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Autore: The_Storm    30/07/2013    3 recensioni
Noi pensiamo a New York come la Grande Mela e subito ci vengono in mente tutte le cose meravigliose che questa città ha. Ma c'è un lato oscuro di New York che pochi conoscono e Victoria Dowson è una di queste. Fa parte dell'FBI da quando ha finito il liceo e, anche se ha solo diciannove anni, si è guadagnata il rispetto di tutti lì.
Jason Carter è il capo della banda più temuta di tutta New York. È un assassino senza cuore che uccide chiunque ostacoli il suo cammino. È il classico bello e dannato. Cosa succederebbe se questi due mondi apparentemente così diversi venissero in contatto? Scopritelo leggendo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAP 5- amore violento
Mi sono nascosta in modo da non farmi vedere da quei due. Scommetto che starete imprecando per sapere chi sono, beh, loro sono Steve Hudson e Lucas Smith, rispettivamente il capo della polizia newyorchese e il suo braccio destro. Voi non potete neanche immaginare l'odio che provo verso quei due. Non sono degni di essere chiamati poliziotti perché sono dei grandissimi codardi. Come vi ho già spiegato, loro non fanno mai niente di concreto. Dicono che non vogliono mettere in pericolo le vite degli altri, ma in realtà vogliono solo fare la bella vita e non essere in pericolo. Li odio con tutta me stessa. Sono un po' lontana da loro, ma, fortunatamente, ho un ottimo udito
- allora, cosa hai deciso di fare con quella "squadra speciale"?- domanda Lucas a quel bastardo. "Squadra speciale"? Ma non è quella di cui fanno parte Jason e July?
- intendi quella stupidaggine che hanno inscenato quegli idioti dei Carter? Beh, loro mi avevano convinto dicendo che avrebbero fatto in modo da far entrare Victoria Dowson nella squadra, ma non è che ci creda tanto- dice beffardo accendendosi una sigaretta
- Victoria Dowson? Intendi, quella che fa parte dell'FBI? La figlia di Mike Dowson?- domanda incredulo Lucas
- si, ma scommetto che lo hanno detto solo per farmi accettare questa cazzata- dice e prende un tiro dalla sigaretta per poi buttare fuori il fumo
- certo che devono proprio essere disperati- dice scuotendo la testa il ragazzo
- già, sono venuti da me dicendo che "avrebbero fatto finalmente qualcosa di concreto per eliminare tutte le bande della città". Tzè, idioti. Tra un paio di giorni li licenzierò tutti. Dopotutto, danno solo fastidio con questa loro voglia di "lavorare". Ma perché rischiare inutilmente la vita? Tanto, quelle stupide bande rimarranno sempre e il loro lavoro sarà inutile. No, basta, ho deciso: li licenzierò tutti dicendo che il loro lavoro è stato inutile- dice senza una particolare intonazione quel vecchio bastardo
- e se riuscissero a convincere la Dowson?- domanda Lucas
- beh, in quel caso, li lascerei fare. Ma è altamente impossibile che quella stronza si unisca a loro. È troppo testarda e odia troppo la polizia per farlo- e, dicendo questo, scoppia a ridere sguaiatamente seguito a ruota da quel coglione di Lucas. La mia faccia ha assunto un'espressione disgustata. Scuoto la testa e me ne vado. Ho sentito abbastanza e ora so cosa fare
Suono il campanello e aspetto che mi vengano ad aprire. Dopo una manciata di secondi, Jason apre la porta e mi guarda sorpreso
- e tu che ci fai qui? Hai dimenticato qualcosa?- domanda. Scuoto la testa in segno di diniego 
- sono qui per parlarti- dico e lui si scosta dalla porta per farmi entrare. 
Lo seguo fino ad arrivare nel salotto. Lui si siede sul divano, mentre io occupo la poltrona difronte a lui. 
- dimmi tutto- mi incita. Gli racconto tutto quello che ho sentito poco fa e la sua espressione cambia da sorpresa, a incazzata, ad apatica
- capisco, grazie per avermi avvisato. Ora puoi tornare dalla tua squadra- dice freddo con una nota di scherno nell'ultima frase. 
- in realtà, non ho ancora finito. Voglio farti una domanda- dico. Lui mi guarda curioso e mi fa segno di continuare
- è vero che hai cancellato la memoria a tutti quelli che conosco? O lo hai detto solo per farmi unire a voi?- chiedo
- no, è tutto vero. Ho cancellato tutti i ricordi di chiunque abbia mai parlato con te, escludendo la polizia, ovviamente- dice. Annuisco, era quello che pensavo
- bene, allora avrei una richiesta da farti- dico. Non sono del tutto convinta di quello che sto per fare, ma io ho sempre fatto quello che l'istinto mi suggeriva di fare e sarà così anche sta volta. 
- è ancora valida l'offerta di unirmi a voi?- dico più seria che mai. Lui mi guarda sorpreso, ma poi indurisce lo sguardo
- lo stai dicendo solo perché ti facciamo pena? Perché se è così, sappi che....- inizia, ma non lo lascio continuare e lo interrompo incazzata
- ti sembro il tipo che prova pena? Sappi che non ho accettato quando me lo hai chiesto solo perché credevo fosse un'altra scusa da parte della polizia per non fare niente. Ho capito che mi sbagliavo, che voi volete seriamente che queste fottute bande di merda se ne vadano e ho deciso di aiutarvi, ma se non hai fiducia in me, me ne vado tranquillamente. Certe cose non possono esistere senza fiducia- dico l'ultima frase in tono gelido. Lui mi guarda pensieroso, ma poi fa uno di quei sorrisi beffardi che mi fanno innervosire e mi porge la mano. Gliela stringo
- benvenuta nei Titans, Dowson- dice e io gli sorrido. Quando ritraiamo le mani, vedo July che ci guarda con un sorriso da ebete. Le sorrido
- ciao July- dico, ma sembra non sentirmi
- Vic, tu- tu rimarrai con noi e farai parte della squadra? Non me lo sono immaginato?- dice incredula. Ridacchio per la sua espressione e annuisco. Lei mi si butta letteralmente addosso e per poco non cadiamo entrambe. La prendo in braccio e la faccio girare. Che stupida! Non vi ho detto che July ha dieci anni, scusate. 
- sono così felice- dice una volta sciolto l'abbraccio. Le sorrido ancora, mi sembra di avere una paralisi facciale. 
- va bene, ora devo andare. Ho ancora tutta la mia roba da sistemare e non è poca- dico. July assume un'espressione triste
- ma non rimani qui?- domanda. Scuoto la testa
- no, sarei solo un peso- dico. 
- ma non è vero!- ribatte con tono stridulo. 
- a me non dispiace affatto condividere la stanza con te, ti prego resta- dice facendo una faccia da cucciolo
- non fare quella faccia perché è inutile. Ora vado, ciao- e, detto ciò, la saluto con un bacio sulla guancia. Faccio un cenno di saluto con la mano a Jason ed esco chiudendomi la porta alle spalle. 
ANGOLO AUTRICE
Alloooora, che ve ne pare? Alcune di voi mi hanno detto che stavo rischiando molto con quello che ho fatto succedere ieri nell'altro capitolo, ma io sono come Vic: seguo il mio istinto e se poi sbaglio, beh, pazienza, non sono perfetta e posso sbagliare anch'io. Vorrei chiedervi una cosa: si capisce che July ha nove anni? Perché forse mi sono dimenticata di metterlo XD. Comunque, sul serio, sono in ansia per questo capitolo, quindi vi sarei molto grata se mi diceste cosa ne pensate, se sta diventando una cosa di fantasia e tutto il resto. Poi, volevo scusarmi per non mettere sempre l'angolo autrice, ma questo dannato coso fa di testa sua. Detto ciò, vorrei ringraziare di cuore quelle che recensiscono e quelle che hanno messo la storia tra le preferite/seguite, sul serio, faccio i salti di gioia appena vedo che il mio numero di seguaci (?) è aumentato. Per non parlare di quando vedo qualche recensione.....meglio tralasciare. Ora ho finito. Grazie per continuare a leggere questa storia e a domani (spero). 

  
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