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Autore: SilverKiria    29/07/2013    2 recensioni
I tried so hard
And got so far
But in the end
It doesn't even matter
(Scritta ascoltando In the End dei Linkin Park)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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IN THE END


Alla fine, non conta cosa sei: maschio o femmina, adulto o bambino, bastardo o santo…Serpeverde o Grifondoro.
Lei prende tutto, lei esige tutto. Da tutti.
E’ questo che penso mentre lo stringo a me con crescente bramosia, in un’antica lotta senza fine e vincitore.
Siamo tutti vinti sotto il suo cospetto, tutti schiavi del bisogno di lei e dell’alienante odio verso di lei.
Accarezzo i suoi capelli biondo cenere con cattiveria, spazzandoli come se fossi vento in mezzo alla savana più selvaggia: carnivora, vogliosa…assassina.
Lui mi morde il collo e io, senza capirne il motivo, penso sia la cosa più bella del mondo.
Lei ci comanda, ci costringe a soffrire nell’umanità, ritrovare pace nell’animale.
La rabbia per la mia debolezza cresce e lo spingo contro il muro opposto. Lui resta un secondo impalato per la sorpresa, poi ghigna divertito dalla mia fame. Fame di lui.
Fame provocata da lei.
Alla fine, non sono sempre le Serpi a strisciare: anche i Leoni lo sanno fare, e bene aggiungerei.
Gli strappo la camicia e non gli concedo di toccarmi finché non lo voglio io.
Quando lo vedo, a petto nudo davanti a me, mi mordo deliziata il labbro e so che questo lo fa impazzire.
Mi prende di forza e io allaccio le mie gambe intorno al suo corpo, chiudendolo nella mia morsa.
Assurdo come, alla fine, le parti si invertano: io, la Grifondoro sovrana, lo avvolgo nelle mie spire; mentre lui, il grande Serpeverde, mi stringe a sé con furia da leone, graffiandomi la pelle della schiena, squarciandomi la camicia bianca e macchiandola di rosso.
E’ proibito, è contro le regole, è vietato.
Ed è proprio la sua dimensione di cosa inaccessibile che lo rende così dannatamente meraviglioso.
Lei ci spinge dove non dovremmo andare, se ne fotte dei nostri limiti e ci lancia nel vuoto, perché sa che se vogliamo potremo volare via. O ci schianteremo a terra, distrutti e infranti.
Ma lei non se ne cura.
Alla fine, è come una grande madre che ci guida tutti: sa che possiamo farcela e non ci crede quando dubitiamo di noi stessi.
E mentre io e Scorpius spicchiamo il volo, nascosti nel più basso antro di Hogwarts, so che mi sfracellerò a terra, prima o poi.
Ma a lei non importa, perché vuole solo che la seguiamo, che ci fidiamo.
L’Amore, alla fine, è come una donna volubile: cerca, trova, se ne va. Ma non si arrende mai.
E mentre lui sussurra il mio nome, prima di toccare il cielo col dito, mi dico solo una cosa.
Non me ne libererò mai, proprio come una madre, resterà sempre con me. E ne sono felice.

  
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