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Autore: Pricilla    31/07/2013    0 recensioni
Quando è arrabbiata e stanca della vita che quotidianamente le fa perdere la pazienza, si rifugia in un posto tutto suo. Un posto magico che solo lei conosce. Lì, ha tempo per pensare, riflettere e calmarsi. Non è mai sola. È sempre accompagnata dal suo casco. Con lui condivide tutto ma da questa volta, forse, ci sarà qualcuno altro con cui condividere qualcosa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Di sfondo ad una bella ragazza, con i capelli castani, gli occhi marroni e un corpo invidiabile da ballerina, c'era un bellissimo mare mosso. Guardava pensierosa le onde alte mentre il vento le faceva volare i suoi lunghi capelli. Sembrava volesse giocare ma lei non aveva voglia. Era concentrata. Attenta. La sabbia si alzava e le infastidiva gli occhi. Non avrebbe mai potuto indossare gli occhiali da sole anche se sole non ce ne era per il solo scopo di proteggersi. Lei era li per guardare attenta il mare. Si toglieva le scarpe e si arrotolava i pantaloni, tanto da non sporcarseli. Si tirava tutta la zip della giacca di pelle fino a chiudersela completamente. Aveva freddo. Spegneva il suo cellulare e lo rimetteva nella tasca della giacca. Non voleva essere disturbata. Poi riprendeva a camminare anche se il tempo minacciava la pioggia ma a lei non importava. Adorava camminare sulla spiaggia d'inverno. Ogni tanto si sedeva per terra, accarezzava la sabbia, si alzava e riprendeva a camminare con sotto il braccio il suo casco con il quale ogni tanto parlava. Temeva l'acqua fredda. Non ci si avvicinava. Veniva in questo posto quando era particolarmente stressata, stanca e quando il tempo era brutto. Quando se ne andava era felice. Lasciava il mare calmo e lo spuntare del sole. Non la vedeva mai nessuno. Li, non c'era mai nessuno. O forse lo credeva lei. Un giorno, invece, le cadde il suo foular durante la passeggiata. Questo cominciò a volare e lei a correre per prenderlo. Finì in acqua. Lei rimase impaurita e in silenzio sulla riva. Non lo avrebbe mai più preso da sola ma dietro di lei spuntò un uomo. Senza paura le raccolse il foular bagnato e glielo pose tra le mani. Lei, stupita e imbarazzata lo ringraziò. Lui, la prese per mano e le disse che tutti hanno bisogno di essere coccolati. Cominciò a piovere e di corsa lui le indicò un posto dove ripararsi. Lei aveva paura ad andare da sola e lui nel suo sguardo lo capì e la accompagnò. Vi restarono tutta la notte. Il giorno dopo, insieme, se ne andarono in moto. Stranamente il sole splendeva ed il mare era calmo. Il foular era legato stretto con un nodo sulla porta del loro riparo. Lei adesso non doveva più temere. Era legata come il suo foular. Ciao! :) Vi piace questa mia breve storia? Grazie per chi leggerà e lascierà una piccola recensione! :)
  
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