Eri la mia pelle.
Sotto la pelle ti sei
nascosto.
Sotto la pelle il doloro scivola, senza rancore, muto.
Sotto la pelle la tristezza rimane.
Sotto la pelle si
eclissa il mio cuore.
Sotto la pelle hai
taciuto un amore segreto.
Sotto la pelle ci sei
tu…e il sangue.
Lo stesso sangue che
frenetico corre, preme le vene, desidera uscire in superficie.
Bruciarmi l’anima.
È a quel punto che lo
vedi, lì, per terra, sui vestiti, sul petto, dappertutto.
Rosso.
Un po’ come te.
Fa male e lo senti.
Dolci lacrime di neve.
Tenerezza di
cristallo, frantumata.
Improvvisamente tutto
diventa nebbia.
Arrivo ad odiare me stessa e tutto quello che sono diventata.
Scappo, vado a cercare
un paradiso artificiale che tu stesso mi hai privato.
Tutto quello che eri
per me, non conta più, ora è solo sangue.
Eri la mia pelle.
Tutto ciò che mi
apparteneva e amavo.
Sei entrato dentro me, senza lasciarmi spazio.
Adesso la tua mancanza
si sente, la posso percepire, una fragranza distinta, niente a che vedere col
profumo del tuo respiro.
Chiudo gli occhi alla
ricerca di una certezza.
Un gusto amaro, un
senso di vuoto, segno della tua lontananza.
Quanto sono fortunata,
piccolo principe della neve?
1-10-1000…spaccare il mondo.
Il tuo sapore ancora
in bocca.
Le parole facevano
solo da contorno.
Ma ora, ora, ti prego ritorna…
Perché da quando te ne
sei andato la stessa aria a deciso di voltarmi le
spalle.
E non importa quanto tu mi abbia usato, se servirà usami ancora.
E se ti sei divertito,
se mi hai deriso, il tempo ricucirà le ferite.
Piccolo, la verità è
che una principessa non può vivere senza un principe.
Sotto la pelle non te
ne sei ancora andato.