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Autore: nywilliams    29/07/2013    3 recensioni
Ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico... spero vi incuriosisca almeno un po' ( :
Camminavo tranquillamente sul marciapiede pensando a come dare la bella notizia ai miei genitori e ai miei amici, quando improvvisamente un rumore di clacson mi fece voltare, un’automobile si stava dirigendo velocemente verso la mia direzione, mi parve di sentire anche qualcuno gridare “attenta! Spostati!” ma non feci a tempo a realizzare, l’ultima cosa che vidi furono i fari dell’auto che si facevano più grandi man mano che si avvicinavano e poi il buio.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutti( :

questa non è solo la prima volta che pubblico una storia su efp ma è anche la prima volta che provo a scrivere qualcosa, spero che questo primo capitolo vi incuriosisca almeno un po'.
Lasciate qualche recensione e se avete qualche consiglio da darmi per migliorare qualsiasi cosa li accetto volentieri.
Sono ben gradite anche le critiche!
Mi sareste davvero di grande aiuto .. così se vedo che non piace questo genere di storia oppure proprio il mio genere di scrittura ritorno al profilo da lettrice xD
Ora vi lascio alla storia, anche perchè essendo il primo capitolo non ho molto da dire.. 
Buona lettura.
Nywilliams ( :


CAPITOLO 1



 

POV NICOLE

 
Era Freddo.
Era Buio.
Ed ero da sola.
Nelle sere d’inverno solitamente non si trova mai nessuno in giro soprattutto perché le strade erano quasi completamente ricoperte di ghiaccio.
In qualsiasi altro momento avrei avuto paura di trovarmi in quella situazione, sono abbastanza fifona, mi fa paura qualsiasi cosa… soprattutto il buio!
Ma non quel giorno, non in quel momento!
Ero talmente felice che tutto il resto passava in secondo piano.
Finalmente il mio sogno si sarebbe realizzato e niente e nessuno poteva impedirmi di godermi tutta la felicità che sentivo e che non vedevo l’ora di condividere con i miei amici e la mia famiglia.
Camminavo tranquillamente sul marciapiede diretta verso casa di ritorno dalla lezione di canto, cantare è la mia più grande passione, ho sempre frequentato lezioni private tre volte a settimana e ho studiato pianoforte e violino al conservatorio, un anno fa la mia insegnante di canto è andata in pensione e David ha preso il suo posto, un uomo sulla cinquantina dai capelli brizzolati, abbastanza alto e con un fisico asciutto e gli occhi celesti.
David ha sempre mostrato una grande passione per il suo lavoro, ama insegnare e condividere con gli altri la sua unica ragione di vita, ovvero la musica. Appena ho saputo che la vecchia insegnante, la signora Jefferson, avrebbe smesso di lavorare mi sono sentita persa, lei mi ha seguita sin da bambina, era diventata come una seconda mamma per me, la sento ancora spesso e ogni volta che mi esibisco la trovo in prima fila ad applaudire, devo dire comunque che con David mi sono trovata bene sin dal primo giorno, adoro il suo modo di insegnare e andiamo molto d’accordo.
Quel giorno ero andata normalmente alla lezione, ma una volta entrata nell’aula David non c’era, aveva lasciato un bigliettino sul piano forte in cui ha scritto che si trovava nel suo ufficio e di raggiungerlo lì.
 
Lo trovai comodamente seduto alla sua scrivania sepolto dalle scartoffie intento a compilare chissà che formulari, quando si accorse di me si aprì in un enorme sorriso e mi invitò ad accomodarmi nella poltroncina di fronte a lui…
“Ciao Nicole! Entra pure e accomodati, come stai?”
“Ciao David, sto bene grazie e tu? Non facciamo lezione in aula canto oggi?”
“Sto bene anche io grazie! No, oggi saltiamo la lezione… ho una cosa da proporti!”
“Niente lezione? Ma come… devo preoccuparmi ?”
Mi rivolse un sorrisetto divertito e mi disse “No, stai tranquilla non c’è bisogno di preoccuparsi, si tratta di una cosa bella, in realtà è una specie di regalo che voglio farti…”
Non riuscivo proprio ad immaginare che tipo di regalo avrebbe dovuto farmi e soprattutto perché volesse farmi un regalo…”regalo? E perché ?”
“Beh come sai io sono anche produttore discografico, e ho avuto a che fare con molti personaggi importanti… sono tanti anni che faccio questo lavoro, tanti anni che scopro nuovi talenti e li aiuto a farsi strada nel mondo della musica. Quando ti ho sentita per la prima volta ho subito capito che hai un talento enorme, quando canti hai la capacità di far provare tutte le tue emozioni anche a chi ti ascolta, e quello che sento quando canti tu è bellissimo. Vorrei che tutto il mondo possa provare queste emozioni, riesci a portare con te nel tuo mondo fantastico chiunque ti ascolti, e devo dire che sono stati i viaggi più belli della mia vita quelli che ho fatto con te! Ti ho chiamata nel mio ufficio proprio perché vorrei proporti un contratto discografico, lavoreresti comunque con me ma saresti in giro per il mondo a fare ciò che ti rende felice! Non mi vorrai dire che lavorare come contabile nell’azienda di tuo padre è il sogno della tua vita…”
Le sue parole mi lasciarono senza fiato… non sapevo cosa dire.. mi aveva offerto di realizzare il mio sogno più grande, non potevo assolutamente rifiutare, avrei prima aiutato mio padre a trovare qualcuno che avrebbe preso il mio posto in ufficio.
“Beh… io… oh cavolo! Sarebbe fantastico!! Dovrei solo trovare qualcuno che mi sostituisca al lavoro poi potrei partire subito! Oddio grazieeeee!!!”
E gli saltai in braccio, piangevo dalla contentezza e lui rideva felice assieme a me!
“Sono contento che ti piaccia quest’idea… faremo grandi cose assieme te lo prometto!”
 
Solitamente dopo le lezioni mi dirigevo direttamente a casa mia, vivevo da sola da un paio d’anni in una piccola casetta sul lago. Amavo la mia casa nonostante fosse piccola perché era mia, arredata a mio piacimento e nessuno poteva dirmi niente, mi sentivo nel mio mondo una volta dentro, come quando canto o suono, quel giorno però sarei andata direttamente dai miei genitori per avvisarli della bella notizia.
Casa dei miei non era lontana dal palazzo dove si svolgevano le lezioni di canto perciò decisi di andarci a piedi per farmi una passeggiata, ero troppo euforica per guidare.
Camminavo tranquillamente sul marciapiede pensando a come dare la bella notizia ai miei genitori e ai miei amici, quando improvvisamente un rumore di clacson mi fece voltare, un’automobile si stava dirigendo velocemente verso la mia direzione, mi parve di sentire anche qualcuno gridare “attenta! Spostati!” ma non feci a tempo a realizzare, l’ultima cosa che vidi furono i fari dell’auto che si facevano più grandi man mano che si avvicinavano e poi il buio.
 
 

POV RYAN

 
Era il compleanno della mia ragazza, avrei dovuto fingere di dimenticarmene per tutto il giorno e la sera mi sarei presentato di sorpresa a casa sua per portarla alla sua festa a sorpresa che avevo organizzato assieme ai nostri amici per lei.
Sarebbe stato un compleanno perfetto! Stavamo insieme da due anni ed io ero davvero innamorato… lei era bellissima, alta, magra con i capelli biondi ricci e due occhi verdi in cui ti ci potevi specchiare.
Avevo passato tutta la giornata al locale che avevamo riservato per la festa cercando di renderlo il più perfetto possibile, era tutto addobbato con i suoi colori preferiti, il giallo e l’arancione, ero persino riuscito a contattare il suo dj preferito per rendere la serata ancora più speciale. Volevo rendermi perfetto pure io ai suoi occhi quindi avevo passato tutto il resto del tempo davanti allo specchio a provarmi l’intero guardaroba per trovare gli abiti adatti. Dopo la festa l’avrei portata nell’hotel più lussuoso della città, avevo riservato esclusivamente per lei la suite più lussuosa e costosa e avevo chiesto di far trovare dello champagne in camera. Ero talmente felice e innamorato che avrei voluto chiederle di sposarmi.
Peccato che avessi fatto tutto per niente…
 
Ero in macchina diretto verso casa sua, ero tesissimo perché volevo fosse tutto perfetto ma avevo come la sensazione che qualcosa sarebbe potuto andare storto! Una volta arrivato sotto casa sua ho visto un’auto che non conoscevo, ho pensato che probabilmente era il regalo da parte dei suoi genitori, sembrava nuova al primo colpo d’occhio, ed era una gran bella auto sportiva!
Suonai al campanello ma nessuno scese ad aprire, cosi decisi di entrare comunque, magari era sotto la doccia e non ha sentito il campanello, i suoi genitori non erano in casa perché ci aspettavano al locale.
Salendo al piano di sopra sentivo degli strani rumori misti a delle risate… probabilmente si è arrabbiata perché non le ho fatto gli auguri e ha invitato qualcuno per festeggiare lo stesso… strano però dato che i nostri amici saranno tutti presenti alla festa.
I rumori provenivano dalla sua stanza, aprii la porta e quello che vidi mi fece raggelare il sangue.
“E tu chi cazzo sei? Che ci fai a letto nudo con la mia ragazza? Togliti immediatamente di li se non vuoi morire!! Rachel copriti! io e te parliamo dopo !! Allora? Mi hai sentito testa di cazzo? Muovi il culo e vattene da questa casa ADESSO!!”
Ero furioso come non mai, presi  la lampada dal comodino e gliela lanciai contro, dopo quel gesto il ragazzo capì che era meglio fare quello che dicevo cosi prse le sue cose e fece per andarsene … ma prima di uscire disse “Ci sentiamo Rachel…” non gli lasciai finire la frase che mi buttai addosso a lui e gli spaccai il naso con un pugno “Vattene da qui stronzo!!”
Quando ritornai in camera Rachel era ancora nuda nel letto coperta solo da un lenzuolo che mi guardava con gli occhi pieni di lacrime, era bellissima anche in quello stato ma non avrei ceduto al suo sguardo da cerbiatto, non questa volta!
“Hai qualcosa da dirmi Rachel?”
“Ryan… io.. non è come pensi”
“ah no? Bene allora spiegami com’è… “
Lei non sapendo come rispondere scoppiò a piangere e disse “cosa vuoi che ti dica eh? Oggi è i mio compleanno, non mi hai fatto nemmeno gli auguri oltre a non esserti fatto sentire né vedere per tutto il giorno … cosa avrei dovuto pensare? Pensavo volessi lasciarmi … “
“Ah ecco .. allora hai pensato bene di tradirmi giusto? Il tuo ragionamento fila liscio come l’olio… non che tu ti sia disperata molto a cercarmi durante il giorno vedendo che io non mi facevo sentire… capisco che puoi esserci rimasta male perché non mi sono fatto sentire tutto il giorno, mi va bene se vuoi farmela pagare.. ma cazzo Rachel, dovevi proprio andare a letto con un altro? Da quanto va avanti questa storia?”
Lei abbassò lo sguardo e non rispose… mi avvicinai e le feci alzare lo sguardo verso di me “Guardami Rachel, rispondimi ti prego… da quanto va avanti?”
“Due mesi … “ mi rispose e riabbassò lo sguardo sul letto.
Mi alzai di scatto, non potevo credere a ciò che mi aveva appena detto.
“COSA? DUE MESI? Oddi non ci credo… Dio dimmi che sto sognando… cos’ho fatto di male? Credevo che tra di noi funzionasse… io ti amo Rachel!! Stavamo bene insieme… io non capisco…”
“ Ero confusa  Ryan, non capivo più cosa provavo… ho cercato qualcuno che potesse farmi capire se ti amavo ancora oppure no… non volevo prnderti in giro..”
“Ti sono serviti due mesi per capirlo? Ti credevo piu intelligente.. la vuoi sapere una cosa? Mi hai preso in giro lo stesso… potevi parlarmi .. dirmi che non sapevi cosa provavi… ci saremmo presi una pausa o che so io .. L’avremmo comuque superata insieme! E la tua conclusione qual è stata?”
“questa sarebbe stata l’ultima volta che ci vedevamo .. ho capito di amare solo te e sono stata una stupida a dubitarne… “ si alzò e venne verso di me, si alzò sulle punte per baciarmi ma io la respinsi. “No Rachel, con me hai chiuso… non posso tollerare due mesi di prese in giro, non riuscirei a sopportarlo. Vestiti e vai al Gold.. avevamo riservato una sala per il tuo compleanno … ti stanno tutti aspettando lì. Di che mi sono sentito male, inventa un scusa o di la verità .. non mi importa io torno a casa manderò Logan nei prossimi giorni a riprendere la mia roba.. non voglio più vederti per un po’. Dicendo questo non voglio che tu intenda un periodo di pausa perché tra noi è proprio finita. Non farti più sentire.” Mi voltai per andarmene ma prima di uscire dalla porta di casa la guardai un ultima volta e le dissi “Buon compleanno” e salii in auto.
 
Stavo andando all’hotel per annullare la prenotazione poi me ne sarei tornato a casa… a breve Logan mi avrebbe chiamato per sapere come mai non ero alla festa. Logan era il mio migliore amico, gli avrei raccontato sicuramente tutto ma non in quel momento, avevo ancora le immagini impresse nella mente di Rachel a letto con quello. Ma chi cazzo era? Non l’avevo mai visto prima.
“Maledizione ci mancava pure il ghiaccio, è sempre così quando sei di fretta!!” Non sono il tipo che oltrepassa il limite di velocità ma in quel momento volevo assolutamente andarmene a casa, ma il tempo non era dalla mia parte quella sera, probabilmente sarebbe anche venuto a nevicare.
Assorto nei miei pensieri non mi ero nemmeo accorto che stavo andando più veloce del limite consentito, ma quando provai a rallentare la macchina scivolò su una lastra di ghiaccio e persi il controllo! Mi accorsi di una ragazza che camminava sul marciapiede, abbassai il finestrino e le dissi di spostarsi ma non mi sentiva suonai il clakson ma quando si girò era ormai troppo tardi, l’ultima cosa che vidi fu il suo sguardo spaventato e poi il buio totale.
  
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