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Autore: Waiting_for_a_Blue_Box_    01/08/2013    0 recensioni
Avresti voluto che i tuoi capelli e la tua pelle si sciogliessero e come inchiostro gocciolassero sulla schiuma al muschio. Avresti voluto che i tuoi pensieri si legassero alle molecole delle tue lacrime e che, scivolando sugli archi tesi delle tue ciglia, si tuffassero nel vuoto. Avresti voluto scivolare sulla schiuma e scioglierti nell'acqua, disperdendoti.
Ma la schiuma ti tenne unita e la melodia dei suoi schioppettii mise ordine ai tuoi pensieri, come note su uno spartito musicale.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Schiuma


 

Fai scivolare lentamente i pantaloni a quadri azzurri e grigi del pigiama assaggiando ogni singola carezza della stoffa sulla tua pelle che rimane nuda al freddo dell’aria, la stessa aria che scivola per le città, le campagne, i mari di questo mondo. Non sai dire cosa ti sia successo, è bastato poco: dei semplici abbracci, dei semplici gesti carini, delle semplici parole..semplici attenzioni non rivolte a te, così leggere, così spontanee, così crudeli, così belle e forti che hanno mandato in pezzi il tuo sorriso, il sole che brillava nella tua anima.
Scosti con i piedi i pantaloni ed ora sali, sali alla maglia nera dell’università di tuo fratello; ne afferri un lembo, un altro dal lato opposto e fai increspare la stoffa mentre mostri allo specchio la tua pelle, il tuo ventre arrotondato da un po’ di pancetta, la curva tra i fianchi e le spalle, i seni piccoli decorati dal vecchio segno del costume lasciato dal sole.
Abbandoni anche la maglia lì vicino ai pantaloni.
Lanci uno sguardo allo specchio ovale storcendo il naso, ti dicono che sei bella, che sei speciale ma ogni volta che ti guardi allo specchio non riesci a capire cosa la gente veda in te. Sei debole, sei inconcludente, sei incoerente e sei lunatica, terribilmente lunatica.
Scosti lo sguardo dalla tua figura e fai scivolare via anche l’ultimo pezzo di stoffa rimasto della tua divisa da notte.
Allarghi la bianca tenda intorno all’altrettanto bianca vasca. Il nylon si posa sulla tua schiena facendoti rabbrividire ma neanche quello riesce a distrarti dalla nebbia che si è creata nella tua mente.
Giri il bocchettone dell’acqua che esce prepotente ed in un attimo la vasca inizia a riempirsi del caldo liquido al quale ogni volta lasci i tuoi pensieri.
Scivoli dentro beandoti del calore che fluisce sulla tua pelle, entrandovi.
Prendi il barattolo del bagnoschiuma viola, muschio bianco, e, pensando ad ogni gesto, ad ogni tormento, ad ogni singhiozzo strozzato, ne versi il liquido.
L’acqua si tinge di viola. Quanti pensieri avrai da abbandonare se pensi che questo è solo l’inizio.
Posi il barattolo e ti abbandoni contro la superficie fredda, scivolando verso l’accogliente acqua.
La vasca è così fredda, l’acqua è così calda.
La tua mente è così intorpidita, i tuoi pensieri sono così turbinanti
Chiudi gli occhi cedendo alla pelle il privilegio di sentire l’alzarsi dell’acqua.

Li riapri quando una nuvoletta di schiuma ti accarezza la guancia.
Guardi affascinata il mare di nuvole schiumose che si estende davanti a te interrotto solo dalle tue ginocchia che bucano quella bianca coltre.
Richiudi gli occhi abbandonando la testa sul cuscino di schiuma e concentrandoti sugli schioppettii delle piccole bolle.
Vorresti che la schiuma potesse entrare nella tua testa ed avvolgere i tuoi pensieri, si scioglierebbero tra le perle chimiche riducendosi a semplici problemi elementari e poi con un leggero sospiro li faresti scoppiare.

Ti siedi avvicinando le gambe al petto, facendo scoppiare le nuvole.
Raccogli un mazzo di cielo per poi portartelo davanti al viso. Studi ogni piccola sfumatura che la luce soffusa del bagno crea all’interno delle piccole bolle. Forse non dovrebbero sciogliersi solo i tuoi pensieri, forse dovresti scomporti tu stessa ed unire le tue molecole d’acqua, carbonio, ammoniaca, calce, fosforo, sale, salnitro, zolfo, fluoro, ferro, silicio e qualsiasi altro elemento rimasto, alle particelle della schiuma; forse così non vedresti più la tua figura riflessa su quella superficie ovale e non avresti più paura d’incontrare nei tuoi occhi le tue debolezze e le tue ossessioni.

Avvicini le nuvole catturate dalle tue mani al tuo viso sfregando le bolle sulla tua pelle.
Speri che il mascara della notte passata, i tuoi rimpianti, i tuoi desideri abbandonati alla buia notte vengano cancellati definitivamente da quella soffice e rassicurante schiuma. Ma quando osservi il pezzo di cielo tra le tue mani non vedi traccia del nero che si arrampica tra i pensieri e la tua via di pulizia è scomparsa, affogata nel buio mare della tua mente.
Scosti la tenda osservando in un angolo dello specchio il tuo viso: il mascara si è sciolto segnando la tua pelle chiara di righe nere, grigie agli angoli della bocca; eppure i tuoi occhi sono più brillanti, più colmi di pure bolle di sapone.
Ti lasci scivolare di nuovo in quel mare d’acqua e schiuma.
Allunghi le gambe che fuoriescono dalla vasca ed allunghi le braccia.
Galleggi in un lago di pace.
Senti le braccia molli risalire fino a sfiorare con i polpastrelli la soffice schiuma ed il petto alzarsi ed abbassarsi, uscendo e sprofondando nell’acqua seguendo la ritmica melodia dei respiri dettati dal tuo cuore.
I tuoi capelli ormai corti si spargono tra le particelle dell’acqua ondeggiando ad ogni movimento dei tuoi polmoni, e puoi immaginare i tuoi pensieri scivolare lungo i fili neri e mischiarsi come inchiostro al chiaro liquido.
Affondi, abbassando il viso oltre la superficie del lago e sentendoti finalmente parte dell’acqua e della soffice schiuma.
Erano gesti, erano parole, erano sorrisi, semplici e brevi come la schiuma, come te che ti sciogli e con la schiuma scoppi. Non sono pensieri per cui cristallizzare, sono piccole realtà che si staccano dai cieli degli altri, si uniscono alle tue, ti entrano dentro; ma con dell’acqua si trasformano in schiuma che puoi far scoppiare con un sospiro, con un leggero venticello che ti attraversa la mente, raccoglie i pensieri e scivola via verso il resto del mondo.

Riemergi con un respiro profondo, riempiendo i polmoni di quell’aria che è tua, è stata d’altri e sarà di molte altre persone.
Ti metti in piedi e scosti la tenda.
Esci dal tuo bianco rifugio e ti guardi negli occhi. Lo specchio riflette la tua figura ricoperta di tante piccole nuvolette di schiuma che scivolano a terra come un velo.
Sei la stessa di prima ma hai abbandonato delle schegge della tua mente alla schiuma e, nutrendoti dell’acqua, hai rinfrescato la gola riarsa della bambina luminosa che in te cerca di crescere.
Osservi i pozzi che brillano sul tuo viso pallido. Non sai ancora cosa ci sia di speciale in te ma scoppiando la schiuma lo scoprirai.







********

N.B: l'immagine l'ho presa da tumblr, non so chi sia la ragazza e NON corrisponde a quella del racconto.

Angolo dell'Autrice:
è la prima storia che pubblico e risale ad un anno fa ma mi piace come l'ho scritta quindi ho pensato di pubblicarla nonostante sia passato così tanto tempo dalla sua creazione. 

Non voglio elemosinare recensioni ma voglio specificare una cosa:

Mi farebbe piacere ricevere una vostra recensione ma 
ATTENZIONE
deve essere una Recensione Seria
niente tipo
"è bellissima!" punto
"sei fantastica!" punto
siete liberi di scriverlo ma voglio una Motivazione

E, ultimo appunto, 
NON chiedetemi di passare a leggere una vostra storia,
se m'ispirate come persona e come autore
passerò di mio.

 

Detto questo,
Grazie dell'Attenzione, 
spero la One-Shot vi sia piaciuta! ^^

  
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