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Autore: Kel    09/02/2008    4 recensioni
Hermione è tornata.Il suo viaggio doveva durare poco, invece è stata via undici anni.
Sarà cambiato qualcosa nella persone che aveva lasciato?E, cosa più importante,lei sarà cambiata?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17

Capitolo 17

 

-Dovremmo uscire…-

-Dobbiamo proprio?-

-Mh mh…-

Hermione si appoggiò al petto di Draco, mentre lui portava una mano dietro alla schiena per chiudere il getto dell’acqua calda che ancora scendeva sopra di loro. Decisamente era un sacco di tempo che erano dentro alla doccia. E se non volevano rischiare di finire l’acqua d tutto il quartiere era meglio per loro uscire.

Con un ultimo, tenero, bacio a fior di labbra i due uscirono dalla doccia, e subito Draco avvolse Hermione in un caldo asciugamano.

-Ti preferisco senza…-

Hermione sorrise, prima di tirargli un leggero pugnetto sulla spalla.

-Ahia!-

-O andiamo, non ho tutta questa forza! Che Auror sei, se ti riesco a far male io?-

-Sei manesca!-

-Lo devo essere, per tutti e due. Altrimenti non usciremo più da questo bagno, e sarà Pansy a venirci a cercare, o, ancora peggio, Harry-

Al nome Pansy, il biondo si affrettò a legarsi l’asciugamano intorno alla vita, e aprendo leggermente la porta si guardò attorno per vedere se la strada era libera, in modo che il loro segreto rimanesse tale.

-Via libera?- domandò Hermione con fare cospiratorio.

Draco fece cenno di sì con la testa, e alcune goccioline d’acqua gli scivolarono lungo il collo. Hermione fu grata al suo autocontrollo per averle evitato di correre da lui per leccarle via lei stessa.

 

Quando scesero al piano di sotto era praticamente ora di pranzo. James stava strepitando attorno alla madre, chiedendole ogni cinque secondi cosa c’era da mangiare e quando sarebbe stato pronto, saltellano prima su un piede e poi sull’altro.

-JAMES!- urlò alla fine Pansy, esasperata –Ti ho già detto dieci volte che ci sono i tortellini, quante volte vuoi sentirtelo dire ancora? Cosa credi che chiedendolo ogni mezzo secondo il menù cambi?-

-Ma a me non piacciono i tortellini-

-Sì che ti piacciono-

-No, è Lily quella che ne va pazza-

Pansy sbuffò, e lanciando un’occhiataccia ad Harry, che comodamente seduto al tavolo della cucina, seppelliva le sue risate dietro alla Gazzetta del Profeta.

-James, quali sono i tortellini?-

-Quelli rotondi con dentro la carne, no? Ah, e il brodo-

La risata di Harry ora arrivava forte e chiara, e l’occhiata che gli lanciò la moglie bastava per far congelare l’intero Sahara.

-Quelli, James, sono i cappelletti. I tortellini sono quelli con dentro le erbe, quelli verdi insomma!-

-Oh!-

-JD, sono il tuo piatto preferito, idiota-

-Lily! Cosa sono quelle parole?-

-Scusa papi, ma ci voleva! Quale altro ragazzo conosci che non si ricorda nemmeno qual è il suo primo preferito?-

Ora era Pansy a sghignazzare, e fu la volta di Harry a guardarla male.

-Questo non ti autorizza ad offendere tuo fratello! Mi chiedo da chi tu le abbia imparate certe parole…-

In quel momento Draco fece la sua comparsa in cucina, sorridendo apertamente a tutti.

-Oh, ma guarda un po’ chi si vede. Pensavo fosti affogato nella doccia, ci speravo veramente-

-Molto divertente, Harry. Allora che si mangia oggi?- domandò poi annusando l’aria.

Harry scoppiò a ridere ancora una volta, mentre Pansy alzava gli occhi al cielo, sbuffando. Non solo aveva un figlio che la riempiva di domande inutili, ora ci si metteva anche il suo migliore amico.

Hermione entrò poco dopo, osservando incuriosita Harry che rideva da solo, Draco che si guardava attorno stupito, James che sgranocchiava un grissino riempiendosi il maglione “Made in Molly Weasley” con la J verde al centro di briciole, Lily che lo guardava disgustata e Pansy che sbuffava, guardando tutti e quattro i suoi “bambini” alternativamente.

-Che è successo?- domandò

Draco alzò i palmi delle mani, come per dire “Non chiederlo a me!”

-Sono circondata da bambini!- esclamò Pansy a quel punto, prendendosi tutto l’appoggio da parte di Hermione. Anche se non aveva ben capito per quale motivo cel’avesse con loro, era d’accordo con lei al cento per cento. E di sicuro non si riferiva a Lily e James.

 

Pranzarono senza altri inconvenienti, e in poco tempo arrivò la sera. James e Lily avevano costretto loro padre, Hermione e un riluttante Draco a battaglia di palle di neve, e ovviamente avevano vinto loro due insieme ad Harry. Per quanto Draco ed Hermione riuscissero ad evitare la maggior parte delle palle, entrambi non avevano una mira eccezionale, e ben presto Draco fu sommerso dalla neve, e dai gemelli che gli saltarono addosso subito dopo. Se lo avesse fatto apposta Hermione non riuscì a capirlo. Tutto sommato fu una giornata silenziosa, senza Blaise intorno, dato che l’ex Serpeverde aveva accompagnato Allison a casa, e ancora non aveva fatto ritorno. Secondo Draco non sarebbe tornato presto, aveva detto, dato che ancora i genitori di lei non erano a casa. Finita la supposizione si era beccato uno scappellotto in testa da Hermione e un calcio non proprio leggero sullo stinco da parte di Pansy.

-Sono circondato da donne manesche!- esclamò allora, fingendo un’espressione addolorata, sfregandosi le parti dolenti con le mani.

Le due ridacchiarono, battendosi il cinque con la mano, mentre Harry scuoteva la testa divertito.

Poco prima di cena Hermione salì un attimo in camera, e mentre cercava un paio di jeans puliti dentro all’armadio sentì qualcuno bussare alla porta.

-Avanti- disse, continuando però a cercare dentro all’armadio. Non dovette nemmeno girarsi, perché come quella persona entrò, riconobbe subito il suo profumo, vaniglia e biancospino, e sorrise. Era strano come si fosse subito abituata a quella fragranza, dopo appena quattro giorni.

-Ciao- sentì infatti dire dalla voce di Draco.

Come risposta lei si girò, e si accorse che il biondo era ancora fermo sulla porta.

-Guarda che puoi entrare. Non mangio mica-

-Lo so. Ma è di me stesso che non rispondo, so perfettamente cosa accadrebbe se solo mi avvicino ancora un po’ a te. Non riesco a resisterti, ci credi?-

-Sì, perché è quello che succede anche a me. Ma allora perché sei qui? Non credo per restare a guardarmi vestire dalla porta-

-Veramente no-.

Era davvero una nota di imbarazzo, quella che sentiva nella sua voce?

-Ecco, io…volevo chiederti se ti andava di fare un giro con me-

-Un giro?-

-Sì, come un uscita, ma niente di formale. Solo così, per divertirci un po’ e…stare insieme- e gli regalò un dolcissimo sorriso

-Però se non ti va…non mi offendo se dici di no-

-No!- quasi lo urlò –Certo che mi va! Quando?-

-Uhm…- il biondo sembrò pensarci un attimo, ancora stranamente sorpreso per la risposta –Stasera?-

-Perfetto!- Davvero Draco credeva che lei non volesse uscire con lui?

-Solo, aspettiamo che i due padroni di casa si ritirino nei loro alloggi, ti va?-

-Sarebbe perfetto, così eviteremmo inutili risposte ad inutili domande-

Draco sorrise, e avvicinandosi a lei disse:

-La pensi esattamente come me, è forse per questo che mi piaci così tanto-

E con un leggero bacio sulle labbra di lei, uscì dalla stanza lasciandosi dietro un Hermione imbambolata.

“…mi piaci così tanto” l’aveva veramente detto? A lei?

 

Con un sorriso ebete sulle labbra, la riccia scese di sotto, sviando accuratamente le domande di Pansy che le chiedeva se andava tutto bene.

Le venne da sorridere alla vista di Draco che per poco non si strozzava, mangiando troppo velocemente tutto quello che aveva nel piatto.

-Ecco da chi ha preso James…la vicinanza con te gli fa male- esclamò Pansy

-Qualcosa mi dice che anche l’accurato dizionario di Lily è stato appreso da lui-

-Vorrà dire che dovremmo tenerli più lontano da lui, tesoro-

-Di sicuro il piccolo Sirius lo sarà-

-Non iniziare con questa storia, te l’ho già detto questa volta la scelta del nome tocca a me-

-Almeno come secondo nome, Pans- la supplicò Harry con una vocina e una faccia tale da far impietosire la McGranitt in persona

-Vedremo…non sappiamo nemmeno se è maschio ancora-

-È un maschio Pans, te lo assicuro-

-Se lo dici tu…-

-Mamma, papà, non iniziate per favore. E poi ho già deciso io i nomi per il mio fratellino-

Harry e Pansy si voltarono verso Lily, che li guardava a sua volta, con un sorriso enorme stampato in faccia.

-Li volete sapere?-

I genitori le fecero cenno di sì con la testa.

-Allora se sarà un maschio allora potremo chiamarlo Salazar, oppure Severus…non sono nomi affascinanti?-

Dallo sguardo di Harry si poteva ben capire che se su Salazar poteva anche farci un pensierino, Severus sarebbe certamente l’ultimo nome che avrebbe dato a suo figlio, mentre Pansy sorrideva beata, felice di aver inculcato la mania dei nomi stravaganti a sua figlia.

-Oppure, se papà si è sbagliato e sarà una sorellina, bhè…io mi chiamo come nonna Lily, ho pensato che la potremo chiamare come l’altra nonna…-

-Assolutamente no!- esclamò a quel punto Harry –Non chiamerò mai mia figlia Cordelia-

-Papi, mi fai finire? Grazie. Anche a me non piace come nome, e allora ho pensato a Chlelia, oppure Althea…o…-

-Decisamente molto meglio, Lily- le disse Pansy

-Vi piacciono?- domandò lei, felice

-Moltissimo tesoro-

-Davvero, davvero papà?-

-Ma certo!-

-Sarei così felice se fosse una sorellina-

-Ma che schifo! No! Molto meglio un maschio...così potrò insegnarli a giocare a Quidditch!-

-Non mi sembra che con me tu non lo possa fare! Mi confondo con una mia sosia o sono una cercatrice, tanto più in squadra con te JD?-

-Sì, ma se sarà un fratellino sarà diverso, potrò insegnarli tutto quanto, raccontargli i miei segreti, potrò farlo cadere dalla scopa…-

-Calma, calma…tu non farai cadere dalla scopa nessuno, nemmeno se è un maschio. Se proprio lo vuoi fare lo farai quando lui avrà diciassette anni e non sarà sotto la mia responsabilità. Così almeno tua madre non può dare la colpa a me, perlomeno-

-Harry!- esclamò a quel punto Pansy

-Che c’è? Ho solo detto la verità, saresti capace di uccidermi se succedesse qualcosa a loro e se solo ti passasse per l’anticamera del cervello che possa essere colpa mia-.

 

La cena proseguì tranquilla, ormai tutti quanti erano fin troppo sazi dalle feste appena trascorse per poter anche solo apprezzare l’ottimo arrosto.

Dopo cena Harry riuscì miracolosamente a convincere ad andare a letto presto, o per lo meno in camera loro, puntando sul fatto che il giorno dopo sarebbe stato quello della “Giornata dei Figli al Lavoro”, in cui tutti i dipendenti del Ministero erano tenuti a portare i propri figli al lavoro con loro. Harry, in quanto Capo dell’Ufficio Auror, non poteva essere da meno. Non erano neanche le dieci e trenta, quando Harry e Pansy salirono a loro volta in camera. Harry perché il giorno dopo sarebbe andato al lavoro, Pansy per seguire il marito. Da quando era rimasta nuovamente incinta era aumentato il suo fabbisogno giornaliero do coccole, aveva specificato, prima di salire le scale mano  per mano con Harry.

-Finalmente soli- commentò Draco quando i padroni di casa sparirono dalla loro vista.

Era semi sdraiato su una poltrona (da notare la sua consueta eleganza Malfoy che lo contraddistingueva anche in quei momenti), e Hermione gli si avvicinò sedendosi sulle sue gambe, e sorridendogli maliziosa.

-Lo sai che se continui così non usciremo mai più vero?-.

Come risvegliata dalle parole del biondo Hermione si tirò su in piedi, porgendogli la mano.

-Allora forza! Stasera si esce- esclamò.

 

Dieci minuti dopo apparirono in una via nascosta che spuntava su uno dei principali viali della Londra Babbana, avvolti nei loro pesanti cappotti.

Nonostante ormai fossero già le undici di sera, molta gente era ancora in giro per la città, coppie per lo più. Si diressero verso un piccolo pub in fondo alla strada, l’insegna diceva “Magic Heaven”,  e le luci di natale attorno ad esso lo rendevano realmente magico.

Anche l’interno aveva quel lato magico che contraddistinguevano i vari pub di Hogsmeade, l’aroma del caffé  che impregnava l’aria, così come il cioccolato, o la birra, dipendeva dalle parti del locale in cui si stava. Scelsero un tavolino rotondo in un angolo, proprio sotto un rametto di vischio.

Iniziarono a parlare ancora prima che la cameriera arrivasse a prendere le loro ordinazioni.      

-Tu credi che avrebbero qualcosa da dire se gli altri scoprissero di noi?-

-Non lo so, forse no. Per lo meno Pansy sarebbe contenta come una pasqua, è un po’ come mia madre sai?-

-Ce la vedo davvero fare la mamma chioccia. Non oso immaginare quando James gli presenterà la fidanzata…-

-Oh, nemmeno io se per questo! D’altra parte la reazione di Harry quando sarà Lily a presentarsi con il fidanzato posso ben immaginarmela…-

-Anche io! Solo a vederlo si capisce che è altamente iperprotettivo nei suoi confronti-

-Dovevi vederlo quando è arrivata la lettera che diceva che sarebbero andati ad Hogwarts! Pansy mi ha chiamato alla sera dicendo era da quella mattina stessa che non sentiva Harry, che era andato in ufficio come tutti i giorni. Così mi sono materializzato nel suo ufficio, e lui era là, seduto alla scrivania, con lo sguardo perso davanti a sé. Faceva quasi paura! Quando mi sono avvicinato per vedere se andava tutto bene lui si è mosso, ha sospirato e poi gli ho dovuto estorcere tutto parola per parola. È venuto fuori che era in crisi perché la sua bambina presto sarebbe andata via, avrebbe passato sette anni della sua vita ad Hogwarts, e quando sarebbe tornata sarebbe stata una donna e l’avrebbe persa per sempre. È stato inutile fargli notare che per le vacanze sarebbe tornata, ha subito ribattuto che tre mesi erano troppo pochi in confronto a nove. Non era preoccupato per quello che eventualmente poteva capitarle a Hogwarts, a lui erano capitate di cotte e di crude di certo a lei sarebbe andata decisamente meglio, ma era il dopo che lo atterriva. Mi ci è voluta quasi l’intera notte e una bottiglia di FireWisky per convincerlo che Lily sarebbe rimasta per sempre la sua bambina, qualsiasi scelta avrebbe fatto nella sua vita-

-Sul serio? Non pensavo potesse reagire così-

-Te lo giuro, aveva un aspetto orribile-

-Forse un po’ c’era da aspettarselo, ma credevo che almeno adesso con il nuovo bambino in arrivo…-

-Sai, ad essere sincero credo che in parte abbia a che fare con lui. Harry non lo ammetterebbe mai, nemmeno sotto tortura, ma credo che abbia paura, in fondo-

-Paura?-

-Ma sì, dopo quello che è successo quando sono nati i gemelli…-.

L’espressione di Hermione lasciava però intendere che non aveva la minima idea di cosa stesse parlando.

-Scusami, dimentico sempre che tu non c’eri, quindi non lo puoi sapere. Quando Lily e James sono nati Pansy ha avuto dei problemi, sai meglio di me quali possono essere dato che sei una medimaga. I bambini erano in perfetta salute, ma lei… i medimaghi non erano sicuri che cel’avrebbe fatta. Sono stati dei giorni duri per tutti noi, soprattutto per Harry, dopo tutto quello che aveva dovuto passare…ricordo che io ero fuori di me, voglio dire, Pansy era giovane, aveva solo diciotto anni, era assurdo che potesse accaderle qualcosa di simile. Come puoi ben immaginare Harry si è addossato tutta la colpa, dicendo che era colpa sua se Pansy lottava per vivere, dato che era stato lui a metterla incinta. Poi Pansy si è ripresa, Harry è tornato il solito di sempre e i gemelli erano davvero fantastici. I medici erano del tutto convinti che lei non potesse avere più figli, ma quando sei mesi fa ha scoperto di essere incinta…ti lascio immaginare quanto ne siano stati felici. Harry credo che abbia ancora paura, ma Pansy è tenuta costantemente sotto controllo, stavolta non dovrebbero esserci problemi-

-Non ne avevo la minima idea-

Hermione fu costretta a interrompersi per l’arrivo della cameriera, che prese le loro ordinazioni scusandosi del ritardo a causa dei numerosi clienti.

-Non potevi averne- la giustificò Draco, una volta nuovamente soli

-Già, undici anni sono tanti, inizio a pentirmi di aver fatto quella scelta-

-E perché mai? Se tu non fossi partita noi due non saremmo mai diventati così…-

-Intimi?-

-Sì, è la parola giusta. Io stavo per dire vogliosi, però il tuo suggerimento è decisamente migliore-

-Quanto sei scemo Draco?-

In quel momento arrivò una seconda cameriera, con la birra di Draco e il drink di Hermione.

-Malfoy?- esclamò

-Weasley, è sempre un piacere vederti-

-Che strano vederti in un posto come questo, come del resto è meno strano trovarti in dolce compagnia-

Hermione dava le spalle alla ragazza, però la voce di Ginny l’avrebbe riconosciuta tra mille.

-È solo una chiacchierata fra colleghi, non è vero Hermione?-

Come la riccia si voltò Ginny spalancò la bocca e per poco non fece cadere il vassoio, per fortuna vuoto.

-Hermione?- domandò titubante

-Ciao Ginny-

-Oh mio Dio! Sei tornata!- il vassoio, ormai dimentico, cadde definitivamente quando Ginny si lanciò verso Hermione, abbracciandola.

 

Erano passati più di venti minuti e Ginny non aveva ancora smesso nemmeno per un secondo di parlare, raccontare, e far domande, alle quali puntualmente si rispondeva da sola. Hermione non poteva far altro che ascoltarla e rispondere con qualche breve si e no quando la rossa glielo permetteva, ma ben presto perse il filo del discorso-monologo.

-Non sei d’accordo Herm?- domandò Ginny ad un certo punto

-Cosa? Oh, sì, sì…certo!- rispose lei dopo un attimo di smarrimento, non sapendo bene a cosa esattamente fosse d’accordo. Al suo fianco Draco aveva finito la sua birra da un pezzo e cercava di allungare le mani per appropriarsi del drink di Hermione.

-Ginny, scusami ma lo dico per te. Ci sono molti clienti stasera, non rischi a star qui seduta con me?- fece notare la riccia, scoccando un’occhiataccia al biondo che si raddrizzò all’istante.

-Oh, non ti preoccupare, Harry non mi licenzierebbe mai!- cinguettò Ginny

-Harry?- esclamarono Draco e Hermione insieme

-Sì, Harry- rispose la rossa indicando qualcuno oltre le sue spalle –Sapete, io non lavoro veramente qua, vengo solo quando c’è bisogno per dare una mano al mio fidanzato. Aspetta qua, te lo devo far conoscere- e con un balzo Ginny si alzò dalla sedia.

-Dove pensa che potremmo andare?- sibilò Draco sotto voce, ma udito benissimo dalla riccia.

Hermione vide Ginny avvicinarsi saltellando al bancone del bar, parlare con qualcuno e dopo poco tornare indietro seguita da un ragazzo altro, con una folta chioma corvina e occhi verde chiaro seminascosti da un paio di occhiali dalla montatura rettangolare.

-Non ti ricorda qualcuno?- le bisbigliò Draco all’orecchio, ammiccando al giovane con un sorriso ironico stampato in faccia.

Lei cercò di ignorarlo, sebbene la somiglianza con una certa persona era notevole.

-Herm, lui è Harry, il mio fidanzato- annunciò Ginny una volta raggiunto il tavolo

-Tesoro, lei è Hermione. Ti ho parlato di lei, ricordi?-

-Certo Ginny, è un piacere conoscerti Hermione-

-Piacere mio. Ma per caso ci siamo già incontrati da qualche parte?- poteva sentire benissimo Draco che per poco non si strozzava da solo, cercando di trattenersi dallo scoppiargli a ridere in faccia.

-Non credo. Ma Ginny mi ha parlato così tanto di te che mi sembra di conoscerti da una vita-

-Chissà perché non perché non ne avevo alcun dubbio- commentò ancora una volta Draco.

Per fortuna gli atri due non lo udirono, o comunque non ne diedero alcun segno.

-Sei un medico, giusto?-

-Sì esatto, sono una medima…-

-È un chirurgo tesoro- la bloccò Ginny, rispondendo per lei

-Deve essere davvero affascinate. Ora però scusatemi, ma ho un locale da mandare avanti. Spero di rivederti, Hermione- e con un sorriso se ne tornò al bancone.

Solo allora Hermione si rivolse a Ginny.

-Non lo sa vero?-

-Cosa?-

-Harry è un babbano, lui non sa che sei una strega-

-Come hai fatto a capirlo?-

-So riconoscerli, e poi tu mi hai interrotta quando stavo per dire che sono una medimaga…-

-E hai fatto due più due. Ammetto che hai ragione, come sempre-

-Solo una cosa vorrei chiederti. Da quanto state insieme?-

-Ormai sono tre anni-

-E in tre anni lui non ha mai espresso il desiderio di conoscere la tua famiglia?-

-Oh no, no! L’ha fatto-

-E come hai fatto a far passare la caotica famiglia Weasley per una perfetta famiglia babbana?-

-Ma lui non li hai mai visti. Mi è bastato accennare al fatto di essere la più piccola della famiglia, con sei fratelli maschi prima di me e lui ha cambiato immediatamente idea-

-Molto ingegnoso, ma quanto pensi di andare avanti così?-

-So che prima o poi dovrò dirglielo, ma molto meglio poi, no? Però, ora la curiosità l’avete fatta venire a me. Cosa ci fate voi due in un bar babbano? E per di più insieme?-

-Ecco…- iniziò Hermione titubante

-Dobbiamo ammettere che ci hai scoperti, Ginny-

Hermione lanciò uno sguardo penetrante a Draco. Ma cosa aveva intenzione di fare?

-Non so come dirtelo, ma devi sapere che io e Hermione stiamo insieme-

Ginny sbattè gli occhi, frastornata.

-Cosa?- trillò

Già, cosa? Voleva farle eco Hermione, ma un occhiata di Draco le fece capire che aveva tutto sotto controllo.

-In realtà è un po’che va avanti, siamo segretamente sposati da due anni-

Questa volta Ginny non disse niente, ma la sua bocca raggiunse le dimensioni di quella di un ippopotamo, da tanto si spalancò.

Hermione provò in quell’esatto momento una strana voglia di rompere sulla delicata testolina bionda di quello che si spacciava per suo marito la bottiglia di birra che lui si era appena bevuto. Ma si era bevuto il cervello? Dire una cosa simile? A Ginny poi, che era come se lo avesse detto a Rita Skeeter in persona.

-Mi state prendendo in giro, vero? So che io casco sempre a tutto, quindi vi prego di essere sinceri…-

Sul volto di Draco apparì un sorrisino, che Hermione classificò come “sorriso sadico alla Malfoy”.

-Ma certo che no, Ginny. Come potrei farti uno scherzo simile? Lo sai che non ne sono il tipo-

-Oh, ti chiedo scusa Draco! Ma sai qualche dubbio può venire a chiunque no?-

-Ma certo-

-Però…mi avete detto che è un segreto giusto?- i due “sposini” fecero segno di sì con la testa –E allora il vostro segreto è al sicuro con me, potete stare certi che nessuno saprà niente. Per quanto mi riguarda, io non vi ho nemmeno visti stasera!-

-Ti saremo debitori per sempre, Ginny-

-Magari potreste chiamare il vostro primo figlio Ginevra!-

-Ma che idea splendida! E speriamo che siano due gemelli, così l’altro lo possiamo chiamare Artù!-

E con questa uscita che fece sorridere Ginny come un’ebete, Draco si alzò dalla sedia, passò un braccio attorno alla vita di Hermione e le sorrise.

-Vogliamo andare tesoro?-

-Ma certo- sibilò lei in risposta -Ginny, teniamoci in contatto, ok?-

-Ma certo Herm! A presto piccioncini!-

 

Appena uscirono dal locale, Hermione si staccò da Draco, girandosi furente verso di lui.

-Si può sapere che diavolo avevi intenzione di fare?- urlò

-Ho solo cercato di salvarci la pelle!-

-Facendo credere a Ginny che siamo sposati?-

-Segretamente sposati, è questa la differenza-

-Ah certo! Perché tu credi che Ginny manterrà il segreto, vero?-

-Esattamente-

-Ma andiamo! Lo sai meglio di me che quando ci si mette è peggio di Rita Skeeter, dalle due giorni e l’intera comunità magica crederà che siamo sposati-

-È proprio qui che ti sbagli. Sa di essere a parte di un segreto più grande di lei, ed è per questo motivo che non lo dirà a nessuno. Adora prendere parte ai segreti. Credimi-

-Allora potevamo anche dirle che semplicemente eravamo usciti insieme, e poi chiederle di mantenere il segreto-

-Ma non ci avrebbe mai creduto-

-Sì perché è più facile credere a noi due sposati!-

-A quanto pare sì-

-Ma ti rendi conto che quando la rivedrò dovrò subirmi il terzo grado su quando, come e perché noi due ci siamo sposati!-

-Inventati qualcosa, tanto! Basta che non le dici che mi hai sedotto tu, ho una reputazione da difendere, io-

-Oh! Sei impossibile, lo sai? Possibile che hai sempre la risposta pronta?-

-Qualche volta sono però costretto a rimanere senza parole, però-

-Ah sì? E sentiamo…quando avrò l’onore di assistere a tale evento?-

Hermione lo fronteggiava, con le mani sui fianchi e un’espressione seria sul volto, mentre Draco piano avvicinava il volto al suo.

-Mmm…tipo…adesso- e posò delicatamente le labbra sulle sue, attirando a sé il corpo di Hermione.

Le dita di Hermione erano intrecciate ai suoi capelli, quando lui si staccò, ridacchiando piano, poi sempre più forte.

-E adesso che c’è?- domandò Hermione, scocciata.

-Scusa, ma non ce la faccio più. Se penso alla Weasley e al suo “fidanzato”…- e scoppiò nuovamente a ridere

-Saranno solo coincidenze dai…-

-Ma per favore! L’hai visto? È moro con gli occhiali e gli occhi verdi, si chiama anche Harry…è assurdo-

-Forse un pochino, ma ci saranno centinaia di Harry fra i babbani-

-E lei è andata a trovarsene uno proprio con quelle caratteristiche…-

Draco alzò il sopracciglio, e Hermione questa volta non ce la fece più. Era tutto così assurdo! Ginny che si trovava un fidanzato che era praticamente la fotocopia del loro Harry…scoppiò anche lei a ridere.

-Aspetta solo che lo dica a Pansy...- riuscì alla fine a dire Draco, ancora ridendo

-Oh, ma tu non glielo dirai-

-E perché no?-

-Perché tu, caro il mio “maritino” non hai alcuna intenzione di dormire da solo, stanotte…non è vero?-

 

 

 

 

 

 

 

Esattamente un anno fa questa storia ha fatto la sua prima comparsa su EFP. La mia prima storia! Sinceramente non credevo che avrebbe riscontrato tutto questo successo…ma ovviamente non può che farmi tanto, tanto felice!!

Come sempre ho aggiornato dopo un tempo interminabile, ma io confido nella vostra anima pia che anche questa volta mi scuserete!!

E poi proprio oggi che “Tutta Colpa di Silente” compie un anno!!

 

Ma torniamo al capitolo…

E così anche Ginny ha fatto la sua comparsa! Spero che coloro che la adorano non cel’abbiano con me, perché si vede no che proprio non la sopporto??

È più forte di me, non riesco a farla almeno un pochino intelligente!

Per quanto riguarda Ron, ancora non apparirà per un po’. Ho in mente un preciso momento in cui entrerà in scena, e dovrete attendere un pochino!

 

Sono felice che tante persone continuino a seguire la mia storia, vi prego ditemi se vi sembra che stia tirando tutto un po’ per le lunghe…ma io sono fatta così!

In una storia mi piace raccontare le piccole cose, e anche i più piccoli e inutili momenti!!

 

Va bè, ora vi saluto!! Purtroppo non ho tempo per farlo singolarmente con tutte le persone che recensiscono, ma sappiate che ogni volta mi rendete immensamente felice!!

Alla prossima

Baci

Kel

   
 
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