Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Violonciao    29/07/2013    1 recensioni
A cosa si può arrivare per vedere felici le persone che si amano? Si può far soffrire qualcun altro per soddisfarle? La mente è un insidioso labirinto e tocca a noi trovare la strada che vogliamo percorrere. Tu hai già trovato la tua?
Genere: Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

" Mi ricordo quando ti strinsi tra le mie braccia per la prima volta. I tuoi occhi color del cielo mi fecero commuovere quando mi resi tristemente conto che non potevano vedermi."



IV Capitolo




Una sensazione di vertigini la sorprese facendola indiettreggiare istintivamente. Ripercorse, guidata unicamente dalla paura, la strada per tornare all'ingresso. Il vento e la pioggia le si opponevano rendendole estremamente difficile avanzare. Si affrettò ad entrare lasciandosi cadere di schiena verso la porta chiusa. Il fiato era corto e delle gocce rigarono il suo viso confondendosi con le sue lacrime. Non importava quanto la ragazza potesse essere forte e determinata, fu un attimo: scoppiò in un sonoro pianto. Le mani le coprivano il volto, mentre il corpo veniva attraversato da spasmi irregolari accompagnati dal suo singhiozzare. Quella situazione era troppo per Alex. Troppo assurda per essere vera, troppo reale per essere un sogno. Voglio che questo finisca. Continuava a ripetere nella sua mente. Voglio rivedere la mia famiglia. Dove sono finiti? DOVE SONO FINITA IO!? Scosse la testa mentre la teneva con entrambe le mani. Respirò profondamente e cercò di calmarsi. Con un braccio si asciugò le lacrime. Voleva andarsene, e solo restando lucida, forse, ci sarebbe riuscita. Alzò lo sguardo, analizzando l'ambiente in cui si trovava. Era decorato in modo davvero elegante e raffinato, con mobili d'epoca e librerie colme di grossi libri. La sua casa aveva subito un enorme e sconcertante cambiamento. Alex si sentiva trascinata in una dimensione parallela. Tutto dopo aver aperto quella porta... 
«La porta!»
Esclamò la ragazza improvvisamente. Così come tutto era iniziato, forse poteva finire. Incominciò a correre a perdifiato. Non poteva rimanere immobile ad aspettare. In pochissimo tempo arrivò nel punto desiderato. Aveva paura. Paura che una volta entrata sarebbe rimasta bloccata al suo interno per sempre. Ma non importava, sarebbe rimasta sola e intrappolata anche in quell'assurdo luogo. Prese coraggio e aprì la porta con un veloce scatto. La stanza era rimasta immutata, angusta. Alex indugiò per poco, poi si rivoltò nuovamente verso l'entrata. Era il momento di uscire, unicamente armata di speranza e coraggio. 
«Uno...»
Cominciò a contare.
«Due...»
Il cuore le batteva forte e la mano, appoggiata alla maniglia, tremava leggermente. 
«TRE!»
L'oscurità che regnava in quella stanza schiarì. L'aria diventò meno soffocante. La ragazza avrebbe voluto tenere gli occhi chiusi, ma la ragione la costrinse a riaprirli. Lentamente posò la sua mano sul muro di mattoni grigi al lato. La superficie era gelida. 
Gelida come la solitudine che l'avvolgeva. Era stato inutile, la casa non aveva ripreso il suo aspetto originale.
Alex perse tutte le speranze e il desiderio di provare a scappare. Era incatenata a quel luogo, come una prigioniera che doveva riscattare un crimine commesso. Eppure lei non ne aveva commesso, allora... Perché era li?
La pioggia batteva sulle finestre e tingeva il cielo di nero. A tratti un lampo illuminava gli ambienti accompagnato dal sonoro rumore dei tuoni. Questi, insieme al fastidioso ticchettio del pendolo nell'atrio, erano gli unici suoni udibili.
Alex vedeva all'interno delle sue palpebre chiuse i volti dei suoi familiari. Ricordava i momenti passati insieme e le volte in cui lei non era riuscita ad apprezzare ciò che aveva. Odiava essere controllata come spesso i suoi genitori facevano, ma in quel momento avrebbe voluto solo qualcuno che le dicesse cosa fare.
Un cane abbaiò in lontanaza. Le rivenne in mente suo fratello con le sue stupide illusioni durante la notte. L'abbaiare si fece più vicino e... Reale.
Spalancò gli occhi. Non faceva parte della sua testa, c'era veramente un cane. Stava in piedi perfettamente di fronte a lei. L'animale era fermo e non accennava nessuna intenzione di muoversi. Quella situazione mise ad Alex una certa inquietudine.
Questo cane...è sempre stato dentro questa casa?
Forse lui era più spaventato di lei e temeva che Alex fosse un nemico. Con passo cauto e grande attenzione si avvicinò sempre di più a lui. Voleva rassicurarlo e fargli capire che non aveva cattive intenzioni. 
Ormai mancava poco e il cane non sembrava volesse scappare. 
«Tranquillo, non ti farò nulla.»
Allungò la mano verso la sua testa per poterlo accarezzare. 
«Muori, bastardo di un cane!»
Era la voce di un uomo quella che Alex potè sentire nella sua mente, accompagnata da delle orribili immagini. Il cane veniva violentemente colpito con un martello, e il sangue fuoriusciva a fiotti dal suo corpo inerme. 
Fu un attimo e la ragazza si ritrovò urlante sdraiata sul freddo pavimento. Il respiro le era diventato affanato, gocce di sudore le scendevano lungo il viso. Riuscì solamente a sollevare la testa per vedere quel che c'era più avanti. Il cane era sparito, lasciando sul punto in cui si trovava solo una pozza di sangue. Alex indietreggiò trascinandosi con le braccia lungo il pavimento. Sapeva che tutto ciò era apparso nella sua testa ma era così reale e terribile. Inoltre la macchia di sangue... No, non era una finzione. Era successo, forse nel momento stesso o forse no, ma era accaduto realmente. E la ragazza poteva ancora rivedere quella scena più e più volte e rivivere sempre la stessa sensazione. 
«Mamma...Paul... Matt...DOVE SIETE?!»
Urlò con tutto il fiato che aveva in gola. 
«Tornate, vi prego...»
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Violonciao