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Autore: Chexemille    01/08/2013    2 recensioni
Percy si fa 3 nemiche molto potenti, le Moire. Che gli decretano la fine… Lui per salvarsi è costretto a portare un oggetto molto importante per le Moire, che troverà negli Inferi. Così partono lui, Annabeth e Rachel. Solo con Rachel potranno scoprire dove trovare l'oggetto. Buona lettura
-EL
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Clarisse La Rue, Nico di Angelo, Percy Jackson, Rachel Elizabeth Dare
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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15° Capitolo
POV Rachel
 
Mi svegliai con l’affanno. Appena riuscii ad aprire gli occhi vidi che Nico, Percy e Annabeth dormivano tutti e tre sul letto di Nico.
Mi venne da ridere, non riuscivo a trattenermi. Era impossibile.

“Ah vedo che stai meglio” disse Nico sbadigliando.

“Benissimo” risposi continuando a ridere.

“Ma che hai da rid…” stava dicendo prima di vedere Percy e Annabeth sul suo letto “Ahhh” grido e i due si svegliarono.

“Ma che ti gridi?” gli chiesero.

“Ma che ci fate nel mio letto?” domandò terrorizzato e io non riuscivo a non ridere.

“Eravamo preoccupati e siamo rimasti a dormire qui!” ci spiegò Annabeth con nonchalance.

“Potevate avvertirmi” disse poi si volto verso di me “e tu smettila di ridere”

“Ma dormivi e non volevamo svegliarti” si scusò Percy.

“Ma che ore sono?” chiesi.

“Ora di andare” rispose Annabeth.

“Allora andiamo” dissi.

Ci preparammo e partimmo.              
Dopo 2 estenuanti ore arrivammo. Ci accolse Persefone.

“Buona sera Persefone, cerchiamo Ade” spiegò Annabeth.

“Lo so, ma non c’è” disse sorridendo.

“Lo aspetteremo” risposi.

“Perfetto, perché vi devo parlare!” ci informo.

“Di cosa?” chiesi.

“Non qui!” disse mentre ci conduceva in un’ altra stanza.

“Allora, io so che voi avete qualcosa di mio!” disse sedendosi.

“Non mi sembra” risposi.

“Cara lo so benissimo che avete il mio cofanetto. E so anche che ho qualcosa che vi servirà” mi disse sorridendo.

“Cos..” stava provando a chiedere Percy ma lo fermai.

“Si, cosa vuoi che facciamo?” chiesi zittendo Percy.

“Dovete portare il cofanetto a un mio amante, senza dire nulla ad Ade” mi disse come niente fosse.

“Dove lo troviamo” continuai.

“Al ‘Casinò Lotus’ l’ultima volta che l’ho visto mi aveva detto che dimorava lì” spiegò.

“E poi ci darà lo s.., l’oggetto” mi corressi.

“Sicuro cara” rispose.

“Ricapitoliamo, abbiamo 4 giorni da domani per cercare un tizio, trovarlo, dargli il cofanetto, tornare da Persefone,
prendere l’oggetto che non so ancora a cosa possa servire, e poi andare a convincere le Moire! Senza contare che per trovare il tizio
senza nome dovremmo uscire dagli Inferi e provare a cercarlo al Casinò sperando che non abbia cambiato abitazione.
Tralasciando la cosa più importante, dovremmo aiutarla a tradire mio padre” disse Nico sarcastico.

“Proprio così” rispose Persefone “no aspetta, se dimora ancora al Casinò, la sua camera è la 33.706 e si
chiama Algernon o Alton, no aspetta Anson. Insomma qualcosa del genere” rispose.

“Oddei, non sa nemmeno come si chiama” sbuffo Nico.

“Ora ricordo Aaron, si chiama Aaron” disse Persefone sorridendo.

“Ma come ci arriviamo?” chiese Percy.

“Potete usare alcune delle perle che sono nel cofanetto sia per andare che tornare” rispose facendo un occhiolino.

“Come minimo” intimò Nico.

“Perfetto, domani andiamo alla ricerca di questo Aaron” dissi.

“Ma almeno ci vuole dire che oggetto è? Giusto per sapere se ne vale la pena!” chiese Percy.

“Sta sicuro che ne vale la pena” gli risposi.

“Tu sai qual è l’oggetto?” mi chiese ma lo ignorai.

“Ah avevo quasi dimenticato…. Cara come vanno le gambe?” mi chiese Persefone sogghignando.

“Come fai a sap…” stava dicendo Nico ma poi capì “ hai mandato tu Kelli! Ma perché?” chiese infuriato.

“Sei un ragazzo intelligente, dovresti arrivarci da solo” rispose continuando a ridere.

“Non volevi che portassimo lo scrigno ad Ade, volevi farci arrivare quando lui non c’era, sapevi che oggi non ci sarebbe stato.
Almeno non avresti rischiato di farti scoprire!” dedusse Nico.

“Deduzione perfetta Sherlock Holmes!” continuò.

“Che st…” stava dicendo Nico ma qualcuno lo interruppe.

“Modera il linguaggio figliolo!” disse Ade appena ci girammo per guardare chi avesse parlato.

“Che succede qui?” continuò.

“Nulla, una visita di cortesia. Sono sempre sola, tu sei sempre impegnato così li ho invitati. Ma stanno andando via” rispose al marito.

“Nessun problema, possono rimanere un altro po’” disse Ade.

“No, dobbiamo andare. Domani partiamo e non possiamo trattenerci più” risposi.

“Anche tu vai, figliolo?” chiese Ade a suo figlio.

“Si padre” contestò.

“Buona fortuna” ci disse.

“Ce ne servirà” disse Percy prima che uscissimo.

La sera preparammo tutto per il giorno dopo e andammo a dormire presto, si fa per dire presto.

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IL MIO ANGOLO

Secondo voi lo troveranno? 
Vorrei sapere il vostro parere.
Recensite.
Un bacio EL
  
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