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Autore: NoPizzaForNiall    30/07/2013    3 recensioni
Non racconterò niente, sarai tu a dover scoprire tutto, non ti costa niente toccare un tasto.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Svegliati Jes! O uso il trucco dell’acqua fredda” mi sveglia di colpo, era mia madre con la sua solita voce gracchiante del mattino.
Cercai di guardare la sveglia, mentre mi sfregavo con forza gli occhi con le mani per svegliarmi meglio, guardai la sveglia: sono le 6.37 di mattina, alle 8 in punto il camp parte per andare a Londra e non aspetta i ritardatari. Mi alzai velocemente dal letto e corsi in bagno: mi feci una doccia , mi misi una linea di matita nera e mi vestii.
Corsi giù velocemente, quasi da cadere all’ultimo scalino, il mio fratellino fece una piccola risata malefica per dispetto, lo fulminai con lo sguardo. Corsi in cucina per mangiare: mi preparai una tazza con latte e cereali, per non soffrire la fame in aereo porto. Guardai l’orologio: si fecero le 6.53. Andai in bagno per lavarmi i denti, corsi di sopra a prendere le mie due valigie e andammo tutti in macchina. Mio padre mise in moto la macchina e con velocità ci avviammo in aereo porto.
Giusto in tempo dopo 2 strazianti ore di viaggio, arrivammo in aereo porto, proprio davanti all’entrata c’erano un gruppo di ragazze della mia età circa, tutte pronte per partire per Londra.
Scesi dalla macchina, abbracciai i miei genitori e per salutare mio fratello mi inchinai alla sua altezza, gli diedi un bacio sulla guancia ma poi lui si pulì, si chiama odio contro le sorelle più grandi e dopo gli stropicciai la cresta. Io corsi verso il gruppo di ragazze ma qualcosa mi bloccò, era mia madre
Jè, non innamorarti.” La guardai in modo strano
Non succederà mai. Fidati.” la salutai con un cenno di mano e andai dalle ragazze, poco dopo entrammo in aeroporto. Ritornare nella mia città mi ricorda i tempi passati lì a divertirmi, ma un mese non basta, troppi impegni: vorrei andare a trovare i miei vecchi amici, i miei parenti. Ma non so dove verrò trasferita. Ogni ragazza ha la sua famiglia “adottiva” per un mese e noi staremo da loro. Uscii dai miei pensieri giusto poco prima di entrare nell’aereo. Mi sedetti di fianco a due ragazze, identiche, due bellissime gemelle: occhi marroni e capelli lunghi biondi. Mi presentai alle ragazze e iniziammo a conoscerci.
Tu quindi sei di Londra a ti sei trasferita in Italia per motivi di lavoro dei tuoi genitori e ora ritorni nella tua città, ma per vacanza?” disse la ragazza con aria interrogativa.
Sì Emily” sì, il suo nome è Emily,18 anni, bella ma senza cervello e sua sorella è quasi come lei, Sofia: 18 anni anche lei, bella ma almeno è più intelligente dell’altra.
Con due ore di aereo imparai a conoscerle meglio, sembrano simpatiche.
Ci scambiammo i numeri di telefono per sentirci un girono. Loro fecero domanda per stare nella famiglia insieme, come altre ragazze ma io era una di quelle poche che staranno da sole.
Arrivate in aeroporto scendemmo tutti e andammo a prendere le valigie, dopo ci dirigemmo all’uscita. Delle famiglie con i nostri nomi ci aspettavano… fortunatamente le gemelle trovarono subito i loro nomi, ma io cercai dappertutto il mio, ma non ce n’era traccia.
Vidi una famiglia arrivare velocemente, c’era un donna con un uomo, sicuramente era suo marito, con quattro figli: un maschio e tre femmine. La donna tirò fuori un cartello con scritto un nome, per vedere meglio strizzai gli occhi, c’era scritto - Jessica Hampton - vedendo il mio nome mi venne un sorriso da un orecchio all’altro. Andai dalla famiglia tutta felice, con le due pesanti valigie che stavo trascinando. La donna si fece avanti e mi chiese
Hey! Sei tu Jessica Hampton?” io annuì di sì con la teste mentre sfoggiavo il mio sorriso.
Benvenuta a Londra!” disse di nuovo lei abbracciandomi.
La donna stava sulla quarantina d’anni, molto avanti per la sua età, è una bella donna con dei fantastici figli, c’erano tre ragazze, quasi sui dieci ai ventisei anni credo e il ragazzo, esattamente non riuscii a capire quanti anni avrebbe potuto avere. Quella famiglia è davvero accogliente e molto gentile, mentre loro parlavano io capivo tutto quello che dicevano, data la mia esperienza vissuta qui.
Io sono Trisha Malik, lui è mio marito Yaser e loro sono i miei figli: Doniya, Zayn, Waliyha e Safaa.” Tutti si presentarono con una stretta di mano. La donna ci accompagnò alla macchina mentre io trascinavo le mie pesanti valigie.
Ti do una mano” mi disse il ragazzo, per la prima volta guardai i suoi fantastici occhi scuri e il suo sorriso perfetto.
Si, grazie mille” gli risposi. Mentre gli passavo una valigia le nostre mani si sfiorarono, i brividi partirono dalla mano e arrivarono alla schiena, che a dire il vero furono davvero piacevoli.
Quei pochi secondi di contatto mi fecero rabbrividire, distaccai subito lo sguardo dal suo per evitare di arrossire pesantemente.
Poco dopo arrivammo alla macchina, Zayn mise le mie valigie su di essa.
Sali in macchina che partiamo” era Zayn, la sua voce delicata e profonda mi fece risvegliare dai miei pensieri.
Salimmo tutti in macchina, troppo silenzio. Troppa quiete, odio questi momenti, soprattutto se inizio ad imbarazzarmi… Trisha si accorse che iniziavo ad imbarazzarmi, cercò qualche argomento interessante o che sia divertente, ma non ci riuscì.
Dopo ben un ora e mezza di auto e curve a non finire, quasi da far venire la nausea, arrivammo a destinazione: una villetta bianca su una collina che dava ad un bellissimo paesaggio, era magnifico. La villa si trovava in un piccolo quartiere, dove cui molte erano ville, quella era la più grande.
Bene, siamo arrivati!” disse la donna che si girò a guardarmi con un sorriso stampato in faccia, quel sorrise faceva venire i brividi; Zayn scese dall’auto e mi aprì la sportella della macchina da gentil’uomo, lo guardai con un sorriso in cenno di ringraziamento, appena scesa dall’auto rimasi stupefatta dal paesaggio che mi circondava.
Zayn prese le mie valigie dal baule dell’auto, Trisha, suo marito e le ragazze ci salutarono, non capì in quel momento che fosse successo… pensavo che sarei stata in una bella famiglia… La donna ci salutò per un ultima volta e se ne andò insieme al resto della famiglia.
Wow!” dissi, ovviamente rivolgendomi al paesaggio.
Che c’è piccola?” chiese lui mentre mi accompagnò dentro il vialetto della villa.
Qualche problema? Ti piace la mia casa? O sono io che ti faccio qualche effetto?” lui rise e io lo guardai inarcando le sopra-ciglia.
No, è che pensavo.. insomma, questa è casa tua?” chiesi io stupefatta.
Sì, ho chiesto io di farti trasferire da me per un mese. Lo sai che sei così dolce quando inarchi le sopra-ciglia in quel modo piccola!” oh ma che dolc… ma se io neanche lo conosco.
Che? Tu? perché?
Ho una sorpresa per te!” lui ammiccò con l’occhio. Cosa vuole, ha intenzione di sfidarmi? E perché una sorpresa proprio a me che neanche mi conosce. Che intenzioni ha?


Ciaooo gentaglia sparsa qua e la xD
Ciao!
Volevo solo dirvi alcune cose, spero che vi piacca, voglio sapere cosa ne pensate e spererei in una vostra recensione con il vostro parere.
se recensite ricambio subito. PROMISE.
Baci,
NoPizzaForNiall.
Ps. Grazie per leggere la mia storia. :*
Pps. ecco un immagine per voi, forse capirete cosa succederà prossimamente ;) ho detto forse.





Ppps. Ed ecco la nostra Jessica :)

   

Pppps. aggiorno a 5/6 recensioni.
  
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