ritrovò con le mani dietro il collo di Justin a ondeggiare con lui sulle note di una canzone sconosciuta.
-Secondo te finiremo così anche noi?- domandò poi, guardando i nonni di Maddie che, abbracciati come loro, ballavano lì vicino. Justin seguì lo sguardo di Faith e si ritrovò a sorridere per via della scena.
-Se sarai disposta ad amarmi anche quando stordito dalla vecchiaia sarò convinto che Beyoncè sia la mia ragazza, allora sì- scherzò, facendole corrucciare le sopracciglia.
-Che vuoi? Mio nonno fa così con mia nonna: è convinto che la sua ragazza sia quella che vende le pentole in tv!- spiegò, facendo ridere Faith. –Oddio, e tua nonna?- domandò lei.
-Sopporta e fa finta di niente. Del resto non può farci niente- rispose, alzando le spalle.
-Beh in ogni caso sì, ti amerò anche se dovessi finire come tuo nonno- gli sorrise e, involontariamente, Justin si ritrovò a far lo stesso.
-E tu? Mi amerai anche quando sarò piena di rughe?- gli chiese poi.
Il biondo annuì convinto. –Quando sarai piena di rughe e quando dovrai mettere la dentiera.. sempre, in ogni singolo giorno, in ogni singolo momento e in ogni singolo luogo. Finchè ci sarai te, tutto andrà bene- concluse, appoggiando la fronte su quella della ragazza, prima di baciarla.
-Non ti cambierei mai con nessuno al mondo, lo giuro- gli confessò, ritrovandosi a pensare, per l’ennesima volta, quanto fortunata fosse stata a ritrovare quel ragazzo che non avrebbe mai condiviso con nessun’altra persona al mondo.
Se non forse con tre persone che ancora nessuno dei due conosceva…


-My space-
Perdonate l'incredibile ritardo, giuro che non volevo, solo che il tempo è passato così veloce...
Il capitolo poi lo avevo già pronto da qualche giorno, ma mi perdevo sempre nel vedere film, o leggere, o cose di questo genere ahah
Spero vi sia piaciuto, anche perchè era l'ultimo e il prossimo è l'epilogo, ovvero la conclusione di tutto (omg)
Vi prometto che ci metterò pochissimo a postarlo (anche perchè non aspettatevi qualcosa di lungo come questo, è, per l'appunto, un epilogo)
E nulla, dato che siamo alla fine mi farebbe molto piacere ricevere qualche recensione in più :/
Ci vediamo prestissimo con l'epilogo, davvero :)

  
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