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Autore: Faith Grace    01/08/2013    5 recensioni
Togashi ha riunito i nostri quattro protagonisti in una terra felice dove rimarranno per sempre migliori amici...andranno a vivere insieme e saranno gay. Voglio dire migliori amici. No, in realtà volevo dire gay.
I questa saga tutti vengono presi in giro: Leorio gioca con vibratori, Kurapika sbava nel sonno, Killua è imbarazzato e Gon è pervertito nella sua innocenza.
1. “Maledetto...cos'è stata l'ultima cosa che hai baciato, il dizionario?”
2. "Imbarazzante” non è la parola giusta
3. “Forse dovrei dire all'intero magazzino cosa succede quando mordo il tuo...”
4. “Indovina cosa ti ho portato?” “...la tua dignità?”
5. "Oh si! Qual'è stata l'ultima stanza in cui avete fatto sesso?" [KilluGon]
6. “Non posso credere che stai scommettendo il mio pene con una monetina”
7. “Pronto?” la voce di Gon riecheggia nell'appartamento “Pronto? Che figo c'è il vivavoce?”
8. Kurapika è davvero, davvero strano. Però riesce ad accendere il desiderio in Leorio, il che significa che anche Leorio dev'essere strano
9. "Me ne vado" [Killugon]

Tradotta dall'omonima fanfiction di Mina Lightstar
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kurapika, Leorio
Note: Lime, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Domesticity Arc



6. In Love and War

Leorio ascolta Kurapika gorgogliare il collutorio in bagno per una trentina di secondi prima di fare il primo passo “Non mi avevi detto che ti stava venendo il mal di testa”

“Ti sei lanciato nella mia bocca” Kurapika borbotta, il suo tono trasuda veleno da tutte le parti “Non potevo dire nulla

“Beh” continua Leorio, “Non doveva essere così male dato che non mi hai fermato”. Si ferma a contemplare per qualche secondo il muro della stanza e si chiede se i vicini fossero a casa. Spera di no.

Il biondo riappare sull'uscio della porta, sorreggendo un bicchiere di acqua e due aspirine, e gli lancia uno sguardo astioso. “Avrei dovuto morderti”

Leorio fu colto da un'idea geniale “Dovremo avere una parola d'ordine per situazioni come queste. Tipo Hisoka”

Kurapika rabbrividisce e butta giù le pillole senza commentare.

“O Mito-san. Come ti sembra?”

“Non abbiamo bisogno di una parola d'ordine” ribatte il biondo “Abbiamo bisogno solo di non non farlo mai più”

Leorio mette il broncio, perché gli piace quel po' di violenza che ogni tanto ci mettono, e sa che piace anche a Kurapika. “Oh non dire così. Mi dispiace” si gratta la nuca “Non sapevo che stavo sbattendo la tua testa nella parete un po'...diciamo...un po' troppo forte”

“Come hai fatto a non sentirlo?” Kurapika appoggia con violenza il bicchiere sul comodino “Io penso che le persone in fondo al corridoio abbiano sentito magnificamente”

“Possiamo per piacere ricordare la foga del momento? È stato bello no?” gli occhi del castano sono quasi chiusi mentre ripercorre ciò che avevano fatto la notte precedente: era come se stavano lottando e Leorio non può dimenticare l'ebbrezza di avere Kurapika prima contro il muro, poi sul pavimento e poi nei suoi pantaloni.

“La testa mi fa male!” il Kuruta lo guarda minacciosamente.

Il senso di colpa è così forte da far sentire un coltello piantato nello stomaco di Leorio, ma invece di ritirarsi dalla discussione, ci tiene a puntualizzare “Ehi, ti ricordi di quando mi hai rotto il culo? Ti ho perdonato?”



Kurapika sospira infelice e disarmato.

“E comunque non ti sei lamentato quando ti ho preso per i capelli e ti ho detto di farlo!” Leorio si sente giustificato.

Il biondo con una scrollata di spalle sale sul letto, e quando sprofonda tra i cuscini l'altro parla di nuovo. “Se domani sei ancora dolorante possiamo giocare al dottore?”

Il suo amante borbotta qualcosa che può assomigliare sia ad un “Certo, va bene” o a uno “Stai zitto, ingrato”.

Leorio si sporge verso di lui “Ehi... sono perdonato vero? Non volevo farti male”. Dopotutto ha il presentimento che Kurapika sia più infastidito dal rumore che avevano fatto piuttosto che al modo in cui lo aveva spinto freneticamente contro il muro. E poi cavolo, lui lotta contro i criminali. Può gestire un paio di bernoccoli in testa.
Il più grande trattiene a fatica un sorriso al ricordo dello sguardo intontito di Kurapika dopo l'accaduto, non si ricordava di averlo mai visto lamentarsi per un mal di testa fino a quel punto... ma forse perché questa volta aveva una commozione cerebrale.

Il biondo si gira così che Leorio può vederlo “Sì sei perdonato”, e detto questo si mette un cuscino sulla testa.

“Forse sarebbe stato meglio se ti avessi appoggiato alla parete” riflette il castano, accarezzando con una mano la schiena di Kurapika, “Però...una cosa del genere non sarebbe stato adatta al gioco, doveva essere rude”. Il biondo non risponde, ma sa che non sta dormendo ancora. “Ehi” Leorio lo punzecchia con un dito “Domani penso che rincaserò tardi. Vuoi ordinare la cena oppure te ne occupi tu?”

Questa volta il borbottio di Kurapika è udibile “Ti aspetto”

A Leorio piace la sensazione di sollievo che segue dopo che è stato dichiarato che va tutto bene.


***



Quando la sveglia inizia a suonare alle sei in punto, Leorio getta un braccio sul comodino alla ricerca del bottone “off”. Lo trova quando Kurapika ha iniziato a stirarsi e si sente geloso del biondo perché lui non deve alzarsi prima di un ora.

Leorio rotola giù dal letto, lasciando Kurapika dormire da solo nella pozza della sua stessa saliva, e si appresta alla sua solita routine mattutina.

Neanche un ora dopo il medico lascia l'appartamento, armato con la sua valigetta e finisce col prendere l'ascensore con uno dei loro vicini, Ishida, e si accorge della strana occhiata che gli lancia l'uomo.
Tira un sospiro di sollievo quando, al piano di giù, entrano altre persone. Il castano ascolta il brusio soffuso della conversazione, vinto dalla curiosità dei banali pettegolezzi della vita quotidiana, ma si sente improvvisamente paralizzato quando qualcuno accenna all'imminente arrivo del San Valentino.

"San Valentino?" Leorio sussurra ma poi la realizzazione lo colpisce.
Abbiamo un problema.


***



Sono quasi le nove di sera quando Leorio irrompe nell'appartamento, senza fiato, perché aveva preso le scale invece dell'ascensore.

Kurapika è seduto sul divano con il telefono ancora in mano perché aveva appena ordinato la cena. Inarca un sopracciglio alla vista dell'aspetto arruffato del suo amante. “Stai bene?”

Leorio si unisce all'altro sul divano, dopo aver gettato la valigetta su una sedia. “Sapevi che San Valentino è tra meno di una settimana?”

Kurapika lo guarda perplesso “Sì e allora?”

Immediatamente l'uomo si inginocchia davanti all'altro, le dita stringono la stoffa dei pantaloni in segno di nervosismo. “Kurapika, vuoi sposarmi?”

“Co-cosa?” cerca di assimilare la domanda “Perché?”

“Rispondimi e basta” Leorio sembra disperato “Sì o no!”

“Ok allora: no, non voglio”

“Dannazione” borbotta il castano tornando a sedersi sul divano con fare imbronciato.

“Non arrabbiarti” lo ammonisce il ragazzo “Non mi hai neanche regalato un anello. Sei andato sull'economico”

Leorio è stravaccato sul divano con braccia conserte ma si volta appena alle parole del Kuruta “Se ti comprassi un anello allora diresti di sì?”

"No."

"Dannazione"

Kurapika aggrotta le sopracciglia al comportamento dell'altro. "Leorio, perché mai vorresti sposarti?"

"In realtà non voglio."

Ora Kurapika lotta contro l'urgenza di strangolarlo “Allora perché me l'hai chiesto?”

“Per vedere se avresti iniziato a fare i salti di gioia, piangere e dire di sì”

“...a volte mi chiedo se mi conosci davvero. E se avessi detto sì?”

“Oh, ti avrei sposato ovviamente. Tanto siamo già praticamente sposati”

Il biondo lo guarda incerto per qualche istante “Però questa dovresti spiegarmela”

“Come ben sai il giorno di San Valentino sta arrivando” inizia a spiegare con tono pensieroso.

“Questo non significa che dobbiamo sposarci” lo rassicura Kurapika, proprio come se stesse parlando ad un bambino.

“Lo so! Ma a San Valentino le ragazze fanno dei regali ai ragazzi”

“...E?”

“Beh...uno di noi dev'essere la donna

È così difficile non ridere in faccia a Leorio. “Perché?”

“Perché uno di noi deve fare un regalo e l'altro deve fare altrettanto nel White Day!”

Kurapika sta per rispondere ma viene interrotto dal suono del campanello. La cena è arrivata. Si alza per andare ad aprire al ragazzo delle consegne e una volta tornato indietro con le ordinazioni, scuote il capo “Leorio, la tua logica è...interessante. Ma dovrei essere io quello ad aver avuto una commozione cerebrale la scorsa notte, o sbaglio?”

“Stavo solo cercando di realizzare chi dovrebbe essere la ragazza per San Valentino” si difende Leorio “Se conosci un modo migliore allora sono tutto orecchie”

“D'accordo. Mi vuoi sposare?”

“Cavolo no! Non indosso mica un vestito”

Kurapika prende le sue bacchette di legno e le divide “Hai sentito? Quello è il suono del mio cuore infranto”

“Stai zitto! Tu sai anche truccarti... dovresti essere tu la ragazza”

“Perché non ci scambiamo regali in entrambe le feste?” suggerisce allora.

"No," Leorio risponde dopo aver mangiato il suo raviolo al vapore. "Mi rifiuto di essere castrato solo per beneficio di qualche compagnia di cioccolato"

"Ok allora perché non ci asteniamo dal festeggiarle entrambe?"

“Cosa? No! Sono delle feste dell'amore e siccome noi ci amiamo dobbiamo celebrarle”

“A me sembra che sono più delle
feste della cioccolata ma va bene comunque. Tiriamo una monetina?”

“Non posso credere che stai scommettendo il mio pene con una monetina”

“Non posso credere che stiamo facendo questa discussione”

“Beh se è stupida allora perché non fai la ragazza?”

"No."

“Perché no? Qualcuno dovrà pur esserla”

“No, è stupido. Non sono una ragazza e non farò neanche la sua controfigura”

“Ma sarebbe come prendere due piccioni con una fava”

“Sei un idiota e la risposta è no!”

“Ma...!”

“E sei così terribilmente attaccato alla tua cosiddetta 'mascolinità'” Kurapika ruba un raviolo dal cartone di Leorio “Cos'è, sei insicuro?”

“Se sei così fiducioso in te stesso allora fai la ragazza!”

"No."

Leorio ringhia sotto voce e borbotta "Tutti comunque hanno sempre detto che sei mia moglie"

Kurapika assottiglia pericolosamente lo sguardo. "Spero che hai trovato i vibratori perché potrai dimenticarti di me stanotte"

"Visto?" Leorio sbraita. "Donna!"

***




Quella mattina Leorio esce prima del normale, così Kurapika non sa se sono ancora sull'argomento della sua castrazione per San Valentino – ovviamente spera che l'uomo abbia deciso di abbandonare l'argomento lasciar cadere la questione
Onestamente, proporre un matrimonio a causa di una stupida festa della cioccolata, e tutto solo perché uno dei due debba fare la donna per un giorno? E poi la gente dice che sono IO quello strano.

La tranquillità regna sovrana nella casata Yamada tanto che il pezzo forte della giornata di Kurapika è dover andare a prendere la piccola Aiko Yamada a scuola – Proprio come a casa Nostrado, pensa ironicamente.
Quando torna a casa, però, il maggiordomo lo informa che è arrivata una consegna per lui.


“Hai avuto un regalo?” Aiko gli chiede curiosa dopo che il maggiordomo si allontana per andare a ritirare il pacco.

Il biondo risponde con una scrollata di spalle perché sospetta chi c'è in realtà dietro quella inaspettata consegna – e perché era stata recapitata a casa Yamada invece del suo appartamento.

Quando il maggiordomo ritorna con un bouquet di una dozzina di rose rosse, Kurapika nasconde la faccia tra le mani.

“Carino!” esclama Aiko.


***




Leorio è con i pazienti quando il suo cellulare squilla. Dalla suoneria capisce che è Kurapika, e quindi la prima cosa che dice quando risponde è: "Baby, ciao, come stai?"

"Ti odio così tanto."

"È così crudele" osserva Leorio. "Qualcosa non va?"

"Ci sono dodici cose che mi danno fastidio. Cosa stai facendo?"

Leorio sorride ampiamente perché Kurapika non può vederlo. "Sto solo cercando di fare l'amante più bello del mondo"

"Non sono per niente lusingato."

Leorio sposta il telefono lontano. "Vuoi dire che...non ti piacciono?" Mette un po di dolore e di esitazione nella voce.

Sente Kurapika combattuto all'altra estremità. "Sto per attaccare il telefono"

"Bye-bye, cupcake."

E' difficile riagganciare il cellulare con violenza, ma immagina che Kurapika lo stia facendo.




***


Kurapika è in genere il primo ad arrivare a casa, e quindi di solito finisce di preparare la cena proprio quando Leorio ritorna.


Non oggi però.


Si aspetta di ritrovarsi un mazzo di fiori in faccia, ed è sorpreso quando non succede nulla. Anzi, è ancora più sorpreso di trovare le rose in un vaso sul tavolo della cucina.

"Mio Dio, l'ho trasformato in una donna."

Ma non è così perché Kurapika sta riposando sul divano e sembra essere ancora un ragazzo.
Il medico posa le sue cose e va a sedersi sul bordo del divano accanto all'altro, facendolo svegliare quando inizia a tracciargli la linea della mascella.
Le rose più che altro erano uno scherzo, ma il fatto che Kurapika le avesse comunque tenute gli provoca un nodo allo stomaco.

"Non sono una donna" borbotta Kurapika e Leorio inizia quando vede gli occhi azzurro-verdi che gli danno uno sguardo semichiuso.

"Un po sì dai" Leorio risponde girandosi e spostandosi sopra al biondo.

Stranamente però incontra resistenza. Guarda la sua piccola (ma forte) mano contro il suo petto, che lo trattiene. "Kurapika?"

"Ho detto, non sono una donna." dice Kurapika spingendolo, ma finiscono entrambi sul pavimento.

Per la prima volta da quando sono insieme, lottano per chi deve stare sopra.



***



Leorio sente dolori ovunque, soprattutto sulla schiena. Le unghie di Kurapika sono troppo piccole per far danni, ma il biondo sa benissimo come far male comunque. Ha un livido sul braccio sinistro, un altro sulla coscia destra e un segno di morso sulla spalla sinistra. (Nonostante il suo insistere sul “io non sono una donna”, Kurapika a volte non esita ad usare denti e unghie). E lui non sa cosa ha fatto a Kurapika, eccezion fatta per un enorme livido sul suo fianco destro.


Non pensa che la notte scorsa è stata particolarmente soddisfacente per entrambi. Non ci sono stati né vincitori, né vinti; solo un sacco di wrestling.


La sua segretaria si affaccia nel suo ufficio. “Sensei? C'è un pacchetto per lei alla reception”


Leorio geme perché non vuole muoversi. “Va bene” dice, e mette la sua firma per la consegna. Ha la sensazione che sa chi è il mittente.


Ha ragione.


Sensei” dice dolcemente una delle sue segretarie. C'è un leggero rossore sulle sue guance e si porta una mano sulla bocca. “E' così romantico!”


No, non lo è. E' soltanto una rappresaglia”. Leorio non fa nemmeno caso alle rose e scarta il pacchetto. È una scatola di cioccolatini, a forma di cuore ovviamente, perché Kurapika è un idiota. Ne mangia uno e legge il biglietto. Quando lo legge, diventa rosso come la carta che li conteneva.


Per mia moglie”


...quella puttanella.


***



Kurapika sorride quando sente squillare il cellulare. Dalla suoneria capisce che è Leorio. Era per strada, ma c'era così tanto traffico e procedevano così lentamente, che rispose. “Si?”


Hai delle belle gambe” gli dice Leorio. “Pertanto, ricordi quella gonna che hai indossato qualche anno fa durante il fiasco dell'asta di York Shin? Dovresti indossarla per me stanotte.”


No, penso che TU debba indossarla per me”


Oh, non credo proprio. Penso anche che dovresti tornare a casa prima di me, se sai cosa è bene per te.”


Ma io sono...”


Hai anche la macchina oggi. Io devo tornare a casa portando tutti questi pacchetti in metropolitana.”


Ma, non dovresti essere al lavoro?”


Sono uscito prima. Il direttore mi ha lasciato uscire prima per incontrare la mia amante. Lei ovviamente è sposata”. Leorio attacca.


Kurapika resta immobile al telefono per qualche secondo. Subito dopo gira in una strada per uscire dal traffico, e poi prendere la strada di casa.



***



L'ascensore ci mette troppo tempo ad arrivare, così Kurapika corre per le scale. Mentre apre la porta pensa al fatto che stavano diventando troppo ridicoli e a cosa abbia in mente Leorio.


Si fionda nell'appartamento e chiude la porta. La prima cosa che nota è un nuovo componente della famiglia: un enorme orso marrone con un altrettanto enorme cuore in mano, seduto sulla sedia nel salotto.


Molto divertente” borbotta, sapendo che Leorio è probabilmente in camera giudicare dalla luce che sotto la porta chiusa. “Quest'orso è adorabile. Penso che dormirò con lui stanotte”.


Mentre si dirige verso la stanza, cambia rapidamente direzione per la cucina. Sorride quando vede una gran quantità di rose sul tavolo. A quanto pare anche Leorio aveva conservato le sue.


Quando apre la porta della camera da letto, si sente preso alla sprovvista.
Le luci e le ombre provengono da dozzine di candele sparse per la stanza, sono tutte accese nonostante ci siano delle rose vicino, le lenzuola sono di colore blu scuro e di esse poggiano dei petali. Quella stanza sembrava il negozio di un fioraio.


...Leorio, qua rischiamo di far incendiare tutto”


Non credo” la porta viene chiusa e Leorio, che si stava nascondendo dietro di essa, gli salta addosso.


***


Più tardi, l'odore delle rose è tutto ciò che riesce a sentire...assieme alle fragole, alla panna montata e a Leorio.
È stata un'ottima tattica, ammette Kurapika.
Si ritrova a pensare a un modo per colpirlo di nuovo, anche se in maniera più delicata, perché non è in vena di fare chissà cosa al momento. Leorio intanto si diverte a raccogliere i petali e a lanciarli sui loro corpi. Poi accarezza quelli che si trovano sulla schiena di Kurapika.


Basta.” Kurapika rompe il silenzio dopo un po'. Stava cercando di dormire e i petali lisci assieme alle mani di Leorio, gli davano fastidio.


Questo perché adesso odori come una ragazza?”


Kurapika si irrigidisce, ricordando che sono ancora nel mezzo di una pseudo-guerra. “Ci vuole ancora tempo per San Valentino”. Si chiede, ancora ora, a come possono risolvere questa situazione, perché nessuno dei due vuole essere la “donna” nella coppia.
Leorio non vuole perché tiene troppo alla sua mascolinità, Kurapika semplicemente per principio.


Come pensi di risolvere questa cosa?” disse Leorio, “sono stato bravo no?”


Kurapika morde il cuscino per evitare di dire qualcosa di brutto.


***


Leorio è sicuro di aver speso più soldi per Kurapika la scorsa settimana rispetto a quanto abbia mai fatto da quando si conoscono.
Nei due giorni prima di San Valentino, la loro casa era diventata una sorta di foresta di fiori, avevano più cioccolato di quanto potessero immaginare e condividevano la casa con una decina di orsacchiotti di varie dimensioni. Leorio addirittura si spinse oltre e prese una collana di perle a Kurapika.

Ma Leorio pensava di aver vinto, e sorrise. Non solo aveva riservato un tavolo al “The Gilded Platter”, ma Kurapika tornò a casa senza nessun regalo. Forse questo significava che aveva accettato la sconfitta. Forse otterrà tanto cioccolato domani.



***



Leorio non riceve cioccolata,
cosa in realtà lo fa incespicare all'indietro, lontano dal piano della cucina è una piccola scatolina nera “Co-cosa?”
La parte peggiore è che
è davvero carino

“Dunque?” domanda il biondo quando appare nel corridoio “Cosa ne pensi?”

“Penso...” Leorio deglutisce e serra i pugni “Penso...”

“Vuoi sapere cosa penso io? Io penso che ho vinto” compare un sorrisetto sul viso di Kurapika e si avvia in cucina per fare il caffé.

Leorio ridacchia e continua per così tanto che Kurapika si volta per guardarlo con preoccupazione.

“Leorio, stai bene?”

“Hai vinto” canticchia trionfante, lasciando un Kurapika sgomento. Il castano prende la scatola e ne tira fuori l'anello “E , voglio sposarti”

“Ah?” chiede l'altro stupidamente.

“Come hai indovinato la misura del mio dito così così perfettamente?” Leorio si infila l'anello e porta la mando alla luce per vedere come luccicavano i diamanti.

Ora Kurapika sembra nervoso “Leorio, cosa stai facendo?”

L'uomo simula sorpresa “Sto accettando la tua proposta ovviamente”

“Nono non ti ho proposto proprio nulla” il biondo si avvicina per riprendersi l'anello.

Leorio si ritrae con l'anello fuori dalla presa dell'altro “Non puoi riprenderti qualcosa del genere indietro”

“Oh sì che posso” Kurapika cerca di afferrarlo, ma Leorio riesce a prendergli il polso e gli infila l'anello al dito.


“Ti amo anche io” gli dice godendosi l'occhiataccia che riceve.

“Smettila e ridammelo. Mi è costato 245,348 yen."

Leorio fischietta sorpreso “Spero per te che hai conservato lo scontrino”

“Certo!” mormora imbronciato il più giovane “Avresti dovuto tirarmi un pugno per aver ricevuto un anello e non mettertelo”

“Ma ho imparato la lezione” risponde Leorio “Nessuno di noi farà la donna. Possiam essere ermafroditi”

“ È fantastico, ora ridammelo” boccheggia quando Leorio gli toglie di nuovo l'anello e se lo tiene per sé. Kurapika si sporge sul mobile della cucina e ricominciano una lotta per l'anello, ma si ferma quando vede l'espressione seria di Leorio.

“Dopo?” Leorio gli chiede e si avvicina chiedendo un bacio. L'anello è ancora qualcosa di estraneo al suo dito ma vuole che Kurapika senta i diamanti sulla sua pelle.

Il Kuruta indietreggia appena, però dietro di lui c'è la credenza quindi non può muoversi più di tanto. Il cuore di Leorio si appesantisce per un istante, pensando che magari il biondo è ancora arrabbiato per quello che aveva fatto.


Ma tutto quello che Kurapika dice è “Spegni prima la macchinetta del caffé”.

***


Quel pomeriggio portano indietro l'anelo e finiscono per dare in beneficenza tutti i pupazzi acquistati ai bambini dell'ospedale locale. Però tengono per sé la cioccolata e i petali di rosa sono una frequente aggiunta al loro letto




·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•




Angolino dell'Autrice.
C'è ancora qualcuno sintonizzato su queste frequenze? *Faith esce cautamente dal suo angolo oscuro* Ormai Togashi mi ha infettato.
Scusate per questo immenso ritardo ma dopo che ho pubblicato il precedente capitolo ho iniziato a studiare per gli esami e....
perché intanto hai pubblicato un'altra fic? Ok, sono pigra. MA se continuate ad incoraggiarmi nel magnifico modo in cui state facendo ora a breve ci saranno delle sorpre, prima di tutto tra un paio di capitoli ci sarà un intero capitolo dedicato alla KiruGon (da lì in poi saranno ospiti fissi della fic) e ora passiamo al televoto.

Nel prossimo capitolo cosa preferite:
a) primo piatto di sesso LeoKura accompagnato da un contorno di KiruGon (ossia seguire il normale andamento della fic)
b) le strambe teorie di Leorio e la sua ossessiva paura che Kurapika si stia tramutando in una donna (ossia saltare il capitolo più spinto)

Aggiornerò quando mi farete sapere perché non ho davvero idea di cosa fare (quindi vi conviene recensire buahahaha XD) sapete, non vorrei urtare nessuno!
Mi sono dilungata troppo quindi purtroppo oggi non posso elencarvi tutti ma ringrazio
- Rebel_3, co-traduttore della fic

- TUTTI quelli che hanno recensito
- gli 8 preferiti
- le 23 seguite
- le 2 ricordate
- e infine chi continua ad inserirmi tra gli autori preferiti *si commuove*

Alla prossima :3


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