Change your life
 
 
Capitolo 1
 
- Ancora due minuti e poi siete libere di andare – la voce di Elena si confondeva con la musica di sottofondo.
-Bene basta cosi – sfortunatamente la lezione era finita.
-Emily puoi fermarti un attimo? – mi richiamò.
-Certamente –
-Sicura di stare bene cara? –
-Si Elena, sto bene, non preoccuparti – dissi sorridendole.
 
Il rumore dello scorrere della doccia mi rilassava, cosi come il soffio potente dei phon.
La palestra era la mia casa. Era cresciuta danzando. Niente poteva fermarmi.
Il profumo degli shampoo usati si mescolava e creava un aroma a dir poco profumato.
 
-Emily vuoi venire stasera al pub? – mi chiese Hanna, una compagna di corso, mentre si asciugava i capelli ramati.
-No, grazie – rifiutavo sempre, ma non per mia volontà.
 
Una volta uscita dalla piccola palestra il vento freddo di Novembre mi investì.
Mi strinsi nel mio cappotto grigio e sistemai meglio il cappellino di lana.
I capelli chiari cominciarono a svolazzare e i miei occhi scuri guardavano curiosi ogni vetrina che incontravano.
Ero a metà strada quando il cellulare cominciò a squillare all’interno del mio borsone, ma distratta come sono nel tirare fuori quell’aggeggio rumoroso il portafoglio mi cadde a terra.
Chiamata persa: Iolanda, o meglio la perfida strega. Perfetto sbuffai.
 
-Signorina, le è caduto questo – nell’alzare gli occhi incrociai un paio di occhiali.
-Oh grazie – dissi prendendo l’oggetto appena porto dallo sconosciuto.
-Di nulla – lo guardai per bene, era un ragazzo, poco più alto di me.
I suoi capelli biondi venivano schiacciati da un cappello blu e indossava una giacca grigia, così come i jeans. I suoi scarponi erano ormai consumati.
-Ho qualcosa che non va? – domandò ridacchiando.
-Oh no, mi scusi! Non volevo essere sgarbata – dissi scusandomi.
Non potei notare uno strano accento, non era di Londra. E i lineamenti non erano di certo di questo posto. Il naso a patata era ormai rosso dal freddo.
-Non si scusi, era solo una battuta- disse accanando un sorriso.
Chissà di che colore aveva gli occhi.
-Bhe, arrivederci signorina. . Emily? –
-Come fa a sapere il mio nome? – chiesi allarmata.
-Sul borsone – disse ridendo.
Oddio, che imbranata.
-Allora arrivederci – e se ne andò lasciandomi li con lo sguardo fisso sulla sua figura possente allontanarsi.
 
-Sono a casa! – urlai per farmi sentire.
-Dove eri?! – la figura di Iolanda comparì dalla cucina.
-Sono andata a lezione, come sempre –
-Pff. . La danza. Che cosa ridicola. Comincia a lavorare! Tuo padre non potrà mantenerti a vita! –
-E perché tu? – azzardai a chiedere.
-Come ti permetti? Io a tuo padre do l’amore che quell’insulsa di tua madre non gli ha potuto dare-
-Non parlare cosi di mia mamma! – e correndo, come le altre volte mi rinchiusi nella mia stanza a piangere.
 
Sono Emily Claris, ho 18 anni e vivo con mio papà e la mia matrigna.
E vivo per la danza.
 
 
 
Salve a tutti! :)
Come avrete capito ho deciso di iniziare una nuova long :)
So che ne ho in sospeso Alone e A Moment Like This,
ma prometto di aggiornare al più presto tutte e tre :)
Comunque cosa ne pensate di questa nuova long?
Si, ho preso il titolo della canzone dalle fantastiche Little Mix :)
Avrete già capito chi è il ragazzo misterioso, vero?
Ora vi saluto :)
A presto <3
KISS xxx