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Autore: nywilliams    30/07/2013    1 recensioni
Ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico... spero vi incuriosisca almeno un po' ( :
Camminavo tranquillamente sul marciapiede pensando a come dare la bella notizia ai miei genitori e ai miei amici, quando improvvisamente un rumore di clacson mi fece voltare, un’automobile si stava dirigendo velocemente verso la mia direzione, mi parve di sentire anche qualcuno gridare “attenta! Spostati!” ma non feci a tempo a realizzare, l’ultima cosa che vidi furono i fari dell’auto che si facevano più grandi man mano che si avvicinavano e poi il buio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rieccomi ( :
ho pensato di pubblicare subito anche il secondo capitolo in modo da rendere più interessante il tutto.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciaaooooo
Nywilliams



CAPITOLO 2

 

POV RYAN

 
Mi svegliai con un forte dolore alla testa e al torace, non capivo dove fossi, c’erano tre persone attorno a me una delle quali era mia madre. Mi guardai attorno spaesato e mi accorsi di essere in un ambulanza, improvvisamente mi tornò alla mente l’immagine della ragazza spaventata e ricordai dell’incidente.
“Dove stiamo andando.. dov’è la ragazza?” feci per alzarmi ma un dolore lancinante al petto mi fece ristendere.
“Stia sdraiato, ha probabilmente delle costole rotte, la stiamo portando in ospedale.”
“Ryan, piccolo mio come ti senti?”
“Sto bene mamma non ti preoccupare, dov’è la ragazza? Come sta?”
“Quale ragazza?” a questa domanda non sapevo se tirare un sospiro di sollievo, magari non si era fatta niente ed è andata subito via oppure era successo qualcosa di grave.
“C’era una ragazza sul marciapiede, le ho detto di spostarsi ma non so se abbia fatto in tempo, indossava un cappotto rosso e ricordo la sua faccia spaventata… io voglio sapere se sta bene”.
“Io non ho visto nessuna ragazza Ryan, probabilmente te la sei immaginata”
Cercai di incrociare lo sguardo con uno dei medici per capire se mi fossi immaginato tutto oppure no, uno di loro mi guardò e mi disse che era stata trovata anche una ragazza e che la stavano portando in ospedale con un’altra ambulanza.
“Come sta? Vi prego ditemi che non ha niente di grave”
“Quando l’abbiamo trovata era priva di sensi, purtroppo al momento non le posso dire di più, ci sono altri medici che si stanno occupando di lei”.
Mi rassegnai al fatto che non avrei saputo di più fino all’arrivo in ospedale, magari non aveva niente di grave, anche io sono stato trovato privo di sensi, ho qualche costola rotta ma e un forte mal di testa ma tutto sommato poteva andarmi peggio. Appena sceso da qui andrò subito a scusarmi con lei, anche se è successo tutto a causa del ghiaccio, ero io al volante dell’auto e mi sento terribilmente in colpa.
 
Una volta arrivati mi fecero scendere dall’ambulanza ma ero sempre sdraiato sulla barella e non mi lasciavano alzare, chiedevo in continuazione di poter vedere la ragazza ma nessuno mi dava retta e appena arrivò la seconda ambulanza mi portarono dentro prima di veder scendere anche lei. Di quello che successe dopo non mi ricordo più niente, solo che mi portarono in sala operatoria e mi addormentarono.
 
Sentii chiamare il mio nome più volte, aprii gli occhi e vidi Logan seduto accanto a me.
“Hei amico, finalmente ti sei svegliato! Come ti senti?”
“Ciao Logan, mi sento un po’ intontito ma sto abbastanza bene grazie”
“Tu mi devi raccontare un po’ di cose sai ?? Cos’è successo con Rachel?”
“Sei sempre il solito, non mi dai nemmeno il tempo di riprendermi dopo un intervento che vuoi già sapere tutti i pettegolezzi” lui rise in risposta e si mise comodo per ascoltare il racconto. Stavo per cominciare a raccontare quando entrò un medico in stanza seguito dai miei genitori “Oh Ryan caro, sei sveglio finalmente, ho avvisato anche Rachel verrà presto a trovarti”.
“Oh no, mamma questo non dovevi farlo… ti prego richiamala e dille di non passare.”
“Ma perché? Vorrà sicuramente sapere come sta il suo fidanzato.. sarà preoccupatissima per te”
“No mamma! Non voglio che venga, per favore richiamala!”
“C’è qualcosa che non va tra voi due?”
A questo punto intervenne il medico interrompendo la discussione “Scusate se interrompo la discussione ma Ryan ha appena subito un intervento e dovrebbe riposare, dovrà rimanere ricoverato qui ancora un paio di giorni, sarebbe meglio se nella stanza durante gli orari di visita non entrino più di due persone alla volta, troppo caos potrebbe fargli male”.
Logan invitò i miei genitori a tornare a casa dicendo che sarebbe rimasto lui a farmi compagnia per un po’, e loro accettarono, così mia madre avrebbe potuto preparare la borsa con le mie cose da portarmi il giorno dopo.
Nella stanza rimanemmo solo io, Logan e il dottore. “Bene Ryan, non ci siamo ancora presentati, io sono il dottor Smith, sono stato io ad operarti, mentre dormivi sono passato a controllare la ferita e per ora va tutto bene, ogni due ore passeranno anche le infermiere a vedere come procede. Rimarrai qui ancora un paio di giorni, ma una volta dimesso dovrai tornare qui 3 volte a settimana per la fisioterapia, ti sei rotto due costole e hai un braccio fratturato, inoltre vorremmo continuare a tenere sott’occhio la testa perché hai preso una forte botta”.
“Certo dottore, nessun problema. Senta… non è che sa per caso qualcosa della ragazza che è stata ricoverata con me?”
“Una ragazza? Ohoh qui la storia si fa interessante caro il mio Don Giovanni!!”
“Smettila di dire cazzate Logan, l’ho investita, a causa del giaccio ho perso il controllo dell’auto e lei era sul marciapiede dove mi sono schiantato. Allora dottore sa dirmi qualcosa? Come sta?”
“Mi dispiace Ryan, ma non posso dirti molto, non sono io che mi sono occupato di lei, so solo che si trova nella stanza qui accanto e che era in condizioni critiche, tu sei stato fortunato”.
“Che significa che era in condizioni critiche? Io non mi sono fatto niente non può essere.. voglio andare a vedere come sta..” feci per alzarmi ma il dottor Smith mi bloccò “non puoi alzarti, devi rimanere a letto almeno fino domattina, non puoi fare sforzi”
“Ma io mi sento terribilmente in colpa devo andare a scusarmi, per favore mi faccia andare da lei!”
“Ryan il dottore ha detto che non puoi, riposati vado io a vedere come sta e torno a dirtelo ok?”
“Uff va bene, grazie Log!”
 
Detto ciò il dottore lo accompagnò fuori dalla stanza e mi lasciarono da solo. Se fosse successo qualcosa di grave a quella ragazza non sarei riuscito a perdonarmelo, questi ultimi due giorni sono proprio da dimenticare! Guardai il cellulare e trovai 20 chiamate perse, erano quasi tutte dei miei genitori e di Logan, e un paio di Rachel e 5 messaggi, 3 erano tutti di Logan che mi chiedeva dove fossi e perché non rispondessi al telefono, probabilmente era alla festa quando me li ha scritti, gli altri due erano di Rachel e dicevano:

 

-Ti prego Ryan rispondi al telefono,
 dobbiamo parlare non possiamo troncare i rapporti in questo modo!-

 
 

- Dove sei? Tua madre mi ha chiamata tutta preoccupata, ti prego rispondi-

 
Decisi di non rispondere a nessuno dei due, tanto aveva già saputo da mia madre dell’incidente, e non mi importava di sentire ciò che aveva da dirmi, per quanto mi riguardava avevamo già parlato abbastanza e non c’era più niente da dire. Un tradimento di una notte avrei anche potuto perdonarlo, ma due mesi di prese per il culo no grazie!!
Mi sentivo a pezzi, e di certo la notizia che mi ha dato il dottore sulla salute della ragazza dal cappotto rosso non aiutava a sentirmi meglio, chissà perché Logan ci metteva così tanto! Avevo bisogno di sapere come stava, avevo bisogno di sapere che era viva! Nel frattempo mi chiamò mia madre per chiedermi se mi serviva qualcosa di particolare che me lo avrebbe portato il giorno dopo. Mia madre è una donna molto precisa, aveva bisogno di mantenere il controllo su tutto e tutti altrimenti si sentiva persa, e mio padre la lasciava fare, lui era spesso impegnato con il lavoro e mancava spesso da casa. Era a capo di una grande catena di Hotel quindi era costretto a viaggiare spesso, lui e mia madre si sono conosciuti proprio per questo, lei era la receptionist nell’hotel di New York. Mio padre era in visita a New York per effettuare dei controlli in quell’hotel e conobbe mia madre, si frequentarono per un po’, poi mia madre lasciò il lavoro si trasferì qui a Vancouver per stare con mio padre. Si sposarono e dopo poco tempo nacque mia sorella Kate. Lei ha 24 anni, due più di me, e si trova a Londra, studia per diventare insegnante di letteratura. Esteticamente non ci somigliamo molto, lei è bassina e di corporatura normale, non troppo magra ma nemmeno grassa, ha i capelli di un castano chiarissimo e gli occhi verdi come quelli di mia madre. Io invece sono abbastanza alto, non troppo muscoloso ma nemmeno flaccido, ho i capelli di un castano scuro, quasi nero e gli occhi azzurri. Caratterialmente però siamo molto simili, siamo sempre andati molto d’accordo e ora che è così lontana sento spesso la sua mancanza. Molte volte la invidio perché ha trovato un mestiere che la appassiona a tal punto da essersi allontanata così tanto da casa, io invece non sono ancora sicuro di quello che voglio fare nella vita, ho finito la scuola lo scorso anno con il massimo dei voti ma Diritto e Giurisprudenza non mi sono mai piaciute come materie, è mio padre che mi ha indirizzato verso quel ramo di studi, io sono sempre stato affascinato dal mondo del cinema, la recitazione ma anche la scrittura sono mondi che mi affascinano tantissimo, mi piacerebbe scrivere un film, magari una volta uscito da qui posso cominciare a buttare giù qualche idea. Devo dire a mio padre che ho intenzione di smettere questo stage nello studio giuridico del suo amico George. Gli avvocati sono così noiosi, e quella non è la vita che fa per me. Io sono un sognatore, e il mio compito è quello di far sognare la gente magari con un film scritto e diretto da me, chi lo sa : ).
 
Dopo più di mezz’ora Logan finalmente tornò nella mia camera a testa bassa e con uno sguardo triste. “Logan che hai? È successo qualcosa?”
Lui si sedette accanto a me e cominciò dicendo “È carina sai? Solo che c’era di la anche suo fratello, appena mi soffermavo a guardarla un po’ più del dovuto cominciava a ringhiare” e alzò gli occhi verso di me per vedere la mia reazione.
“Ahaha sempre il solito, nemmeno in ospedale tieni a freno gli ormoni eh? Allora sta bene? Le hai parlato? Sono tutti arrabbiati con me vero?”.
“No Ryan, non ho potuto parlarle. Comunque ho parlato con i suoi genitori e non sono arrabbiati con te, sanno che non è colpa tua, passeranno sicuramente a trovarti presto”.
“Oh meno male, mi scuserò anche con loro, comunque… perché non hai potuto parlarle? Il fratello ti teneva alla larga?”
“Ehm no.. diciamo che, ecco vedi… aveva ragione il dottore, sta messa parecchio male, tu sei stato fortunato, ho parlato anche con il medico che l’ha operata e mi ha detto che ha picchiato la testa, si è rotta una gamba e ha qualche costola fratturata. Ha avuto un forte trauma cranico, l’hanno operata d’urgenza e l’intervento è andato bene, solo che ora è in coma e possono solo aspettare che si risvegli.”
Rimasi senza parole, non pensavo stesse tanto male, addirittura in coma e non sanno quando si sveglierà! Oddio sono un mostro, ho distrutto la vita a quella povera ragazza che non centrava niente con quello che era capitato a me! Rimasi così, immobile per non so quanto tempo a fissare il vuoto, incapace di spiccicare parola finché la voce del mio amico non mi risvegliò dai miei pensieri.
“Ryan di qualcosa per favore, mi fai paura così”.
“Mh?”
“Stai bene?”
“Ah, ehm si sto bene… solo… Dio, mi dispiace cosi tanto! Avrei dovuto esserci io in coma al posto suo, non lei. Mi sento così male, così inutile, non posso fare niente per farla stare meglio… “.
“Non dire così, vedrai che si riprenderà presto, ora riposati, io vado a casa e torno domani, mi raccomando non fare cazzate! Resta a letto! Domattina arrivo presto così se vuoi ti accompagno a trovarla”.
“Ok, grazie per essere andato a vedere come sta. Passa a prenderle dei fiori prima di venire qui, non voglio presentarmi a mani vuote.”
Lui si mise a ridere e fece un cenno di assenso con la mano “A domani!”
“A domani Logan.”

  
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