L’amore non ha età e in questo caso non ha limiti temporali
La giornata
continuò tra
risate e chiacchiere, sempre stando attenti a recitare bene la loro
parte.
Trunks non stava
più
nella pelle, doveva assolutamente raccontare
quella
storia a Goten. Purtroppo per loro quel giorno le due ragazze
non si
staccarono da loro nemmeno un istante.
Dopo aver
comprato
tutto ciò di cui avevano bisogno, o meglio dopo che Trunks
che per sua grande
sorpresa scoprì anche che i soldi del passato valevano anche
per il futuro,
aveva comprato tutto ciò di cui avevano bisogno lui e Goten
ritornarono a casa.
Trunks si era
convinto di dover approfondire a tutti i costi la sua amicizia con Aya
e,
quando furono un attimo da soli davanti ad una grande coppa di gelato
prese
parola.
-Allora Aya, mi
hai
detto di aver un fratello più grande, no? E dimmi, di che si
occupa?-
-Mhmm, lui ama
tantissimo viaggiare ed è anche un grande appassionato di
arti marziali.-
-Arti marziali?
Davvero?- rispose Trunks incuriosito.
-Già-
continuò mentre
mangiava il gelato -mi sa che tu non ne capisci un granché,
vero? Non sembri,
come dire: un combattente. Mio fratello invece è davvero
grandioso!- sorrise.
“Già,
mi sa tanto di
pallone gonfiato questo Natsu.” pensò dentro di
sé.
-Ma dimmi, mi
dicevi
che tuo padre è un ingegnere aerospaziale davvero un bel
lavoro, non c’è che
dire. Tua madre invece di che si occupa?- chiese realmente interessato.
-La mia
mamma…-
-TRA…
TRORU! TRORU!-
Goten lo chiamava a gran voce dall’altra stanza.
-Scusami un
attimo- sospirò
Trunk, prima di
allontanarsi.
Quando si
avvicinò a
Goten lo vide tutto eccitato con un foglietto in mano.
-Goten-
bisbigliò a
voce bassa -che diavolo ti prende?-
-Ho il suo
numero- e
glielo sbatté letteralmente in faccia.
Trunks non
afferrò
subito il concetto -Numero? Quale numero?-
-Quello di
Kasumi!!
Hai presente? La sventola bionda con il fisico da paura.-
Trunks
strabuzzò gli
occhi -ma è la ragazza del fratello di Aya!-
-E allora?
E’
un’uscita in amicizia, deve farmi da guida per la
città- fece l’occhiolino -poi
il suo ragazzo è lontano, non lo saprà mai-
sorrise.
-Goten, sei
sempre il
solito!-
-Ok! Ok! Scusa
ma ora
devo assolutamente chiamarla!- disse tutto trafelato correndo a destra
e
sinistra in cerca di un telefono -dove e come sono i telefoni in questa
epoca?
Maledizione… a eccolo, credo…- e compose il
numero impaziente.
Trunks si
avvicinò al
suo amico e, dandogli una pacca sulla spalla disse solamente -Ah! Mi
sono quasi
dimenticato di dirti che Kasumi è la nipote di Crillin e
C18, me l’ha detto Aya
l’altro giorno. Buona fortuna- e se ne andò con un
sorriso sarcastico stampato in
faccia.
Goten rimase a
bocca
aperta, non se l’aspettava proprio una dichiarazione del
genere. Rimase
immobile con il telefono ancora appoggiato al suo orecchio mentre
all’altra
parte una voce ripeteva insistentemente: “Chi parla, chi
parla”. Goten chiuse
la conversazione senza neanche dire una parola, ancora scioccato dalla
rivelazione.
-Scusami Aya, ma
Gonshiro aveva bisogno di me.-
-Non
preoccuparti,
stavamo dicendo?-
-TRORUUUUUU!!!-
si
alzò un urlo improvviso che fece tremare le mura della casa.
Era ancora Goten
che chiamava Trunks.
Il lilla al
massimo
dell’imbarazzo si congedò ancora una volta da Aya
per correre frettolosamente
verso il suo amico.
-Cosa
c’è ancora?-
-TU! TU! Amico
ingrato- disse mentre additava Trunks -perché non mi hai
detto subito che
Kasumi è la nipote di Crillin e C18??-
-Ehehe in
realtà
volevo dirtelo ma… mi sono dimenticato. Eheh.-
-Ah
già, quasi
dimenticavo della bella moretta di là. Hai perso
letteralmente la testa per
lei, eh?- ammiccò.
-Eh su smettila
Goten
ne abbiamo già parlato- bisbigliò imbarazzato.
-Oh sogni
infranti,
eppure è così carina. Che sfortuna incontrare una
discendente dei nostri
amici.-
-GOTEN,
è se non
fosse sfortuna?-
-Shh abbassa la
voce
quando mi chiami con il mio vero nome.-
-Sì,
Sì scusa.
Andiamo da Crillin lui potrà aiutarci.-
-Crillin??-
Goten
attorcigliò il sopracciglio.
-Già,
in effetti
Crillin non può molto esserci di aiuto- disse ripensando
alle sue parole -si
ritorna al piano A: Aya. Suo padre è anche un ingegnere
spaziale! Loro sono la
nostra unica speranza.-
-Già,
non ci vorrà
nulla nel farti dire come diamine
si usa
una macchina del tempo, no?- chiese.
-Goten, tutto a
suo
tempo.-
La
verità era che
Trunks si stava affezionando ad
Aya,
anche se in cuor suo sapeva che tutto ciò era sbagliato.
Capì che la ragazza
provava gli stessi sentimenti quando il giorno dopo lo
invitò per una
passeggiata al centro della città.
Trunks era
emozionatissimo, purtroppo per Goten che invece non era andata a buon
fine con
Kasumi. Lui aveva il terrore che sua nonna, alias 18, lo avrebbe
perseguitato
se avesse saputo, poi era meglio non farsi vedere da chi li conosceva.
Così
aveva deciso di lasciar perdere. Anche se ripensandoci lui era un
saiyan, quale
ragazzo migliore di lui poteva stare accanto alla nipote della donna e
dell’uomo umano più forti del
pianeta. Quel Natsu non lo convinceva
molto, era un combattente certo, ma nessun umano poteva eguagliare un
saiyan,
di questo ne era certo. Si distese sul divano pensando: la
verità era che
Trunks stava avendo più successo di lui nel futuro e questo
non gli andava giù.
“Va beh, mi accontenterò delle ragazze del mio
presente” pensò prima di
chiudere gli occhi per un sonnellino.
Passeggiare con
Aya
era davvero piacevole, pensò Trunks, una ragazza davvero
splendida ed
intelligente.
-Troru
fermiamoci
qui. In questa gelateria fanno il miglior gelato della
città.-
Quando entrarono
Trunks si guardò attorno: non si era ancora abituato a tutta
quella
eccentricità. Tutti i ragazzi sembravano esser usciti da una
rivista di moda
futuristica. Si guardava intorno spaesato, quel posto era
affollatissimo e infatti
ad un certo punto perse di vista Aya.
-Aya! Aya!- la
chiamò
a gran voce, proprio nel mentre in cui urtò un grosso omone.
-Ehy! Guarda
dove
metti i piedi campagnolo!- lo aggredì.
-Campache?-
chiese
interrogativo.
-Troruuu!
Troruuu
sono qui!- gridò la ragazza a gran voce poco più
avanti. Finalmente l’aveva
trovata.
-Troru restami
vicino, se no va a finire che ti perdi di nuovo- sorrise e lo prese per
mano
-ecco, così non ti perdo di vista- Trunks arrossì
per quel gesto.
Dopo essere
usciti da
quell’inferno ed aver
assaporato il
buonissimo gelato, passeggiarono ancora per qualche minuto,
finché non si
fermarono vicino ad una grande fontana.
-Sai, qui la
mamma ha
conosciuto il mio papà- sorrise.
-Ohh-
esclamò Trunks
-è un posto magnifico.-
-Magari...
può
ripetersi la magia…- disse Aya a voce bassa, poi
avvicinandosi pian piano al
viso di Trunks -mi piaci molto, sai?- confessò prima di
dargli un dolce bacio
sulle labbra.
NDA
Buonasera a tutti voi…
la storia continua e si sta evolvendo…
Viste le scarse
recensioni non sapevo se continuarla o meno… ma ho deciso di
farlo per tutti
quelli che stanno leggendo la storia in silenzio. J
Grazie a coloro che
mi seguono, coloro che mi hanno messo tra i preferiti e un grazie
a Vegeta88 per le sempre
presenti recensioni.
Un abbraccio grande
Kjria