Non passa giorno in cui Luke non si penta dell’accaduto e non sogni di sentire il telefono squillare, sentendo dall’altra parte la voce di sua figlia.
Nell’abitacolo della macchina, bastano poche note di una canzone sdolcinata per far piovere di nuovo addosso a Luke la disperazione e il senso di colpa, per fargli sentire con una gigantesca stretta al cuore la mancanza della figlia
Flash-fic triste su un uomo solo, a cui non è rimasto niente se non il senso di colpa per gli errori commessi e l'orgoglio che gli impedisce di chiedere scusa
[la storia ha partecipato al contest Sinthesis? In the flash di Giuns]