Capitolo 3: Sciroppo di zucchero e canditi.

-La Signora Smith alla cassa tre, ripeto la signora Smith alla cassa tre.
La voce dell'altoparlante interrompeva la musica che passava nel supermercato. Misa Amane era al reparto surgelati, intenta a scegliere il miglior pesce.
-Uffa! Che prezzi spropositati!- si lamentò una brunetta accanto.
Era esile, più alta di lei, con i capelli corti e i lineamenti delicati. Indossava una gonna fino al ginocchio e una camicetta bianca; ai piedi dei tacchi a spillo neri.
Non appena si avvicinò, sentì lo sguardo della ragazza fargli una radiografia. Non le piaceva essere osservata e, quel giorno, non si era neppure vestita troppo appariscente.
-Ci conosciamo?- chiese Misa, rompendo quella serie di occhiate.
-Non credo- rispose la ragazza, con una voce falsamente dolce.
Misa prese una scatola di cozze surgelate, e la mise dentro il carrello; la ragazza stava ancora contemplando i prezzi.
-Scusi...- iniziò la brunetta rivolta verso Misa -...sa dove posso trovare lo sciroppo di zucchero?
Il suo sguardo era imbarazzato.
Misa capì che era la prima volta che quella ragazza veniva lì.
-Certo- sorrise allegra, ovviamente lei conosceva a memoria il reparto dolci, visto che il suo fidanzato non faceva altro che ingozzarsi di quelli.
-Deve fare i canditi?- chiese la bionda, mentre le faceva strada.
-Si- disse la brunetta -E' raro che cucini dolci, in effetti non sono molto brava...- ammise -...però oggi io ed il mio ragazzo facciamo tre mesi e quindi avevo pensato di festeggiare.
Più ci parlava, più quella ragazza cominciava a starle simpatica. Tuttavia le sembrava un po' più piccola di lei.
-A proposito, mi chiamo Kiyomi Takada- si presentò la brunetta.
Come previsto: mai sentita nominare.
-Piacere, io sono Misa Amane.
Le indicò uno scaffale in alto -Guarda lì c'è quello che cerchi- Kiyomi alzò lo sguardò ed afferrò la confezione di sciroppo.
-Grazie mille!- la ringraziò Kiyomi -Andiamo a pagare insieme?- le chiese. Misa annuì stupita: ormai passava così tanto tempo da sola che le sembrava quasi un miracolo poter parlare con qualcuno.
-Il mio ragazzo è sempre impegnato col lavoro...- le confidò Kiyomi, mentre si dirigevano verso la cassa.
Come calcolato da Misa Amane, la coda era chilometrica: odiava i negozi grandi.
Perlomeno la brunetta le teneva compagnia.
-Da quando suo padre gli ha chiesto di aiutarlo nelle indagini, io sto sempre sola...- continuò la ragazza, Misa si rispecchiò perfettamente in quelle parole.
In quello stesso istante si ricordò che quel giorno Elle avrebbe staccato prima dal lavoro, perché era prefestivo.
Il terrore di non aver comprato dolci per il suo amato la terrorrizzò.
-Qualcosa non va?- chiese Kiyomi, che aveva notato lo sguardo della ragazza.
-Ho dimenticato...- sussurrò Misa, ma una voce maschile la interruppe.
-Kiyomi, sono qui!
Un ragazzo alto, con i capelli castani ed una frangia, vestito con una camicia ed una giacca marrone, si avvicinò alla brunetta. Aveva gli occhi castani.
-Scusa il ritardo, ho dovuto aiutare un collega...- disse il ragazzo, dietro di lui, con grande stupore di Misa, sbucò Elle con le mani dietro la schiena.
-Yagami, dunque sarebbe lei la tua ragazza?- domandò Elle, fissando Kiyomi.
La brunetta arrossì leggermente, poi annuì -Lei è quello che aveva problemi con la sua ragazza?- chiese a sua a volta, un pizzico di malizia nello sguardo.
-Yagami, non è obbligatorio che la tua ragazza sappia gli affari miei- Elle fulminò il ragazzo moro con lo sguardo -Bada bene: questa storia non deve uscire da qui. Chiaro?
Il ragazzo annuì, un po' spaventato, un po' divertito.
-Ehm, ehm...- tossicchiò Misa, tutti si girarono verso di lei.
-Ah, lei è Misa Amane. L'ho incontrata qui: mi ha aiutato a trovare lo sciroppo per i canditi...
Elle diventò blu.
Poi verde.
Poi giallo.
Poi rosso.
Misa alzò il sopracciglio, offesa dal fatto che non l'avesse notata prima. Invece aveva studiato bene a Kiyomi Takada...
Elle sembrò capire quello sguardo.
Era quasi indignata.
Le mani, che fino a quel momento le aveva tenute dietro la schiena, le mosse velocemente in avanti e, Misa Amane, si ritrovò con un mazzo di fiori sotto il naso.
-Sono...bellissimi!- esclamò entusiasta la ragazza.
Elle rilassò i muscoli, felice di aver fatto colpo sulla fidanzata.
-Lei è la tua...ragazza?- domandò Yagami, Kiyomi rise -Che bella coincidenza!
Elle si grattò la nuca, un po' imbarazzato, poi annuì.
Misa accarezzò i fiori, poi gli saltò al collo -Grazie!- un gruppo di curiosi stavano assistendo alla scena.
Lui l'abbracciò, e le sussurrò all'orecchio -Sono stato bravo? Non te lo saresti aspettato...
-Assolutamente si. Comunque hai fatto un passo avanti, ti amo.
-Anche io.
In realtà, dietro tutta quella sorpresa, si celava una messainscena che avrebbe fatto concorrenza ad un regista. Infatti, Elle, aveva calcolato tutto e, con l'aiuto di Light Yagami e Kiyomi Takada, era riuscito a far sembrare tutto una coincidenza.
Era un bugiardo, lo sapeva, ma se questo era il prezzo da pagare per far felice Misa, era disposto a pagarlo.
Dal canto suo, la ragazza, finse solamente di non aver capito tutto.
Ma era meglio così.
-Mangiamo tutti da me?- propose Kiyomi allegramente.
-Mi sembra una buona idea – rispose subito Elle.
Anche Light Yagami annuì.
E, infine, Misa acconsentì: l'dea di mangiare i canditi la entusiasmava.
Una volta che ebbero pagato, uscirono mano nella mano, a coppia.
Light e Kiyomi davanti, che facevano strada.
Elle e Misa dietro.
-Come mai hai detto subito si?- chiese la bionda, ingelosita. La sua cucina non poteva essere messa in discussione.
-Perché sapevo che ti saresti dimenticata dei dolci.
Elle le sorrise, dandole un bacio sulla guancia.
-Mi hai fregato- sospirò Misa.
-So già che stasera ci divertiremo molto- sghignazzò Elle -chiamalo presentimento.
Lei sbuffò, ammettendo la sconfitta, e continuò ad accarezzare i petali dei fiori.