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Autore: Il_Genio_del_Male    29/07/2013    6 recensioni
Tutte le famiglie normali sono simili; ogni famiglia bizzarra lo è a modo suo.
Genere: Commedia, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kai, Kai, Sehun, Sehun, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quei fagiani maledetti'
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RATING: Arancione (per sicurezza).

PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen, KyungMyun, FanXing, XiuHan, YunJae.

GENERE: Commedia, Demenziale, Fluff, Sentimentale.

AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non è detto ma ci proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.

DISCLAIMER: Nessun membro degli EXO e dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma vabbè); fyccina scritta assolutamente non a scopo di lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di fangirlamento compulsivo.

NOTE: Tutto è nato dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun. Ovviamente la mia Musa s’è fatta prendere un pochino la mano ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.

Sono tornata –detta così suona come una minaccia, e in effetti potrebbe pure esserlo. Cercherò di riprendere ad aggiornare regolarmente come un tempo, ma non garantisco nulla. Nel frattempo, però, beccatevi un sacco di personaggi nuovi e altra -dubbia- comicità random.

Buona lettura (si spera)!

 

 

 

 

 

Il venerdì successivo, la maestra che insegna nella classe di Chanyeol interrompe la lezione di storia per chiedere agli alunni come stanno procedendo le loro ricerche.

“Ricordatevi che avete ancora tre giorni per completarle e consegnarmele” sorride Yoona. “L’autore del compito migliore riceverà una stella d’oro e anche un piccolo premio”.

Byun Baekhyun, compagno di banco di Chanyeol con un debole per le Barbie, a quelle parole sospira teatralmente.

“Quanto mi piacerebbe vincere!” esclama sognante. “Ma tanto è inutile, sei tu il cocco della maestra” e così dicendo scocca un’occhiata invidiosa in direzione dell’amichetto.

“Non è vero” arrossisce Chanyeol, che senza dubbio è il cocco dei suoi famigliari ma non della dolce Yoona.

“Sì, invece” insiste Baekhyun. “Ti dà sempre voti alti-”

“Perché sono bravo!” protesta l’altro.

“E ti chiede di dire ciao ai tuoi genitori, mentre a me non l’ha mai chiesto”.

“Mica è colpa mia se andava all’università con papà e se babbo le ha regalato una foto autografata di nonno Jaejoong perché lei è una sua fan. Lo sapevi che da giovane mio nonno faceva il modello? E’ così che lui e nonno Yunho si sono conosciuti-”

“Non m’importa niente dei tuoi parenti, Yeollie” lo interrompe con un moto di stizza. “Sei il preferito della maestra e tu… tu vuoi più bene a lei che a me” conclude, imbronciatosi di colpo.

“Cosa? No!” si agita Chanyeol. “Baek, tu sei il mio amico del cuore! Non voglio bene a nessun altro a parte te e la mia famiglia; la maestra Yoona non c’entra proprio nulla”.

“Allora perché quando ti parla tu sorridi sempre e racconti barzellette stupide per farla ridere?” ribatte Baekhyun dubbioso.

“Perché per me è come una sorellona maggiore o una zia. Non ho parenti femmine, sai, anche se qualche volta ho chiesto a Babbo Natale di regalarmene una”.

“Oh, adesso capisco. Se vuoi ti presto la mia mamma per un po’, che ne dici?” offre l’amico, ormai rabbonitosi, in un impeto di magnanimità.

“Sei molto gentile, ma non ce n’è bisogno” risponde Chanyeol dopo un attimo di riflessione. “Conosco i miei papà: sono gelosissimi, ci rimarrebbero male ed io non voglio”.

 

 

Steso sulla schiena e le ginocchia piegate, Do Kyungsoo -aitante cinquantenne in jeans e maniche di camicia- armeggia con chiavi inglesi di diverse dimensioni cercando di riparare il guasto ad una tubatura della cucina.

“Ancora non mi è chiaro come tu sia riuscito a farla saltare” dice rivolto al marito, accucciato accanto a lui.

Kim Joonmyun, con un’espressione mortificata in viso che ben si accompagna al suo elegante completo da lavoro inzuppato d’acqua, emette un sospiro di sconforto.

“Ma che ne so, il rubinetto perdeva e ho provato ad aggiustarlo… Avrei chiesto aiuto a te, se non fossi stato impegnato al piano di sopra”.

“Dai la colpa allo scarico difettoso della signora Park, amore. Mi passi una chiave a forchetta doppia?”

“Quella donna ti chiama un po’ troppo spesso per i miei gusti” mugugna Joonmyun rovistando nella cassetta degli attrezzi. “Capisco la comodità di avere un idraulico nel palazzo, ma la signora esagera”.

“Ancora con questa storia? Avrà settant’anni, per l’amor di Shisus!” Kyungsoo non riesce a trattenere una risata mentre dà un giro di vite.

“Sarà, ma a me pare più infoiata di un’adolescente. Credi che non mi sia accorto di come ti fissa il cavallo dei pantaloni ogni volta che la incontriamo per le scale?” esclama indignato.

“Perché ti scaldi tanto, scusa? Tu mi guardi in modi ben peggiori” lo prende in giro.

“Ma io sono tuo marito e pertanto sono giustificato, lei invece no! Mi lancia sguardi colmi d’odio non appena le do le spalle, e se solo potesse sbarazzarsi di me per allungare le mani indisturbata lo farebbe senza il minimo scrupolo”.

“Joonmyun, amore, o la smetti di blaterare entro adesso o dovrò provvedere personalmente” lo interrompe Kyungsoo alzandosi e richiudendo l’anta sotto il lavabo. “La povera donna è vedova e  i figli abitano lontano da Seoul; non ha amici, si sente sola e l’impianto idraulico di casa sua è seriamente disastrato, motivo per cui ha spesso bisogno del mio intervento. Tutto qui. Mi ha preso in simpatia, non lo nego, e forse non è del tutto insensibile al mio fascino di maschio Alfa, ma ti assicuro che non ci proverebbe mai con me, e tantomeno ti odia. E’ un tipo all’antica, lo sai. Non le è facile accettare l’idea di due uomini insieme, ma non è cattiva”.

Joonmyun, che durante la filippica dell’altro è sprofondato in un silenzio assorto, si limita a battere le palpebre un paio di volte a mo’ di replica.

“Tesoro?” il marito, sorpreso dalla sua mancanza di reazioni, gli sventola una mano davanti alla faccia. “Ci sei?”

“Mmh?” si rianima. “Perdonami, temo di essermi distratto”.

“Non hai ascoltato una parola di quello che ti ho detto, vero?”

“Non proprio” sorride malizioso. “Mi sono fermato a dovrò provvedere personalmente. Mi chiedevo in che modo intendessi zittirmi, in effetti”.

“Capisco” Kyugsoo incrocia le braccia al petto con finta severità. “Se le cose stanno così-”

Ma Joonmyun non gli lascia finire la frase, una mano premutagli delicatamente sulla bocca e l’altra che gli abbassa la cerniera dei jeans.

 

 

“Chenzi”.  

Kim Jongdae solleva lo sguardo dalla provetta che stava analizzando (un potente solvente a base di ione stabilizzato [1]) fino ad un nanosecondo prima per incontrare quello, a metà tra il supplichevole e l’entusiasta, di Kim Zitao, suo compagno di vita nonché saltuario assistente.

“Sì, Taozi? Vuoi chiedermi qualcosa?” Jongdae va dritto al punto poiché non ama perdersi in convenevoli (preliminari a parte, ma questa è un’altra storia).

“Stavo pensando”, Zitao giocherella con una cartina tornasole usata, “che siccome domani andiamo a pranzo dal mio fratellino e Jongin per via del progetto scolastico di Chanyeollie, potrebbero venire anche Lu Han e Minseok”.

“Scordatelo” ribatte l’altro categorico. “Ricordi che pessima figura ci hanno fatto fare quando li abbiamo portati a casa di mia madre? Si sono accoppiati sul suo costosissimo e dannatissimo tappeto persiano! Mi sento male al solo pensiero” dice mentre le sue guance si tingono di rosso.

“Era la stagione degli amori: sono animali, non sanno regolarsi…”

“Appunto, sono animali e neanche tanto domestici. Non vedo in che modo gioverebbero alla ricerca di nostro nipote”.

“Ma Sehunnie mi ha detto che Yifan e Yixing si sono portati dietro i loro peluche perché li considerano parte della famiglia. Intendi forse negare che Lu Han e Minseok siano praticamente dei figli per noi?”

“No, ci mancherebbe” ammette Jongdae. “Però boh, non mi sembra una grande idea. E se fanno i loro bisogni in giro per casa o si feriscono in qualche modo? E se Lu Han salta di nuovo addosso a Minseok?”

“Smettila di preoccuparti, andrà tutto bene. Ti fidi di me?” sorride l’altro.

“Non molto”.

“Oh, il signorino fa il difficile. Non costringermi a ricorrere al bbuing bbuing~”

“Prego, accomodati pure; tanto su di me non ha effetto, lo sai” ghigna divertito.

Zitao si morde il labbro inferiore, indispettito, ma il suo disappunto dura poco: conosce un metodo infallibile per convincere Jongdae a dire di sì.

“Stanotte sto io sopra” propone, sentendosi la vittoria in tasca.

“…Affare fatto”.

Come volevasi dimostrare.

 

 

 

 

 [1] Riferimento alle invenzioni sbalestrate di Jean Claude, della serie Sensualità a corte.

 

Vi lascio il link della mia pagina Facebook, se mai vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse assistere in diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).

Un bacio a tutti!

 

   
 
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