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Autore: audreyevans    31/07/2013    2 recensioni
Lei una ragazza di 17, quasi 18 anni. Madre di due gemelli.
Lui? Beh lui è 1/5 della band inglese più amata degli ultimi anni … Louis tomlinson.
Se solo potessi vedere ciò che vedo io capiresti perché dico che TI AMO.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'last first kiss '
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- WHEN THE WIND CHANGE -

 


<< non ne posso più, sto impazzendo … cazzo!! >> le urla di Louis riecheggiavano fra le mura del loft Londinese.
 
Era stremato, si sentiva a pezzi ma nessuno sembrava capirlo. Si sentiva in trappola, imprigionato in una fitta rete di bugie e sotterfugi. Fortunatamente il tour era finito, non che non si fosse divertito a girare mezzo mondo per cantare e conoscere i fan, ma ora aveva bisogno di staccare completamente la spina.
La situazione con Eleanor lo aveva stremato, non riusciva più a riconoscersi. Lui che era sempre stato quello spensierato, il burlone, il Peter Pan del gruppo ora si ritrovava a dover fingere 24h su 24. Non poteva essere se stesso, ogni sua mossa era controllata e studiata, soprattutto quando stava con lei o con Harry. Harry, altro argomento scottante, erano sempre stati ottimi amici, avevano un rapporto più unico che raro, erano il fratello che non avevano mai avuto. Con lui rideva, scherzava, giocava senza alcuna restrizione: era un ottimo compagno di avventure ma allo stesso tempo era anche il miglior confidente che potesse trovare, parlava di tutto, confidandosi anche i segreti più intimi  … fino a qualche tempo fa. Ora il loro rapporto era cambiato, durante i concerti, le interviste e le apparizioni pubbliche non potevano stare mai vicini e, tutto ciò li portò ad allontanarsi anche nel privato.
 
<< Lou, ti va di parlare? >> chiese il biondino da dietro la porta << veramente no non mi va di parlare … torno a casa qualche giorno – Niall non guardarmi così, ho bisogno di staccare la spina >> concluse dopo aver notato la faccia sconcertata dell’amico. Così dopo aver salutato i ragazzi Louis raggiunse l’auto che lo aspettava in strada. Direzione Donacaster, South Yorkshire.
 

 
Audrey era tornata in Italia, dopo essere atterrata a Milano era ripartita con Sara per raggiungere sua madre e i gemelli nella loro casa in Sardegna. Mancavano pochi giorni al compleanno di Anastasia e William. Il loro primo compleanno, era emozionatissima.
<< ma quindi ora ti devo chiamare signora Styles? >> le chiese scherzando Sara mentre giocavano in mare con i bambini << non penso proprio … >> sospirò la mora con fare pensieroso << non sembri per niente entusiasta di uscire con lo scapolo più richiesto al mondo, ti rendi conto di quanto sia fortunata? >> le fece notare Sara << io non la vedo così, per me è solo Harry … mi piace molto, i giorni passati con lui sono stati bellissimi ma, è troppo presto per fare progetti, inoltre lui non sa niente dei gemelli >> le confessò << non gli hai detto niente? Dovresti dirglielo … >> - << lo so ma sai com’è non è una cosa semplice da dire. Non è che io quando mi presento dico “piacere sono Audrey e sono madre di due gemelli” scapperebbero tutti a gambe levate >> - << vedrai che capirà, sembra tenerci veramente a te e poi come si fa a non amare queste due piccole pesti, hanno un sorriso contagioso >> concluse la bionda.
 
Sara aveva ragione, doveva assolutamente trovare il modo di raccontare ad Harry tutta la verità. Un rapporto si fonda soprattutto sulla sincerità, e lei fino ad ora non era mai stata sincera con lui. Decise che subito dopo il compleanno dei bambini sarebbe ripartita per Londra per raccontargli tutto. Ci teneva davvero alla storia con Harry; Audrey era terrorizzata dalla sua possibile reazione, non voleva perderlo ma, sapeva che se voleva stare con lui doveva dirgli tutta la verità.  
 
Si era talmente abituata a passare le giornate con Harry e i ragazzi che ora ne sentiva la mancanza. Ogni momento era buono per chiamarli e per mettersi in contatto con loro. Video chat e telefonate era ormai quotidianità, tant’è che se per un motivo o per un altro non riuscivano a mettersi in contatto scoppiava il panico. Fu proprio a causa di troppe chiamate e messaggi rimasti senza risposta che tutto ebbe inizio.
Erano due giorni che non lo sentiva. Harry non le rispondeva ne ai messaggi ne alle chiamate. Audrey iniziava a preoccuparsi. Iniziava a pensare che fosse sparito come aveva fatto mesi prima. Presa dal panico decise di chiamare Louis per avere notizie del ragazzo scomparso.
 
L: non mi va di parlare, ti richiamo dopo – rispose scocciato
A: ok scusa
L: Audrey? Scusa pensavo fosse un’altra – si scusò cambiando tono non appena si rese conto dell’errore commesso
A: rispondi sempre così alle chiamate? – lo prese in giro lei
L: di solito no! – rise – hai bisogno di qualcosa?
A: sono due giorni che Harry non mi risponde, sembra scomparso dalla faccia della terra – gli spiegò cercando di apparire il meno patetica possibile
L: fossi in te non mi preoccuperei più di tanto, di sicuro avrà perso o lasciato il telefono da qualche parte; se vuoi provo a sentire gli altri e poi ti richiamo.
A: perdere il telefono? Tipico di Harry, se la testa non fosse attaccata al collo l’avrebbe già persa da parecchio – scherzò lei facendo ridere il ragazzo
L: allora facciamo che provo a sentire Zayn e gli altri e poi ti richiamo ok?
A: perché non sei con loro?
L: no, sono tornato a casa, avevo bisogno di tranquillità
A: sicuro che vada tutto bene? Sembri … non sembri tu!
L: lo so, non mi riconosco più neanche io … - confessò
A: ti va di parlarne? – gli domandò lei


Ci fu qualche secondo di silenzio poi Louis iniziò a raccontarle tutto, in modo spontaneo e liberatorio. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno che non vivesse la situazione di persona. Aveva bisogno di un’opinione esterna. Audrey ascoltava in silenzio, attenta a non perdere alcun dettaglio. Si stupì di come fosse riuscito a fingere per tutti questi mesi che tutto andasse per il verso giusto; di come non avesse mai perso la pazienza. Aveva nascosto se stesso per rendere felici gli altri, finendo per dimenticarsi della sua di felicità.
Parlarono per ore, si estraniarono dal mondo esterno. Fu il pianto d i William a riportarli alla realtà.
L: è un bambino? – domandò sentendo un lamento
A: cosa? No! Lou ti devo salutare, mi dispiace.
L: tranquilla, ti chiamo appena ho notizie di Haz
A: grazie
 
Per un attimo era stata tentata di dirgli la verità. In modo spontaneo stava confessando il suo segreto ma o stava facendo con la persona sbagliata.
 

 
Mancava poco e finalmente si sarebbero rivisti. Non vedeva l’ora.
Ad attenderla fuori dall’aeroporto c’era Preston, appena lo vide il volto le si illuminò.
<< ciao Audrey >> la salutò calorosamente << mi sono mancati i tuoi abbracci così imponenti >> disse le lei ancora intrappolata tra le braccia dell’uomo della security subito dopo i saluti i due si misero in viaggio verso casa dei ragazzi << grazie Preston!! >> urlò per l’ennesima volta mentre la macchina ripartiva.
Eccola lì. Pochi istanti ancora è finalmente sarebbe definitivamente arrivata.
<< bussano alla porta!! >> sentì urlare dal pianerottolo << come al solito tocca sempre a … Audrey!! >> il solito monologo di Louis si interruppe appena si ritrovò di fronte la ragazza. Istintivamente l’abbraccio sollevandola da terra << ci sei mancata!! Ragazzi guardate chi c’è >> urlava euforico il maggiore << sei qui!? >> urlò Harry, appena la vide, con un tono tra il sorpreso e l’eccitato, la ragazza gli corse incontro e lo baciò.
 
<< cosa ci fai qui?! >> le domandò appena riuscirono a ritagliarsi un po’ di spazio g<< volevo vederti, non sembri felice della sorpresa >> concluse confusa << no, anzi mi fa piacere averti qui solo che non me lo aspettavo … e che … >> spiegò lui << e che? Harry devi dirmi qualcosa? >> - << Harry fra poco dobbiamo andare in studio >> i due vennero interrotti dalle urla di Liam << ne parliamo quando torno ok? Tu fai come se fossi a casa tua >> concluse posandole un piccolo bacio sulle labbra.
 
Di nuovo sola, sola con i suoi pensieri. Possibile che ci avesse già ripensato? Non era passato neanche un mese da quando si erano messi insieme. Per distrarsi decise di rinfrescarsi le idee sotto la doccia.
L’acqua le scorreva sull’esile corpo, guardava le gocce scivolare veloci perché anche i problemi e le ansie non venivano lavati via dall’acqua calda?
<< Audrey?! Sono a casa!! >> la voce di Harry la fece sobbalzare, si ripulì dal sapone e uscì dalla doccia << ne ho approfittato per fare una doccia >> gli spiegò mentre lo raggiungeva in camera << ti va un giro in città - le propose abbracciandola, la giovane annui baciandolo – ti aspetto in soggiorno >>  con un solo bacio era riuscito a farle dimenticare tutti i problemi, con lui si sentiva protetta era per questo che doveva assolutamente essere sincera con lui.   
 
<< e se ci vede qualcuno? >> gli chiese Audrey quasi spaventata << tranquilla nessuno sa che siamo tornati a Londra >> cercò di rassicurarla lui stringendola a lui. Passarono un pomeriggio stupendo in giro per i parchi del centro città, mangiando gelato e sorseggiando granite. Il tempo volava e i due non si resero conto che era quasi ore di cena.
<< cosa volevi dirmi prima? >> gli domando fregandogli da sotto il naso le ultime patatine, il riccio la guardò perplesso più per il piatto vuoto che per la domanda << non mi ricordo, non sarà stato importante >> - << sicuro, a me sembrava importante invece >> disse seria << ma no tranquilla, ero solo stupito dal tuo arrivo >> concluse mentre si incamminavano verso casa.
Così mentre percorrevano le ormai buie strade di Londra i due si ritrovarono vicino casa della zia di Audrey << siamo quasi arrivati a casa di mia zia Chloe >> esordì la giovane << non rimani da noi oggi? >> le chiese Harry << gli altri saranno stanchi, hanno lavorato tutto il pomeriggio … ci possiamo vedere domani >> lo rassicurò lei, intenta a cercare le chiavi di casa << potrei rimanere da te … se ti va ovvio >> propose coprendosi il viso con il ciuffo di riccioli << Harry!? >> sussurrò lei sorridendo << mangiamo qualcosa, guardiamo un film e poi andiamo a letto … cioè, non insieme … >> cercò di spiegarsi senza sembrare impacciato << sei così confusionario quando parli >> sorrise abbracciandolo.
Dopo aver cenato con tutti i biscotti possibili trovati in dispensa i due si addormentarono sul divano abbracciati.
 
Un lieve raggio di sole svegliò Harry che cercando di non svegliare la ragazza si alzò e preparò la colazione << buongiorno >> bisbigliò baciandola, Audrey si stropicciò gli occhi << buongiorno, che ore sono? >> domandò sbadigliando << le 9:00, ti ho preparato la colazione io devo scappare, i ragazzi mi avranno dato per disperso, ci vediamo dopo ok? >> Audrey annuì salutandolo.
Aveva passato una giornata stupenda con lui, le aveva perfino preparato la colazione, Harry non era per niente uno sciupa femmine come veniva descritto dalla stampa, era un ragazzo d’oro.
 
Dopo essersi preparata la giovane uscì, avrebbe approfittato della mattinata per svolgere alcune commissioni. Mente girava per le vie della città un “piccolo particolare” attirò la sua attenzione << merda!! >> urlò mentre osservava incredula una rivista. Lei ed Harry erano stati paparazzati durante la loro gita in città c’erano foto di ogni tipo: loro due che si baciavano, che dividevano un gelato, che camminavano mano nella mano, c’erano perfino foto di loro che salivano a casa insieme. Non poteva crederci, non voleva crederci. Prese il telefono e compose il numero di Harry, che come al solito non rispondeva, decise così di raggiungere il loft dei ragazzi.
Per fortuna il portiere la riconobbe e la fece entrare in casa senza fare molte storie. Si sdraiò sul divano in attesa dei ragazzi.
<< hey che ci fai qui? >> le domandò Zayn appena rientrarono << Harry c’è un problema >> esordì lei mostrandogli le riviste acquistate prima, i cinque sgranarono gli occhi, com’era possibile? Avevano sparso la voce di essere ancora in America, invece …
<< non preoccuparti, andrà tutto bene >> cercò di rassicurarla lui mentre continuava sfogliare le riviste << speriamo >> commentò lei confusa dall’intera situazione.
 

 

“e così sei la nuova ragazza Styles? Chissà cosa ne penserà la stampa quando saprà che la nuova fiamma di Harry Styles ha due bambini? Ti avevo detto che non era finita”
- Matteo
 
“non farai veramente spero? Non puoi farmi questo. Matteo per favore …”
- Audrey
 
“certo che posso. Racconterò tutto!! Salutami Styles …”
- Matteo

 
Stava sudando freddo, le mani le tremavano al solo pensiero che tutta la verità su lei e i gemelli venisse sbattuta in prima pagina. Non poteva permetterlo. Doveva evitare scandali. Audrey non era preoccupata per lei ma per come l’intera situazione avrebbe investito i gemelli ed Harry.
<< ti ho trovata finalmente >> disse Harry piombandole alle spalle abbracciandola “ecco e ora come faccio, così rende tutto più difficile” << Harry devo dirti una cosa – si volto verso di lui – io non posso … >> - << Audrey cosa succede? >> le chiese preoccupato << non posso stare con te, è meglio finirla qui … >> corse fuori dalla camera piangendo << Audrey?! >> urlarono i ragazzi nel vederla << aspetta Audrey - Harry la fermo appena in tempo -  cosa succede? Ieri … a Los Angeles … guardami!! >> le urlò strattonandola per il braccio << Harry così le fai male >> interevenì Louis << deve dirmi cosa succede, non può mollarmi così >> -<< Harry mi dispiace ma proprio non posso … scusa, scusate >> concluse scappando via.
 
Si odiava per quello che aveva fatto ma era, almeno per come la pensava lei, la cosa migliore da fare per evitare scandali e inutili problemi.
 
I ragazzi intanto cercavano di calmare Harry che non riusciva ancora a capacitarsi. Era successo tutto così in fretta.
<< io non la capisco, andava tutto così bene >> continuava a ripetere << magari si è spaventata per le foto sui giornali >> - << non è abituata a tutto questo, vedrai che domani tornerà tutto alla normalità >> i ragazzi cercavano di tranquillizzarlo << no, sono sicuro che non è per le foto, ci deve essere qualcos’altro … era … >> non concluse la frase, si alzò e appena raggiunse camera sua ci si chiuse dentro.
<< dobbiamo fare qualcosa >> esordì Zayn preoccupato per l’amico << ci parlo io >> disse il maggiore dirigendosi verso la camera dell’amico.
 
Si sdraiò accanto a lui e rimase in silenzio.
 << lo sapevo, non dovevo espormi così, dovevo continuare a divertirmi e basta >> iniziò a sfogarmi Harry << Harry … >> - << no Lou, ho sbagliato a lanciarmi in una storia senza pensare alle conseguenze, sono un cretino >> aveva gli occhi lucidi, pieni di lacrime. Non voleva piangere ma alla fine non si trattenne più e tra le braccia di Louis si lasciò andare << mi dispiace, davvero >> gli sussurrò passandogli la mano tra i riccioli.
Erano li, uniti come non lo erano da tempo. Solo loro due, due amici, due fratelli, inseparabili nonostante tutto.
 



.???. ...
Il passato prima o poi torna sempre a farti visita, nel nostro caso il passato ha braccia, gambe, occhi e un nome Matteo. Aveva giurato che non l’avrebbe lasciata stare e così è stato. Forse col tempo Harry e Audrey torneranno insieme. Lo scoprite nei prossimi capitoli.
Un bacio 
   
 
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