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Autore: readytorun_    01/08/2013    1 recensioni
Si era già alzato parecchie volte per andare a controllare se il riscaldamento era accesso e vedendo che così era un sorriso fece apparire le sue tenere fossette e i suoi occhi si illuminarono. Dopo l'ennesimo controllo si rimise sdraiato guardandosi in giro.
"Sei tu?" chiese Harry all'aria.
"Lou? Sei tu? Sei qui?" domandò ancora.
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Scusate per questa OS, ma avevo voglia di scrivere e ho deciso di mettere giù un'idea che avevo da un po'. Non so che altro dire, oltre che spero che vi piaccia. E' una storia Larry, quindi se non vi piace l'idea, per favore, potete semplicemente uscire, senza criticarmi? Grazie.
Buona lettura, e se avete voglia, mi lasciate una recensione?
-Adè
 
 
 
 
 Harry era nella sua stanza, sotto le coperte calde e morbide. Il luogo perfetto per dormire. Ma il riccio era irrequieto, non aveva chiuso occhio per tutta la notte. Si sentiva dei brividi sulla pelle, pur trovandosi in mezzo a puro calore. Si era già alzato parecchie volte per andare a controllare se il riscaldamento era accesso e vedendo che così era un sorriso fece apparire le sue tenere fossette e i suoi occhi si illuminarono. Dopo l'ennesimo controllo si rimise sdraiato guardandosi in giro.
"Sei tu?" chiese Harry all'aria.
"Lou? Sei tu? Sei qui?" domandò ancora.
Sentì una leggera traccia di energia elettrica sfiorargli una guancia. 
Sì, era lì.
Il riccio sentì uno spostamento d'aria accanto a lui.
A quel punto era convinto. Chiuse gli occhi, immaginandosi due pozze azzurre come il cielo che fissavano le sue iridi di un verde acceso che ormai brillavano più di ogni altra stella, avendo la convinzione che il suo vero amore lo era andato a trovare, finalmente. Erano due giorni che non si incontravano. Harry era euforico, così, finalmente, era riuscito a calmarsi. Cominciò a parlare.
"Sai, BooBear, oggi è stata proprio una brutta giornata. Non ti ho mai sentito vicino. Avevo paura che ti fossi dimenticato di me, era tanto che non venivi a trovarmi. Mi sono preoccupato tanto. Ma io so che ti fai sempre vedere alla fine" il riccio blaterava così ogni sera, ormai, parlava con il suo LouLou, che non sempre gli rispondeva.
"Sarà arrabbiato" si diceva il ragazzo, anche se non capiva il motivo. 
Ma non osava mettere il muso, come avrebbe fatto con chiunque altro, non poteva permettersi di perdere quei pochi momenti con il suo tesoro.
Continò a blaterare, finchè finalmente sentì la porta aprirsi e spalancò gli occhi.
"Ehi cupcake!" urlò il castano.
"Ciao Boo! Sei in ritardo." puntualizzò il più piccolo.
"Non è vero. Sei tu che sei un ossessionato!>> rispose il più grande con una linguaccia.
"Mi sei mancato, però!"
"Anche tu Haz, anche tu...Che mi racconti?"
"Che non vedevo l'ora di stare un po' con te!"
"Ma amore, è quello che dici tutte le volte"
"Perchè penso sempre e solo a te" disse Harry assumendo un'espressione altezzosa.
"Ma cupcake, quante volte ne abbiamo parlato? Non devi deprimerti, sai che io ti amo e non ti abbandonerò mai"
"Lo so Lou, ma nemmeno prima siamo riusciti a stare insieme, non potevamo nemmeno abbracciarci. Tutto ciò che mi permettevo era trasmetterti tutto il mio amore in uno sguardo dolce, pieno di mille parole che non avevo il permesso di dirti. Se ci siamo allontanati una volta potrebbe succedere di nuovo, no?" chiese il riccio già in lacrime.
Un sorriso malinconico apparve sul viso del più grande. Non era mai stato facile e non lo era certo allora.
Harry parlava di tempi lontani, quando erano ancora 'I ONE DIRECTION' la grande boyband famosa in tutto il mondo. Si erano conosciuti in un bagno, ma non potevano chiedere di meglio. Da quando l'azzurro e il verde dei loro occhi si erano mischiati non erano più riusciti a stare lontani. Erano diventati migliori amici dalla prima volta che si erano parlati, dalla prima battuta che Louis aveva fatto e dall' istante in cui Harry aveva riso, con la sua risata roca e calda. Andando avanti tutto si era complicato, perchè i due migliori amici si erano innamorati. Sì, AMORE. Un amore di quelli veri, sinceri, che andava oltre al sesso. Un amore che si poteva notare semplicemente dai lunghi sguardi che i due si scambiavano, dal modo in cui ridevano insieme. Non si poteva non notare, ma dovevano nasconderlo. Era quello che i manager avevano detto: il mondo esterno non doveva sapere nulla. Per loro non era facile, così, quando le fan cominciarono a notare le effusioni che si scambiavano e l'amore che c'era tra loro due, obbligarono Louis a fingere di stare con una ragazza, Eleanor. Così Haz e Lou si erano allontanati. Troppo. Non si vedevano più, e ciò si faceva molto male a tutti e due, ma non potevano cambiare niente.
E non era passato un giorno in cui i due non avessero maledetto chiunque li avesse separati, chiunque avesse permesso che il loro amore non fosse stato libero, libero di volare nel cielo, o almeno di correre, correre in un prato dove avessero potuto fare un pic-nic e addormentarsi abbracciati dopo aver fatto lunghi discorsi sul cielo e sulle stelle. No, il loro amore era stato chiuso in una gabbia, maltrattato, torturato, minacciato. Ma nonostante tutto, non aveva fatto altro che crescere e diventare sempre più forte, tanto da andare oltre la morte.
Harry sapeva ormai a memoria ogni parola di quella storia, che raccontava a se stesso ogni sera.
"No Haz. Non ci allonteneremo mai, perchè abbiamo lottato per questo momento, abbiamo lottato fino all'esaurimento, e io ne qualcosa di esaurimento e depressione" disse il castano con il sorriso di prima.
"Mi puoi abbracciare LouLou? Forte?" chiese il riccio.
"C'è bisogno di chiedere?"
Non finì di parlare che il più piccolo gli era addosso, stringendolo forte, affondando il viso nell'incavo del suo collo.
"Ti amo Harry Styles"
"Ti amo anch'io Louis Tomlinson"
"Ora devo andare cupcake..."
"No.." disse il riccio con le lacrime agli occhi.
"Tranquillo amore, ci vediamo domani"
"Promesso?"
"Promesso"
Harry spalancò gli occhi di colpo: un'altra volta il sogno era finito e non aveva nemmeno ricevuto il suo bacio.
Sentì un brivido percorrere la sua schiena e una scossa sulle labbra.
"Grazie..." sussurrò allora assumendo un'espressione beata.
No, Louis non c'era più.
Non per gli altri.
  
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