La notte è calata su Hogwarts.
E' l'ultimo giorno prima delle vacanze estive.
Due ragazzi, dopo essere usciti in punta di piedi dal dormitorio, ed essere sgattaiolati fino all'uscita, sono corsi nell'immenso parco.
Ora sono sdraiati sotto un albero, proprio di fronte ad un immenso lago.
Uno dei due, con gli occhi chiusi e i lunghi capelli che gli solleticano il viso, dice
"Sai quella sensazione di vuoto dentro, appena parti sul manico di scopa?"
"Sì, certo" l'altro sorride.
"Beh... Adesso mi sento così."
"Perchè?"
"Non ne ho idea."
Il silenzio cala tra i due...
Il solo rumore è quello di qualche civetta e di qualcosa che proviene dal lago.
"Sirius?"
"Mmmh?"
"Ti capisco..."
"Ah..."
Di nuovo silenzio.
"James"
"Dimmi..."
"Mi prometti una cosa?"
"Spara"
"Quando la scuola sarà finita... beh... è il nostro ultimo anno, quindi..." Lo guarda  "Prometti che non ci perderemo d'occhio, io e te..."
"Certo che te lo prometto..."
"E anche Remus e Peter..."
"Sì..."
Sirius scatta in piedi.
"Come ultimo giorno di scuola, ti sfido a duello!" raccoglie un rametto.
"Accetto la sfida, vile marrano!"
E così, due ragazzi al loro settimo anno, finirono a combattere per un'invisibile donzella.
"Scommetti che ti butto nel lago?"
"Scommetti che ti ci butto io?"
James prende le braccia di Sirius e lo lancia verso la riva. Sirius si lascia andare e arriva proprio al bordo, in bilico.
"Aiuto, James!"
Scalcia e muove le braccia in aria.
James corre verso di lui e gli prende un polso.
Sirius, dall'espressione spaventata che aveva prima, passa ad un'altra. Un ghigno gli si dipinge sul volto.
Strattona forte il ragazzo e...

SPLASH

"Oh, no!"
"Sono tutto bagnato!"
"E io?"
I due si guardano e scoppiano a ridere, mentre camminano verso il bordo.
"Dovevi vedere la tua faccia!"
"E tu la tua!"
Appena fuori dall'acqua, James mette il braccio intorno al collo dell'amico, e così fa l'altro.
Camminano così, silenziosi nella notte, verso il castello, i due grandi amici. I migliori amici.
Salgono le scale che portano al dormitorio, ridendo forte, quasi per voler comunicare a tutti la loro gioia.
Nessuno si sveglia, però.
I due ragazzi si mettono i rispettivi pigiami e si affacciano alla finestra.
"James?"
"Da domani saremo uomini liberi"
"Lo siamo anche ora, Felpato."
"Sì, ma di più..."
"Già..."



"Fantastico..."
"Fantastico..."