Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Eleo_Schrei94    30/07/2013    1 recensioni
Michelle Muller è una giovane ragazza che abita in Germania durante il periodo della seconda guerra mondiale. In un periodo di difficoltà economiche e la possibilità di essere uccisa da un momento all'altro, Michelle incontra un ragazzo con il quale condivide delle esperienze che li faranno avvicinare sempre di più, fino a quando...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Michelle: ma Anja non puoi dire queste cose non puoi perderlo so che non è proprio il periodo giusto per avere un figlio ma ormai non puoi ucciderlo, ti aiuterò io!
Anja: ma Michelle non posso tenerlo anche quando sarà nato come farò? Non avrei abbastanza latte se questo è il cibo che ci daranno ogni giorno, morirebbe guarda in che condizioni siamo, e chi lo terrebbe non posso davvero non posso mi si spezza il cuore ma non posso!
Michelle: non fare pazzie ma ci penserò io mi verrà in mente qualcosa!
Tornai da tom gli dissi di mia sorella e la sua risposta “ la uccideranno!” cosa che temevo ma non volevo che perdesse il bambino ci doveva essere una soluzione doveva esserci per forza! Mentre parlavo con Tom un soldato ritornò per chiamarci ai lavori io e Tom andammo Bill e Anja rimasero li perchè loro erano addetti a sistemare le cabine e a servire coperte e vestiti alle persone, intanto mentre eravamo lungo la strada fangosa e ad un certo punto cominciò a nevicare. Durante il tragitto parlavo con tom per cercare di conoscerlo.
Michelle: da quant è che sei qui?
Tom: 3 mesi ieri, era il mio compleanno te pensa che bello festeggiarlo qui!
Michelle: oh auguri. Quanti anni hai compiuto?
Tom: 22 anche bill lui è il mio fratello gemello!!
Michelle: aa wow ma eravate solo voi e tua madre qui?
Tom: no ci sono anche due nostri amici ma non sappiamo dove sono saranno morti, non si sa niente! Voglio solo che finisca tu quanti anni hai?
Michelle: io 17
Tom: dio sei giovanissima
Michelle: anche tu!
Soldato: smettila di parlare o ti uccido!
Tom: non le parli in questo modo!
Gli diedero un colpo in testa tanto forte da fargli perdere del sangue e cadde a terra, stavo per chinarmi quando il soldato mi prese e mi porto 4 file avanti. Michelle: tooooom
lo vidi steso a terra e due soldati gli presero le gambe e le braccia lo sollevarono e lo portarono al lato della strada, non potevo lasciarlo li a morire. Dovevo inventarmi qualcosa. Prima di entrare nella fabbrica chiedevano sempre di esibire il codice sul pigiama così lo strappai. Soldati: deine codek?
Michelle: ich habe in die kabine verlassen!
Soldati: raus!! nimm es!!
Michelle: ja! Ich komme!
Era il primo dialogo in tedesco che ebbi con un tedesco molto cattivo parlava solo tedesco di solito parlavo inglese nel campo ma lui volle solo il tedesco. Tornai indietro facendo finta di niente vidi tom steso a terra cominciai a rallentare il passo facendo in modo che i soldati e gli altri svanissero nella nebbia, presi su tom gli misi un braccio sula mia spalla e lo portai alla cabina entrai bill mi aiutò e chiese cosa era successo così gli spiegai la situazione. Cucii il codice nel pigiama e cercai di rianimare tom ma aveva perso troppo sangue. Lo asciugai con un pezzo del mio pigiama me lo strappai e lo inzuppai nella mia acqua premetti forte sulla sua testa per far in modo di bloccargli l' emorragia, poi strappai un'altro pezzo del pigiama e glielo avvolsi in testa mettendogli il cappellino in testa per non far vedere niente ai tedeschi. Feci presto non potevo assentarmi molto altrimenti si sarebbero insospettiti.
Anja: Michelle vai ci penso io a lui dai vai altrimenti vengono a cercarti!
Michelle: ok grazie. Bill anche se non ti conosco ti dico solo questo sii forte!
Bill: ci proverò!
Aprii il portone uscii, c'era la neve sentivo il manto soffice invadermi le scarpe bucate e invadermi le caviglie dove avevo strappato i pezzi del pigiama! Tornai dal tedesco mi guardò mi fece entrare ma vide il pigiama rotto. Soldato: Wo ist? Wo ist?
Michelle: was?
Soldato: stuck!! wo ist?
Michelle: ich weiss nicht!
Mi diede uno schiaffo talmente forte da farmi gonfiare la guancia mi stringeva il braccio e mi minacciava di uccidermi se non gli avessi detto dove fosse quel pezzo di pigiama. Non potevo dirgli di tom così gli dissi che ero caduta e si era rotto, mi diede un'altro schiaffo e mi ordinò di lavorare 3 ore in più. Andai verso la costruzione della ferrovia il mio primo compito indossare una impalcatura di legno dove ci stavano dei mattoni e portarli sulla schiena per un tragitto lunghissimo 8 kg a viaggio con 8 kg per 45 viaggi e visto che dovevo fare 3 ore diventavano 85 viaggi con 8 kg di mattoni. Al 45 ero distrutta caddi varie volte facendo cadere i mattoni mi colpirono molte volte, ero morta ero all' ottantesimo quando caddi stremata e mi lanciarono una pietra addosso per farmi rialzare mi provocò una ferita profonda al polpaccio. Finita quella giornata tornai insieme al mio gruppo nella cabina ero distrutta. Nella neve c'era la scia di sangue proveniente dal mio polpaccio. Entrai andai da tom che si era svegliato ed era seduto sul letto.
Michelle: come stai?
Tom: ho male alla testa ma sto bene grazie per avermi salvato la vita ma tu sanguini fa vedere
Michelle: non è niente
Svenii a terra come un sacco di patate. Caddi a terra, le figure diventavano sempre più opache poi chiusi gli occhi. Mia sorella mi mise sul letto e con una cintura che ci aveva prestato bill, perché noi avevamo un fazzoletto l'unica cosa che ci era permesso di tenere per le donne un fazzoletto di seta e per gli uomini una cintura, mi fermò il sangue mi diede un po' della sua acqua e mi risvegliai. Aprii gli occhi molto lentamente vidi tom che mi asciugava la fronte con un panno bagnato. Mi sorrise, gli sorrisi, era incredibile come un suo sorriso mi facesse stare bene ogni volta. Tom: ehi stai bene?
Michelle: adesso che sei qui con me si!
Tom: oh sono contento almeno una cosa positiva di stare in questo schifo l'ho trovata, ho trovato te
Arrossii. Michelle: grazie sei gentile, come va la tua testa?
Tom: ho avuto giorni migliori ma sto bene
La nostra breve conversazione fu interrotta da un soldato che aprì bruscamente la porta, urlò il mio codice ad alta voce. Soldato: wer ist 78569201?
Mi venne un colpo dopo aver sentito il mio codice, rimasi di pietra facevo fatica ad alzarmi, la gamba mi faceva male ma non potevo rimanere li, appena tentai di alzarmi mia sorella mi fermò all'istante, mi voltai verso tom che mi fece cenno di andare altrimenti sarebbe stato peggio. Mi alzai a fatica e vidi il soldato molto arrabbiato.
Soldato: WER IST???
Michelle: - con voce bassa e spaventata dissi – ich..
Soldato: komm!
Andai verso di lui, tutti mi guardavano con aria triste ma mi dicevano 'ci rivedremo stai tranquilla' ma c'era poco per cui stare tranquilli in quella situazione così assurda. Zoppicavo e avevo paura che mi avessero scoperto e che mi uccidessero li davanti a tutti e non avrei sopportato di morire davanti alle persone a cui volevo bene. Il soldato mi disse che aveva visto il sangue nella neve e che conduceva qui e mi disse di prendere le mie cose e andare nella cabina 200 rimasi scioccata nel vero senso della parola perchè non volevo lasciare i miei amici e mia sorella, non volevo stare sola! Gli risposi "perchè?" la sua risposta? Semplice, fu "fai come ti dico o ti uccido!" Bene era quello che volevo sentirmi dire per rassicurarmi ottimo! Andai verso mia sorella la strinsi forte e strinsi anche tom.
Tom: ti prometto che ti verrò a prendere!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Eleo_Schrei94