Fanfic su artisti musicali > Little Mix
Segui la storia  |       
Autore: gloria horan    01/08/2013    40 recensioni
Noi siamo chi siamo. Semplici parole, ma molto profonde. Perchè noi ragazze, prima o poi, ci confrontiamo con delle altre e ci sentiamo brutte in confronto a loro.
Questa fanfiction è dedicata a tutte le ragazze che pensano di non essere belle, anche se questa è solo una loro fantasia, in realtà sono bellissime.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic


Ero molto sollevata dal fatto che io e Harry avessimo fatto pace, ma ancora dovevo chiarire le cose con Perrie e Zayn.
Zayn prima di tutto, senza il suo sostegno non avrei potuto vivere e avevo bisogno di sentire la sua voce di prima mattina che mi chiamava per chiedermi come stavo. A volte la gente lo considerava pieno di difetti, un po’rozzo, immaturo e irascibile. Però io conoscevo il vero Zayn, quello romantico e tenerone. Il fatto che si fosse arrabbiato con me per quella questione non significava nulla, di questo ne ero più che convinta. Dopotutto è sbagliato giudicare una persona e di certo non volevo somigliare al mondo fuori da questa casa che ti etichettava come “irrecuperabile” e si dimenticava di te. No, non avrei prestato attenzione a quello che le altre persone affermavano, io avevo il mio cervello e il mio cuore. Per una volta tanto questi due erano puntati verso un’unica direzione e perciò dovevo per forza ascoltarli. Al diavolo le persone che sussurravano “qui c’è qualcosa che non va Jesy, se non ci ascolti potrebbe andarti male!”
Loro che ne sapevano? Avevano mai capito il vero Zayn come lo avevo fatto io? NO! Nessuno s’era mai sforzato al mio stesso modo e perciò parlavano senza sapere la vera situazione. Tutti hanno dei difetti, ma non per questo tutti siamo dei malviventi, giusto?
Ero del parere che la gente si intromettesse troppo negli affari altrui, però io non li avrei degnati.
Ero pronta a prendere i miei rischi e ad iniziare quella scalata.
Presi il mazzo di chiavi, qualche spicciolo dal portafoglio di Harry ( non se ne sarebbe accorto incantato com’era!) e la borsa. Destinazione: casa Malik.
Arrivata sul marciapiede chiamai un taxi che mi portò lì. Non mi assicurai neanche della quantità giusta di sterline che usai per pagare il taxista tanto era assorta nei miei pensieri.
Davanti al campanello mi resi conto che m’ero precipitata in quel posto senza sapere esattamente cosa dire o fare. Non avevo pensato minimamente neanche ad un piano efficace.
Forse meglio così, almeno le parole che avrei detto sarebbero state al cento per cento naturali.
Suonai il campanello e dopo una musichetta alquanto singolare, mi aprì la signora Malik.
 
‘Salve.’ Mi presentai. ‘C’è suo figlio?’ Quando dissi il mio nome, la donna parve sconcertata. Conoscevo la mamma di Zayn da quando ero piccola perché da bambini noi due eravamo amici. In tutti quegli anni era sempre stata carina con me, ma ora dal suo sguardo capii che qualcosa era cambiato. Zayn le aveva parlato male di me? Fantastico, il rapporto con la suocera sarebbe iniziato bene sin dall’inizio!
 
‘E’ in camera sua, ti consiglio di andare da lui perché non credo che abbia voglia di scendere.’ Il solito pigrone, pensai soffocando una risatina. ‘ Però…è leggermente irritato.’ Aggiunse. Dal suo tono cappi che avrebbe voluto anche dire “con te”.
“Leggermente irritato” forse era un modo carino per nascondere la sua rabbia per niente leggera….
Entrai e salii le scale con il cuore in gola. Arrivata davanti alla sua porta feci un sospiro prima di bussare. Da piccola avevo sempre pensato che cresciuta avrei trovato l’uomo giusto per me e che sarebbe andato tutto liscio, o almeno che l’amore avrebbe trionfato, come nei film. Insomma, l’amore non dovrebbe farti felice? Allora perché io ero sempre così agitata e pensierosa? Di certo non era colpa di me e di Zayn perché insieme stavamo da Dio, erano tutti gli altri che ci ostacolavano…giusto?
 
‘Chi è?’ Mi rispose la voce roca di Zayn.
 
‘Indovina?’ Per un attimo ci fu un silenzio tombale, ma poi sentii qualcosa  muoversi.
 
‘Styles vai via, immediatamente, non voglio parlarti né vederti.’ Il suo tono di voce era così freddo, feci fatica ad incassarlo e ad andare avanti con disinvoltura.
 
‘Io invece muoio dalla voglia di vederti, lo sai?’
 
‘Ora sì,  ma non mi interessa più di tanto, lo sai?’ Pronunciò le ultime due parole imitandomi e a quel punto sentii che era davvero troppo. Ero venuta a chiedergli scusa perché avevo confessato ad Harry una cosa che non avrei dovuto dirgli, ma ero stata costretta dalle circostanze e Zayn avrebbe dovuto capirmi!
JESY, QUI QUELLA CHE  HA SBAGLIATO  SEI  STATA SOLO TU, ZAYN HA REAGITO NORMALMENTE. NON DARGLI COLPE CHE NON HA.
Quella vocina dentro la mia testa aveva ragione, Zayn non aveva colpe, al massimo era colpevole dell’accelerazione del battito del mio cuore quando si avvicinava alla mia pelle, tutto qui.
 
‘Tu mi devi perdonare Zayn, devi se vuoi che io ritorni a sorridere.’ Sussurrai quelle parole, ma ero sicura che mi stesse sentendo. Lo stavo quasi pregando. ‘Tu ancora mi ami.’
Attesi la sua risposta a lungo.
 
‘Il pugno che mi ha dato Harry fa ancora male’ Per un attimo mi balenò nella mente l’immagine di un bambino che si faceva male giocando e correva dalla mamma piagnucolando. Zayn era quel bambino.
 
‘Ma il tuo cuore non ha subìto nessun danno, perciò quello che provavi per me è rimasto identico.’
 
‘Jesy, lasciami solo. Devo riflettere.’
 
‘No! Stai sempre a riflettere e non cogli l’attimo! Dimmi solamente che mi ami e tutto si risolverà. Solo queste due parole.’ Ero disposta a mettermi anche in ginocchio.
 
‘Vai ora,  queste sono le uniche due parole che posso dirti.’ Asciugai la lacrima che mi era colata fino ad arrivare all’attaccatura del vestito, provocando una sensazione fastidiosa. Mentre scendevo le scale inciampai rischiando di cadere a terra e non ricambiai il minimo saluto alla mamma di Zayn per la vergogna.
 
‘Jesy…’ Era proprio lei. ‘Non prendertela con Zayn. Credo che tu sia fantastica e oggi hai gestito la situazione splendidamente, hai mostrato molta umiltà e pazienza. Lui è fatto così, dopo un po’ capisce i suoi errori e fa di tutto per rimediarli, ma ci vuole del tempo. Sono sicura che capirà che tipo di persona sei e ti chiederà scusa. Sarebbe uno sciocco se non lo facesse e Zayn non è sciocco.’
 
‘Grazie mille Tricia. ’ Le sue parole mi avevano davvero incoraggiato e rassicurato.
 
‘Oh, chiamami Ti, come tutte le mie amiche.’ Mi abbracciò. ‘ Sentii, non so i tuoi piani per questa  sera, ma mi piacerebbe parlare un po’ con te in privato. Facciamo alle otto al bar dietro l’angolo?’
 
‘Ok sono libera Tricia. Cioè Ti.’ Mi corressi dopo un suo sguardo “severo”. Ridemmo.
 
 
Quella sera partii molto presto per arrivare all’appuntamento con Ti, ma seppure ero lì cinque minuti prima dell’orario prestabilito, lei era già seduta comodamente vicina ad un tavolino che sorseggiava un drink. Zayn era il suo ritratto: stessa pelle scura che alla luce fioca si illuminava e diventava brillante, stesso naso ben definito e stessi capelli scuri e folti. Sembravano entrambi due angeli. Appena si accorse di me, scostò la borsa per farmi spazio.
 
‘Hai trovato problemi a venire qui?’ Mi chiese con il tipo tono da mamma apprensiva.
 
‘No, mi ha accompagnato mio fratello Harry, anche se presto prenderò la patente e perciò potrò andare in giro più liberamente. Lei non sa quanto un fratello si può arrabbiare se gli si chiede di accompagnarti per cinque minuti da una parte. Può farti la lagna per ore e ore.’
Lei sorrise e posò il drink da un lato. I tratti del suo viso le conferivano un aspetto quasi regale e un po’ severo, ma quando sorrideva pareva molto dolce. Come Zayn.
 
‘Ad ogni modo Jesy…ho voluto invitarti qui perché volevo parlarti di mio figlio. Ho capito che lo ami davvero molto e che lui ricambia i tuoi stessi sentimenti. Immagino che non ti abbia mai raccontato molto della sua infanzia.’
 
‘Ma Ti noi eravamo amici dall’infanzia non si ricorda? Io e lei non ci siamo mai parlate tanto ma con suo figlio ho sempre avuto un bel rapporto.’
 
‘Sì lo so. Mi ricordo che Zayn andava sempre a casa di tuo fratello Harry e che stava anche con te, ma non penso che abbia raccontato né ad Harry né a te nulla di ciò che ti sto per dire ora.’
Sbarrai gli occhi. Harry era il suo migliore amico, si dicevano tutto, quasi fossero due femmine.
 
‘Zayn è nato sfortunato. Sin dai primi mesi di vita è stato perseguitato dai continui esami che doveva fare per i problemi d’ asma. Durante la notte si svegliava quasi soffocato e lo portavamo abitualmente all’ospedale. Quando non riusciva a respirare pareva quasi che stesse per morire da come la sua pelle diventava trasparente. Non ti nascondo che una volta un medico ci disse che l’asma  era molto pericolosa e risolverla era questione di vita o di morte.
Poi, quando ha iniziato ad andare a scuola, è stato subito preso di mira dai bulli. Tornava quasi tutte le mattine nascondendo le lacrime agli occhi. Questo Harry non può saperlo perché lui e Zayn andavano in scuole differenti e non l’ha mai raccontato a nessuno tranne che alla sua famiglia. E’ stato profondamente segnato da questi avvenimenti che si sono interrotti solo qualche anni fa.
Ma il colpo più duro che ha avuto è stata la separazione di me e suo padre.  E’ stato malissimo e di notte ha ripreso a non respirare. Siamo andati da un medico ma ci ha detto che probabilmente era una causa dello stress e dell’agitazione.’
Durante tutto quel lungo discorso, la mia bocca si apriva ogni minuto di un centimetro in più, così che alla fine era praticamente spalancata. Non potevo crederci. Stavo con un ragazzo di cui in realtà non conoscevo nulla. Rimasi scioccata: ecco il perché di tutti i suoi comportamenti strani. Le persone pensavano male di lui senza sapere cosa aveva passato nella sua vita.
 
‘Grazie mille Ti per avermi raccontato tutto, immagino che non sia stato facile neanche per te tutto questo. Ti ammiro perché invece di seppellire il passato doloroso come fanno alcuni, tu sei coraggiosa e lo affronti.’
 
‘Grazie a te Jesy, sei la prima ragazza di Zayn che mi piace davvero.’
Mi strinse la mano e in quel momento capii che anche se quella donna pareva molto giovane, aveva parecchi anni alle sue spalle. Le rughe sulla mano lo testimoniavano.
Ma la cosa più importante, il mio chiodo fisso in quel momento era solo uno: ora sapevo cosa avrei dovuto dire a Zayn per farmi perdonare.
 
 
Eccomi qui donzelle,
prima di tutto scusatemi scusatemi scusatemi per il ritardo, lo so…il capitolo era pronto anche ieri, solo che lo dovevo ricontrollare. Per farmi perdonare l’ho fatto più lungo e ho anche deciso che d’ora in poi li allungherò sempre di un pelino di più. Contente o no? Se non vi piace la mia idea ditemelo!
Comunque… che ne pensate del capitolo? Jesy non ha fatto pace con Zayn ,ma in compenso è venuta a sapere di cose del suo passato prima sconosciute. Poi ha stretto anche amicizia con Trincia, mamma di Zayn. 
Grazie mille per le recensioni che mi lasciate, a volte mi dimentico di ringraziarvi ma lo dovrei fare sempre! Spero che siate numerose anche in questo. ringrazio come sempre 
fedee_missmalik per il bellissimo banner. ciaoooooooooo
 
 
  
Leggi le 40 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Little Mix / Vai alla pagina dell'autore: gloria horan