A Trunks non era assolutamente piaciuta a visita di quello stranissimo ragazzo chiamato Kurapika.

La sua più grande paura era quella di poter perdere l’amore della sua vita, la sua dolce Mitzuiko…e più ci pensava più si innervosiva; ricordava ancora ogni piccolo e indispensabile momento passato con lei:anche se non erano episodi molto significativi, per il ragazzo avevano comunque tutti una particolare importanza, ed ora, a causa di quel ragazzo, l’avrebbe potuta perdere per sempre!

Si vedeva lontano un miglio che anche Kurapika provava gli stessi sentimenti che Trunks provava per la ragazza e per ciò lo odiava a morte.

Ma non voleva arrendersi o darsi per vinto: sarebbe comunque riuscito a conquistare Mitzuiko a qualunque costo, anche a costo di chiedere aiuto a Goten.

Avrebbe voluto passare più tempo con lei, avrebbe cercato di esserle sempre vicino, di esaudire ogni suo desiderio, di renderla felice.

Ma Kurapika avrebbe comunque rovinato tutto e ostacolato i suoi sogni: quel ragazzo gli dava proprio sui nervi.

Appena furono usciti tutti da casa, Trunks corse di sopra velocemente, percorse il corridoio dove si trovavano alcune stanze ed entrò in una di queste.

Non appena mise piede in camera sua, tirò una spinta potente alla porta che si chiuse velocemente con uno SBAM violento; si buttò nel letto al volo e sbatté la testa contro il ferro della spalliera.

 

-AAAHHHH!! Porca puttana, questo è per tutte le stronzate che ho detto!

 

Si voltò a pancia in su e continuò a pensare a Mitzuiko e a come sarebbe stata la sua vita con e senza di lei:

“Perché…perché….Dio, perché hai fatto iniziare tutto questo: insomma, sono sempre stato un bravo e buon ragazzo, presto diventerò il presidente della Capsul Corporation! Se non l’avessi mai incontrata non sarebbe stato molto meglio? E pensare che tutti mi dicevano: diventerai un uomo di classe, saprai risolvere al meglio ogni situazione e ben presto ti sposerai con una ragazza fantastica e favolosa...perché nessuna di queste cose si sta avverando….non voglio arrivare alle maniere forti, mi basterebbe solamente tornare indietro nel tempo e sperare che Mitzuiko non conosca mai Kurapika.

La amo, farei qualsiasi cosa pur di sapere che almeno ho una chance, vorrei passare ogni momento della mia inutile vita con lei, sposarmi e vivere felicemente in una casa con dei bambini, chiedo troppo?! E poi in più starei vicino, oltre che alla ragazza che amo, anche al mio migliore amico, no?? Cavolo, ammazzatemi!”

Il suono della pioggia interruppe i suoi pensieri improvvisamente:

“Piove, che strano, nei momenti più tristi piove sempre. E come se il cielo piangesse per me.

Sembra che le stelle cadano dal cielo sottoforma di acqua piovana; giù, giù per le grondaie, sgorgano in silenzio.

Ed è proprio quest’acqua che si sta portando via tutto, ripulendo da ogni pensiero, ed ogni volta ti svuota la vita sempre di più…..

Sembra uno di quei momenti in cui vorresti urlare, correre via, sparire dal mondo e rifugiarti in uno tutto tuo, pacifico che ti faccia riflettere.

Magari hai bisogno di qualcosa che ti allontani dai tuoi problemi…..come odio questo mondo!!”

E tirò un calcio ad un pupazzo che era poggiato sopra al letto. Questo volò via come un siluro e sbatté contro l’armadio con una forza impressionante; infatti la casa tremò per qualche secondo:

 

-Trunks è di nuovo sottopressione! – Disse Bulma con calma.

 

-Non vorrei essere con chi lo fa sentire in questo modo: comunque gli o le faccio i complimenti!!!! – Rivelò Bra.

Intanto Trunks si poggiò nuovamente sul letto disteso, si mise su un lato e si addormentò dolcemente….

 

[A CASA DI GOKU]

 

 -Mitzuiko, dove sei tesoro?? – Una voce si accentuava nell’aria della casa di Kahrot.

Goku era in fondo alle scale del piano terra e gridava a pieni polmoni.

 

-Sono in camera mia papà! – Un’altra voce, dal tono quasi scocciato si era appena fusa a quella di Goku.

 

-Ti va se ci alleniamo un po’ insieme? Così per passatempo.

 

-No, grazie comunque ma non mi va, davvero….

 

-Eh dai che ci divertiamo….tuo fratello ancora sta cercando di capire come si infila la tuta…crede che la cintura vada messa in testa!! – Disse ridendo Goku.

 

-Magari dopo; adesso devo….fare la doccia!!

 

-Ok, fa come vuoi, ma non sai cosa ti perdi.

 

“Si che lo so.” Mitzuiko era anche lei in camera sua e se ne stava dietro al porta seduta a terra.

“Che cavolo di figura ho fatto?? Ma sei scema? Dove pensavo di essere e soprattutto cosa pensavo di fare! So da sola di averlo fatto per togliermi da quella situazione imbarazzante!

Ehy, non posso darmi ogni colpa, almeno hanno fatto amicizia…….spero.

Cavolo, stavo per baciare Trunks..che imbarazzo! Ma perché mi sono fermata sul più bello, capperi, Mitzuiko, anche se hai sentito il campanello perché ti sei fermata? Stupida, stupida….Tutto quello che aspettavo, un occasione d’oro, poi lui ci stava….AAAAHHHHHH!!!!!!

E poi ecco quella testa quadra di Natzumi, dio quanto la odio…ma chi l’ha chiamata?L’avrei ammazzata…se la rivedo mettere anche solo un dito su Trunks la faccio fuori con le mie mani…..”

 

Intanto Goten e Goku stavano fuori ad allenarsi:

 

-Ehy papà ma tu pensi che Mitzuiko sia più brava e più forte di me??

 

La ragazza tirò un pugno nel muro e quasi lo sfondò.

Anche lì, come alla Capsul Corporation, la casa tremò; Goku si girò di nuovo verso il figlio:

 

-Domanda di riserva?!

 

“Fortunatamente poi è andato tutto meglio del previsto perché è stato lui a baciarmi….PARADISO TOTALE!!! Sentirlo tutto mio, la sua mano leggermente poggiata sul mio braccio, l’altra mano sulla mia schiena…ho ancora i brividi addosso…le sue labbra che si congiungevano con le mie…o-mio-dio!! E poi la reazione di Natzumi..AAHHHHH!!”

Prese un pupazzo e recitando disse:

 

-Oh Trunks….ti amo anche io!!

-Mitzuiko!!!!

 

-AAAAHHHHHH!!! Non parlavo con un pupazzo, facevo i compiti!!!

 

-Tranquilla volevo solo sapere dove eri…

 

-Ah ok mamma! – Detto questo si distese sul letto di suo fratello ed anche lei, come Trunks si addormentò, avente tra le braccia il piccolo pupazzo che aveva recitato con lei qualche istante prima.