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Autore: isayblabla    31/07/2013    0 recensioni
Flashfic buttata giù così, in un momento in cui ho solo bisogno di loro.
Mi cimento nella storia e mi trasformo in Sam, semplicemente per privacy.
Spero la storia vi piaccia, buona lettura!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono una ragazza diversa dalle altre; ho sedici anni, mi chiamo Sam. Sono identica a tutte le altre sedicenni della città. Forse un po più insicura, meno amata, ma sono comunque normale.
Nella mia normalità sono entrati all'improvviso cinque ragazzi, sconvolgendo praticamente tutto. Era Settembre 2011 quando li ho conosciuti. Senza preavviso, un solo PLAY su youtube e ancora non sapevo che quei cinque ragazzini su una spiaggetta in un pullmino rosso avrebbero cambiato tutto.
Harry, Liam, Zayn, Louis, Niall: one band, one dream, One Direction. 

Ora la mia vita gira intorno a loro, seppur strano per una sedicenne che dovrebbe pensare solo a uscire, divertirsi, bere e fumare.
Strano, vero? Mi sento un pesce fuor d'acqua. Tutte ragazze dolci e per bene le altre directioners che conosco, ma come sempre sono io l'eccezione che conferma la regola.
Mi hanno definita in vari modi qui, in città, dove tutti pensano di conoscermi e nessuno sa chi sono davvero.
- "chi, Sam?! Quella è una stronza, pensa solo a se stessa. Pensa di conoscere la vita solo perché beve e fuma, vuole sentirsi grande. In ogni caso è un'egoista, manderebbe un innocente a morte per salvarsi il culo". Che cazzo ne sanno loro di me. Loro non immaginano cosa succede quando torno a casa, dopo una notte passata a cazzeggiare, non sanno che mi aspettano schiaffi da mio padre, insulti da mia madre, un "vaffanculo Sam, fammi dormire" da mio fratello. Loro non sanno che la mattina, se sposto di dieci minuti la sveglia per alzarmi a pulire casa, sono costretta ad alzarmi con i segni di una mazza addosso. Quella che usa mia madre per farsi ascoltare, perché a detta sua le buone maniere non portano a niente.
Sono stata fidanzata si, due anni. Lui si chiama Rob. Un altro peso sulle spalle, altri schiaffi ad ogni ora del giorno. Altre chiamate di notte da uno stronzo ubriaco, o peggio ancora da amici che chiamano e
- "oi Sam, devo dirti una cosa. Ho visto Rob con un'altra. Non ero sicuro di volertelo dire ma penso tu bebba saperlo"
e la mia solita risposta: - "non preoccuparti, grazie lo stesso".
E' finita otto mesi fa con l'ultimo eco di uno schiaffo in piazza.

Eppure loro mi capiscono; senza esserci loro sanno cosa provo. Ovvio, un abbraccio sarebbe gradito di tanto in tanto... ma continuerò ad accontentarmi di un click del mouse, di un play all' MP3, di una vecchia foto sul muro, dei sogni più segreti ogni notte.
Mi salvano con la loro musica, con le loro voci e la loro amicizia, la forza che trasmettono. Come il principe azzurro salva Biancaneve con un bacio, loro salvano me.
E loro sono i miei principi, e io li sto aspettando. Sto aspettando loro e quel vecchio pullmino rosso. Continuo ad aspettare che mi vengano a prendere, portandomi via. Salvandomi.


Oook, un po triste ma avevo bisogno di sfogarmi.
E' LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO QUI, quindi per favore siate gentili e fatemi sapere cosa ne pensate!
Buona giornata, xoxo.
                                                                          #b

  
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