“che schifo” dissi con un tono schifato e deluso allo stesso tempo. Quando mi girai per andarmene gridò “AMORE, ASPETTA”. Ormai in lacrime, andai verso il salotto per poi dirigermi all’uscita, ma lui mi raggiunse e mi bloccò per un braccio “per favore, aspetta”. Ritirai il braccio e continuai a camminare, lui mi bloccò nuovamente e disse “aspetta, lascia che ti spieghi... Amore aspetta, ti amo”