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Autore: xlarrystylinson    31/07/2013    3 recensioni
«Lucy, sei qui!» disse il ragazzo.
«Zayn, per favore mi dici come sono andate le cose, te lo chiedo per favore.»
Il ragazzo abbassò lo sguardo e continuava a non rispondere.
«Per favore Zayn» continuava ad implorare la ragazza.
«Non lo so come sono andate le cose, io non mi ricordo nulla. Ero ubriaco.» disse infine.
La ragazza lo osservava, senza dire nulla. Abbassò il capo, e chiedeva alle lacrime di restare lì dov'erano.
Il ragazzo le alzò il volto e la baciò, senza permetterle di muoversi.
Lucy all'inizio era un pezzo di ghiaccio, poi si sciolse, permettendo alla lingua del ragazzo di muoversi nella sua bocca e cercare la sua.
Lucy, può giurare, erano le sue labbra, i suoi baci, il suo tocco e le sue dita, tutto ciò che era, i suoi occhi, lo rendevano irresistibile.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Irresistible



 

Don’t
Try to make me stay
Or ask if I’m okay
I don’t have the answer.




Non potevo crederci, ormai tutti i siti web dicevano la stessa cosa. Zayn Malik era stato avvistato con Perrie Edwards, cantante delle Little Mix, in atteggiamenti molto intimi.
Lucy non poteva crederci, Zayn, il suo Zayn, lo Zayn che conosceva da sempre, l'aveva tradita. Non sapeva come, perchè e quando l'aveva tradita, non sapeva se era ubriaco, ero sobrio, ma lei si sentiva ferita, vuota. Il suo cellulare continuava a squillare, tutti e cinque, compreso Zayn, continuavano a chiamarla ma lei non rispondeva, non voleva, non era pronta a sentire giustificazioni.
La bionda dagli occhi azzurri, si diresse in bagno e si guardò allo specchio. Indossava il maglioncino che Zayn l'aveva lasciato, quello arancione, con un leggins sotto, il mascara tutto sulle guancie e l'eyeliner era del tutto sparito.
Guardandosi capì subito tutto ciò che aveva Perrie in più a lei, aveva più seno, più curve, più tutto.
Lucy era una ragazza diversa, nell'adolescenza era stata vittima di bulimia e a salvarla fu Zayn. Zayn c'era sempre stata per lei, sempre, e quando capirono di essere fatti l'uno per l'altro non c'era cosa che non facevano insieme. Zayn e Lucy erano identici, avevano la passione per le camicie a quadri, per la musica, per gli orecchini e per i tatuaggi.
L'ennesimo squillo partì dal suo cellulare, questa volta era Harry. Continuò a non rispondere, non voleva, non era pronta. Ora voleva stare da sola, a pensare le ragioni che avevano spinto Zayn a tradirla. Decise di chiudersi dentro, spegnere ogni tipo di aggeggio tecnologico, televisione, computer, cellulare, e richiudersi in se stessa. Si mise sotto le coperte,al caldo, ancora piangendo. Si guardava intorno, ogni singola cosa in quella camera da letto, le ricordava Zayn e tutte le cose che avevano fatto insieme. Partendo da quando verniciarono la stanza, a quando due settimane fa, fecero l'amore prima che Zayn partisse.
Dopo una lunga mattinata e un lungo pomeriggio passati al letto, dormendo o piangendo, Lucy decise di accendere almeno il cellulare.
Fu intasata di messaggi dai ragazzi, erano preoccupati.
«Lucy, ti prego. Devo parlarti» diceva quello di Zayn
«Piccola, ti prego, rispondi. Siamo preoccupati» era quello di Harry, simile a quello degli altri quattro.
Chiamò Liam, l'unico che non l'avrebbe aggredita, l'avrebbe ascoltata, l'avrebbe fatta sfogare per poi dirle ciò che pensava.
«Lucy! Finalmente» disse Liam, rispondendo
«Liam» disse la ragazza, in preda ad una crisi di pianto. «Non chiedermi come sto, ti prego» continuò poi la ragazza, prevendendo la prossima domanda dell'amico. «Perchè non so la risposta» concluse.
«Sfogati» disse il moro, capendola
«Perchè l'ha fatto?» iniziò «Cosa c'è che non va in me? Il fatto che sono maledettamente magra e senza curve? Il fatto che sono troppo sensibile? Il fatto che me la prendo subito? Dimmelo Liam, perchè non lo capisco.»
Il moro, rimase in silenzio per un paio di secondi e poi rispose. «Non lo so Lucy, non so nulla. Noi eravamo a casa, lui è uscito all'improvviso senza dirci nulla. Non posso dirti nulla, non ce l'ha nemmeno detto stamattina, l'abbiamo scoperto anche noi dal web.»
La ragazza scoppiò in una risata isterica «Ah, bene. Dov'è ora?»
«E' chiuso in camera, credo. Qui non c'è. Ah, ti salutano i ragazzi»
«Come mi mancate Liam. Sapevo che prima o poi sarebbe successo, questa distanza non ci fa bene. Io e Zayn siamo abituati allo stretto contatto, non vederci per due settimane o addirittura mesi, non ci fa bene.»
«Lo stai giustificando?»
«No, assolutamente. Anche a me manca, ma non vado a fare la poco di buono solo perchè mi manca Zayn.»
disse, infine.
«Lucy, ormai mancano solo due settimane. Vedrai che quando torneremo, risolverete tutto.»
«Probabile. Stasera che fate?»
«Nulla fino a domani pomeriggio, abbiamo le prove.»
«Oh bene, ora vado. Liam, salutami tutti»
«A presto Lucy.»

Decise di uscire, stare in quella casa, nella loro casa non le faceva bene. Si cambiò, indossando un leggins e un maglione, sciarpa e UGG.
Cominciò a camminare, sentiva gli sguardi della gente su di lei. Forse non tutti sapevano tutto quello che  era successo, ma era prevedibile. Ormai Londra era a conoscenza della relazione tra Lucy e Zayn. Tante volte li avevano visti insieme, mano nella mano, baciarsi felici.
Senza accorgersene, arrivò all'Hyde Park. Tutto ciò le faceva ancora più male, quel parco raccoglieva tutti i loro ricordi, sin da piccoli, quello era il loro parco.
Avevano sei anni quando si conobbero, proprio in quel parco, ed avevano sedici anni, esattamente 4 anni fa, quando  si fidanzarono, su quella panchina dove Lucy era seduta con le gambe al petto a piangere.



Don’t
Make me stay the night
Or ask if I’m alright
I don’t have the answer.


Tornò a casa, dopo un paio d'ore. La porta d'ingresso era intasata di giornalisti, ormai la notizia si era diffusa, e tutti volevano sapere lei cosa ne pensa.
Fuori casa notò anche una delle macchine blindate, ma pensava fosse per Conor, che abitava di fianco a loro.
«Signorina, signorina si fermi!» urlava ogni giornalista, mentre Lucy a testa bassa mi faceva strada tra la folla.
Arrivò finalmente alla porta, prese le chiavi dalla tasca e aprì la porta. La porta si aprì a due girate, mentre lei si ricordava perfettamente di averne fatte quattro.
Entrò in casa, camminando lentamente e fissando ogni angolo del salotto. Dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno, salì in camera.
Trovò il borsone nero di Zayn sul letto appena aprì la porta e si bloccò. Portò una mano alla bocca, stupita, quando lo vide sul loro letto, dormendo.
Lo trovò adorabile. Zayn mentre dormiva, assumeva incosciamente una faccina dolcissima, che ispirava tanti baci. Lei prese una coperta e gliela stese sopra, lasciandolo dormire.
Le squillò il cellulare, rispose subito, per evitare di svegliare il ragazzo.
«Pronto?» disse, non avendo letto chi fosse
«Lucy! E' sparito Zayn!» disse Harry allarmato
«E' qui, tranquilli» si affrettò a dire, per placare la loro preoccupazione.
«Oh grazie al cielo, avete chiarito?»
«In realtà sono appena tornata, e l'ho trovato di sopra a dormire»
«Oh, che intendi fare?»
«Non lo so»
«Sii forte Lucy.»
disse infine Harry salutandola e attaccando.
Dopo poco le arrivò un messaggio.
«Ma tu sei straordinariamente forte. Riesci a nuotare contro corrente e a scendere con gli sci dalle liste più proibitive. E anche quando un'onda ti sbatteva sulla sabbia o una lastra di ghiaccio ti faceva cadere, di rado ti facevi male. Sii forte Lucy, non essere debole. xxLou»
Sorrise alla dolcezza dell'amico e rispose con un cuore, non sapevo che dirgli se non 'grazie' ma glielo ripeteva sempre.
Poco dopo sentì il divano affondare, segno che qualcuno si era seduto accando a lei, ma sapeva chi fosse.
Lui, con un gesto rapido, spense il televisore e con dolcezza girò il viso di lei.
Lucy si ripeteva in mente tutto ciò che le avevano raccomandato Harry e Louis.
«Stai bene?» Lucy non rispose.
«Parli?» chiese il moro
«Ah,io dovrei parlare? Zayn ma ti si è andato in pippa il cervello? Sei tu quello che deve darmi spiegazioni, non io. Io ero a casa,qui, da sola a piangere nel tuo maglione per quanto mi mancassi, e tu? Tu eri con Perrie a divertirti. Giusto?»
Zayn rimase zitto, non aveva nulla da dire, tutto quello che era successo lo aveva detto lei.
Lucy si alzò e andò il camera. Zayn la seguì e vide che metteva il pigiama e il ricambio in una sacca per poi scendere le scale.
«Dove vai?» le urlò in cima alle scale.
«Non chiedermi di restare questa notte, oppure non chiedermi se sto bene, non ne ho la risposta.»
Lucy varcò la porta e corse verso casa dell'amica Miley. Lasciandosi indietro giornalisti e Zayn, ancora in cima alle scale.

Heartache, doesn’t last forever
I’ll say I’m fine
Midnight, ain’t no time for laughing
When you say goodbye
It makes your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable
Your fingertips
So touchable
And your eyes
Irresistible.

 

Lucy ormai aveva dato sfogo alle sue emozioni, scoppiò a piangere, mentre correva verso casa di Miley. Era sicura che ormai i giornalisti l'avevano fotografata, ma lei non se ne importava. Ora come ora, Zayn non era un ragazzo famoso per lei, per lei non lo è mai stato. Zayn per lei è sempre stato un ragazzo normale, quel ragazzo che conosceva da anni.
Arrivata a casa dell'amica, bussò.
Miley aprì e notando che fosse lei, istintivamente l'abbracciò sapendo ciò che stava passando.
La invitò all'interno di casa sua, e sedute sul divano con una cioccolata calda l'amica ascoltò tutto ciò che Lucy le dicesse.
«Le pene d'amore non durano per sempre, starai bene con o senza lui. Lucy,tu sei una ragazza stupenda, non aver paura. Riuscirai ad andare avanti, come hai sempre fatto.» disse Miley abbracciandola.
Era ormai mezzanotte e Lucy decise di andare a casa, nonostante l'amica l'avesse invitata a stare da lei.
Si diresse di nuovo verso l'Hyde Park. Appena entrò al parco, le squillò il cellulare, un messaggio da Louis.
«Non essere debole, Lucy per favore.» diceva il messaggio, con allegato la foto di un articolo con foto lei che piangeva.
«Non ce la faccio Lou»
L'amico la chiamò e lei rispose «L..Lou» disse, bloccata dalle lacrime
«Lucy per favore, non piangere. Ora, respira forte e calmati.»
«Louis, perchè? Non mi ha neanche detto perchè, non mi ha detto un cazzo. Che si credeva? Credeva che quando veniva qui, l'avrei accolto e l'avrei baciato? Si sbagliava.»
«Lucy, calmati. Dove sei ora?»
«All'Hyde Park.»
«Immaginavo. Ora, siediti sul prato e respira.»

Lucy fece ciò che detto dall'amico. «Ora, ripensa ad un momento felice con Zayn e raccontamelo.»
Non sapeva a cosa volesse arrivare l'amico, ma fece ciò che le ordinò. «Esattamente un anno fa, proprio qui, a quest'ora io e Zayn stavano girovagando per la città. L'anno scorso era sabato, a quest'ora il parco era popolato. Il giorno dopo sarebbe dovuto partire, dovevate andare a New York. Era mezzanotte, quell'atmosfera era dolcissima. Le sue labbra mi imploravano di baciarle e lui, quando lo facevo, sorrideva nel bacio, rendendolo imperdibile. Quando mi accarezzò il collo, con quelle dita che sembravano angeliche, capì esattamente che amavo con tutta me stessa Zayn. Lo guardai negli occhi e i suoi occhi era irresistibili. Fu proprio dopo quel bacio che corremmo a casa, e facemmo l'amore per la prima volta, dopo tre anni di fidanzamento.» dissi.
«Ora, come ti senti?»
«Vuota»
dissi
«Ecco, e mentre raccontavi la storia?»
«Felice, mi sentivo me stessa.»
«Esatto, torna da Zayn, fatti dare vere spiegazioni e se lo ritieni giusto, pedonalo. Altrimenti lascialo andare, all'inizio ti sentirai appunto vuota ma ci saremo noi a colmare quel vuoto»
«Lou, sei fantastico»
«Sono qui per te, Lucy»
disse attaccando.

[...]
It’s in your lips

And in your kiss
It’s in your touch
And your fingertips
And it’s in all the things and other things
That make you who you are
And your eyes
Irresistible.


Lucy tornò a casa, trovò il ragazzo sul divano, dormire con le guancie bagnate.
Lo scosse un pochino e il ragazzo aprì gli occhi.
«Lucy, sei qui!» disse il ragazzo.
«Zayn, per favore mi dici come sono andate le cose, te lo chiedo per favore.»
Il ragazzo abbassò lo sguardo e continuava a non rispondere.
«Per favore Zayn» continuava ad implorare la ragazza.
«Non lo so come sono andate le cose, io non mi ricordo nulla. Ero ubriaco.» disse infine.
La ragazza lo osservava, senza dire nulla. Abbassò il capo, e chiedeva alle lacrime di restare lì dov'erano.
Il ragazzo le alzò il volto e la baciò, senza permetterle di muoversi.
Lucy all'inizio era un pezzo di ghiaccio, poi si sciolse, permettendo alla lingua del ragazzo di muoversi nella sua bocca e cercare la sua.
Lucy, può giurare, erano le sue labbra, i suoi baci, il suo tocco e le sue dita, tutto ciò che era, i suoi occhi, lo rendevano irresistibile.

It makes your lips (Ohh)
So kissable (ohh)
And your kiss (Ohh)
Unmissable (ohh)
Your fingertips (Ohh)
So touchable
And your eyes (your eyes, your eyes)
Irresistible

  
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