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Autore: tisdalesvoice    30/07/2013    19 recensioni
Dopo tre giorni dal brutto accaduto, Hope decide di andare a trasferirsi da suo zio a Londra, non sapendo se il destino le aveva riservato cose positive o ancora negative.
Vuole a tutti i costi rifarsi una vita e dimenticare il suo doloroso passato. Per quanto lei ci provi, non riesce a superare tutto ciò che le è successo, ma quando stava per cedere, ecco che incontra un gruppo di amici e una ragazza, la quale ha come fratello Harry. Insieme, superano le loro difficoltà, finchè non si innamorano perdutamente l'uno dell'altro, facendo nascere tra loro un tenero e grande amore.
Completa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I found love.
 

Erano passati alcuni giorni dall'ultima volta che avevamo visto Mike. 
Sapevamo entrambi che non sarebbe stato mai piu' un problema. Non mandava piu' messaggi, non si faceva piu' vedere nei dintorni .. era davvero finita per Hope. Anche se, purtroppo, ultimamente continuava ad avere i suoi incubi. Non così frequenti, ma c'erano ugualmente, ed io restavo al telefono con lei ogni tal volta che mi chiamava cercando di farla riaddormentare. 
Non mi dispiaceva affatto, non mi era mai infastidito farlo. Io per lei ci sarei sempre stato ed era in quei casi che cercavo di farle capire che nel momento del bisogno, io sarei stato sempre accanto a lei. 
Il fatto che Mike fosse un capitolo oramai chiuso della sua vita, e anche un pò della mia, le cose non potevano che avere una piega migliore. O almeno così credevo. 
Hope era ancora strana nei miei confronti. A volte distaccata, certe volte sembrava mi evitasse apposta. Quando le chiedevo cosa avesse, o cosa avessi fatto di sbagliato, lei mi rispondeva con "niente". Infondo, sapevo anch'io del suo comportamento. 
Mi aveva detto che per lei non era facile superare ancora del tutto cosa era successo, ed io le avevo assicurato che le avrei dato il suo tempo e il suo spazio se ne avesse avuto bisogno, ma non pensavo che fosse così difficile anche per me. Eravamo così vicini, eppure così lontani. 
Non sapevo come comportarmi con i suoi "sbalzi d'umore". Se mi comportavo normalmente, potevo darle l'impressione che non mi importava di ciò che avevo fatto, che era l'esatto contrario. Se ricambiavo il suo comportamento trattandola fredda, sembrava che non mi importasse piu' di lei, ancora una volta l'esatto contrario. Cercavo il piu' possibile di non starle troppo addosso e di non farmi contagiare dalla mia gelosia, così da darle lo spazio di cui aveva bisogno, ma anche questo sembrava non bastare. Non sapevo cosa fare. 
Andai verso l'armadietto e posai alcuni libri che non mi sarebbero serviti per le prossime ore.
Girai il capo e trovai Hope poco distante da me fare lo stesso. Non si accorse di me, la guardavo in silenzio. Sembrava persa nei pensieri mentre posava il libro di matematica. 
Sospirai, chiudendo l'armadietto. Saremmo andati avanti così ancora per molto? 
Louis si appoggiò ad un armadietto adiacente al mio, con le mani in tasca. Feci lo stesso.
- Cosa c'è? - chiese.
Indicai semplicemente con lo sguardo, passandomi una mano sul viso frustrato.
- Ancora problemi? - 
- Già. - 
- E dovrò subirli anch'io quando tornerà Loren? - chiese retorico.
- Tu evita di dirle che ti sei fatto mezza scuola e non ubriacarti ad una festa. - dissi. - Ah, e non fare l'idiota. - 
- Grazie per le istruzioni. Molto utile. - 
La mia attenzione cadde dietro di lui, dove in lontananza c'era Eric che parlava con i suoi amici. Dovevo ancora parlare con lui sul fatto del dover lasciare in pace Hope. Lo avrei fatto ora. 
Dissi a Louis di aspettarmi un attimo, ma lui mi fermò non appena capì dove stessi andando.
- Harry. - mi richiamò. 
- E' tutto apposto, Louis. Voglio solo parlargli. - lo rassicurai.
- Con Eric finisci sempre a cazzotti. - 
- Questa volta no. Rilassati. - 
Mi avvicinai ad Eric e chiesi "cortesemente" ai suoi amici di lasciarci soli. 
- Queste nostre chiacchierate mi hanno rotto il cazzo, Styles. - 
- Oh, non immagini quanto rompano a me, Teith, ma questa sarà l'ultima se rispetterai ciò che ti sto per dire. - 
- E sentiamo. - 
- Devi stare lontano da Hope. E non intendo solo fisicamente. Smettila di mandargli messaggini e robe varie, o sappiamo come finisce tra noi due. - 
Lui rise. - Le tue minacce non mi fanno paura, Styles. E comunque, non devi preoccuparti di me. La lascerò stare, ma non perchè me lo dici tu. - specificò.
- Bene. - dissi secco. 
- Ma sai, io mi preoccuperei di te. - 
Lo guardai confuso, rise del fatto che non capii cosa volesse intendere.
- Guardala. - la indicò. Feci come disse. - Si vede lontano un miglio che non si fida ancora del tutto di te. Non riesce ancora a superare il fatto che il suo grande amore - lo disse con ironia. - lo abbia tradito con la troia della scuola. - potevo sentire dalla sua voce che godeva su ciò. - State insieme, eppure sembrate due sconosciuti. E di chi è la colpa, Styles? - 
Mia, la colpa era solo mia. Anche un idiota come lui lo aveva capito. In realtà, aveva capito tutta la situazione che io e Hope stavamo vivendo. 
Il mio silenzio era una conferma per lui. 
- Esatto. - ghignò. - Sai, la tua ragazza è davvero affascinante, nessuno lo può negare. Per me, era solo un capriccio e ammetto che volevo farti innervosire standole in piu' delle volte accanto. Ma oramai non mi interessa piu'. Nel mio intento ci sono riuscito abbastanza, volevo portartela via, ma lo stai facendo tu stesso e non c'è goduria migliore. - sorrise vittorioso. 
A quelle parole, iniziai ad innervosirmi sul serio. Era vero che con Eric sarei finito sempre a cazzotti, e stava per accadere in quel momento, finchè Louis non mi spinse lontano da lui. 
Il mio pugno era chiuso lungo il mio fianco ed era forse quello che lo aveva allarmato fino ad avvicinarsi a me e fermarmi. 
- Ci vediamo, Styles. - disse Eric allontanandosi. Il sorriso non lasciò mai il suo volto.
Sapevo che l'avrebbe lasciata in pace e questo poteva essere una vittoria per me, ma in quella situazione, il vincitore era lui. Aveva individuato il mio punto debole e mi aveva colpito proprio lì, facendo cadere ogni mia difesa. Anche lui aveva capito che oramai, pian piano, stavo perdendo la persona piu' importante della mia vita, lentamente. 
- Se non ti fermavo io saresti finito di nuovo a cazzotti e una sospensione non te la toglieva nessuno. - disse Louis a denti stretti, cercando di non farsi sentire dagli altri in corridoio.
Respirai profondamente, cercando di calmarmi. Il fatto che Eric sapesse il problema principale del mio rapporto con Hope mi faceva innervosire maggiormente. 
Mi voltai, ignorando i richiami confusi di Louis, e mi avvicinai a lei.
- Ehi. - mi fece un piccolo sorriso. 
Dio, era così dolce, così innocente, così bella .. ed io la stavo perdendo. 
Sospirai. - Andremo avanti così ancora per molto? - 
Lei aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse subito. Non parlò, non disse nulla. Si limitò ad abbassare lo sguardo. 
- Hope, dimmelo, di cosa hai bisogno? Vuoi piu' spazio? - 
- No .. - sussurrò.
- Parlami. - la mia sembrava una supplica. 
- Harry, i-io .. non lo so .. - 
Intanto suonò la campanella e tutti gli studenti andarono nelle loro classi. Il corridoio era vuoto, fatta eccezione per noi e alcuni ragazzi. Ne a me, ne a lei, a quanto pare, importava di andare in classe. Avevamo bisogno di parlare, di risolvere. 
- Vuoi che ci lasciamo? - mormorai.
- No, no. - disse scuotendo il capo. Notai i suoi occhi lucidi.
- E allora cosa? Dimmelo, perchè sono stanco di andare avanti così. - 
Abbassò il capo e delle lacrime caddero dalle sue guance. 
Non volevo prendermela con lei, magari era piu' incasinata di me, così tenevo un tono di voce calmo e basso. Avremmo potuto chiarire tutto ciò senza il bisogno di litigare e urlare. 
- Qual'è il problema? - le chiesi.
- E' che ogni volta che vedo Amber .. p-penso a quella sera, e a quando ti ho visto uscire da quella stanza con lei .. e .. - 
- Non credi a ciò che ti ho detto riguardo a quella sera? - 
- N-no, ti credo. E' solo che .. - sospirò. - .. io non lo so .. - si portò le mani sul viso.
- Hope, tu ti fidi di me? - 
Lei scoprì il viso, alzando il capo. - Cosa? - 
- Tu ti fidi di me? - 
La guardai negli occhi, sperando che la risposta che stavo aspettando fosse come speravo. Ma non fu così. Hope non parlò, restò semplicemente in silenzio e quando non riuscì a reggere il mio contatto visivo, abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro. 
Era questo il problema. Lei non si fidava di me, non piu' ormai. Un'altra pugnalata al petto.
Tentai di andare via, ma lei mi fermò subito, prendendo la mia mano.
- No, Harry, aspetta .. - 
- Va tutto bene, Hope. Ho bisogno di stare un pò da solo. - 
- Harry .. - mormorò tra le lacrime. 
Lasciai la sua mano e lentamente mi incamminai verso la fine del corridoio, svoltando poi l'angolo. 
Mi fermai, sentendo la rabbia scorrermi nelle vene. Ce l'avevo con me stesso. Perchè infondo, sapevo che era colpa mia. Anche se non volevo realmente ammetterlo, sapevo che Eric aveva ragione. La stavo perdendo e non per colpa di qualcun'altro, ma solo per colpa mia. 
Tirai un pugno in un armadietto e poi ci appoggiai la testa, cercando di calmarmi. 
Fortunatamente, in quel lato del corridoio non c'era nessuno. Avrei potuto spaccare ogni cosa, ma non ne valeva realmente la pena. E poi, che cosa avrei risolto? 
Sentii i singhiozzi di Hope in lontananza e sentirla piangere mi faceva stare ancor peggio. 
Io non volevo perderla, come lei non voleva perdere me, ma potevamo realmente andare avanti così senza che lei si fidasse di me? Senza fiducia, non c'è rapporto, non c'è amore, non c'è nulla.
Uscii dalla scuola e mi recai in macchina, guidando verso il solito posto in cui sarei potuto stare da solo, a pensare. 
Mentre guidavo, l'unico mio pensiero era: avremmo dovuto davvero dire fine alla nostra storia?
 
Hope.
Lo guardavo allontanarsi lentamente da me e altre lacrime lasciavano i miei occhi. 
Una parte di me era convinta che lui si stesse allontanando da me non solo fisicamente, ma in tutto. Lo stavo realmente perdendo? 
Avrei potuto fermarlo, ma qualcosa teneva fermi i miei piedi sul pavimento. Come avrei potuto fermarlo rassicurandolo su un qualcosa di cui non ero sicura nemmeno io?
Era tutta colpa mia. Non era lui il problema, ma io. Perchè non riuscivo ancora a fidarmi del tutto di lui? 
Mi appoggiai all'armadietto e scesi lentamente fino a sedermi a terra. 
Perchè ero così profondamente sbagliata? Perchè permettevo che le mie insicurezze mi lasciassero perdere la persona piu' importante della mia vita?
L'amore poteva essere pazzo quanto voleva, ma quando le tue insicurezze, le tue paure, i tuoi dubbi, prendono il sopravvento su di te, tutto ciò che condividevate di bello, non puo' far altro che peggiorare. La sbagliata continuavo ad essere io. 
Poco tempo fa, continuavo a dare la colpa a me stessa per amarlo nonostante tutto. Avrei dovuto odiarlo, eppure era ancora tutta la mia vita. Adesso, lui non c'entrava nulla. La colpevole di tutto ciò ero io e per quanto Louis mi dicesse che non fossi sbagliata, non potevo fare altro che sentirmi così. 
Sentii la vibrazione del mio cellulare e lo cacciai dalla tasca, leggendo il nome sullo schermo. Gemma. 
Presi un respiro profondo e risposi. 
- Hope, dove sei? La professoressa è già in classe e .. - si fermò quando sentì un singhiozzo che io non riuscii a trattenere. 
- Hope, che succede? - 
- Puoi venire qui da me? - quasi le supplicai.
- Dove sei? - 
- Vicino al mio armadietto. - risposi.
- Aspettami lì. - 
Chiudemmo la chiamata e poco dopo, Gemma era già accanto a me che mi accarezzava la schiena nel tentativo di calmarmi.
Non mi chiese subito di dirle ciò che era successo, non aveva bisogno di parole, almeno per quel primo momento. Si era seduta subito accanto a me, abbracciandomi forte. Ero così grata ad avere una migliore amica come lei. 
- Stai bene? - mi chiese dopo un pò.
Annuii, tirando su col naso.
- Vieni, andiamo in bagno. - 
Si alzò e mi tese la mano, invitandomi ad alzarmi. 
Andammo in bagno e Gemma controllò se ci fosse qualcuno, così avremmo potuto parlare apertamente senza che nessuno si facesse i fatti miei, ovviamente. 
- Allora, cosa è successo? - 
- Harry mi ha chiesto quando tutta questa situazione sarebbe finita. Mi ha chiesto se volevo piu' spazio, tempo, e mi ha anche chiesto se volevo che ci lasciassimo. - a quella parola altre lacrime rigarono le mie guance. - Io gli ho detto di no ma non ho saputo rispondergli a ciò che voleva sapere e quando mi ha detto se io mi fidassi di lui, io non gli ho risposto. E adesso .. se ne andato e ho paura che sia finita davvero. - 
- Tu non ti fidi di lui? - 
- Non del tutto .. - mormorai.
- E' normale, Hope. Dopo quello che è successo .. - 
- No, Gemma, non lo è! - sbottai. - Com'è possibile che io lo ami e che poi non riesca a fidarmi del tutto di lui? - la guardai con gli occhi colmi di lacrime. - Io non so che fare .. non voglio perderlo .. - sussurrai. 
Gemma mi abbracciò. - Tu non perderai mai mio fratello, okay? Supererete anche questo. - 
Restammo abbracciate ancora per un pò, finchè non riuscii a calmarmi, di nuovo, del tutto.
- Adesso tu lo chiami, vi vedete e parlate, d'accordo? - 
- E se lui volesse lasciarmi? - 
- No che non lo farà, smettila di pensarlo. - mi richiamò dolcemente.
Mi asciugai le guance con le maniche della maglia e rimediai alle sbavature del trucco.
Io e Gemma sentimmo delle voci fuori dal bagno fin troppo familiari. Quando realizzammo chi fossero, era troppo tardi per uscire da lì inosservate.
- Non voglio che ti veda piangere, vieni. - 
Gemma prese la mia mano e ci nascondemmo in un bagno, salendo sul water. 
La vocina stridula di Amber la si poteva distinguere tra milioni e restammo ad ascoltare i suoi discorsi insieme ad una delle sue amiche. 
- Infondo, quest'anno non è stato poi così male. - disse Amber.
- Lo dici solo perchè ti sei portata a letto Styles. - 
Avrei voluto uscire da lì e strapparle quella chioma bionda tinta dalla testa, ma mi fermai non appena lei parlò di nuovo. 
- Magari lo avessi fatto. - 
Mi voltai verso Gemma, confusa. Lei lo era quanto me.
- Che intendi? Insomma, alla festa dei Clarkson non siete stati insieme? - 
- E' quello che ho fatto credere, ma in realtà non è successo nulla. - 
- Non ti seguo. - 
Sentii un suo sospiro. - Alla festa gli ho messo un pò di droga nel bicchiere, l'ho portato in camera e mentre cercavo di andare al round successivo, lui continuava a respingermi. E poi, non faceva che sussurrare il nome della sua stupida ragazza. -
Mi portai una mano sulla bocca, cercando di trattenere il mio stupore. 
- E perchè hai detto il contrario? -
- Dio Hanna, certo che non capisci nulla! - sbottò. - Ti pare che facevo diffondere la storia che ero stata rifiutata? - disse retorica. - E poi, ne è valsa la pena. Alla fine, lui e Hope si sono lasciati. - 
Avevo sentito piu' che abbastanza. 
Nulla di tutto ciò che avevo visto quella sera era vero. Harry e Amber non erano stati insieme. Lui l'aveva rifiutato e in quel momento di vulnerabilità, continuava a pensare a me. Quel pensiero mi fece sorridere. 
Uscii di scatto dal bagno insieme a Gemma e Amber, non appena ci vide, ci guardò sconvolte, stupite. L'avevamo colta sul fatto e non c'era goduria migliore.
- Avevo immaginato che era una ragazza senza scrupoli, la solita stronza, ma non pensavo che saresti scesa così in basso. - dissi. 
Lei deglutì e nei suoi occhi potei vedere la rabbia che stava provando in quel momento.
- Addirittura arrivare al punto di drogare un ragazzo pur di portartelo a letto, e cosa hai ricevuto in cambio? Assolutamente niente, se non un rifiuto. - 
Non disse una sola parola, così come l'amica, e ne approfittai per continuare.
- Tu credi che la vera umiliazione sia che si venisse a sapere che Harry ti abbia rifiutato in quella stanza, quando poi ti sei umiliata da sola per tutto questo tempo standogli dietro, tormentandolo, nonostante lui ti rifiutasse ogni giorno. - cercai di trattenermi dal sorridere vittoriosa a quell'affermazione. - Ma da te c'era da aspettarselo che avessi questo tipo di ragionamento. Per te gira tutto intorno al sesso. - 
- Ti ricordo che anche se non abbiamo fatto sesso, ci siamo baciati. - ghignò.
Risi. - E quanto può essere importante questo a quanto Harry abbia dato a me? - 
Lei tacque ancora una volta e sapevo che a quello scontro, io ne sarei uscita vincintrice.
Quel suo tipo di provocazione non mi aveva toccato affato. Non che non mi infastidisse almeno un pò al solo pensiero che le sue labbra avessero anche solo sfiorato quelle del mio ragazzo, ma cosa poteva essere un bacio a confronto a ciò che io e Harry avevamo condiviso? Harry mi aveva dato il suo amore, il suo cuore, e non c'era cosa piu' bella che io potessi custodire. 
Per tutto il tempo, Gemma non faceva che sorridere vittoriosa a quella nostra conversazione. Conoscendola, avrebbe voluto prenderla per i capelli, e quel pensiero passò per la mente anche me, ma io ero un tipo che risolveva di piu' con le parole che con le mani. Amenochè non mi facevi incazzare sul serio, come era successo sempre con Amber poco tempo fa. 
- Sei patetica. - le dissi. 
La superai, seguita da Gemma, ma prima che potessi superare la porta, la sua voce stridula mi fermò ancora.
- Per tua informazione, ciò che dici non mi importa e nemmeno di te e Harry. - 
Risi ancora. - Oh, a giudicare dal suo rossetto oramai distrutto, non credo sia del tutto così. - 
Lei portò lo sguardo sulla sua mano ed evidentemente si rese conto solo in quel momento che per colpa della rabbia, aveva stretto il suo rossetto che adesso era tutto nella sua mano.
- Ah, e per tua informazione, - imitai la sua voce. - io e Harry siamo tornati insieme. - sorrisi.
Io e Gemma uscimmo finalmente dal bagno e il sorriso non aveva mai lasciato le mie labbra. Ero felice. Harry non mi aveva tradito e ora le cose sarebbero andate per il meglio. 
- Io l'avrei presa per i capelli. - esordì Gemma.
- Ovviamente, Gemma. - 
- Ma devo ammettere che l'hai zittita per bene. - 
Mi morsi il labbro cercando di non sorridere ancor di piu' come un'ebete. Non mi importava di Amber o di qualcun'altro, in quel momento non facevo altro che pensare ad Harry. 
- Ma guarda quel sorriso! - esclamò Gemma toccando le mie guance.
Ridacchiai ancor di piu' mentre lei continuava a pizzicare leggermente le mie guance. 
In quel momento suonò la campanella. Non mi ero resa conto nemmeno del tempo e a quanto pare neanche Gemma. 
Presi il cellulare dalla tasca e composi il numero di Harry. Ora dovevo parlargli, dovevo dirgli che era tutto apposto, che avremmo potuto vivere finalmente la nostra storia e che soprattutto, lo amavo da morire. 
- Non risponde? - mi chiese Gemma.
Scossi il capo, mordendomi il labbro preoccupata. 
L'ultima volta che non aveva risposto ad una mia chiamata, era la sera della festa e questo mi fece preoccupare. 
- Non sai dov'è andato? - 
- No, ha detto che .. - mi fermai, ripensando alle sue parole. Aveva detto che voleva stare un pò da solo e c'era solo un posto in cui poteva essere. - Ma certo! - esclamai.
Gemma mi guardò confusa e divertita allo stesso tempo. 
- Scusa Gemma, devo andare, poi ti spiego! - le dissi iniziando a correre al lato apposto del corridoio.
Non riuscii a sentire nemmeno la sua risposta mentre mi muovevo tra gli altri studenti. 
Prima che potessi uscire definitivamente dalla scuola, mi resi conto del fatto che non avevo una macchina e che forse, non sarei arrivata in tempo. Dovevo andare da lui il prima possibile. 
Mi voltai intorno, cercando con lo sguardo, forse, il mio punto di riferimento e quando lo trovai, corsi immediatamente da lui. 
- Marco, Marco! - 
- Ciao raggio di sole. - mi salutò confuso.
- Puoi accompagnarmi in posto? - gli chiesi speranzosa. 
Lui mi guardò confuso.
- Ti prego, è davvero importante. - lo supplicai.
- Ehm, okay, va bene. - 
- Grazie, grazie, grazie! - lo abbracciai. - Adesso andiamo, forza! - gli presi e lo condussi fuori la scuola andando verso il parcheggio dove c'era il suo scooter.
- Scommetto che in tutta questa fretta c'entra Harry, non è vero? - domandò mettendosi il casco.
- Si, e dobbiamo fare in fretta. - 
- Ehi, il casco. - mi richiamò sorridendo.
Indossai anch'io il casco e finalmente partimmo. Gli diedi le indicazioni e poco dopo arrivammo a destinazione. 
Scesi subito dal mezzo e ringraziai vagamente Marco, ma lui mi fermò di nuovo. 
- Il casco! - rise.
Ero così presa dalle cose che avrei dovuto dire ad Harry che non mi rendevo conto nemmeno delle mie condizioni. Volevo solo vederlo e correre tra le sue braccia. 
Mi avvicianai di nuovo a Marco e gli porsi il casco.
- Grazie mille, Marco. - gli sorrisi.
Mi voltai e mi incamminai con passo svelto verso il solito vicolo e quando vidi la sua auto, la preoccupazione che forse stesse facendo qualcosa di stupido sparì completamente.
Mi ritrovai davanti al muro e presi un respiro profondo prima di iniziare a scavalcarlo. 
Quando arrivai in cima, mi fermai, come ogni volta. Certo, avevo scavalcato già due volte, ma la mia paura per le altezze non era mai svanita.
Cercai di non farmi prendere dal panico e respirai profondamente, non guardando giu', ovviamente. Presi un pò di coraggio e saltai giù, sorreggendomi per bene sulle gambe.
Il pensiero che Harry fosse lì e che con il mio arrivo avrei potuto risolvere ogni cosa, mi diede la forza di correre nella villa, arrivando finalmente da lui. 
Entrai e corsi subito verso le scale, andando al piano di sopra. Da fuori alla stanza, vidi la figura alta e robusta di Harry sul terrazzo. Era di spalle, le mani in tasca e il capo basso, calciando qualche pietra che era lì con i piedi. Nel solo vederlo, anche se di spalle, mi fece sorridere.
Mi recai sul terrazzo e sembrò notare la mia presenza, così si girò. Dalla sua espressione, capii che era sorpreso di vedermi. 
- Hope, che ci fai qui? - 
- Harry .. i-io devo parlarti .. - lo dissi sospirando profondamente per via della precedente corsa.
Lui abbassò lo sguardo. - So già cosa stai per dirmi. - 
Lo guardai confusa. - Davvero? - 
- Prima che tu lo faccia, voglio dirti che ti amo da morire, okay? L'ho fatto dalla prima volta che ti ho vista e non c'è cosa migliore che io abbia fatto in tutta la mia vita se non amarti ogni giorno di piu'. Possiamo essere anche due adolescenti che agli occhi degli altri non sappiamo nulla dell'amore, ma loro non sanno che io ho scoperto questo sentimento solo grazie a te, Hope. - i miei occhi erano lucidi a quelle sue dichiarazioni. Avevo così un disperato bisogno di sentirmi dire che lui mi amava e che continuava a farlo. 
- Sei la cosa piu' bella che potesse capitarmi e credimi, tu sei tutta la mia vita, tutto ciò di cui ho bisogno. Non riuscirei ad immaginare un giorno senza il tuo sorriso, - il suo tono di voce divenne ancor piu' dolce. - i tuoi occhi, la tua timidezza, la tua risata .. - sorrise mentre io ridacchiai. - .. senza di te mi sento completamente perso .. ma .. se vuoi finirla qui .. io ti lascerò andare, se è questo che vuoi. - 
- No, Harry, no. - scossi il capo freneticamente. - Io non voglio che mi lasci andare, io non voglio lasciarti. - 
- No? - dissi confuso e speranzoso.
Scossi il capo. - No. - 
Lui sospirò, e capii che fu sollevato da quella mia affermazione. Sorrisi per quel suo tenero comportamento. 
- Harry, tu non mi hai tradito. - 
- Cosa? - esclamò sorpreso e ancora una volta confuso. 
- Io e Gemma abbia sentito Amber che lo diceva ad una sua amica. - iniziai. - Alla festa lei ti aveva messo della droga nel bicchiere, ma quando ha provato a .. stare con te .. - balbettai. - tu continuavi a respingerla. Non è successo niente tra di voi. - 
- Io lo sapevo che mi avevano drogato! - sbottò passandosi una mano tra i capelli. 
Mentre lo guardavo, vedevo la sua frustazione per un qualcosa che non aveva comunque fatto. Continuava a pentirsi di ciò che non era successo, ma poi, sembrò rendersi conto di ciò che stava accadendo tra di noi. Sarebbe tornato tutto come prima e stava iniziando già da quel preciso istante. 
- Quindi .. io non ti ho tradito .. - mormorò trattenendo un sorriso, guardandomi.
Ricambiai il suo sguardo, mordendomi il labbro cercando di non sorridere ancora una volta come un ebete. 
Non attesi un momento di piu' e corsi verso di lui. Harry mi prese in braccio ed io allacciai automaticamente le gambe attorno al suo corpo, mentre lui poggiò le mani sotto le mie cosce per sorreggermi. 
Le nostre labbra si incontrarono in un bacio bisognoso, quasi disperato. Potevamo sentire l'amore che ci stavamo trasmettendo l'un l'altro in quei secondi. Una mia mano finì nei suoi morbidi ricci, stringendoli di tanto in tanto perchè sapevo che quel gesto gli piaceva tanto. 
In quel bacio, sorridevamo entrambi e non potevo essere piu' che felice. Era con lui, tra le sue braccia e ancora una volta mi stava dimostrando il suo amore verso di me. Ancora una volta, mi sentivo amata ma il punto era che non avevo bisogno dell'amore di nessun'altro se non il suo. Tutto ciò di cui avevo bisogno era lui, solo ed esclusivamente lui. 
- Ti amo, ti amo, ti amo! - continuavo a ripetergli mentre gli davo dei veloci baci sulle labbra.
- Anch'io piccola, non sai quanto. - sussurrò. 
Poggiai la fronte contro la sua, incontrando le sue iridi verdi. Quel contatto visivo mi fece contorcere lo stomaco dalla felicità. Ero così innamorata di quel ragazzo. 
- Anche tu sei tutta la mia vita, Harry. Non voglio nessun'altro, tu sei l'unico per me e sarà sempre così. - mormorai. 
Lui sorrise prima di baciarmi ancora una volta. Quei momenti così intimi tra noi mi erano mancati da morire e a quanto pare, anche a lui. 
- Ah, e per la cronaca, la mia risata è bruttissima. - 
- Puoi ripeterlo all'infinito, ma per me è il suono piu' bello che io abbia mai sentito. - 
Ridacchiai prima di poggiare una mano il suo collo e baciarlo di nuovo. 
Facemmo sfiorare giocosamente i nostri nasi un paio di volte prima di ridere insieme. Lui stava per dire qualcosa, ma si bloccò non appena delle gocce caddero sui nostri visi. In un attimo, stava già piovendo a dirotto. 
- Forse dovremmo rientrare. - proposi mentre ridacchiavo leggermente.
Harry non si mosse da lì; rimase fermo con me ancora aggrappata a lui. 
Lo guardai per incitarlo ad entrare, ma i suoi occhi verdi mi inchiodaro ancora una volta. Il suo volto era ricoperto da piccole goccioline d'acqua e spostai alcuni capelli bagnati dalla sua fronte, rendendomi conto di quanto fosse così tremendamente bello. 
- Mai dato un bacio sotto la pioggia? - mormorò sorridendomi. 
Scossi il capo, sorridendo. 
Harry era stato il mio primo amore, la mia prima volta, e perchè no, adesso sarebbe stato anche il mio primo bacio sotto la pioggia, come ogni ragazza sogna di avere. 
Le nostre labbra si incontrarono di nuovo, mentre la pioggia continuava a bagnarci. Dischiudemmo insieme le labbra e le nostre lingue si cercarono disperatamente, giocando poi tra loro. 
Eravamo del tutto bagnati, e probabilmente ci sarebbe venuto un raffreddore, ma questo non ci importava. In quel momento, eravamo solo io e lui, come succedeva ad ogni nostro bacio. 
Se ripenso a qualche mese fa, probabilmente non mi sarei mai aspettata che mi succedesse tutto ciò. 
Ero scappata dal mio incubo, lasciandomi un passato doloroso alle spalle e mi ero trasferita qui a Londra, non sapendo se il destino mi aveva risvervato cose positive o negative. Eppure, avevo voglia di rischiare; dovevo farlo. 
Sarei sempre stata grata al destino per avermi fatto incontrare queste persone che oramai facevano parte della mia vita. L'avevano resa migliore e non potevo chiedere di meglio. 
Ero venuta qui da sola e ora non lo ero piu'. Avevo ritrovato anche me stessa, cambiata un pò, forse. Fortunatamente in senso buono. 
Ora ero una persona molto piu' forte, piu' sicura di me e ora che Mike non faceva piu' parte della mia vita, non potevo fare altro che essere ancor piu' felice, scrivendo altri capitoli della mia nuova vita. 
Avevo trovato una nuova famiglia, dei nuovi migliori amici e non potevo chiedere nient'altro se non che loro restassero al mio fianco per sempre. 
E, accarezzando dolcemente il viso di Harry mentre delle gocce d'acqua bagnavano il suo viso e il mio, non potevo fare a meno di pensare che, soprattutto, avevo trovato l'amore. 
 
 
 


Scusatemi per questo merdoso ritardo cc
Sono stata seriamente impegnata questa settimana, davvero.
Non ho altre parole per scusarmi perchè ho troppe lacrimucce.
Questo è l'ultimo capitolo e ..
No, scherzo, non è l'ultimo.
Vi regalerà un epilogo, solo per voi uu
Vi farò i ringraziamenti per bene al prossimo capitolo
che sarà davvero l'ultimo e allora lì
potremmo fare un pianto collettivo cc

Che ne dite del capitolo? Vi piace?
Seriamente, io non so che dire.
Voglio ringraziarvi per bene alla fine. 
Quindi, leggete la prossima nota d'autore la prossima volta, eh uu
Ci tengo tanto a ringraziarvi per tutto.


Anyway, se proprio non volete liberarmi di me(?)
io sto scrivendo una storia su Zayn e ci tengo
davvero tanto a quella.  Mi lascerete una recensione anche lì? ):
Eccola qui: 




Twitter: @infinitynaples

Adesso vado.
Ci rivedremo per il pianto collettivo cc

VI AME.
chiss chiss, peppina.

 
   
 
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