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Autore: Tenru Dragon    31/07/2013    1 recensioni
"Iniziò tutto tre giorni fa, il giorno del mio diciottesimo compleanno"
Questa storia parla di una ragazza di nome Clarissa che perde la madre e va a vivere con il padre e la sua famiglia...
Tra nuovi amici e una numerosa nuova famiglia, Clarissa conoscerà anche l'amore...
Spero che recensiate numerosi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CLARISSA
“Come mai capita sempre a me….” Pensai diretta all’hotel mentre mi asciugavo le lacrime.
Entrai, alla location c’era un uomo di massimo 25 anni, mi avvicinai a lui e chiesi: -Una stanza per favore-
-Certamente, puoi darmi un documento?- io speravo che mio padre non avesse avvertito la polizia della mia scomparsa così diedi il mio vero documento, quando lo ebbe in mano disse: -Ok, va bene, c’è libera la stanza n°25-
-Va bene grazie mille-
Salii diretta in camera mia.
Appena dentro, la prima cosa che feci fu buttarmi sul letto, poi andai in bagno a fare la doccia ma prima di poterla fare notai la vasca idromassaggio e cambiai idea, la riempii fino al bordo e mi ci buttai letteralmente dentro.
Rimasi in ammollo per più di due ore poi decisi che era arrivato il momento di andare a dormire perché con tutto quello che è successo non volevo ne cenare ne aspettare oltre per andare a dormire.
Erano solo le 18 quando chiusi gli occhi e iniziai a sognare…
Ero in un ospedale, quello dove ero finita dopo l’incidente, ma non ero nella mia stanza, ero in una sala operatoria e sotto i ferri c’era mia madre, il medico stava cercando di fermare un’emorragia ma non ci riuscì, sentii il “bip-bip” prolungarsi finche non divenne un unico suono “biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip” mia madre morì di nuovo ma stavolta sotto i miei occhi, dopodiché il sogno continua, ci sono io stavolta sotto i ferri e stanno per operarmi, avevo anche io un’emorragia ma io riuscii a salvarmi….
Quando mi svegliai dal sonno notai che le mia guance erano bagnate, durante le notti successive piansi proprio come la prima notte passate nell’hotel e tutte le notti feci lo stesso sogno.
Non capii il significato di quel sogno finche non si aggiunse una parte…
…ero appena stata operata e la scena torna indietro all’incidente, ma stavolta vedo l’uomo che si trovava sull’altra auto, aveva gli occhi simili a quelli di Jai, andava a tutta velocità, poi c’è lo schianto e vedo l’uomo uscire dall’auto e scappare via…
Mi sveglio. Non riesco a capire. Cazzo, cazzo, cazzo.
Io pensavo che nell’incidente erano morte due persone non solo mia madre, come è possibile?
 Ad un certo punto sentii bussare alla porta e quando aprii i miei pensieri erano stati sostituiti da molti altri.
 
JAI
Quando apre la porta sembra aver cambiato del tutto espressione, vorrei sapere cosa pensa, mi guarda in modo triste e felice allo stesso tempo, poi mi fa accomodare e mi chiede: -Cosa ci fai qui?-
-Ecco…io sono venuto per parlarti-
-Cosa vuoi?-
-Mi dispiace tanto, so che non ci sono scuse per quello che abbiamo fatto due settimane fa io e Nick ma mi sei mancata, mi manchi anche ora e so che sei qui davanti a me ma mi manca il tuo sorriso, mi sono mancati i tuoi occhi e insomma mi sei mancata tu-
Lei mi fissa come se non vedesse l’ora di sentirmelo dire poi cambia velocemente espressione e dice: -Forse è meglio se te ne vai-
-Ma?! Aspetta io..- la guardai negli occhi e vidi solo dolore così dissi: -Va bene, ci vediamo….ciao-
Uscii da quella stanza e andai verso l’ascensore, entrai e schiacciai il tasto con scritto “1” per scendere al primo piano.
  
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