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Autore: Nanek    29/07/2013    12 recensioni
Tratto dalla storia:
-Mi spieghi chi stai fissando?- continua lui, ma io continuo per la mia strada, fino ad arrivare al mio intento, riavere gli occhi di Luke Hemmings verso i miei.
Lo vedo sorridere di nuovo, abbassa lo sguardo solo un secondo, poi lo rialza.
Solleva la mano e mi saluta.
Mi sento arrossire, distolgo lo sguardo, ricomincio a pulire il bancone.
Altri occhi mi stanno fulminando: Ashton.
-Ma dimmi un po’, da quando in qua tu vai dietro ai minorenni?- ammicca, io non rispondo: idiota.
-June Irwin, per l’amor del cielo, Luke Hemmings ha tre anni in meno di te, ha solo diciassette anni, non ti sembra di essere un tantino nonna per lui?-
-Ashton Irwin, perché invece di rompermi le palle su cose che non esistono, non vai a dormire?-
che scocciatura di fratello.
-June, lo stavi spogliando con lo sguardo-
-Tu invece dovresti guardare meno siti porno e più libri di scuola, va a casa ora, mi stai scocciando, io sto lavorando.-
rispondo nuovamente, dando le spalle a mio fratello, sistemando le bottiglie.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

I’ll be standing right next to you



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*JUNE’S POV*

“Ehy JuJu, che dici di andare al mare? Passo a prenderti? Luke xx”

Al mare.
Io e Luke al mare.
Oddio, non poteva avere idea migliore!
Effettivamente si potrebbe andare, ormai le giornate si stanno allungando, non fa più così tanto freddo, si può fare.
Accetto l’invito, gli dico che non serve che passi a prendermi, ci vediamo direttamente in corriera, e che mi tenga un posto, dato che passa prima per casa sua.

“Perfetto =) la prima che passa è alle 10, puntuale Irwin ;) a dopo”

Gne, gne e gne caro Hemmings, sei sempre tu quello che ha problemi di puntualità, non la sottoscritta.
Lascio il cellulare sul letto, prendo lo zaino, e comincio a riempirlo con tutto l’occorrente: asciugamano, crema solare, occhiali da sole..
Che bella domenica che mi aspetta, tra sabbia, mare, sole, un po’ di caldo, e quel biondino niente male.
Do un’occhiata all’orologio, sono appena le 9, posso prendermela con calma, che bello, amo prendere le cose con calma.
Ma dove sono le mie infradito? Sparite nel nulla.
Comincio a frugare nel mio armadio, ma delle mie ciabatte non c’è traccia.

-Che cerchi June?- mi domanda una voce all’entrata di camera mia: Ashton.
-Che ci fai sveglio? Ti ho svegliato io?- domando allarmata, eppure non mi sembra di aver fatto chissà che rumori, eppure Ashton è in piedi.
-Ho promesso a Sue una giornata al parco- mi sbadiglia contro, stropicciandosi gli occhi.

Mi chiede di nuovo che sto cercando, gli rispondo, e lui mi fa cenno di guardare sotto al letto: come fa a sapere che sono lì??
Mio fratello ha dei poteri speciali, ne sono sicura: i poteri del rompi palle.
-Esci anche tu?- mi domanda con un sorrisetto strano.
Ora capisco le sue frecciatine, le parole di Luke mi rimbombano in testa: Ashton crede che io esca con qualcuno, e non sospetta minimamente sia Luke.
Colgo la palla al balzo.

-Ash, ma.. si può sapere che hai detto a Luke?- domando, e mio fratello scoppia a ridere.
-Io?? Che ho detto??- domanda con la sua voce da papera che si fa avanti quando finge di essere innocente, lo vedo alzare le mani verso l’alto, come per dire “non ho fatto nulla io”, idiota.
-Gli hai detto che esco con un ragazzo- rispondo secca, cercando di non fargli intendere quanto lo vorrei rasare a zero.
Mio fratello sghignazza –Oh sì, vero!- annuncia, volge lo sguardo verso di me, si avvicina, mi mette una mano sulla spalla, e quasi sussurra –Vuoi ridere?- mi domanda, e io inarco il sopracciglio.
-Luke Hemmings ha una cotta per te!- ed esplode a ridere –Non è divertente? Un marmocchio del genere! Oh, e aspetta: crede che pure tu gli vada dietro! Che idiota!- continua a sghignazzare, si mette la mano sulla pancia, ride proprio di gusto, mio fratello, e non so come reagire.
-Lo sai che per averglielo detto, Luke non verrà più a fare ripetizioni da me?- ecco, brava June, chissà che Ash si senta un autentico idiota.
Mio fratello si blocca, non ride più.
Mi guarda stranito, io continuo –I miei soldi sono andati a quel paese, perché tu dici cose che non dovrebbero interessarti- continuo, che pessima attrice che sono, ma almeno basta a far zittire Ashton.
-M-mi dispiace- confessa, mordendosi il labbro –Non credevo ci fosse rimasto così male- continua, grattandosi la nuca: colpito e affondato fratellino, mille punti per June.
Ashton non aggiunge altro, continua a cercare un punto da fissare, evitando il mio sguardo fulmineo; si avvia verso la porta, continuando a sussurrare le sue scuse, e poi sparisce dietro l’angolo.
Bene insomma, mio fratello ride di Luke, c’è solo una cosa da fare: mantenere la storia del ragazzo misterioso con cui esco intatta, e vedere Luke di nascosto, almeno per il primo periodo, onde evitare che Ashton si metta a ridere come una scimmia e metta in imbarazzo il mio piccolo Lukey.
Do un’altra occhiata all’orologio, le 9:45, cazzo June muoviti!

 
Riesco a prendere la corriera per miracolo, salgo e timbro il biglietto.
Mi avvio verso il fondo, non c’è nessuno, tranne una testa bionda seduta negli ultimi posti.
Appena mi trovo davanti a lui, mi sorride –Ma che atletica corsetta, ritardataria- mi deride Luke, e io mi limito a tirargli lo zaino contro.

-Ho avuto un mini discorsetto con Ash- annuncio, e lui continua a sorridermi, -Non mi avevi detto che mio fratello deride questa nostra bellissima.. come definirla, cotta- mi siedo vicino a lui.
-è idiota, deride le cose più sceme, senza offesa- risponde Luke, sempre con il suo sorriso, -Ma se ti imbarazza tanto, per il momento possiamo tenercelo per noi- conclude, avvicinandosi alla mia guancia, lasciandomi un bacio.
-Non è che mi imbarazza, ma Ash sa essere uno spacca palle- affermo, ed è vero: l’ultima volta uscivo con un tipo che a lui non andava a genio, ha rotto le scatole per mesi, fino alla nostra rottura.
Racconto a Luke questo piccolo episodio, e scoppia a ridere, dicendo che mio fratello è il principe dell’idiozia.
-Allora direi che, potremmo vederci di nascosto, a me piace avere segreti con il mondo- conclude il biondino, sorridendomi ancora, e proprio non capisco dove lo trovi tutto questo entusiasmo.
-Voglio vederti June, e anche se a me non importa un accidenti di quello che esce dalla bocca di Ashton, voglio che tu non abbia problemi, dato che vive sotto il tuo stesso tetto- annuncia, per poi sistemarmi un ciuffo di capelli dietro l’orecchio.
-L’importante siamo io e te- mi sussurra, per poi tirare fuori dallo zaino il giornaletto dei cruciverba e due matite, me ne porge una.
-Sappi però che Calum e Michael lo sanno- mi sussurra, cerco di calmarlo.
-L’importante è che non lo sappia Ashton- annuncio, sorridendogli a mia volta: il mare ci aspetta.
 

La spiaggia è letteralmente deserta, non un uomo in giro, solo io e Luke.
D’altronde non è ancora estate, siamo appena all’inizio della primavera, c’è ancora l’acqua fredda e quel venticello da raffreddore assicurato.
E poi c’è Luke, che dopo aver sistemato il suo asciugamano vicino al mio, si toglie la maglia, prende la rincorsa e si butta tra le onde: un pazzo.
Si prenderà qualcosa, me lo sento, ma lui non sembra farci troppo caso, si immerge, nuota, passa sotto le onde: un autentico pesciolino, e io mi guardo lo spettacolo spalmandomi la crema, sono piuttosto bianca, meglio non ustionarsi.
Vedo Luke tornare verso di me.
Il costume aderisce alle sue gambe, le mani sistemano all’indietro i capelli, tiene lo sguardo basso, mentre io fisso ogni singolo dettaglio del suo corpo: le spalle larghe, le gambe lunghe e magre, da farmi invidia, gli addominali che cominciano a farsi vedere, potrei perdermi in troppi pensierini, ma cerco di restare in me.
Appena è a due passi di distanza, gli chiedo se può mettermi la crema sulla schiena, prima di andare a sciacquarsi sotto la doccia.
Luke annuisce, mi dice di distendermi a pancia in giù.
La crema fredda mi fa rabbrividire, e il tocco finale me lo da la sua mano, anzi, le sue mani, che cominciano a spalmare il tutto sulla mia pelle.
Le dita di Luke scorrono sulla mia schiena, sulle mie spalle, lo sento slacciarmi il reggiseno del costume, e continua a spalmare, come se niente fosse, mente io sto cercando di non svenire qui, sotto le sue mani, dannatamente perfette, che mi stanno facendo venire brividi ovunque.
Sento il rumore del barattolo della crema, appena stato chiuso, poi le dita di Luke, giocano di nuovo con il mio costume, me lo riallaccia, per poi alzarsi, dicendomi che va a togliersi il sale dalla pelle.
Annuisco, chiudo gli occhi, e mi lascio travolgere dal sole.
Dopo pochi minuti lo sento tornare, si distende accanto a me, lo spio con un occhio, ed è meraviglioso.
Poggia sui suoi gomiti, il viso verso l’alto, per farsi asciugare dal sole, le goccioline d’acqua scivolano per tutto il suo corpo.
Sorrido, mi sento arrossire, chiudo nuovamente gli occhi.
Sento l’odore di crema invadermi, Luke se la sta spalmando evidentemente.
Comincio a immaginarmi di nuovo le sue mani, che scorrono sulle sue braccia, sul suo petto, sulle sue gambe, e su questo pensiero mi perdo..
Le sue mani, grandi, affusolate, che accarezzano la mia pelle, un sensazione fin troppo piacevole, mi danno i brividi, mi fanno arrossire, quelle mani così morbide.
Penso ai suoi occhi, che grazie a questo sole, sono ancora più azzurri, ancora più profondi, ancora più irresistibili; vedo ancora le goccioline d’acqua scendere dai suoi capelli biondi, scendono lungo il suo collo, lungo il suo petto, per poi sparire, risucchiate dai raggi del sole, che avvolgono la sua pelle.

 
I miei pensieri vengono interrotti da qualcosa di freddo, per non dire congelato, che si è spiaccicato sulla mia schiena, qualcosa di freddo, e bagnato.

-Aaah!- esclamo dai brividi –Luke Hemmings sei un pezzo di ghiaccio! Che freddo! E sei tutto bagnato!- continuo a lamentarmi, mentre lui ride, disteso sopra di me.
-Stai dormendo da mezz’ora, mi sento solo, cattiva- si lamenta lui, oddio, ho preso davvero sonno? Che cretina.
-Ma svegliarmi senza bagnarmi no?- chiedo.
-Mi sono fatto una doccia, avevo caldo, e ho pensato avessi caldo pure tu, sei bollente- annuncia, continuando a schiacciarmi.
-Non per insultare il tuo peso piuma, ma sei un grattacielo che schiaccia una tenda per il campeggio..- continuo, sentendolo ridere ancora, per poi spostarsi sul suo asciugamano.

Si mette a pancia in giù, il viso girato verso di me.
Ecco quegli occhi azzurri sui quali stavo fantasticando.

-Scusa, non volevo dormire- sussurro, che pessima che sono, dormire con un ragazzo del genere accanto.
Luke sorride, sussurra un “non importa”, e continua a fissarmi.
La sua mano poi, prende la mia, facendo intrecciare le nostre dita.
Sorrido, e credo di essere arrossita.
Le sue dita giocano con le mie, le nostre mani si accarezzano, si uniscono, si allontanano, le nostre mani sì che sanno comportarsi tra loro, a differenza delle nostre bocche che continuano a stare a una distanza chilometrica, le mie chiuse, le sue mordicchiate a volte dai suoi denti.
Lo vedo nervoso, poi propone –Ti va di andare in acqua? Non fa freddo lo giuro- e si porta la mano sul cuore.
Alzo gli occhi al cielo, -Va bene, dopo però andiamo a mangiare che ho fame, sempre se non muoio ibernata tra le onde- rido, e lui si alza in piedi, porgendomi la mano e facendomi alzare a mia volta.

 
Ci avviamo verso la riva, ed ecco di nuovo Luke che corre in acqua, coraggioso non c’è che dire.
Io tasto l’acqua con la punta del piede, e una scia di brividi mi travolge: gelata, l’acqua del Titanic era più calda a mio parere.
Sento Luke che mi urla di muovermi, io gli rispondo che dentro quel gelo non ci entro, non voglio ammalarmi.

-Se non entri ti immergo io- mi minaccia lui, e la voglia di correre via è tanta, ma lui ha le gambe lunghe, riuscirebbe a prendermi.

Faccio un passo avanti, mi ritrovo l’acqua fino alle caviglie, il gelo mi travolge.
Faccio altri passi avanti, fino ad avere l’acqua all’altezza del bacino, ho la pelle d’oca, in più queste cavolo di onde mi arrivano all’improvviso e mi tocca saltare per evitarle, schizzandomi, e rabbrividendo ancora di più.
Luke si guarda la scena divertito, mi si avvicina pericolosamente, che non provi a bagnarmi.

-Dai buttati!- mi dice a un passo di distanza.
-Scordatelo, è gelida-
-Allora ti butto io..- annuncia, avvicinandosi con le braccia aperte.
-No! Fermo lì dove sei! Mi butto, aspetta!- sospiro, lui si mette in attesa.

Mi metto con le mani in avanti, per buttarmi, ma il freddo ha la meglio sul mio coraggio, e continuo a ritardare la mia immersione.
Conto sempre fino al due, ma quando arrivo al tre, un brivido mi blocca.
Delle mani si avvolgono sulla mia pancia, delle braccia mi circondano, il suo petto bagnato combacia con la mia schiena asciutta e calda.
-Trattieni il fiato, si va sotto!- esclama Luke, e senza darmi il tempo di reagire, mi trascina sott’acqua.
Sento l’acqua fredda invadermi, entrarmi nelle orecchie, congelare la metà di me ancora al sicuro e all’asciutto, dura un attimo, e riemergo.
-Me la paghi Hemmings- sputo fuori l’acqua, mentre lui continua a tenermi stretta a sé, ridendo come un bambino.
Mi giro di scatto, e prima che lui si alzi in piedi, appoggio le mani sulle sue spalle, e con tutte le forze che ho in corpo, lo spingo nuovamente sott’acqua.
Riemerge, e ride ancora.
-Ora siamo pari- annuncio, e lui mi sorride.

Ho i brividi, la pelle d’oca è più che evidente, lui sembra accorgersene, e mi trascina nuovamente vicino al suo petto.
Avvolgo le gambe intorno alla sua vita, le braccia attorno al suo collo, lui tiene la mani sulla mia schiena, stiamo con l’acqua all’altezza delle nostre spalle, mi trascina ancora più vicina, fino a far combaciare i nostri petti.
-Hai ancora tanto freddo, bambina?- mi sussurra quasi.
Annuisco –Ho la pelle d’oca- mi lamento, e le sue mani mi stringono ancora di più.
Facciamo combaciare le nostre fronti, distolgo lo sguardo dai suoi occhi chiari, che in questo momento mi fanno arrossire, fisso le sue labbra, finalmente non troppo distanti dalle mie, noto che se le mordicchia di nuovo, con fare fin troppo nervoso.
Con le mani gioco con i suoi capelli.
Alzo lo sguardo, staccando la fronte da quella di Luke, fisso i suoi occhi color cielo, che stanno fissandomi a loro volta, vedo Luke farsi più vicino, fino a far fiorare i nostri nasi, lo vedo chiudere gli occhi, faccio lo stesso, e finalmente sento le sue labbra appoggiarsi alle mie.
Le sento calde, a contrasto con le mie, le sento baciarmi delicatamente, per poi schiudersi, e sentire la sua lingua cercare la mia.
Sento il mio cuore battere troppo forte, non sento più il freddo che mi avvolgeva fino a qualche istante fa, sento solo lui, le sue mani che giocano sulla mia schiena, sfiorandola, accarezzandola, sento i suoi capelli tra le dita, sento le sue labbra, così morbide, così delicate, i suoi denti che toccano appena i miei, o che mordicchiano piano il mio labbro inferiore.
Non posso richiedere un bacio migliore di questo.
Dura tutto troppo poco, o forse, mi sono persa come mio solito, e il tempo mi è come sfuggito dalle mani, è passato senza che io me ne accorgessi.
Ci stacchiamo, le nostre fronti combaciano ancora, lo sento sussurrarmi sulle labbra –Andiamo al sole, sei un pezzo di ghiaccio- .
Le sue mani, le sento avvolgermi le gambe, mi sollevano di peso: mi porta in braccio fino ai nostri asciugamani; mi distende, sono a pancia in su, lui poi, si appoggia a me, come per scaldarmi, unisce il mio petto al suo, continua a starmi vicino, per poi avvicinare ulteriormente le sue labbra e unirle nuovamente alle mie.
Non so per quanto tempo rimaniamo così, sulla spiaggia deserta, solo io e lui, avvinghiati, abbracciati, ci scambiamo baci che durano a lungo, baci che mi fanno diventare le labbra più rosse, baci che mi tolgono il fiato, labbra dalle quali non mi vorrei mai allontanare, se non per specchiarmi nei suoi occhi; le nostre mani giocano ancora tra loro, a volte, le mie si fanno spazio sulla sua schiena, l’accarezzano, e lasciano una scia di brividi, la mani di Luke invece, si limitano solo ad accarezzarmi la guancia, a passare il contorno della mia bocca.
Non so per quanto tempo rimaniamo così, ma di una cosa sono certa: vorrei che il tempo si fermasse, vorrei vivere per sempre in questo momento, vivere in questa spiaggia, solo io e lui, per sempre.
 
 

Alle 18:30 in punto, io e Luke stiamo camminando per la via principale, verso casa mia: siamo scesi alla fermata prima, giusto per camminare un po’, in corriera si moriva di caldo, e l’autista non sembrava apprezzare le nostre coccole innocenti.

-Ci guardava come se fossimo alieni!- ride Luke, tenendomi stretta a sé, con la mano che mi avvolge le spalle, la mia sulla sua schiena.
-Che ci vuoi fare, sarà invidioso- annuncio io, sorridendo.

Ci fermiamo a distanza di sicurezza da casa mia, per evitare di trovare Ashton, ci mettiamo dietro il tronco di un albero, io appoggiata con la schiena, lui davanti a me.
-Mi sa che dobbiamo salutarci- dice con viso triste, io gli tengo le mani.
-Dai, ci possiamo vedere quando vuoi- lo rassicuro, e mi avvicino alla sua bocca: troppo irresistibile.
Delle risatine quasi interrompono questo momento, sento Luke staccarsi dal nostro bacio, apro gli occhi: sta guardando in giro, ha le guance piuttosto rosse, un sorrisetto imbarazzato.
Vicino a noi, passano due ragazzi, e solo ora, capisco chi sono: il moro, il bassista della band di Luke, e l’altro biondo, il chitarrista.
Ci passano affianco, e si fermano, sorridono come due idioti, e a me sfuggono i loro nomi.

-Lukey! Ma cosa ci fai da queste parti?!- chiede il biondino, ridendo a quella domanda.
Il moro sghignazza –Oh, ma qua più avanti.. c’è casa Irwin, sbaglio?- e ride, Luke abbassa lo sguardo dalla vergogna, povero piccino, questi due qua sono pessimi.
-Ciao a voi ragazzi- sussurra Luke, dando il cinque ad entrambi.
Il biondo poi, si rivolge a me, ancora appoggiata al tronco dell’albero, con aria spaesata, mentre fisso con sguardo interrogativo i due nuovi arrivati.
Mi porge la mano, gliela stringo –Tu devi essere June Julie Irwin, giusto?- domanda, e io spalanco gli occhi, come fa a sapere pure il mio secondo nome?
-Sì, sono io.. mentre tu sei.. un chitarrista!- annuncio, facendolo sorridere.
-Sono Michael, piacere di conoscerti June, Luke ti tiene sempre nascosta- ammicca, e io sorrido appena.
-Io invece sono Calum- interviene il moretto, dandomi a sua volta la mano, stringendomela appena.
-Tu sei il bassista giusto?- chiedo, e lui annuisce.
-L’ho istruita bene- dice Luke, portando il braccio attorno alle mie spalle, e lasciandomi un bacio sulla testa.
-Sono geloso adesso- si lamenta Calum, mettendo un finto broncio, mentre Michael lo abbraccia per consolarlo, io rido.
-Quindi qui ho i 5 Seconds Of Summer al completo, mi sento onorata- annuncio, cercando di cambiare discorso: non lo avessi fatto.

Calum e Michael cominciano a parlarmi della band, delle canzoni nuove che Luke ha scritto, lo imbarazzano, dicendo che secondo loro sono tutte ispirate a me, io rido, e Luke diventa sempre più rosso.

-Ci devi venire a sentire!- propone Michael, e io accetto, dato che Luke me l’aveva pure promesso.
-Magari un’altra volta, ora ho sabbia e sale di mare da togliere- annuncio, e Calum guarda Luke.
-Oooh, sono andati al mare questi due- ammicca con tono malizioso, facendo esplodere Michael in una risata.
Alzo gli occhi al cielo, sorrido, dopo aver lasciato un bacio sulla guancia a Luke, e salutato con la mano gli altri due, mi avvio verso casa.
Non oso girarmi, anche perché i commentini scemi li sento fin troppo chiaramente.
-Non oso chiedere che avete combinato in spiaggia-
-Sporcaccioni-
-Luke basta fissarle il didietro!-
-Ci devi raccontare, piccolo innocente-
Trattengo le risate, e mi immagino il viso di Luke: quei due lì lo faranno impazzire, ma non sono male, sembrano simpatici, e non vedo l’ora di sentire le loro canzoni.
Varco la porta di casa, e sento il cellulare vibrare l’arrivo di un messaggio.

“Quanto vorrei tornare su quella spiaggia.. oggi è stato bellissimo, sei speciale JuJu. Xx Luke”

Sorrido, un sorriso da ebete, come sempre quando Luke mi manda messaggi di questo tipo.
Sento qualcuno tossire di proposito, alzo lo sguardo: vedo Ashton e Harry davanti a me, entrambi ridono, e poi scappano su per le scale, sento il maggiore urlare -June ha una faccia da ebete grazie a Abby- ironizza, marcando per bene quel nome.
Caro fratellino, tu non saprai mai chi è la vera causa del mio sorriso.
 

 


Note di Nanek

Ma cosa vedono i miei occhi?? 11 RECENSIONI?!?!? Ma state scherzando? Sembrerò anche scema ma ho un sorrisone da ebete che va da un orecchio all’altro!! Ma quanto dolci siete?? Ma io VI ADORO!!  Ma vi abbraccerei tutte se potessi!! *abbraccio virtuale*
Grazie mille lettrici <3 io non so che dire per ringraziarvi, sono senza parole, davvero!!
Passiamo al capitolo.. devo essere sincera, quando l’ho scritto mi sono persa tante volte: Luke e la crema solare, Luke in costume, Luke in acqua, Luke in acqua che ti avvolge e ti bacia.. che qualcuno mi aiuti mi sto perdendo un sacco di nuovo :D
E cmq: si sono baciatiiiii che bello che bello si sono baciati e sono tanto carini <3 no? :3
Poi Mike e Cal, che personaggi :D vi sono simpatici? ;) e Ash e Harry che ridono di June ahah che carini :3 e cmq, Ashton crede sempre che June si veda con qualcuno.. avete notato la conversazione iniziale? June l’ha zittito U.U e lui ha fatto una figura da scemo ahah
Care mie, passiamo a voi, perché in questo spazio autrice meritate di essere nominate SEMPRE!

Grazie a voi che avete messo la storia tra le preferite <3 MyBlueGuitar maliks_hugs I will become Miss Devine  Emma_x  oOKanameOo  lukeshair  Imlovinit  vi adoro <3
Grazie a voi che avete messo la storia tra le seguite <3 louishope__proud_of_them  JenniferK  _hazzeleh  irwinsmile   vi adoro <3
Grazie a voi che avete recensito <3 MyBlueGuitar  LoveDayDreams  calumseyes  Diddl9  Niallerswife  Carlotta Horan  ILoveMrHazza  irwinsmile  Cri_Directioner  abbeyna  Australian boys   vi adoro <3
Grazie a voi che leggete questa storia <3 <3 <3


Aspetto come ad ogni capitolo le vostre recensioni <3
A presto!
Nanek
  
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