Fanfic su artisti musicali > Chris Brown
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Autore: Helloblueeyes    29/07/2013    1 recensioni
«I can live without money, I can live without
the fame and if every day was sunny
I can live without the rain and if I ever
went up to heaven I will fall right back
down that life wouldnt be living,
cause your the one I couldn't live without. »
Quella sua voce mi faceva sentire viva,non avevo mai sentito queste parole da un ragazzo,aveva una voce da rendere felice tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Dai non piangere,è tutto finito» disse il ragazzo che si fingeva di essere forte.
Mi prese la mano e mi portò in un terrazzo chiuso,c’erano della grandi finestre che portavano un visuale sul mare agitato e la sabbia abbandonata.
«Che bel posto,che bella casa»dissi a Chris
«Si,l’ha costruita mia nonno»
«Chris,comunque è inutile che mi forzi di stare bene,perché tu hai tanti problemi dentro di te,si nota che stai soffrendo,non dirmi che è tutto passato,parlane con me,come faccio io con te»
«Tu devi stare bene,pensa a te,non pensarci a me,io sto bene»mi consigliò
«Sai a volte è anche troppo difficile di fingere di stare bene»
«Sei l’unica che mi leggi negli occhi,dentro di me,l’unica che mi capisce,grazie di tutto»mi disse sorridendo e ricambiai il sorriso.
 
Chris si mese seduto sulla panca del piano,iniziò a suonare delle note e cominciò a cantare.
 
«I can live without money, I can live without 
the fame and if every day was sunny 
I can live without the rain and if I ever 
went up to heaven I will fall right back 
down that life wouldnt be living, 
cause your the one I couldn't live without. » 
 
La sua voce risuonava in quella stanza,mi persi in quelle note,in quelle parole,in quella voce angelica di Chris.
Non avevo mai sentito queste parole da un ragazzo,non avevo mai sentito una voce così bella.
Guardavo le sue dite come si muovevano su quel piano,le sue labbra che pronunciavano quelle parole bellissime.
Suonò le ultime note e mi guardò,facendomi un sorriso. 
 
«Questa canzone l’ho scritta io,non l’ho mai cantata a nessuna ragazza,sei stata la prima ragazza ad ascoltarla»
«Hai una bellissima voce e sei un poeta,mostra il tuo talento a tutti,fai ascoltare a tutti questa tua voce angelica»
«Grazie Rose,ti prometto,che un giorno mostrerò tutto il mio sogno ad un pubblico”
Sorrisi a quelle parole,dentro di sé avevo del talento da dimostrare a tutti.
 
«Hai fame?»mi disse
«Ehm si»
«Chiamo la pizzeria,ci facciamo portare le pizze»
«A me una margherita,grazie» gli dissi mentre si dirigeva in cucina a prendere il telefono
 
Mi appoggiai sul divano,tolsi l’elastico che legavano i miei capelli biondi e li lasciai cadere sul cuscino del divano,presi una sigaretta dal pacchetto che erano sul tavolino,accesi la sigaretta e iniziai a fissare il muro bianco,a fissare il vuoto.
Non volevo fissare il vuoto,per me fissare il vuoto significa iniziare a pensare,non volevo pensare,i pensieri erano più forti di me,affollavano la mia mente meno di un minuto.
Era stata un giornata che non sapevo come definire,l’ennesima e l’ultima litigata con mia madre,l’abbandono della casa e la conoscenza di un ragazzo che vuole salvarmi da un incubo.
 
«Le pizze tra pochi minuti arrivano»mi disse Chris
«Vabbene Chris»
Chris prese il telecomando della tv e mise un canale di musica,era in riproduzione ‘payphone’,quella canzone mi piaceva tantissimo e iniziai a cantare senza accorgermi della presenza di Chris.
Cantavo ogni parola di quella canzone mentre mi sentivo gli occhi fissi di Chris su di me,io ignorai quel suo sguardo e continuavo a cantare,quando cantavo non pensavo a nessuno,solamente la mia voce e la base della musica.
Finì la canzone e Chris mi guardò sorpreso e mi disse «Hai una voce bellissima,dobbiamo fare una canzone insieme»
«No,mai.» dissi,iniziando a ridere.
Il campanello suonò e Chris scese i due piani velocemente,prese le pizze e salì sopra.
Mangiammo le pizze sorseggiando una birra,presi il telefono dalla tasca vedendo se mia madre mi avevo cercato ma come sempre non mi aveva cercato,ero morta per lei.
Posai il telefono sul tavolino e iniziai a sbadigliare,avevo sonno,ero sveglia dalle quattro di mattina,avevo bisogno di dormire,di far riposare gli occhi,la mia mente e i miei pensieri.
«Chris,dove posso dormire?» gli chiesi confusa
«Scendi al primo piano,nella stanza con la porta blu»
«Vabbene,grazie Chris»
Scesi giù al primo piano e mi recai nella stanza,c’era un letto matrimoniale,una grande finestra con una tenda blu elettrico e dei armadi.
Mi misi a letto e iniziai a dormire,lasciando che il mondo reale mi abbandonasse e andando nel mondo dei sogni.
  
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