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Autore: PeggyOuO    30/07/2013    0 recensioni
". Pochi minuti dopo arrivai a scuola e fui dinuovo circondata dalle stesse persone false del bar. Rinunciano a se stessi solo per esere accettati,codardi,hanno paura di essere ciò che sono,hanno paura di essere scartati,come me. "
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Come mi sento oggi? Una merda..perchè?Lasciate che vi racconti tutto daccapo la mia giornata..  
                                                                   
                                                                                                                                                               ***
  
 "Alyssa,svegliati.." La voce di mia madre risuonò nella mia disordinata camera da letto.Già..mia madre.. Mi alzai a malavoglia dal mio amato letto.
Appena mi tolsi il pesante piumone l'aria fredda mi provocò dei brividi sulla schiena. Aprii il mio armadio e presi le prime cose che mi capitarono a tiro,
non mi interessa più di tanto la moda, jeans e felpa sono i miei migliori amici a dirla tutta. Entrai in bagno,mi feci una doccia calda e mi avvolsi un asciugamano attorno al mio corpo.
"Io vado a lavoro,a stasera!" disse mia madre "A stasera!" le risposi guardando il mio riflesso sull'enorme specchio appeso al muro.
Quello che vedevo non mi convinceva..orribili capelli rossi sempre raccolti in una crocchia disordinata,occhi scuri,bassa..tutto il contrario
delle ragazze della mia scuola:truccate,alte,bionde,occhi azzurri,ma soprattutto oche. Per questo non ho amici,non ci tengo a circondarmi
di odiose gallinelle tinte e poi non mi accetterebbero comunque,sono troppo "sfigata" per loro..meglio così. 
Mi vestii,mi raccolsi i capelli e presi il mio zaino scendendo di sotto.Diedi un occhiata al tavolo:niente colazione.
Fantastico! Proprio quello che ci voleva:colazione al bar sotto casa pieno dei miei compagni,cheerleaders e giocatori di football,
tutti pronti a coprire di insulti chiunque fosse diverso da loro.Alla fine quelli veramente patetici sono loro.
Mi incamminai verso il bar,già da pochi metri si sentivano le loro risate per qualche battuta squallida su uno dei loro compagni.
Feci un respiro profondo e entrai in quell'inferno.Tutte le ragazze mi guardavano sghignazzando e i ragazzi..bhe per loro ero invisibile tanto..
mi allontanai da qualsiasi forma di vita sotto i vent'anni e mi sedetti da sola ad un tavolo,ordinai il mio solito caffè e aspettai l'ordinazione con la testa china,non mi interessai più di tanto,
come le altre ragazze,a lanciare sguardi al sedere o ai muscoli delle figure maschili davanti a loro senza pudore. Consumai velocemente la mia ordinazione e uscii dal bar.
Pochi minuti dopo arrivai a scuola e fui di nuovo circondata dalle stesse persone false del bar. Rinunciano a se stessi solo per essere accettati,codardi,hanno paura di essere ciò che sono,
hanno paura di essere scartati,come me. Aprii il mio armadietto,poi sentii un tonfo,mi girai alla mia destra e vidi un ragazzo sbattere contro l'armadietto accanto al mio un altro ragazzo
di qualche anno più piccolo. "l-lasciami.."  supplicò il ragazzo sanguinante.. "perchè dovrei?E' così divertente" disse per poi sferrargli un altro pugno sul naso,questo più forte degli altri.
Io fissai la scena sconvolta."NE VUOI UN PO' ANCHE TU JHONSON?!" disse il ragazzo con la mano sporca di sangue,stavolta rivolto a me. Ed ecco che l'incubo ricominciava.
Daniel Verona,il nome del ragazzo,mi prese e mi butto violentemente a terra per poi iniziare a prendermi a calci.Perfetto,altri lividi da aggiungere alla collezione.
Stavo quasi per sputare sangue quando suonò la campanella e lui mi lasciò stare per poi andare in classe battendosi il pugno con dei suoi amici.Prima ora: filosofia.
La professoressa Mayer continuava a spiegare come e gli alunni la stessero ascoltando come tutti i professori quella mattina.
Finita l'ultima ora attraversai velocemente il corridoio per evitare qualche altro bullo e uscii di corsa da quella prigione chiamata comunemente scuola.
Mi misi le mie amate cuffiette e tornai a casa.
Lì dove una spiacevole "sorpresa" cambiò completamente la mia vita..
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Heyy c: ecco la mia prima ff (l'altra l'ho cancellata) nel prossimo capitolo molto probabilmente metterò le foto dei personaggi ecc. e forse avrò anche il banner c: scusate per gli errori,non sono mai stat un cranio in italiano HAHA
Hope you like ittt xx
Peggy 
  
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