Serie TV > Beauty and the Beast
Segui la storia  |       
Autore: jo_gio17    31/07/2013    2 recensioni
L'attesa tra una serie e l'altra è sempre straziante, ho deciso così di scrivere questo racconto per vivere e rivivere tutte le emozioni che mi hanno regalato Vincent e Catherine. Il racconto non contiene spoiler ma solo episodi e fatti della mia fantasia.
"Tutto era banalmente normale finché non conobbi Vincent."
"...ogni mio respiro sarà dedicato a te Catherine."
Buona lettura e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Catherine Chandler, Un po' tutti, Vincent Keller
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Diaries'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Capitolo 1

Ri-Incontrarsi
 

Caro diario,

ho deciso di scriverti qualche tempo fa ma non ho mai avuto il tempo di iniziare sul serio. Non so quanto sia buon segno della mia sanità mentale parlare con un quadernino dalla copertina rosa con i bordini in oro con tanto di lucchettino, ma sento di non voler dimenticare nulla, per la prima volta nella mia vita sento l’esigenza di ricordare ogni singolo momento di quest’anno. Quindi eccomi qui.  In realtà questa storia non inizia proprio un anno fa…
Nell’autunno del 2003 persi mia madre e con lei tutti i miei sogni e le mie speranze. Ho sempre pensato di essere stata io la responsabile della sua morte e che forse non meritavo di essere stata salvata così mi buttai a capofitto nello studio e poi di conseguenza nel lavoro. Sono diventata una detective per vendetta e per speranza, forse una delle due motivazioni è sbagliata, ma non mi importa perchè mi ha portata fin qui. Lo so che forse non ha senso e forse non verrò mai capita, o almeno non ci sono riusciti i miliardi di psicologi con cui ho parlato ma vedere le mie mani sporche del sangue di mia madre mi ha fatta crescere in un secondo. Mio padre ed Heather non mi hanno mai considerata colpevole ma nemmeno mi hanno creduto quando gli ho raccontato del mio salvataggio. Non sono una vittima miracolata, ne impazzita, ne visionaria e non sono stata salvata da un angelo ma da una bestia. La stessa senza il quale oggi non potrei vivere. Ricordo di aver avuto paura lì nel bosco, ero terrorizzata e completamente spiazzata ma una vocina dentro di me mi urlava di stare calma perché quell’essere mi aveva appena salvata e non mi avrebbe fatto del male. Adesso posso affermare che quella vocina era in realtà il mio istinto e devo dire che mi ha strappata al pericolo parecchie volte da allora. Quella notte come dicevo, la mia vita cambiò, io cambiai e non rividi il mio salvatore fino ad un anno fa.
Stavo lavorando ad un omicidio con la mia partener, non che migliore amica Tess. La vittima era Ashley Webster, una famosa editrice di moda, trovata morta in un hotel. Il corso delle indagini mi portò fino al fantastico J.T. o T.J. come continua tutt’ora a chiamarlo Tess. Ricordo bene la prima volta che andai a trovarlo in quella specie di casa-fabbrica che poi scoprii essere un vecchio stabilimento chimico a cui rimarrò affezionata per sempre temo. Il primo incontro con J.T. fu alquanto buffo, lui era palesemente agitato, scontroso e sudato ma soprattutto poco convincente. Tanto che il giorno dopo mi ripresentai allo stabilimento e lo incontrai: Vincent Keller, un soldato che doveva essere morto una decina di anni prima era proprio lì davanti a me. Nello stesso momento in cui i miei occhi e si anche la mia pistola, si posarono  su di lui la mia vocina interiore urlò… “salvalo”.  Non avrei mai nemmeno immaginato cosa potesse succedere dopo. Vincent mi salvò, di nuovo. Fui aggredita in metropolitana, degli uomini mi aggredirono e a quel punto la mia bestia accorse e per la seconda volta impedì la mia morte. Riconobbi all’istante l’essere che mi aveva già strappata alle fredde braccia della morte nel bosco e la stessa sera seppi che in realtà il mezzo uomo mezzo animale era proprio Vincent. Lo guardai negli occhi mentre mi raccontava la sua storia, riuscii a sentire tutto il suo dolore ma anche la sua immensa forza e non parlo solo di quella fisica ma della sua voglia di rivalsa, la sua voglia di vivere una vita nomale. Poi la confessione, mi disse di conoscere mia madre e il mio cuore perse qualche battito, era l’unico che poteva aiutarmi a far luce in quel banco di fitta nebbia che per me era mia madre.


 ***

 

Giorno 1204

Sono poco più di tre anni che tengo questo diario ormai e non avevo mai scritto il suo nome. Che idiota, pensavo che tenendo tutto dentro sarei riuscito a controllarlo ma i sentimenti non si possono tenere in gabbia. Adesso voglio rimediare, voglio ricordare e senza più restrizioni voglio amare… voglio amarla perché da quando la salvai quella notte nel bosco e la vidi il mio cuore si riempì. Iniziai a seguirla a preoccuparmi per lei, non solo perché era la figlia di Vanessa, forse si ho iniziato a farlo per questo ma mi resi quasi subito conto che lei non era al corrente della vita e della professione di sua madre. Cat è sempre stata forte ma soprattutto era la ragazza che non era scappata. Anche lei mi cercava, semplicemente non era pronta a ciò che avrebbe trovato. Non dimenticherò mai quando salì le scale del mio nascondiglio, potevo scappare ma non lo feci, volevo vederla così mi nascosi dimenticando sul tavolo quello stupido articolo di giornale. Ormai era lì bellissima, ricordo di aver inspirato a fondo per godere del suo profumo come era ovvio mi distrassi e mi trovò. Credo che nel mio inconscio desideravo più di ogni altra cosa che si accorgesse di me, volevo che mi vedesse, non come bestia ma come uomo e come per magia accadde. Un paio di giorni dopo quei bastardi della Muirfield la aggredirono in metropolitana, riuscirono a risalire a lei a causa del mio DNA, la bestia ebbe il sopravvento. Le emozioni si convertirono tutte in rabbia e li uccisi. Solo una cosa era chiara Catherine era in pericolo e non potevo permetterlo. Dopo questo incidente però le cose cambiarono per me, non seguii i consigli di J.T. le raccontai tutto. Ogni cosa, non potevo più farla uscire dalla mia vita, non potevo semplicemente sparire di nuovo e dire la verità era la mia unica occasione. Di nuovo quella piccola ragazza mi stupì, per la seconda volta non scappò, non ebbe paura dell’oscurità che si cela in me. non vedeva in me solo la bestia ma vedeva il mio io, vedeva la mia umanità. Pur di non perderla accettai le sue condizioni, l’avrei aiutata a far luce sull’omicidio di sua madre, avrei fatto di tutto pur di rimanerle accanto.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Beauty and the Beast / Vai alla pagina dell'autore: jo_gio17