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Autore: Arky    07/02/2008    0 recensioni
Mily era una ragazza sedicenne, capelli corti, lisci e occhi neri come la pece. Era una ragazza apparentemente normale...sì...tranne che per un piccolo particolare: era una ladra. Non una ladra di quelle pericolose, semplicemente una ragazza che ruba qualcosina di utile per la vita quotindiana e di non troppo appariscente da vendere al mercato per guadagnarsi un pò di quattrini.
Modificata la presentazione...spero possa attirare più gente dato che l'altra faceva schifo anche a me...
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mily la ladra

Il gran colpo

Mily era una ragazza sedicenne, capelli corti, lisci e occhi neri come la pece.
Era una ragazza apparentemente normale...sì...tranne che per un piccolo particolare: era una ladra.
Non una ladra di quelle pericolose, semplicemente una ragazza che ruba qualcosina di utile per la vita quotindiana e di non troppo appariscente da vendere al mercato per guadagnarsi un pò di quattrini.
La ospitava gentilmente in casa sua, una contadina di nome Lerella.
Questa aveva una locanda, “Attenti al gatto”, che era spesso frequentata da ubriaconi.
Lerella si sapeva far rispettare, ma da quando aveva Mily in casa la situazione andava sempre migliorando, data la paura che incuteva quando sbucava da sotto il suo mantello con il pugnale in mano.
Questa era la sua vita più o meno: rubare, vendere, proteggere Lerella, rubare, vendere, proteggere Lerella e così via...
Quando un giorno tutto cambiò.
Si svegliò come al solito e, indossato il solito mantello, scese di sotto.
-Buongiorno, come va oggi?- chiese Lerella da dietro il bancone.
-Come al solito- rispose scontrosa Mily.
-Ti sei svegliata dalla parte sbagliata del letto oggi?-
-No, è solo che sono nervosa-
-Ah!Bene, vuol dire che ti rilasserai con una bella tazza di latte appena bollito-
-Grazie, senti Lerella, te lo ripeto, non sei obbligata a ospitarmi- disse Mily.
-Sciocchezze, per me è un piacere, specialmente da quando mi difendi dagli ubriaconi che ci sono qui la sera. E ora bevi - e le porse una tazza di latte e dei biscotti.
-Grazie Lerella, mi illumini la giornata!- disse Mily sorridendo.
-Come sempre!- rispose Lerella.
-Che programmi hai per oggi?- chiese la contadina.
-Vado al mercato- rispose la ragazza.
-Vendi o che altro?-
-Che altro, purtroppo, che altro- rispose rassegnata Mily.
-Mh!Va bene dai, tutti hanno un lavoro per vivere, chi più onesto chi meno. Non fartene un peso, non è colpa tua- cercò di consolarla Lerella.
-Già- rispose rassegnata Mily.
-Su, su, oggi io vado ai campi, faccio scorta di carote!-
-Vuoi una mano? Sono libera alle tre-
-Si, grazie!Allora alle tre qui-
-Va bene. A dopo- disse Mily, finendo con un sorso la colazione.
-A dopo-
E così se ne andò prendendo qualche biscotto.
Arrivata al mercato andò da Sam, il fruttivendolo, l’unica persona, oltre a Lerella, cui aveva detto del suo lavoro.
-Ciao Sam-
-Ciao Mily-
-Nessuno oggi?-
-Veramente oggi potresti fare un gran colpo- le sussurrò avvicinandosi.
-Si dice che stia per arrivare il principe in persona!-
-Davvero?-
-Esattamente- disse Sam allontanandosi da lei.
-Bene, grazie Sam-
-Di niente, ci sentiamo e attenta alle guardie- scherzò il fruttivendolo.
-Contaci, a presto-
-A presto-
Si allontanò e girò per il mercato in attesa delle trombe reali.
La gente diceva che il principe fosse davvero bellissimo, ma Mily non credeva alle voci, tranne se di Lerella o Sam, di loro si fidava anche più di se stessa.
Ad un certo punto sentì le trombe, quindi si mise il cappuccio e si concentrò su cosa avrebbe dovuto rubare.
Aveva scelto il pugnale che il principe aveva attaccato alla cinta, le poteva essere utile, avrebbe venduto il suo e avrebbe avuto quello del principe come trofeo.
Si avvicino di soppiatto senza destare sospetti, poi corse più velocemente possibile e prese il pugnale, ma non fu abbastanza veloce: il principe la spinse facendola cadere, le scivolò il cappuccio, lei se lo rimise in fretta e scappò.
Nessuno l’aveva vista, nessuno tranne il principe, il danno era fatto.
Nell’istante in cui guardò il principe si rese conto che le voci sul suo conto non erano del tutto errate. Era davvero bellissimo: occhi verdi e capelli neri arruffati.
Mily rifletté per un attimo sui suoi pensieri, poi scosse violentemente la testa:
“Dai Mily, non ti vorrai seriamente innamorare del principe?”
Mentre rifletteva su questo arrivò alla locanda e corse da Lerella.
Le raccontò tutto, anche i suoi pensieri e la contadina le disse:
-Non è certo un bene che il principe ti abbia visto in faccia, e lo è anche meno che tu ti innamori di lui-
-Lo so perfettamente, la cosa che mi ha colpito è che non ha fatto niente quando mi ha vista-
-Bhe, c’è da riflettere su questo, per ora credo sia meglio per tutti se tu non ti fai vedere in giro-
-Già- rispose pensierosa Mily.
-Va bene, vado in camera se hai bisogno chiamami. Riguardo alle carote? -
-Faccio da sola. Tu vai a riposare. Ci sentiamo-
E così Mily andò in camera sua e si addormentò riflettendo sulle parole di Lerella.

weee!!!!! come va? Spero vi sia piaciuta la mia schifezza(c’è gente che la definisce bella -_-)
Comunque, i capitoli sono già tutti scritti, quindi aggiornerò presto, però devo ancora mettere i codici, quindi non così presto!!!ok, baci da Arky ssy 4 e…recensite!!!!!!!!

  
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