Trust me.

 

Ero seduta in una panchina di legno osservando Justin che assaporava il suo gelato fragola e panna.

'Mmh,è buonissima la panna Amber' sorrise leccandosi le labbra.

'Preferisco la nocciola' risposi continuando a gustare il mio gelato.

'Fammi assaggiare' sorrise.

'Fai pure' avvicinai il cono a pochi centimetri dalle sue labbra guardandole,erano bellissime,sembravano disegnate,perfette!

Affondò quelle labbra meravigliose sul mio gelato prendendone un pò,poco dopo si leccò le labbra.

'Non male' mi sorrise finendo il suo gelato.

'Hai già finito?' lo guardai mentre buttava il fazzoletto con cui si era pulito le mani.

'Non sono lento come te signorina Scott' sorrise e si distese sulla panchina poggiando la testa sulle mie gambe.

Okay,non avevo più voglia di gelato,non riuscivo a capire il motivo di questa ansia che mi invadeva quando avevamo un contatto fisico.

'Non mangi più'? mi chiese rimanendo fermo.

'Non ho più fame' sorrisi.

Volevo buttare il gelato,ma il cestino era distante,e non volevo alzarmi..non volevo che si togliesse dalle mie gambe.

'Dallo a me' aprì leggermente la bocca.

'Vuoi che ti imbocchi per caso?' sorrisi.

'Lo gradirei' mi guardò soddisfatto.

Presi il mio gelato e lo spalmai sul suo viso.

'Accontentato' aggiunsi.

Sorrise rimanendo con gli occhi chiusi e rimase fermo per un attimo.

'Sei incredibile' esclamò.

Nel giro di pochi secondi si alzo prendendomi dai fianchi e tenendomi stretta a lui.

'Dimmi scusa' sussurrò al mio orecchio.

'No' risi dentro le sue braccia.

Poggiò le labbra dietro il mio collo strusciandole vicino il mio orecchio per poi leccare il mio lobo e morderlo leggermente,sentivo il suo respiro caldo addosso,e iniziava la battaglia nel mio stomaco,morsi il labbro inferiore mentre la sua mano saliva dalla  coscia al mio seno.

Mi girò obbligandomi a guardare i suoi occhi color caramello.

Con la mano destra provai a togliere un pò di gelato che copriva le sue guance,lui prese la mia mano portandola alle sue labbra per poter leccare le mie dita ricoperte di nocciola.

La sua lingua accarezza il mio anulare,ed io ero in estasi.

-Hei biondo,ci passi la palla?- 

un ragazzino distrasse Justin che distolse lo sguardo dal mio.

Sospirai,e ringraziai mentalmente quel ragazzo per avermi liberato da una situazione imbarazzante come quella,ma allo stesso tempo lo maledicevo,era bellissimo stare così vicino al suo corpo.

'Certo' Justin sorrise facendo palleggiare la palla per poi lanciarla al tipo.

'Amb..vorrei parlarti del ragazzo che abbiamo visto l'altro giorno.' mi guardò tornando serio.

il mio cuore inizio a battere più veloce di prima.

 

Justin's POV.
 

Potevo fidarmi di lei,lo sentivo quando stavamo insieme,quando mi sorrideva ero al sicuro,non mi avrebbe tradito.

Non appena le dissi di cosa volevo parlare iniziò a sudare,era agitata,lo capivo dal modo in cui torturava la ciocca dei suoi capelli,era comunque un incanto.

'Si certo Justin..dimmi tutto' mi guardò preoccupata.

'Quel ragazzo era il mio migliore amico,Lucas Evans' dissi guardando un punto fisso.

' Perchè era?' mi guardò soffermandosi su quel verbo coniugato al passato.

'Gli amici non tradiscono,lui invece l'ha fatto' dissi con rabbia.

Se penso quello che ha fatto quel bastardo,lo ucciderei con le mie stesse mani.

' Cosa è successo tra di voi?' chiese.

'Storia lunga' cercai di evitare l'argomento.

'Abbiamo tutto il tempo che ti serve' mi guardò.

'Per favore' dissi ricambiando lo sguardo.

Non mi sentivo pronto,non potevo raccontarle la verità proprio adesso che Lucas era in paese,l'avrei messa in pericolo ed era l'ultima cosa che volevo al mondo.

La conoscevo da poche settimane,ma era evidente che non potevo fare a meno di lei,era l'unica persona che avevo,che mi accettava,nonostante le mie bugie,nonostante i miei segreti,non potevo farle del male,non potevo perdere anche lei,non mi sarei mai perdonato niente di tutto ciò.

'Justin ci sei?' mi domandò più volte.

'Scusami,stavo pensando.' dissi.

'Forse è meglio che ti accompagno a casa' aggiunsi velocemente.

'Perchè?'mi guardò.

'Devo andare in un posto.' non la guardai negli occhi.

'Come vuoi'.

Stranamente non iniziò con le sue solite domande,stavolta la sua curiosità sembrava essere assente,forse era soddisfatta di aver ottenuto informazioni su quel traditore di Lucas.

                                                                                   
                                                                                                          *     *     *

Era mezzanotte passata,e se la signora Scott sapesse che non sono in camera mia penso che mi spedirebbe nuovamente in riformatorio.

Ero in quel posto,in quel posto maledetto dove c'era Lucas,il suo capo e tutto il resto del gruppo.

Il capo,i suoi occhi blu oceano penetravano la mia mente.

'Figlio di puttana' sputai.

Li spiavo da lontano,non dovevano assolutamente vedermi,se sapevano che non ero in riformatorio mi avrebbero dato la caccia,e possibilmente mi avrebbero anche ucciso.

'Lucas,ci pensi tu per il carico di domani?' disse uno di loro che non conoscevo,sicuramente era un nuovo acquisto.

'Ci sto,alle 15 in punto al solito posto' rispose quell'essere che chiamavo migliore amico.

Che disgusto,stare li mi faceva morire di rabbia,avrei voluto uccidere tutti,uno per uno,guardarli morire lentamente sotto i miei occhi,ma non potevo,uno contro tutti quelli,era impossibile ed era anche rischioso stare li,ma volevo accertarmi che erano tornati,fortunatamente domani partivo per quel campeggio,sennò erano guai.

Presi la macchina e arrivai più veloce della luce a casa mia...se si poteva definire tale,salii dalla finestra,e i miei occhi si posarono subito sulla porta di Amber,sicuramente era sveglia,la luce era accesa,ma non volevo disturbarla,quindi chiusi la valigia e feci una doccia.

Mi distesi nel letto senza maglia,e cercai di dormire,domani mi aspettava una lunga giornata.

 

Amber's POV.
 

Non riuscivo a dormire,troppi pensieri vagavano nella mia mente,pensavo a quello che era successo con Justin il giorno prima,la notte prima,o meglio dire quello che è successo con lui da quando è arrivato.

Mi ha totalmente stravolto,non pensavo che si potessero provare: rabbia,odio,piacere,eccitazione,paura,tensione,ansia,agitazione,voglia,e tanti altri sentimenti per una sola persona in così poco tempo.

Avevo bisogno di bere.

Mentre stavo per scende le scale qualcosa mi fermò,erano dei lamenti e provenivano dalla stanza di Justin.

Non potevo fare finta di niente,non sapevo se dormiva nudo o meno,ma dovevo andare a vedere che succedeva.

Mi avvicinai alla porta,e l'aprii appena,si muoveva nel letto,era agitato,sicuramente stava facendo un brutto sogno.

Entrai cercando di non svegliare i miei genitori e guardai Justin,il suo petto nudo era ricoperto di uno strato lucido,era sudore,le sue labbra erano secche e stringeva i denti.

'No,non lo fare,ti prego' le uniche parole che riuscivo a capire.

Mi avvicinai ancora di più sedendomi sul suo letto.

'Justin' lo chiamai inizialmente con tono basso,ma sembrava non sentirmi continuava ad agitarsi,il suo respiro era affannato.

'Ehi,ehi' dissi cercando di svegliarlo.

I suoi occhi si aprirono,erano lucidi,sembrava che stava per scoppiare in un pianto da un momento all'altro,non avevo mai visto Justin in quello stato,lui era quello forte.

'Amber' disse per poi stringersi al mio petto.

Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo,ma sicuramente i protagonisti del suo incubo erano Lucas e tutte le cose che mi aveva accennato.

'Tranquillo,ci sono io qua,sono qua per restare,non ti lascio Justin,no.' sussurrai sulla sua testa dandogli un bacio.

Si spostò per guardarmi negli occhi e poggiò una mano sulla mia guancia.

Chiusi gli occhi lasciandomi coccolare.

Dopo un attimo li aprii percorrendo i suoi addominali con la punta delle mie dita.

Notai che il suo respirò divento regolare,era più calmo.

'Va tutto bene' sussurrai abbassandomi leggermente lasciando strisciare le mie labbra sul suo petto.

Chiuse gli occhi lasciandosi fare.

Sentii le sue mani sul mio mento,mi alzo la testa guardandomi,e poco dopo mi ritrovai il suo corpo sul mio.

Deglutì fissando i suoi movimenti,si avvicinava sempre di più.

La stanza si riempì di sospiri.

L'unica cosa che illuminava i nostri volti era la luce soffusa di un abat jour.

Inumidì le sue labbra,e senza dire nulla le fece incontrare con le mie.

Erano calde.

Premette di più accarezzando il mio labbro inferiore per poi tirarlo con i denti e succhiarlo verso se,passai una mano sulla sua guancia avvicinandomi e annullando quei pochi centimetri di distanza.

Possedeva le mie labbra,erano sue.

Accarezzò la mia schiena per poi stringere il mio sedere,questo tocco mi fece sussultare lasciando libero il passaggio della sua lingua sulla mia bocca iniziando una danza,un tango sensuale,passionale ma allo stesso tempo dolce.

Aprì i suoi occhi e mi guardò accertandosi che anche io provassi quello che stava provando lui in quel momento.

Ne ebbe la sicurezza,e sorrise sulle mie labbra,quel gesto,il contatto dei suoi tendi con le mie labbra mi fece impazzire.


Ciao bellissime,ringrazio tutto per le 7 recensioni,siete meravigliose!
Cosa ne pensate di questo capitolo? Aspetto con ansia i vostri pareri.
A presto :)


 
Vogliamo parlarne di questa foto?....