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Autore: PeppaPig    01/08/2013    5 recensioni
Il destino era sempre stato un punto interrogativo per gli umani; affidarsi al destino, non crederci.. Eppure, che ci si credesse o meno, era sempre stato presente nelle vite di tutti. Rose Donovan credeva nel destino, pensava che ogni cosa che accadesse fosse stata già scritta.. Che le vita fosse come un filo che prosegue per un percorso già tracciato, che molte volte si scontra, si ingarbuglia o addirittura si annoda con altri fili. Con le vite di altre persone, che erano semplicemente destinate ad esserci.
Harry Styles, principe di Irsenof, sarebbe stato, secondo il destino, quel filo destinato ad annodarsi con quello della principessa Rose.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Il destino era sempre stato un punto interrogativo per gli umani; affidarsi al destino, non crederci.. Eppure, che ci si credesse o meno, era sempre stato presente nelle vite di tutti. Rose Donovan credeva nel destino, pensava che ogni cosa che accadeva fosse stata già scritta.. Che le vita fosse come un filo che prosegue per un percorso già tracciato, che molte volte si scontra, si ingarbuglia o addirittura si annoda con altri fili. Con le vite di altre persone, che erano semplicemente destinate ad esserci.
Rosaline Donovan, meglio detta Rose, era appena nata quando suo padre, George Donovan, divenne re di Albatros e di conseguenza lei ne divenne principessa.
Albatros faceva parte del grande regno di Irsenof, era una cittadina tranquilla; i cittadini andavano tutti d'amore e d'accordo e la città era usata come 'punto strategico' dal grande Re di Irsenof che risiedeva nella capitale, Bristit. Perchè si, ad Albatros non vi andava mai nessuno. Non era mai stata attaccata da parte dei nemici perchè ritenuta inoffensiva, e così, esattamente lì, il Re custodiva i propri beni.
A detta di Rose, però, non erano la traquillità o i beni del Re di Irsenof a caratterizzare la cittadina; ma quanto il fatto che lì fosse tutto verde. Vi erano alberi ovunque, un ruscello di medie dimensioni dove lei passava la gran parte del suo tempo e poi vi era una foresta, inesplorata per molti perchè considerata pericolosa, ma non per lei. Lei conosceva quella foresta come le sue tasche. Puntualmente ogni mattina all'alba usciva di nascosto dal castello, in punta di piedi attenta a non farsi sentire dai suoi genitori, e insieme a Fire, il suo cavallo, si inoltrava nel bosco.
Molti pensavano che quel bosco fosse spaventoso, ma solo lei sapeva bene che non lo era affatto. Era quanto di più magnifico avesse mai visto.. Contornato da alberi di ogni tipo, grotte e animali di varie specie. Lei semplicemente correva lì con il suo cavallo e un arco in mano pronta a colpire quanti più alberi possibili. Le piaceva, era un semplice passatempo per sfuggire a quella, che per lei, era solo una prigione.
" Lady Rosaline, vogliate scusarmi se la disturbo, ma la colazione è servita. I suoi genitori la aspettano al piano di sotto. "  Annunciò Margaret, la più anziana tra le serve, da dietro le porte della camera della principessa prima di dileguarsi nel nulla.
Come ogni mattina, la principessa si trovava in balia di un forte attacco isterico dovuto al corpetto che, a suo parere, era fin troppo stretto.
Era appena tornata dalla sua quotidiana cavalcata e adesso cercava di rendersi presentabile per la colazione che l'avrebbe attesa al piano di sotto. Strinse per bene per l'ultima volta i lacci del corpetto e sistemò con una mano quei suoi ricci rossi indomabili dietro le orecchie.
Aprì la porta e scese le scale di quello che era uno dei castelli più umili del regno di Irsenof.
La stanza della principessa Rose Donovan si trovava in uno dei lati più isolati del castello. Ovviamente era stata richiesta da lei stessa. La madre, Corinne, avrebbe preferito averla vicina, ma era risaputo ad Albatros che quando la principessa si impuntava su qualcosa era difficile farle cambiare idea.
Scese le scale a chiocciola che la portarono poi a un lungo corridoio pieno di foto; foto dei nonni, bisnonni, prozii e di tutto l'albero genealogico della famiglia Donovan. Nonostante il padre di Rose fosse il primo della stirpe ad essere re di Albatros la famiglia, comunque, non era mai stata una comune famiglia. Erano tutti duchi o figli di duchi. Rose storse il naso, non le erano mai piaciute quelle persone. Tutte con la puzza sotto il naso, tutte troppo impegnate a fare i nobili per divertirsi.
Aprì una grande porta in legno massiccio e si ritrovò di fronte una grande sala da pranzo illuminata da tre lucernari diversi, tutti incastonati da diamanti fini. Ai muri ai lati vi erano appesi vari quadri che ritraevano scene di lotta. Vi era poi un tavolo in legno lungo sopra il quale vi erano posati dolci e tè. Attorno al tavolo c'erano accostate una quindicina di sedie, nonostante loro ne occupassero semplicemente tre, e poi, proprio al fondo della sala, spiccava un grande dipinto che ritraeva il re e la regina mano nella mano.
Rose si lasciò cadere sulla sedia di fronte alla madre con poca grazia e sbuffò quando vide sua madre fulminarla con lo sguardo.
" Buongiorno Rosaline. Quante volte devo dirti che una principessa deve mantenere modi più fini? " le disse Corinne abbassando lo sguardo sul suo tè e bevendone un sorso.
" Mi dispiace madre, buongiorno anche a voi. " rispose Rose educatamente sorridendo ad entrambi e ricevendo in cambio una carezza sulla guancia dal padre che sedeva  capo tavola.
Tra George Donovan e sua figlia c'era sempre stato un rapporto padre- figlia che tutta la cittadina ammirava ed invidiava.
Era stato George a insegnare a Rose come si tirava con l'arco. Certo, tutto ciò aveva scaturito una litigata con la moglie, ma sapeva che in fondo pure lei fosse felice di sapere che la figlia sapesse proteggersi sola. Era un rapporto bilanciato quello dei genitori di Rose; uno più permissivo e l'altra più pignola. Corinne teneva molto all'educazione della figlia, per questo non le faceva mancare nessuna lezione di pianoforte, di portamento, di latino ed infine di letteratura. Rose, dal canto suo, non faceva mancare le frecciatine verso la madre, le sbuffate durante le lezioni, cosicchè la madre si vergognasse, e le litigate. Perchè sì, Corinne e Rosaline Donovan litigano spesso, per non dire sempre, ma si volevano un gran bene infondo. Era da lei che Rose si rifugiava quando vi erano i temporali, l'avevano sempre spaventata e l'unica in grado di calmarla era sempre stata solo sua madre.
" Allora Rose, mi sa che dobbiamo parlare. " proferì George posando le forchette sul piatto e rivolgendo uno sguardo preoccupato alla moglie.
Il padre di Rose era sempre stato un bell'uomo; alto, robusto con dei bei capelli rossi fluenti e degli occhi azzurri che facevano invidia al mondo. Soprattutto a Rose che rimpiangeva il fatto di aver ereditato dei semplici occhi marroni dalla madre.
" Ebbene, ditemi pure padre. " rispose Rose posando le forchette e volgendo lo sguardo una volta verso il padre l'altra verso la madre.
Corinne iniziò a toccarsi le mani e poi alzò lo sguardo sulla figlia.
" Tesoro, sapevamo che un giorno sarebbe arrivato questo momento.. Ormai hai compiuto i 17 anni, sei sbocciata e sei diventata una bellissima ragazza. I pretendenti alle porte sono sempre più numerosi, non possiamo più respingerli. "
Corinne fece una pausa per guardare il marito e riprese a parlare sotto lo sguardo sconvolto di Rose.
" Dovrai prendere in considerazione l'idea di diventare la promessa sposa di qualche bel giovine di Albatros o di altri regni. "
" Spero voi stiate scherzando.. " rispose schifata Rose guardando entrambi.
Era sempre stata uno spirito libero, non aveva mai incontrato nessun ragazzo che riuscisse a comprenderla a pieno.. Ma a lei stava più che bene. Lei era così, complicata, un enigma che non voleva essere risolto.
Non voleva essere targata come la solita principessina snob, era tutto tranne quello, ma tutti in quei regni erano degli snob che non riuscivano ad accettare l'idea di una femmina che combattesse, che magari mangiasse più di quanto una normale principessa dovesse fare, che avesse dei modi di fare per niente fini e che pensasse all'amore come libertà. Perchè in fondo questo era l'amore, libertà di scegliere, scegliere di chi innamorarsi.. Ma ciò non era permesso, non a lei.
" Rose, ascolta, prima o poi doveva arrivare questo momento.. Tra esattamente due giorni ti aspetterà l'incontro alla corte del Re di Irsenof. Come ben sai tutte le principesse del regno prima di promettersi in spose a qualcuno devono prima passare sotto il giudizio del Re e del principe, suo figlio. " disse il padre.
" Ah, quei villani, snob e finti perbenisti. " disse alzando la voce Rose e sbattendo un pugno sul tavolo.
" Rosaline Donovan, non ti abbiamo cresciuta con questi modi rudi e questo linguaggio da contadina. " sbottò la madre furiosa.
" Io non andrò alla corte del Re di Irsenof, non incontrerò il principe e nè tanto meno mi sposerò con qualcuno che non mi aggrada. "
" Tu farai esattamete quello che ti diremo noi Rosaline. Sei cresciuta così, sei una principessa, che tu lo voglia o meno." disse la madre asciugandosi la bocca con un tovagliolo di stoffa bianco per poi alzarsi da tavola.
" E quando mai c'è stato qualcosa sulla quale ho avuto diritto di parola? Siete i miei genitori, pensavo mi capiste. " detto ciò Rose si alzò dal tavolo e si indirizzò verso la stessa porta di legno massiccio che prima l'aveva fatta entrare in sala.
" Ti conviene prepararti Rosaline, domani di sera ci metteremo in viaggio verso la corte di Bristit e tra due giorni incontrerai la famiglia reale, gli Styles. Il discorso è ufficialmente chiuso. " Disse George con tono duro e severo che usava solamente in rare occasioni.
Rose sentendolo si bloccò di fronte alla porta e sospirò.
" Si padre. " pronunciò convinta prima di aprire la porta e scappare via verso la camera.

Il mio angolo;
Salve a chiunque stia leggendo!
Ho deciso di iniziare una nuova fan fiction perchè ormai The Ugly Truth sta finendo, poi mi è venuta in mente un'idea del genere e BOOM. Nessuno mi può fermare dallo scrivere cagate a quanto pare cwc
Questo è solo il primo capitolo ma gradirei sapere cosa ne pensate, vado, un bacio!
Nico

  
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