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Autore: Monica Morgan    31/07/2013    0 recensioni
Luna, per gli amici Lun, è una ragazza solare, un pò timida, ma non eccessivamente, adora la vita, in tutti i suoi lati, riesce a farti sorridere anche quando sei giù.
Luna, adora scrivere, e per questo, non si separa mai dal suo quaderno di poesie.
Purtroppo, un brutto avvenimento nello sua vecchia scuola costringe Luna a trasferirsi.
Con i suoi genitori, si trasferisce in Francia.
Lì, spera di fare nuove conoscenze e di incontrare persone che la rispettino per quella che è.
Ma dalla Francia, non si aspetta solo questo, spera anche di maturare e crescere, così da poter essere più sicura di sè.
Luna, avrà un'altra possibilità?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ascolta il tuo cuore

 Nathiel!!!
Cosa ci faceva lui a casa di Roslaya???
Da quel che mi risultava, Nathiel non era il tipo da aggirarsi da quelle parti della città dato che la sua casa si trovava dalla parte opposta, per questo c’era solo una spiegazione: era lì per dire la verità a Lys!!!
Sapeva, che ogni mattina passavano lui e Leigh da Roslaya per prenderla e andare insieme a scuola, per questo era certo di trovarlo!!!!
“Roslaya, dobbiamo fermare Nath!!!”
“Mi dispiace Lun, ma è troppo tardi!!!” mentre diceva questo, mi indicava con il dito il luscio della porta.
C’era Lysandre con Leigh e stava parlando con Nath.
“Credimi Lys, è successo veramente”
“No, no!!!Non ci credo, Nathiel non ci credo!!!”
Lysandre stava battendo le mani energicamente contro la porta, iniziava a spaventarmi.
“Lun, cosa facciamo?”
“Non lo so Roslaya, inizio ad aver paura!!!”
“Non ti preoccupare, andrà tutto bene”
Ad un tratto, sentimmo delle urla.
Lysandre se ne stava andando infuriato, dietro c’erano Leigh e Nathiel che cercavano di trattenerlo, ma senza successo.
Istintivamente gli corsi dietro, gridavo per farmi sentire ma niente, Lys aveva già svoltato l’angolo.
Avevo vicino Nathiel, con uno scatto mi girai e la mia mano finì sulla sua guancia.
La sua testa, all’urto, si girò.
Un sonoro rumore esplose.
Si potevano già vedere le cinque dita della mia mano sul suo volto.
“Come hai potuto!!! Eri dalla nostra parte!!! Perché? Perché?”
Scoppiai in un pianto liberatorio.
Battevo i pugni sul suo petto, poi inizia a scalciare, e lui, era lì,impassibile, immobile.
Non avevo mai visto questo suo lato, così oscuro, mi chiedo perché proprio in quel momento doveva uscire.
Venne Leigh a spostarmi aiutato da Rosa.
“Lun, adesso basta, te e Rosa pensate a trovare Lys che a Nath me ne occupo io”
Mi fermai, guardai per un attimo Leigh e poi mi diressi  nella stessa direzione di Lys correndo con Roslaya.
Svoltammo un paio di isolati fino a ritrovarci a scuola.
Ero sicura che fosse lì, lo potevo sentire, lo sentivo nel mio cuore.
“Come hai potuto? Eravamo migliori amici!!!”
Sentimmo parlare, era Lys, poi un botto.
Corremmo all’interno.
C’era Castiel a terra con un’ occhio nero e il labbro che sanguinava, Lysandre, invece, si teneva la mandibola.
Eravamo arrivate troppo tardi.
Corsi verso Lys.
Stava per sferrare un altro colpo a Castiel ormai già riverso a terra.
Mi aggrappai al suo collo, ma lui, con una scossa, mi scaraventò a terra facendomi battere la testa.
Sentii un forte dolore, poi, più nulla.
Vedevo sfocato, tutto era diventato un qualcosa di indistinto.
Riuscivo solo ad intravedere due figure, dovevano essere Cass e Lys, poi, una più vicina, una figura che sovrastava il mio corpo.
Dai capelli, riuscivo a capire che era Roslaya.
"Lun, stai bene? Lun, mi senti?"
Parole rimbombavano nella mia testa.
Ad un tratto, a queste parole, si aggiunsero urla, grida, e solo una persona sbraitava in questo modo....
La direttrice!!!
Gridava a gran voce: "Che diamine è successo? Questa è una scuola,non un centro ricreativo.
Di corsa nel mio ufficio!!!"
Tentai di alzarmi, ma ricaddi a terra.
Le mie gambe non rispondevano ai comandi.
Con tutta la forza che avevo in corpo, ci riprovai.
Roslaya cercava di tirarmi da un braccio.
Continuavamo a provare, finchè, alla fine, riuscii a rimettermi in piedi.
A passo lento, mi diressi verso l'ufficio della direttrice.
La testa mi faceva sempre più male.
All'inizio, pensavo che il dolore si fosse attenuato,invece, mi sbagliavo.
Aumentava ad ogni passo che facevo.
Con l'aiuto di Roslaya arrivai davanti alla porta dell'ufficio.
Sentivo le voci di Lys e Cass.
"Vuoi che entri?" mi domandò Roslaya.
"No, no, non ti preoccupare, vai pure, grazie per avermi aiutato" risposi.
Mi girai.
Feci un respiro profondo ed entrai.
La direttrice era seduta dietro alla sua scrivania in legno, con tutti i capelli all'aria e il volto come un peperone.
Lys e Cass,invece, erano seduti davanti alla scrivania.
"Ah, bene, è arrivata anche lei signorina, sono davvero delusa dal suo comportamento e anche da quello del signorino Lysandre, non me lo sarei mai aspettata da voi!!!"
Si fermò, fece un respiro e continuò.
"Questa è una scuola e qui ci vuole disciplina, e se voi non sapete cos'è, ve la insegnerò io!!!!"
................................
Dopo 20 lunghissimi minuti uscimmo dal suo ufficio.
Come punizione ci aveva tutti sospesi.
Lys se ne andò dalla parte opposta a quella di me e Castiel senza nemmeno darmi il tempo di spiegare.
Io, mi avviai verso l'uscita della scuola per poter andare a casa.
Non avevo intenzione di passare un altro minuto di più in quella scuola.
Però,non feci in tempo a fare due passi, che una mano forte e calda mi prese il polso.
Mi ritrovai tra le braccia di Castiel.
“Castiel, smettila, non ti è servito da lezione quello che è successo?”
“Ti prego, dammi la possibilità di spiegare!!!”
“Cosa vuoi spiegare? Di come mi hai rovinato la vita? Di come ci provi con tutte?”
“Ma cosa stai dicendo?”
“Stai scherzando spero, guarda che non mi dimentico Ambra avvinghiata al tuo collo!!!”
Fece un piccolo sorriso.
“Sei gelosa, per caso?”
“Ma non dire stupidaggini, no-non sono gelosa!!!”
Devo ammetterlo, non ero molto sicura della risposta che avevo dato.
“Comunque,Ambra era “avvinghiata” al mio collo, come dici tu, solo perché mi ha preso alla sprovvista,lo sanno tutti che ha una cotta per me!!!”disse.
Questa volta, dovevo dargli ragione, lo sanno tutti, anche io che ero arrivata quest’anno, che Ambra aveva una cotta per lui.
Ad un tratto, mi prese bruscamente dalla vita e mi avvicinò a lui.
Con una mano, mi spostò una ciocca di capelli che si era posata sul mio viso.
 Le nostre labbra si sfiorarono, per poi andare ad incontrarsi.
Con la mano mi avvicinò ancora di più a lui.
Eravamo talmente vicini da poter sentire i cuori di tutti e due battere forte.
 Castiel,con la sua mano, mi percorse tutto il corpo, dalla vita fino al collo, per poi andare a posarsi sulla mia guancia.
Le mie mani,invece, si andarono a posare tra i suoi capelli, così morbidi e lisci, era una sensazione fantastica.
Non avevo la minima intenzione di far finire quel bacio.
Volevo che durasse in eterno.
……………………………………………….
Ormai, era pomeriggio.
Il sole si preparava per tramontare e io, ero nella mia stanza a guardarlo.
Stavo ripensando a quella mattina.
Ne erano successe di cose, il mio cuore era diviso in due.
Da una parte, c’era Lys, così bello e misterioso.
Dal primo momento che l’avevo visto, fui attratta da lui.
Da lui, e dai suoi splendidi occhi,così belli da catturarti al primo sguardo, per non parlare del suo sorriso, che mi scioglieva ogni volta.
Ma, dall’altra parte, c’era Castiel, il ribelle.
All’inizio,era per me solo un amico,ma poi, dopo il nostro primo bacio, non ho capito più nulla.
Era riuscito a farmi girare la testa.
Passai ore e ore a pensare e a riflettere, non andai nemmeno a cenare.
Passai anche la notte immersa nei miei pensieri, fino a quando, verso mezzanotte, presi una decisione.
Ero convinta, ero riuscita a capire con chi dovevo stare veramente.
Avevo ascoltato il mio cuore, e lui, mi aveva dato la risposta.


 


  
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