Erano anni che andava avanti quella storia, ma lei, Hinata Hyuga, non riusciva a farci proprio niente. Naruto gli piaceva da morire: gli piaceva da sempre, persino quand' era soltanto un ragazzino triste, evitato dall'intero villaggio.
Ma per lei, lui era sempre stato un esempio, un modello e... e poi, insomma, adesso che era diventato più grande, lo trovava ancora più carino.
"Come devo fare? Non ce la farò mai... Io... No, non ce la posso fare..."
Passeggiava avanti ed indietro per la veranda di casa Hyuga: era nervosa. Come avrebbe voluto essere come Ino, Sakura o Tenten: loro non avevano di questi problemi. La timidezza è un nemico veramente difficilissimo da battere: non la si può sconfiggere con nessuna tecnica, non la si può colpire fisicamente! Solo il coraggio, solo esso può aiutare a vincere questa battaglia. Ma lei non ne aveva: ogni volta che vedeva il biondino, diventava paonazza, si sentiva più debole... Il più delle volte collassava, ma ultimamente stava un po' migliorando da questo punto di vista: il numero degli svenimenti si era ridotto sensibilmente, anche se non riusciva a fare con lui un discorso completo senza balbettare in maniera assurda.
Si sentiva sciocca da morire: perchè doveva essere così? Eppure, in molti gli dicevano che fosse una ragazza molto bella! Se solo avesse avuto un carattere diverso, tutto sarebbe stato più facile.
- Hinata, muoviti o farai tardi agli allenamenti! -
La voce di suo padre, severo come sempre, la richiamò alla realtà.
- S-sì... Vado... -
Hiashi era un po' cambiato: adesso non la considerava più una fallita, ma di certo non si poteva dire che avesse una gran fiducia o considerazione delle capacità di sua figlia.
La kunoichi dagli occhi bianchi corse per le vie di Konoha: non voleva far attendere troppo Kiba e Shino. Svoltò l'angolo e, nella fretta, andò a sbattere contro un ragazzo.
- Ahio... Ehi, Hinata! -
Era Kiba.
- Kiba-kun, scusami... Ma... Ma come mai sei qui?
- Eh, eh... Oggi anch'io sono in ritardo! Comunque, stai sbagliando strada: oggi ci alleniamo al campo 5: vero Akamaru? -
- Bau! -
Si era persino dimenticata il luogo dell'allenamento! Il pensare troppo al suo Naruto, purtroppo, le faceva commettere spesso di questi errori.
- Andiamo, altrimenti se tardiamo, Kurenai-sensei e il "loquace" Shino rompono! -
I due ragazzi, però, furono distratti dal battere fragoroso di una grancassa. Al centro della piazza principale di Konoha, un tizio seduto su un carro carico di bottiglie urlava a gran voce.
Una frotta di donne accorreva, come le api attirate dal miele, verso quel luogo.
- Signore, comprate il mio prodotto! Per soli 50 ryo, io ve lo vendo! Compratelo, mie belle signore, compratelo! -
La calca attorno al carro aumentava: signore di tutte le età giungevano da ogni dove.
- Questo mio prodotto elimina le rughe, rende liscia la pelle, vi renderà più amabili: i vostri uomini cadranno ai vostri piedi! Non potrete più farne a meno: per soli 50 ryo ve lo vendo, comprate il prodotto di mia invenzione, signore! E ho molta altra roba che v'aiuterà in amore: chiedete ed io troverò quel che fa al caso vostro! -
Kiba scosse la testa, vedendo la scena.
- Che ciarlatano! Dentro quelle bottiglie c'è solo del vino... L'odore lo si sente benissimo, vero Akamaru? -
- Bau! -
- Che bastardo: prendersi gioco di tutte le donne di Konoha a questo modo... Che ne pensi Hinata? -
Nessuna risposta.
- Hinata? -
Era andata anche lei in mezzo alla folla. Giunta nei pressi del carro, la kunoichi raccontò la sua storia al mercante.
- Oh, oh... Ragazza mia, ho proprio quello che fa per te! -
Prese una delle tante bottiglie che aveva.
- Ragazza, per soli 50 ryo, ti vendo questo elisir! -
- C-come funziona? -
- Si agita la bottiglia e, 24 ore dopo averla agitata, la si beve tutta: la persona amata si innamorerà di te! -
- E perchè bisogna aspettare 24 ore? - chiese la Hyuga.
- Perchè altrimenti non funziona, - rispose candidamente il ciarlatano.
La verità era che il giorno dopo avrebbe lasciato Konoha e, quindi, nessuno avrebbe potuto fare recriminazioni.
- Ma che sapore ha? -
- Ottimo! - esclamò il mercante, pensando tra sè e sè che il sapore era veramente ottimo, visto che dentro c'era un litro di Bordeaux.
Hinata conluse l'acquisto e se ne tornò da Kiba. Questi, vedendo il volto sorridente e felice della sua compagna di squadra non se la sentì di dirle la verità. Insomma, non potè fare a meno di sorriderle a sua volta ed invitarla a muoversi, visto che era veramente ora di andare.
- Muoviamoci, Hinata. E' tardissimo! -
- S-sì... -
Quant'era semplice e ingenua quella ragazza! E tutto per quel baka di Naruto... Ecco questo Kiba proprio non riusciva a capirlo: come si poteva amare a questo punto uno come Naruto? Ma tant'è, che le cose andavano così!
Corsero via, verso il campo 5... Il cuore della Hyuga batteva forte: presto Naruto sarebbe stato suo.

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Sì, lo so che sto già scrivendo un'altra fic (una ShikaTema), ma l'altro giorno, al teatro, ho visto lo spettacolo "L'elisir d'amore" e mi è venuta l'ispirazione! Spero che vi piaccia questa storia.