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Autore: down2theshippinghole    01/08/2013    4 recensioni
Quante volte, da quando era su quel pianeta, aveva sognato di dirglielo. Quante volte, si era deciso a farcela. E quante volte, una volta davanti a lei, non era stato in grado di dire niente, troppo imbarazzato e orgoglioso per riuscire minimamente a spiccicare anche una sola parola. Perché di fronte a quel viso, seppur era da esso che traeva forza, si sentiva infinitamente fragile.
Genere: Fluff, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giroro, Natsumi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei stava ascoltando il suo programma preferito alla radio. Ascoltava cosa diceva il presentatore, accompagnato dalla sua solita musichetta di sottofondo.
Era sulla sua scrivania, e stava disegnando ogni cosa che le passasse per la testa, come ogni sera del resto...
 
Ciao amici! È veramente un piacere essere qui con voi anche oggi! Direi di cominciare subito con le lettere che mi avete mandato. Sono veramente tante, ma in particolare, ce n’è una che mi ha seriamente colpito.
 
Lei, pur essendo dall’altra parte della stanza, sentiva perfettamente le parole di Dj Mutsumi.
 
È una poesia d’amore, scritta da qualcuno, che secondo me ha sentimenti sinceri, ma non il coraggio di dichiararsi. Mi dispiace davvero, povero ragazzo... Spero che l’oggetto dei suoi sogni si accorga presto di lui...
 
“Magari fosse così facile accorgersi che qualcuno tiene a te...” fantasticò la ragazza in preda ad un velo di sconforto, mentre il Dj cominciava a leggere il poema.
 
“Questa poesia la dedico a te,
tanto speciale da essere riuscita a cambiare completamente
la mia vita prima che io avessi potuto impedirtelo.
 
Ora penserai che sono un vigliacco
a scriverti così.
 
Ma l’unico motivo per cui non ti
guardo in faccia mentre
scopri le mie emozioni, è che
ho paura di incrociare i tuoi occhi
e vederli annoiati.
 
Lei proseguì i suoi scarabocchi, con orecchio vigile e attento, ma quelle prime strofe non le fecero un particolare effetto
 
Tu sei l’unica donna che abbia mai incontrato,
che mi abbia trattato da persona vera,
e non solo da soldato...
 
Tu che sei la cosa più bella
che mi potesse capitare,
la stessa che io ho imparato ad amare.
 
E voglio che tu sappia, che io ti guardo,
ti guardo sempre, anche ora.
 
Non sono cattivo, lo giuro.
Ma sei tu che mi dai forza, è il tuo sorriso
che mi fa andare avanti.
 
Lo stesso, che ogni sera
mi culla, addormentandomi
con la tua immagine saldatami in testa.
 
Sei il mio chiodo fisso.
Ma è forse colpa mia se senza di te non posso
vivere?
 
“Quando dev’essere fortunata la ragazza della poesia!” pensò ancora lei, questa volta, con una punta d’invidia. Ma le sembrava di conoscere chi aveva mandato quella lettera.
 
E non sai quanto mi sono tormentato
in questi ultimi anni,
in cui ti sono stato accanto.
 
Tu non capivi ciò
che provo per te,
e io non volevo che capissi...
 
Maledetto me!
E maledetto il mio orgoglio,
che sempre per te,
ho cercato di metter via.
 
Più Mutsumi leggeva, più lei aveva l’impressione che quella lettera si rivelasse, sempre più familiare. Non sapeva cosa significasse, sapeva solo che e era familiare.
 
Ma tu davvero non comprendi
il mio dolore? Ogni volta
che mi passavi accanto
con indifferenza?
 
Veramente non capisci
Il mio desiderio di averti fra le braccia?
 
Vorrei che tu fossi qui,
ora.
Vorrei stringerti forte a me,
e accarezzare i tuoi capelli rosa.
 
...capelli rosa” a quelle parole, le venne un tonfo al cuore.
Quella poesia era stata scritta per lei.
Certo, l’unica prova, erano solo due parole, ma non ostante questo, se lo sentiva in qualche modo, che nemmeno lei si riusciva a spiegare.
Fece un balzo, e dalla sedia della sua scrivania, finì in ginocchio, sul tappeto davanti alla radio. Ascoltando ancora più accuratamente quella misteriosa poesia.
 
Vorrei che i miei sogni
diventassero realtà.
Vorrei solo la tua felicità.
 
Vorrei tu fossi
felice accanto a me.
 
Non ti rendi conto
Di quello che ho fatto per te?
 
Ho combattuto al tuo fianco,
sono andato contro
la mia stessa specie.
 
Ho rischiato la vita,
pur di assicurarmi di aver
salvato la tua.
 
Cominciava a farsi una vaga idea di chi fosse il mittente, sempre attentissima ad ogni minima frase che potesse contenere anche un vago indizio.
 
E quante volte ti sono stato
accanto, senza che tu
nemmeno te ne accorgessi.
 
Il tutto, ad un solo scopo:
quello di riuscire ad essere amato da te...
 
Ora, se vuoi,
esci di casa in qualsiasi momento,
mi troverai lì, dove sono sempre
stato. Sempre a tua disposizione.
 
Spero che tu mi riconosca presto...
 
Firmato: Il Diavolo Rosso”
 
Fu quella frase a tradirlo. “...esci di casa in qualsiasi momento, mi troverai lì, dove sono sempre stato...”. Quelle parole, le rivelarono l’identità del suo spasimante. Ora non aveva più dubbi che la lettera fosse per lei, e aveva capito perfettamente chi fosse il mittente...
Arrossì violentemente a quel pensiero, e alle cose che aveva scritto per lei. Avrebbe tanto voluto fare quanto detto: uscire di casa e incontrarlo. Ma l’imbarazzo era fin troppo.
 
Wow! Davvero una bella poesia, non c’è che dire. Spero tanto che il nostro amico Diavolo Rosso riesca a realizzare il suo sogno. Nel frattempo, se la persona interessata ha capito che la lettera era rivolta a lei, perché non scrive una lettera di rimando, e non la invia a Dj Mutsumi? Io la leggerò sicuramente appena mi arriverà.
 
Non lo lasciò finire la frase che spense la radio. Si accomodò alla scrivania, cercando di rispondere a quella lettera che sempre aveva sognato.
Ma appena si sedette, il suo occhio cadde su uno degli scarabocchi che stava facendo qualche minuto prima.
 
Un piccolo, delizioso, teschietto giallo...
  
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