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Autore: cucciola1cucciola2    29/07/2013    2 recensioni
Questa è una storia completamente inventata su Raf e Sulfus.
Una bambina proveniente dal futuro si presenta alla loro scuola e chiede aiuto a Raf e a Sulfus dicendo che loro sono i suoi genitori. Una voce che parlerà loro in sogno li convincerà a tenere questa bambina finchè il loro amore non sarà abbastanza forte da poterla aiutare... Salveranno i suoi genitori scoprendo che oltre a lei avranno altri due bambini...
Se volete saperne di più non vi resta altro che dare un occhiata, se vi va mettete la vostra opinione ma siate clementi perchè questa è la prima storia che faccio...
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                  Un mistero da svelare...
Capitolo 68:
 

Angolo Autore:
Mi dispiace tantissimo per l'enorme ritardo ma intendo farmi perdonare con questo capitolo molto coccoloso fin dall'inizio e con il capitolo 69 che troverete subito dopo questo, bene adesso vi lascio leggere e fatmi sapere che cosa ne pensate:)
Cucciola

 

"Dove eravamo rimasti?" chiese Raf con un sorriso malizioso

"Non mi ricordo, meglio ricominciare..." disse Sulfus con lo stesso sorriso.

Chiusero gli occhi e Raf si tuffò con passione sulle sue labbra, lui la strinse a sè accarezzandole la schiena fino al sedere e poi risalendo di continuo. Raf appoggiò una mano sul volto di Sulfus mentre l'altra accarezzava il suo petto fin sopra la spalla per poi scendere di nuovo e risalire.

Raf dichiuse le labbra lasciando entrare la lingua di Sulfus, le due lingue cominciarono a danzare senza sosta mentre Sulfus aveva preso in braccio Raf facendola girare e appoggiare a muro.

Sulfus premeva contro il corpo della ragazza mentre lei gli afferrava le spalle per rimanere attaccata a lui. Quando entrambi furono senza fiato, si staccarono e si guardarono negli occhi.

"Mi dispiace" disse Raf ansimando

"Per cosa?" disse lui allarmato baciandole il collo delicatamente.

"Per averti trascurato, dopo la nascita dei bambini mi sono dedicata completamente a loro senza pensare che pian piano mi stavo allontanando sempre più da te. Mi dispiace tanto Sulfus ma io ti amo." disse Raf mentre lui continuava a depositare dei baci sul suo collo.

"non importa, non più ormai. Ora sei mia e di nessun altro.." disse lui alzando lo sgaurdo verso di lei e ritornando a baciarle le labbra; Raf poggiò le braccia sul suo collo mentre le sue mani giocavano con i capelli neri e morbidi.

Sulfus la riprese in braccio e la portò in camera depositandola sul letto. Lei lo guardò con amore mentre lui si toglieva la maglia rivelando il suo fisico scolpito perfettamente. Ritronò su di lei sorridendo, lei gli sorrise a sua volta chiudendo gli occhi e accarezzando i capelli neri di Sulfus.

Ricominciarono a baciarsi con passione e amore mentre le loro mani vagavano sui corpi altrui alla ricerca di qualcosa che nemmeno sapevano cosa fosse realmente. Sulfus sollevò la maglietta di Raf e la sfilò con fretta lanciandola sul pavimento mentre lei sganciava la cintura dei pantaloni del ragazzo. In qualche minuto furono entrambi nudi, Sulfus prese a baciarle il collo mentre lei gli accarezzava le spalle e le braccia muscolose. Cominciarono a fare l'amore con calma e passione, ci voleva proprio un momento come questo fra loro per riaccendere quel fuoco che sembrava essersi spento con la gravidanza di Raf.

Nel frattempo Cabiria e Kabalè erano a far compere per qualcuno...

"Ma che cosa ci facciamo qui?" chiese Kabalè..

"Dobbiamo cercare un vestito, ricordi?" chiese Cabiria

"Si lo so, ma perchè non è venuto lui?" chiese Kabalè..

"Beh, perchè lui ora è impegnato a dichiararsi e se tutto va bene lei dovrà indossare il vestito che noi stiamo andando a cercare." disse Cabiria

"E se gli dice di no?" chiese Kabalè.

"Va bene che siamo devil ma insomma, è pur sempre un nostro amico e merita un po' di amore. Comunque noi stiamo solo cercando, lui non ha detto di comprarlo, ha semplicemente detto di cercare, nel caso gli dirà di si lo compreremo, se gli dirà di no... niente" disse Kabira entrando in un negozio del centro commerciale.

La mattina dopo...

Driin driin! La sveglia continuava a suonare senza sosta, Raf cercò di arrivare al comodino con un braccio ma la distanza era troppa e qualcosa di caldo la teneva stretta impedendole qualsiasi moviemento. Si allungò più che potè e spense quell'aggeggio fastidioso, per un giorno aveva dormito magicamente, tra le braccia dell'uomo che amava.

Si girò e lo vide, il suo devil, sorrise ripensando a cos'era successo quella sera e quella notte, avevano fatto l'amore in continuazione dimenticandosi persino di mangiare.

Era così bello quando dormiva, respirava tranquillo con il sorriso su quelle fantastiche labbra. I capelli neri erano completamente in disordine mentre il lenzuolo copriva a stento il bacino lasciando scoperto il fantastico petto scolpito.

Accarezzò dolcemente la sua guancia sorridendo e si riaccoccol sul suo petto riaddormentandosi.

Qulche minuto dopo però il telefono di Raf squillò facendola sussultare.

"Pronto?" disse con la voce ancora impastata dal sonno dopo aver afferrato l'oggetto.

"Sveglia dormigliona! Sono tua sorella nel caso non lo sapessi e ti volevo avvertire che il tuo volo parte tra tre ore nel caso tu sia stata troppo occupata con Sulfus per preparare le valigie." disse Noemi tutto d'un fiato.

"Oddio! È vero cavolo! Me ne sono completamente dimenticata!!!" urlò Raf in preda al panico svegliando Sulfus

"Muoviti! Ci vediamo tra due ore a casa mia con le valigie pronte!" disse Noemi e riattaccò.

Raf si alzò dal letto in un soffio cercando i suoi vestiti ma poi si ricordò di averli lasciati in cucina, così indosso la camicia di Sulfus e si voltò verso di lui.

"Amore, che succede?" chiese il ragazzo sbadigliando

"Alzati, dai! Dobbiamo ancora fare le valigie e partiamo tra tre ore" disse Raf tirando giù dall'armadio una valigia trolley nera.

"Dove andiamo scusa?" chiese lui stupito

"In vacanza, alle Maldive per sette giorni! Io, te e il mare... sai che favola?" disse Raf tutta contenta avvicinandosi al letto.

"Si, ma i piccoli?" chiese Sulfus tirandosela vicino

"Ci penseranno Noemi e Axel, nel caso succeda qualcosa, ci chiameranno e torneremo." disse Raf dandogli un piccolo e veloce bacio sulle labbra,

"Tutto qui?" chiese Sulfus mentre lei si alzava dal letto per prendere la valigia.

Sulfus si alzò dal letto è recuperò i suoi boxer, dopodichè si avvicinò a Raf abbracciandola da dietro

"Allora?" chiese Sulfus spostandole i capelli e avvicinandosi al collo della ragazza. Il respiro caldo sul suo collo la fece tremare di piacere, chiuse gli occhi sospirando, il suo mondo stava cominciando a girare senza sosta. Raf si girò verso di lui guardandolo dolcemente e lo baciò, Sulfus passò un braccio attorno alla sua vita stringendola a se mentre lei si teneva stretta al suo collo accarezzandogli i capelli. Si baciarono per molti minuti che a loro sembravano ore poi si staccarono

"Meglio?" chiese Raf con un sorriso

"Molto meglio" disse lui ricambiando con un altro sorriso

"Ora dobbiamo fare le valigie, Noemi ci aspetta tra due ore a casa sua." disse Raf

"Ok..." disse Sulfus sbuffando tirando giù dall'armadio una valigia grigia.

Passano un'ora e mezza a preparare le valigie mettendoci tutto l'occorrente.

"Hai preso tutto quello che ti serve?" chiese Sulfus

"Allora...là c'è la borsa con i trucchi, nella valigia nera ci sono i vestiti, nella borsa marrone ci sono le scarpe, nel borsone rosso ci sono gli asciugamani, lo shampoo, il balsamo, la maschera, la fascia, la piastra e il phone; poi c'è una borsetta con l'occorrente per il pronto soccorso se serve e nella borsa da spiaggia c'è lo spazzolino e la crema protettiva con i costumi." disse Raf indicando le svariate borse che erano sistemate accanto alla porta della loro stanza

"Ma.. sei sicura che ti serva tutto questo?" chiese Sulfus

"Sicurissima.." disse Raf baciandolo dolcemente per convincerlo.

"Ok, io ho solo una borsa con i vestiti e un paio di costumi." disse Sulfus indicando una borsa nera con le borchie appoggiata all'armadio.

"Ok, ora che abbiamo fatto le valigie, io mi cambio velocemente e poi andiamo." disse Raf sparendo nel bagno con una canotta bianca, dei pantaloncini di jeans e le sue converse bianche.

Spazzolò i capelli ed indossò gli abiti, poi lego i capelli in una coda alta e mise un leggero strato di trucco, poi uscì dal bagno. Sulfus nel frattempo si era già cambiato, aveva indossato una camicia blu e dei jeans corti scuri, ai piedi le converse nere.

Quando la vide rimase a bocca aperta, anche se la vedeva di continuo, le sembrava che fosse sempre più bella e notava ogni volta un particolare nel suo aspetto che non aveva notato e si incantava a guardarla.

"Sei.. bellissima" riuscì a dire mentre lei si avvicinò a lui sorridendo, lo prese per il colletto e lo baciò con passione, lui mise le mani sulla sua schiena per poi scendere sul sedere mentre lei dal colletto passava ad accarezzargli i capelli.

"Dobbiamo andare" disse Raf sulle sue labbra mentre ancora lo baciava, nessuno dei due era intenzionato a lasciarsi ma Noemi li aspettava e forse erano anche in ritardo.

Fu Raf a staccarsi a malavoglia sfumando con piccoli e dolci baci per poi guardare verso le valigie, caspita erano prorpio tante ma Dolce le aveva insegnato un trucchetto per quando faceva molti acquisti e li rimpiccioliva mettendoli nella sua borsetta.

"Come pensi di portare tutte queste valigie?" chiese Sulfus

"Dolce mi ha insegnato un trucchetto per rimpicciolire le cose.." disse Raf facendo l'occhiolino a Sulfus, poi si voltò verso le borse.

"Dwindle-fly" disse e in un attimo le borse vennero circondate da una luce azzurra che le rimpiccolì alla grandezza di una biglia. Raf si pegò verso quelle che erano le sue valigie e le sistemò in una scatolina per poi metterle nella borsa.

"Ecco fatto" disse Raf e Sulfus sorrise.

"Andiamo, altrimenti ci uccide" disse ancora prendendo per mano Sulfus e chiudendo la porta di casa, diretti a casa di Noemi e Axel.

Intanto a scuola...

Kabiria e Kabalè avevano addocchiato un paio di vestiti che corrispondevano alle richieste del loro amico e ne avevano fatto le foto per vedere se andava bene.. Avevano messo le foto sul comodino, nel camera del loro amico ma di lui nessuna traccia. Infatti lui e Miki avevano passato la serata in spiaggia, per poi accorgersi dell'orario che si era fatto ed erano tornati a scuola quando ormai erano le 3 del mattino. Gas salutò la sua ragazza con un bacio per poi lasciarla andare nel sognatorio. Lui invece scese nell'incubatorio e si sedette fuori dalla finestra pensando a ciò che aveva fatto durante la serata e si addormentò lì sopra guardando le stelle.

"Gas! Gas svegliati dormiglione!!! Avanti, devi dirci cosa è successo!" lo scuoteva Kabiria dal bordo della finestra stando attenta a non buttarlo di sotto.

"Che c'è?" chiese indispettito lui una volta aperti gli occhi

"C'è che ti sei addormentato sul bordo di una finestra, sei tornato alle tre di questa mattina e hai fatto un casino insopportabile." disse Kabiria aiutandolo ad alzarsi

"Allora che cosa è successo ieri? Ti sei dichiarato? E lei come l'ha presa? Ti sono piaciuti i vestiti di cui ti abbiamo fatto le foto? Allora Gas rispondi?" cominicò a dire Kabalè mentre Gas si massaggiava la testa come se gli fossero caduti venti massi enormi sopra.

"Aspetta, se mi lasci il tempo di rispondere magari rispondo!" disse lui arrogante, non aveva capito una sola parola di quello che aveva detto ma sapeva che cosa avrebbero voluto sapere quelle due.

"Ieri l'ho portata in giro, le ho comprato dei fiori e mi sono dichiarato, lei ha detto che prova ciò che provo io e ci siamo baciati. No, non ho visto le foto dei vestiti perchè sono tornato a scuola alle tre di questa mattina e non ho avuto la voglia e il tempo di guardare le foto" disse Gas cercando qualcosa da mettersi.

"Ok, allora congratulazioni! Comunque adesso che stai con Miki dobbiamo renderti perfetto e verrai con noi a fare shopping fino all'ora di pranzo." disse Kabiria mentre Kabalè sorrideva entusiasta.

Nel sognatorio intanto...

"Wow Miki, ma è fantastico!!" urlava Dolce felice mentre saltellava insieme a Miki sul suo letto.

Miki aveva appena finito di raccontare a Dolce ciò che era successo il giorno prima e lei ne sembrava entusiasta. Incuriosita dai rumori anche Uriè era entrata nella stanza e si stava facendo raccontare tutto dalle sue amiche.

Ad un tratto il telefono di Uriè squillò..

"Pronto?"

"Ciao Uriè, sono Raf. Ieri mia sorella mi ha fatto una proposta, in pratica mi ha procurato 2 biglietti per le maldive per me e Sulfus e io non ho potuto rinunciare perchè l'ho trascurato molto da quando sono nati i piccoli e sento il bisogno di rimanere un po' con lui." disse Raf, doveva dirle che sarebbero partiti, dopotutto era la sua migliore amica e non aveva avuto il tempo di dirglielo visto tutto ciò che era successo quella notte e la sera prima.

"Fai bene, amica mia ma... i piccoli?" chiese l'amica

"Li terrano mia sorella e Axel ma ovviamente potete avìndare a far loro visita.." disse Raf

"Ok, quando partirete?" chiese Uriè

"Beh, in realtà abbiamo gia fatto le valigie e partiremo tra un ora.." disse Raf

"Un'ora? Wow.. non è molto tempo per salutare come si deve. Potete passare a scuola per sautare?" chiese Uriè

"Si si.. ora andiamo a casa di mia sorella per salutare i piccoli e poi veniamo alla golden" disse Raf
"A tra poco allora" disse Uriè

"Si, ciao" disse Raf riagganciando.

"Che cosa ha detto?" chiesero Miki e Dolce

"Ha detto che andrà in vacanza alle Maldive con Sulfus, i bambini li terrano Noemi e Axel." disse Uriè. Era un po' triste perchè non avrebbe rivisto lasua amica per un po' di tempo, ma era felice per lei, perchè con la nascita dei gemellini, non aveva avuto molto tempo da dedicare a Sulfus e una vacanza da soli era forse il modo migliore per recuperare.

"Ah, allora andiamo, possiamo aspettarli nel parco" disse Dolce recuperando un paio di occhiali da sole rosa e bianchi.

Intanto Raf e Sulfus erano arrivati a casa di Noemi e stavano per bussare alla porta.

Bussarono e Axel venne loro ad aprire.

"Ciao Raf, ciao Sulfus.. prego entrate" disse Axel facendoli entrare

"Venite in giardino, immagino che vorreste salutare i piccoli prima di partire, no?" chiese Axel facendo loro strada attraverso il corridoio fino ad una porta-finestra che dava al giardino.

Axel aprì la porta e i due rimasero meravigliati da ciò che videro: vi era una casetta di plastica con il tetto rosa, le ura bianche e le finestre viola con al centro un cuore, la porta era fucsia e aveva una finestrella in alto tutta bianca che si apriva. Da dentro la casetta si sentivano dei versetti tutti contenti che parlottavano giocando con delle pentoline messe apposta nella casetta, senza dubbio era Melody. Vicino alla casetta vi era una pista delle macchinine rossa e arancione con tante macchinine colorate e Thomas che le faceva andare su e giù per la pista interpretando il rumore del motore sputacchiando qua e la mentre un po' di saliva gli colava da un angolo della bocca. Vicino a lui c'era Jeremy che osservava il fratellino come ipnotizzato mentre teneva tra le mani un camion dei pompieri. Noemi era seduta dietro di loro con un peluches in mano e li osservava attenta che nessuno si facesse del male. Quando Raf si avvicinò un po' di più il suo ciondolo cominciò a brillare coem quello di Sulfus e quello dei piccoli. Come se avessero capito i piccoli alzarono lo sguardo in un sorriso riconoscendo la loro mamma e il loro papà. Avevano appena tre giorni e già erano diventati molto grandi rispetto agli esseri umani. Infatti Melody uscì dalla casetta perfettamentein piedi camminando piano piano con le braccia aperte verso la sua mamma.

Thomas aveva lasciato le macchinine e stava alzandosi in piedi poggiando entrambe le mani per terra per farsi forza mentre Jeremy stava gattonando velocemente verso il suo papà.

"Vieni amore, la mia bambina" diceva Raf prendendo le manine della sua piccola che era arrivata vicino alle sue ginocchia.

"Il mio ometto e l'altro mio ometto, tutti e due bellissimi" diceva Sulfus mettendosi sulle gambe i due piccoli.

"è incredibile, hanno appena tre giorni e già camminano o gattonano senza problemi." disse Axel. Normalemente i piccoli sempiterni, dopo una settimana dalla nascita cominciavano a camminare mentre dopo un mese manifestavano corna o aureola e ali; i poteri si manifestavano dopo tre mesi dalla loro nascita. I tre gemellini invece avevano solo tre giorni e sapevano già camminare.

"Già, forse è perchè sono metà angel e metà devil" disse Noemi

"Comunque sia, adesso dovete andare o l'aereo decollerà senza di voi. Approposito, dovrete essere in forma terrena per viaggiare, quindi appena arriverete nell'aeroporto, andrete in bagno e vi trasformerete" disse Noemi

"Perchè dobbiamo viaggiare da terreni?" chiese Raf

"Per non destare sospetti sulla vostra partenza, il nemico potrebbe essere dietro l'angolo." disse Axel

"Ok, quindi dobbiamo salutare i nostri piccolini" disse Sulfus abbracciando Thomas e Jeremy mentre Raf coccolava la piccola Melody

"Noemi, non sono sicura di riuscire a proteggerli da dove sarò, quindi ti prego, fa che non gli succeda niente. Non sopporterei se gli succedesse qualcosa di brutto" disse Raf

"Stai tranquilla non gli succederà nulla" disse Noemi prendendo in braccio Melody mentre Sulfus lasciava Thomas e Jeremy vicino alla pista delle machinine.

"Andiamo, dai" disse Sulfus prendendo Raf per mano e volando verso la scuola per salutare i loro amici

"Ciao" dissero mentre stavano volando e Noemi e Axel ricambiarono il saluto.

Arrivati a scuola, salutarono i loro amici che si erano riuniti per salutarli e partirono, direzione? Aeroporto. 

  
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