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Autore: angytom    30/07/2013    4 recensioni
Non sarei mai riuscita ad odiarlo o ad avercela con lui, cosi come non sarei mai riuscita a lasciarlo fuori per sempre dalla mia vita.
C’era ancora posto per noi, lo sentivo.
Forse non adesso.
(continuo della one-shoot Don't leave me now,don't say goodbye. Vi consiglio di leggere prima quella).
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era veleno ed antidoto

 

 

Lost and insecure
You found me you found me
Lying on the floor
Surround me surround me
Why’d you have to wait
Where were you where were you
Just a little late
You found me you found me

-The Fray 'You found me'.



 

Zayn
 
 
L’incontro che avevo avuto lo stesso giorno con Allie mi aveva spiazzato e più riflettevo e più mi davo del coglione da solo: cercavo in tutti i modi di allontanarla da me per il suo bene e puntualmente lei si riavvicinava facendo precipitare tutte le mie promesse.
Continuavo a ferirla e lei non se ne rendeva conto, anzi conoscendola semplicemente non le importava.
Continuavo a farla star male e lei in qualche modo non riusciva a starmi lontano, come d’altronde non ci riuscivo nemmeno io.
Era una sorta di calamita: potevo girarci intorno, potevo allontanarmi e resistere, ma prima o poi le sarei piombato contro volendo o non volendo.
Ogni volta che ero con lei, sentivo come se dentro me avvenisse una guerra.
Testa e cuore.
 
 
“Zayn posso parlarti?” la voce cristallina di Allie attirò la mia attenzione e la guardai entrare nella mia stanza quasi imbarazzata e a disagio.
“Che vuoi?” chiesi io alzandomi dal letto e piazzandomi davanti a lei.
“Louis vorrebbe andare a ballare, ci andiamo?” a quella domanda posta con cosi tanta gentilezza e amore, sentii dentro me una piccola fiamma accendersi: nessuno si era mai rivolto a me in questo modo, nessuno cercava di prendersi cura di me come faceva lei. Ma mi ero costruito troppe maschere per poter crollare cosi facilmente e tentando in tutti i modi di spingere quella fottuta fiamma via da me, la guardai e iniziai a ridere divertito.
“Da quando dovremmo andarci insieme scusa?” risposi io guardandola dritta negli occhi.
La delusione nel suo sguardo fu quasi palpabile, ma non doveva importarmi.
Lei per me non era niente.
“Ci andrò con Harry allora” disse lei soffocando la tristezza che la stava travolgendo e che io notai senza però, riuscire a fare niente.
Quando ero mai riuscito a fare qualcosa per qualcuno? Se non ferire?
“E comunque” riprese lei dirigendosi verso l’uscita “Oggi è il mio compleanno” quando poi la vidi uscire e chiudere la porta, rimasi lì con lo sguardo fisso sul pomello: avrei dovuto aprire e chiederle scusa o semplicemente infischiarmene? Ovviamente optai per la seconda.
 
 
Fin da quando la vidi camminare affianco ad Harry verso l’entrata della scuola, sentii una parte di me che pensavo morta per sempre, riaccendersi: era cosi bella che faceva male, cosi spontanea e innocente che non sembrava nemmeno reale. Ma lo era, lei era vera.
 
 
“Chi è quella vicino ad Harry?” chiesi a Liam dandogli un buffetto sulla spalla per attirare la sua attenzione.
“Uh! E’ Allie, pensavo te l’avessero presentata i ragazzi” rispose lui sorridendo.
“Anche lei fa parte del vostro gruppetto?” chiesi di nuovo io incuriosito.
“Si ci conosciamo da quando siamo bambini, siamo cresciuti insieme” disse lui “Te la presento vieni” cosi senza farmelo ripetere due volte, seguii Liam nonostante ci fosse una parte di me che continuava ad urlarmi di starle lontano. E io il perché lo sapevo bene.
“Liam, Zayn” disse Harry accorgendosi di noi per poi sbadigliare assonnato.
E fu li che sentii quella risata.
La risata più bella e più cristallina che io avessi mai sentito.
Si voltò verso di noi e diede un bacio sulla guancia a Liam e poi posò il suo sguardo su di me.
Ghiaccio e fuoco.
Freddo e caldo.
Luna e sole.
Notte e giorno.
Zayn e Allie.
 
 
Ricordare quei momenti non faceva altro che farmi star male e far riemergere la mia parte debole e sanguinante.
 
 
“Non sai nemmeno cosa significa amare qualcuno Zayn! Non sai cosa significa perché non l’hai mai provato. Hai mai tentato di volermi bene veramente? Ci sei mai riuscito? La risposta la so io: NO. Perché a te infondo di me non te ne frega un bel niente. Ti sono stata vicino, sempre. Ti ho amato, sempre. Mi sono presa cura di te, sempre. E tu? Tu niente. Non puoi pretendere di venire qui e di fermarmi, non puoi venire qui e dirmi di non andarmene. Ti ho sempre dato tutto, tu no. Io per te non ero altro che una fottuta seconda scelta e questa cosa mi ha distrutto. Sono stata un’idiota a pensare di poterti cambiare, di poterti far diventare una persona migliore, perché parliamoci chiaro: tu sei uno stronzo e gli stronzi non cambiano. Gli stronzi rimangono stronzi. E sai che c’è? Tu resta pure stronzo quanto vuoi, ma io me ne vado.” 
 
 
Tutte quelle frasi che aveva pronunciato con cosi tanta rabbia e frustrazione prima di andarsene, vibravano ancora nella mia mente fino a farmi male.
Facevano cosi male perché non erano altro che verità.
Ma quando senti di essere solo dolore per la persona a cui tieni più di qualunque altra cosa, come dovresti comportarti? Se non fossi altro che un ammasso di ferite pronte a riaprirsi da un momento all’altro, cosa faresti? Lasceresti che quella persona ti rimanga accanto o l’allontaneresti per il suo bene?
Io tenevo ad Allie, ci tenevo davvero. Ma non ero pronto. Non ero pronto a lasciare andare la mia corazza, non ero pronto a farmi vedere realmente da lei. Non ero pronto a renderla partecipe del mio passato, perché ero convinto che l’avrebbe spaventata e a quel punto avrei dovuto dirle addio per sempre. E non ero pronto nemmeno a quello.
 
Allie
 
Come aveva sospettato Zayn, una volta tornata a casa ancora scossa dal nostro incontro, il termometro aveva segnato ben trentotto di febbre e sentivo le guance andare a fuoco e la testa pulsare terribilmente. Nonostante il mio stato disastrato, sentivo dentro me il bisogno di rivederlo di nuovo: volevo rivedere Zayn più di ogni altra cosa al mondo. Avevo un disperato bisogno di lui e una disperata paura che potesse accadergli qualcosa. L’immagine di quei due tizi che lo minacciavano e lo colpivano, si era stanziata nella mia mente e non voleva uscire. Dovevo cercare di capire al più presto in che razza di guaio si era cacciato e aiutarlo o per lo meno tentare di farlo.
Non mi importava quanto in realtà io stessi sbagliando tutto o quanto io stessi di nuovo lasciandogli modo di giocare con i miei sentimenti, io dovevo aiutarlo. Ero tornata perché lui aveva bisogno di me e l’avrei aiutato, a qualunque costo.
Mi sedetti sul divano con l’intento di addormentarmi, ma il campanello della porta mi fece sobbalzare. Mi alzai lentamente cercando di non sbandare e andai ad aprire.
“Liam!” esclamai io sorpresa prima di abbracciarlo.
“In persona! Da quando sei tornata non sei passata mai a trovarci” disse lui mettendo su un’espressione che tutto sembrava, fuorché arrabbiata.
Risi divertita, ma il forte mal di testa non mi fu molto d’aiuto perché mi appoggiai al muro dietro di me, massaggiandomi la fronte.
“Tutto bene?” chiese lui perplesso.
“Ho la febbre in realtà. Ti va di sederci? Non ce la faccio a stare in piedi” risposi io e lui senza farselo ripetere mi accompagnò fino al divano e si accomodò accanto a me.
“Hai preso qualche medicinale?” riprese lui fissandomi preoccupato.
Io annuii debolmente e incrociai le gambe poggiando la testa sulla sua spalla.
“Come vanno le cose?” chiesi io sbadigliando leggermente.
“Prima parliamo di te: come stai?” dal tono di voce e dal suo sguardo, mi resi conto che in realtà voleva davvero sapere come stessi, non gli sarebbe bastato un ‘bene,grazie’ perché non ci avrebbe creduto, come d’altronde non avrei fatto nemmeno io.
Lui sembrò notare la mia confusione nel rispondere, perché si scostò e mi guardò negli occhi.
“Come va con Zayn?” mi chiese di nuovo scrutandomi a fondo.
“Cercherò di stargli vicino” risposi io sospirando.
“Sei incredibile Allie, è davvero cosi importante per te?” riprese lui con un’espressione intenerita sul volto.
“Più di quanto pensiate” dissi io ridacchiando leggermente.
“Zayn è il mio migliore amico e tengo a lui, ma tengo anche a te e per quanto vorrei la felicità per entrambi, non puoi pensare sempre a lui e non puoi prendertene cura come se fosse una questione tua. Devi metterti in testa che anche tu sei importante e che dovresti iniziare a curare te stessa, invece che continuare a farlo con lui” disse prima di alzarsi.
“Io non riesco a pensare a me stessa se so che c’è lui”  risposi abbassando lo sguardo.
Nonostante tutto ero ancora li mettendo Zayn al primo posto come avevo sempre fatto.
Ero ancora li ad occuparmi e a preoccuparmi per lui, anche se avrei dovuto lasciar perdere. Ma no, non l’avrei mai fatto.
“Dovresti iniziare a pensarci invece, perché non puoi essere sicura che lui pensi a te” quella frase mi colpii fino in fondo e dovetti mordermi il labbro a sangue per evitare di piangere.
Liam aveva ragione.
“T-tu lo sai vero? Sei il suo migliore amico parlava più con te che con tutti gli altri.. tu sai tutto di lui” dissi io afferrando i polsini della felpa e iniziando a stringerli con agitazione “Tu sai anche a chi deve dare quei soldi, vero Liam? Cosi come sai perché non è mai riuscito ad aprirsi con me. Tu sai tutto cazzo! Dimmi che cos’ha” ripresi io alzando la voce.
Avevo bisogno di risposte, ma sapevo benissimo che non me l’avrebbe mai date. Avrei dovuto aspettare che fosse Zayn a darmele, ma  quanto avrei dovuto aspettare? E avrei dovuto davvero attenderle? La vita del moro e lui stesso non erano altro che un puzzle e non ero sicura di riuscire a far combaciare tutti i pezzi, ma avrei tentato. Per lui l’avrei fatto.
“Chiedilo a lui, io non posso risponderti” disse avvicinandosi alla porta.
“Non mi da risposte!” esclamai io sbuffando prima di alzarmi e seguirlo.
“Stasera, come tutte le sere d’altronde” disse lui sospirando “puoi trovarlo al Flower, sarà molto probabilmente ubriaco, ma tenta di parlargli lo stesso” riprese prima di darmi un bacio sulla guancia “Ciao Allie”.
Improvvisamente non sentii nemmeno più la febbre.
Sapevo cosa fare e dove andare.
Cosi, dopo aver cenato e aver avvertito mia madre che sarei uscita, mi coprii bene e mi incamminai verso il Flower. Poco mi importava se avrei potuto rischiare una polmonite con quel freddo, dovevo vederlo.
Camminai per circa dieci minuti poi quando vidi le insegne luminose del locale, presi un bel respiro facendomi coraggio ed entrai. La puzza di alcool di quel posto mi trapassò da parte a parte e dovetti tapparmi il naso schifata.
“Un locale migliore no eh” sussurrai fra me e me prima di iniziare la mia ricerca.
“Stai cercando qualcuno?” una donna sui quarant’anni si piazzò davanti a me con sguardo confuso “continui a guardarti intorno e quindi..” riprese lei regalandomi un sorriso gentile.
“Sto cercando un ragazzo: moro, pelle ambrata, abbastanza alto..” dissi io cercando di farle una descrizione più chiara possibile. La vidi pensare e poi illuminarsi improvvisamente “Intendi Zayn? E’ all’ultimo tavolo” disse lei prima di farmi un cenno di saluto e andarsene.
Ero pronta psicologicamente? No.
Avrei potuto benissimo girare i tacchi e andarmene, ma se si trattava di lui non sarei andata da nessuna parte, avrei affrontato tutto e cosi, facendomi coraggio, mi diressi verso gli ultimi tavoli e il respiro mi si mozzò: aveva la testa buttata su di esso ed era circondato da bicchierini di vodka, alcuni pieni alcuni già consumati. A quella terribile vista mi sentii malissimo e gli occhi divennero lucidi.
Era completamente perso.
Rimasi a fissarlo per minuti che sembrarono ore e poi decisi di avvicinarmi.
“Zayn?” lo chiamai io dolcemente.
Lo vidi alzare la testa di scatto e piantare le sue iridi nocciola nelle mie.
“Ciao Allie” disse lui afferrando un altro bicchierino e scolandoselo tutto.
“Ti fa male” ripresi io contrariata.
“Anche tu mi fai male, sai?” a quella frase strabuzzai gli occhi confusa “E io faccio male a te. Ci feriamo a vicenda” riprese lui allungando la mano verso il secondo bicchierino che riuscii a scansare. Lui mi guardò in cagnesco e sbuffò.
“Che palle che sei” disse lui lasciandosi andare sulla poltroncina.
“Sono solo preoccupata” risposi io facendo spallucce.
“Ho vent’anni Allie e non ho bisogno che qualcuno si preoccupi per me” mormorò lui “Tanto meno che lo faccia tu visto che mi hai lasciato” cercai in tutti i modi di scacciare la rabbia che stava salendo nel sentir pronunciare quelle parole e sospirai.
Non era lucido e discutere non sarebbe servito a niente.
“Non ti ho lasciato, non l’ho mai fatto” dissi io cercando il suo sguardo che non mi negò.
“Si che l’hai fatto, tutti mi lasciano” sussurrò lui.
“Io non sono tutti Zayn” a quella frase vidi nei suoi occhi brillare regalandomi un leggero sorriso.
“Sei troppo buona” rispose lui passandosi una mano fra i capelli completamente spettinati.
“Non sono troppo buona Zayn, sto solo cercando di starti vicino” continuai io.
“Non credo di avertelo mai detto prima d’ora ma sei bellissima” nell’udire quella frase non riuscii a trattenermi dal ridere imbarazzata e lo ringraziai.
“Io sono una brutta persona Allie” disse lui continuando “Io non merito di essere felice, come non merito di averti vicino. Sono un bastardo” scossi la testa contrariata e gli presi la mano “Non è vero, non sei una brutta persona Zayn e tu come tutti meriti di essere felice” dissi io incastrando le mie dita nelle sue. Lo vidi fissare le nostre mani e poi alzare il suo sguardo verso di me.
“Come diavolo fai a farmi sentire cosi?” mi chiese lui perplesso.
“Cosi come?” richiesi io aggrottando la fronte.
“Come se fossi al sicuro” a quell’affermazione sentii lunghi brividi passarmi nella schiena ed arrivare nella pancia fino a farmi vibrare il cuore.
“Se non fossi ubriaco marcio queste cose non le diresti mai” costatai io con un sorriso amaro sul volto.
“Probabilmente hai ragione” rispose lui facendo spallucce “perché sei qui?” chiese divenendo improvvisamente freddo.
Io deglutii cercando di essere prontissima ad un altro attacco del moro, poiché sentivo parecchio nervosismo sia dalla sua parte che dalla mia.
“Voglio sapere chi sono quei due di oggi pomeriggio” dissi diretta e decisa.
“Ancora?” disse lui sbuffando “Non sono affari che ti riguardano ed ora è meglio che te ne vada perché mi stai facendo incazzare” continuò lui attaccandosi all’ultimo bicchiere rimasto sul tavolo.
“Se non sarai tu a darmi delle risposte le troverò da sol-“ non mi lasciò terminare che lo vidi alzarsi e sbattere una mano sul tavolo furioso.
“Mi hai stancato” urlò lui e senza darmi tempo di rispondere, mi tirò per il braccio e mi portò all’uscita del locale.
“Non puoi e non devi immischiarti, hai capito?” disse stringendo ossessivamente il mio polso. Mi lasciai sfuggire un gemito di dolore che lui sembrò non notare troppo preso a prendersela con me.
“Mi stai facendo male Zayn” sussurrai io cercando il modo per liberarmi, ma lui aumentò la presa e mi mise un dito sulle labbra “Tu devi restare fuori da questa storia Allie” ripeté freddo e impassibile.
“Ti prego lasciami, mi stai facendo davvero male” dissi io prima di singhiozzare impaurita.
“Io non voglio farti del male, ma tu devi lasciarmi stare e lasciar perdere la mia vita, hai capito? Smettila di inseguirmi ovunque! Non fai altro che incasinarmi le idee” disse lui prima di lasciarmi il polso e tirare un calcio alla sedia di plastica accanto a noi.
A quell’azione indietreggiai e stavolta notò la mia paura perché lo vidi respirare profondamente cercando di calmarsi.
“Non voglio farti del male Allie, ma devi stare lontano da tutta questa storia” mormorò “Lascia gestire a me i miei problemi” disse avvicinandosi e allungando la sua mano verso il mio polso indolenzito “I-io” balbettò a disagio “Io tengo a te Allie”.
E senza darmi modo di rispondere prese e se ne andò lasciandomi impalata li.
Lui teneva a me.
Ed ecco un motivo in più per cui non avrei lasciato perdere i suoi problemi.
 
 
 







Ciaaao :)
Ed ecco a voi il quinto capitolo.
Ho amato scrivere il punto di vista di Zayn e spero sia piaciuto anche a voi! Ho aggiunto dei flashback in modo tale di rendere il tutto un pò più chiaro e credo che li metterò anche nel prossimo. Da come avete capito (se l'avete capito lol) Zayn nasconde qualcosa... e io so cosa ahaha, ma non vi anticiperò assolutamente niente di niente di niente di niente.
E sarà un segreto che continuerà a tenere a lungo nascosto ad Allie. Ho fatto un mini spoiler senza rendermene conto. lol
E niente, spero vi sia piaciuto! Ma non sperate troppo che i due si avvicinino ulteriormente eh, anzi ci sarà tantissima tensione e non ci sarà molto posto per scene sdolcinatissime. 
Ho adorato la scena al Flower (nome che mi è venuto cosi ahaha) e quel "io tengo a te allie" mi ha fatto tanta tenerezza.
Al prossimo! :) E grazie a tutte di cuore.


ps: vi piace il banner? Per me è fantastico e ringrazio Michi, senza di te non saprei cosa fare donna. La ragazza nel banner si chiama Dora Lovey e ho scelto lei per rappresentare Allie, mi piace tantissimo e se vi va cercate anche voi le sue foto sul web giusto per darle un'occhiata c:



 
 
 

  
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